Topic Politico

Comunque ha fatto bene ieri a far passare in secondo piano il DDL sulla riforma del lavoro, tanto sarà una cosa che durera 6-9 mesi coi tempi del nostro parlamento di merda. Adesso cerchiamo di far passare sto taglio fiscale, che è oro che cola coi tempi che corrono.
Comunque nei provvedimenti per il lavoro pare ci siano dentro (oltre la semplificazione dell'apprendistato di cui hanno già fatto un decreto) norme fondamentali, tipo la riforma dei centri d'impiego e degli ammortizzatori sociali. Già se riuscisse a passare l'idea che tutti (tutti, non alcuni) i disoccupati hanno diritto a 2 anni di indennità a patto che seguano corsi seri di aggiornamento, che possano rifiutare una sola offerta di lavoro e che mentre sei a casa non vai a spasso ma (retribuito un minimo, come in Germania) fai lavori socialmente utili saremmo a cavallo. Prevedo la guerra mondiale di CGIL & co. per salvaguardare quelli che stanno a casa su Facebook. A me sinceramente gira un po' il cazzo pagare le tasse e vedere poi il mio vicino di casa disoccupato che va in giro in moto. Invece di fare i giretti in moto alzasse il culo ed andasse ad imbiancare le aule delle scuole, porca merda.

Poi anche sta cosa delle tasse sulle rendite: io penso che sia ora di avere un po' di senso civico. Mi spiego. Le norme di ieri non mi danno nessun vantaggio: non avrò i 1000 euro perché grazie a dio fatturo più di 25k euro; non avrò il taglio dell'IRAP perché non la pago in quanto autonomo; ho dei fondi che saranno tassati al 26%. Quindi ho lo svantaggio del 6% di tassazione sull'eventuale rendita. Possiamo dire sticazzi? Amen. È un principio giusto tassare le rendite per detassare il lavoro. Ed è anche giusto prima privilegiare i dipendenti che guadagnano poco. Sbraitare per avere ognuno un pezzettino della torta mi pare una cosa di una poracceria tremenda. Sinceramente spero che nei prossimi mesi toccherà pure a me avere qualche privilegio, se non economico almeno burocratico, ma per ora va bene così: basta far qualcosa e non continuare a discutere sul cazzo ed il controcazzo ogni volta.

Anche sta riforma del Senato sta partendo nel modo giusto. Questo è il testo, avete 15 giorni per scannarvi. Tra 15 giorni parte l'iter. Se qualcuno si sfila dovrà spiegare agli italiani perché non vuole abolire il Senato elettivo. Non il tavolo di lavoro, che poi apre il sottotavolo, il tavolo del tavolo. Ma vaffanculo, basta tavoli, basta confronti, basta tutto. È ora di vedere le cose fatte.

CaMi ha scritto:già ma in realtà pure repubblica, massimo giannini mi è sembrato veramente ipercritico stamattina più che speranzoso ....
cioè rendiamoci conto che il titolo migliore stamattina era quello dell'unità(inaspettatamente) e francamente ho trovato inaspettate(in positivo) anche le parole della Camusso

la camusso si piglierà una tranvata nei denti e scasserà la minchia (come ha già fatto una decina di giorni fa)

muccy ha scritto:Poi anche sta cosa delle tasse sulle rendite: io penso che sia ora di avere un po' di senso civico. Mi spiego. Le norme di ieri non mi danno nessun vantaggio: non avrò i 1000 euro perché grazie a dio fatturo più di 25k euro; non avrò il taglio dell'IRAP perché non la pago in quanto autonomo; ho dei fondi che saranno tassati al 26%. Quindi ho lo svantaggio del 6% di tassazione sull'eventuale rendita. Possiamo dire sticazzi? Amen. È un principio giusto tassare le rendite per detassare il lavoro. Ed è anche giusto prima privilegiare i dipendenti che guadagnano poco. Sbraitare per avere ognuno un pezzettino della torta mi pare una cosa di una poracceria tremenda. Sinceramente spero che nei prossimi mesi toccherà pure a me avere qualche privilegio, se non economico almeno burocratico, ma per ora va bene così: basta far qualcosa e non continuare a discutere sul cazzo ed il controcazzo ogni volta.

Anche sta riforma del Senato sta partendo nel modo giusto. Questo è il testo, avete 15 giorni per scannarvi. Tra 15 giorni parte l'iter. Se qualcuno si sfila dovrà spiegare agli italiani perché non vuole abolire il Senato elettivo. Non il tavolo di lavoro, che poi apre il sottotavolo, il tavolo del tavolo. Ma vaffanculo, basta tavoli, basta confronti, basta tutto. È ora di vedere le cose fatte.

il principio è anche giusto, ma il lavoro deve essere detassato come dio comanda. Parliamoci chiaro, 80 euro al mese (per un numero limitato di persone poi) sono quasi un cazzo, meglio che niente, ma non cambiano la vita, non fanno ripartire i consumi di una famiglia (a Milano spendi 80 euro in 4 in pizzeria facile)

Ma infatti l'ha pure detto che è il minimo, una cagata. D'altra parte i soldi sono quelli che sono. Il principio dovrebbe essere che dando i soldi ai poveri questi li spendano tutti ed aiutino un po' i consumi.
Per quanto riguarda le renditi invece i proventi sono tutti a beneficio del taglio dell'IRAP.

Esplora il significato del termine: Berlusconi non è più Cavaliere
Il Consiglio direttivo della Federazione nazionale dei Cavalieri: «Si è autosospeso»

Berlusconi non è più Cavaliere e non si potrà più chiamarlo tale. La notizia arriva dal Consiglio direttivo della Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro che