Ricardo Kakà

ma con boateng, robinho, seedorf, el sharaawy e il mitser x di centrocampo promesso, come farebbe a trovare spazio il kakà visto fin ora?
verrebbe a fare il sheva bis....contento lui...io lo reputo un ragazzo intelligentissimo e credo che alla fine sceglierà per il suo bene e andrà dove potrà avere assicurata una certa continuità di gioco. è questo quello di cui ha bisogno e al milan non possiamo offrirgliela.
se davvero vogliamo il bene di questo splendido ragazzo dobbiamo pensare alla migliore soluzione affinchè possa tornare ad essere uno dei migliori, magari in una squadra che non sia quella merda di madrid in modo da poter recuperare senza pressioni e poter finalmente rivedere un giocatore importante e determinate.
al milan ripeto, pur non essenso il real, non avrebbe ne lo spazio necessario e neanche forse la fiducia dell'ambiente in generale (posso sbagliarmi).

sono d'accordo pure io.. ahimé.. io gli auguro di andare comunque via il prima possibile da quel posto

Real: l'obiettivo è vendere Kakà
Opzioni: Milan difficile, Psg in rialzo

25/06/11
Kakà, Afp

Kakà è ufficialmente un problema. Di quelli grossi. A cui il Real Madrid cercherà di ovviare con la cessione immediata. L'ex milanista non rientra nei piani tattici di José Mourinho per la prossima stagione e anche il presidente Perez, suo profondo estimatore, ha deciso che è il momento di rinunciarvi. Il brasiliano ha poche chance davanti a sé: il Milan (difficile per motivi economici), il Paris St. Germain o un triste ritorno in patria.

Ricky è reduce da due anni di purgatorio (tendente all'Inferno): 53 gare giocate e appena 16 gol in maglia Real. Due infortuni gravi e una serie infinite di panchine. José Mourinho, in gennaio, lo aveva salutato come l'acquisto più importante del mercato invernale. Ma il problema al menisco che lo ha tenuto ai box per 240 giorni, lo ha riconsegnato al campo in pessime condizioni fisiche. Per non parlare di un morale a pezzi, nonostante l'orgoglio del campione paventato più volte: "Non vado via da Madrid, non prima di aver dimostrato quanto valgo".

E così Kakà si è notato in qualche fugace apparizione, raramente dal primo minuto. E' bastato per convincere lo Special One a rinunciarvi una volta per tutte (l'incontro chiarificatore tra i due sarebbe già avvenuto). Kakà era già una seconda scelta, dietro Di Maria e Ozil. Adesso, con Neymar, potrebbe diventare la terza in quel ruolo. Inutile accanirsi. Anche Perez si è convinto e il Real, secondo Marca, avrà il compito di venderlo al miglior offerente. Subito.

Venderlo, non svenderlo. Due estati da Florentino sborsò circa 65 milioni di euro per portarlo via a Galliani. Lo avesse mai fatto. Ricky, non convocato da Menezes nemmeno per la Coppa America, è alla ricerca di una squadra. La prospettiva non è delle migliori. Il Milan, ad esempio, ha sempre tenuto una porta aperta (Berlusconi in primis): ma il valore affettivo, in questo momento storico, è sopraffatto da quello economico e tecnico. Lo stipendio percepito da Kakà al Real è fuori dai canoni rossoneri. In quel reparto, poi, Allegri è già a posto così. Cassano, Robinho, El Shaarawy: c'è il rischio di 'troppi galli nel pollaio'. Senza considerare che le minestre riscaldate, dopo Shevchenko, fanno paura.

E allora? Le altre opzioni parlano di Psg e Santos. In Francia ci sono Leonardo (che avrebbe voluto Ricky all'Inter) e i quattrini degli sceicchi. Un colpo per entusiasmare la piazza non sarebbe male. In Brasile, invece, l'ex milanista dovrebbe rinunciare a tanti soldi (i club brasiliani si sognano certi ingaggi). Il Santos - come detto - è una strada percorribile. Kakà potrebbe finire nella trattativa Neymar. O - perché no - tornare di moda al San Paolo. Anche in questo caso tanti punti di domanda. Che le ultime stagioni e le condizioni fisiche di Ricky non possono diradare. Non così in fretta.

http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/articoli/62665/real-lobiettivo-e-vendere-kaka.shtml

l'ho detto e lo ripeto secondo me la cosa migliore per lui sarebbe ritornare in brasile al san paolo una società che otrebbe rivalorizzarlo in un campionato con ritmi + soft dove potrebbe testare con continuità il suo ginocchio........mi pare ovvio che da madrid abbiano bisogno di fare spazio nel roster per l'acquisizione di neymar.....auguro buona fortuna a ricky

Con Lucas & co. rischia di non vedere il campo manco al San Paolo

C’è un pensiero che turba il tifoso milanista. Da più parti, squilli di tromba annunciano il ritorno a casa del figliol prodigo, Ricardo Kakà. L’operazione è ormai definita, tutto fatto. Kakà torna a casa in prestito per un anno: l’accordo tra le parti, visti gli ottimi e consolidati rapporti che legano Florentino Perez e Adriano Galliani, è quello poi di riparlarne tra un anno, senza alcun impegno. Il ragazzo, da parte sua, ci mette la buona volontà a dimezzarsi lo stipendio, arrivando a percepire, per un anno, circa 4.8 mln di euro. Il taglio del contratto di Digao, con conseguente perdita dello stipendio di 1 mln netto a stagione, concorre a rendere possibile il tutto. Bene, dicevamo però che c’è un pensiero che agita i tifosi: e cioè che Kakà sia il famoso Mister X, il giocatore di livello superiore, promesso per far tornare grande in Europa il Milan. Ebben, deve essere chiaro che NON è così. L’operazione Kakà ha due chiavi di lettura. La prima, molto più romantica, è legata all’umore dell’azionista di riferimento. Berlusconi sà benissimo quale grave frattura abbia causato tra lui e i tifosi la cessione, per amor di bilancio, operata due anni fa. Kakà era un idolo, una bandiera, un punto di riferimento, oltre ad essere l’indiscusso leader tecnico della squadra. Cederlo non fu una grande idea, e probabilmente il presidente se n’è reso ampiamente conto. Riportarlo a casa è un po’ come dire: rimettiamo le cose al loro posto. Giusto o sbagliato che sia, finchè è lui ogni anno a staccare assegni che ripianino il bilancio, non gli si può dire nulla. La seconda chiave di lettura, invece, è molto più pratica e pragmatica. Riportare Kakà a casa significa dare un chiaro segnale a tutto il sistema calcio: chi va via dal Milan, poi è disposto a fare di tutto per tornare. Com’era già successo con Sheva. Immaginate cosa possono pensare i giocatori delle altre squadre: avrebbero l’ennesima conferma che a Milanello si sta veramente bene. Un input in più, qualora venissero cercati da Galliani. Oppure immaginate cose penserebbero i giocatori che già sono al Milan, e che magari vengono lusingati da sirene spagnole o inglesi: vedere con quanta disponibilità un mammasantissima come Kakà faccia di tutto per tornare, può portare a dire: ma chi me lo fa fare di andare via? In un periodo in cui i soldi sono sempre meno reali, e sempre più virtuali, è anche così che si fa il mercato.

da milanday

ho sempre pensato che andasse a finire così come penso anche che qualora venisse preso nn lo farebbero passare per mister x.......cassano andrà via ne sono sicurissimo

Perfino Berlusconi ammette quello che voi non ammettete

il suo ritorno sarebbe una sciagura

C'ho pensato, dò via Cassano e dò spazio a Stephan...niente giocatori dagli stipendi azzoppanti...senza contare che potrebbe pure rovinare l'immagine della sua carriera al Milan, splendida...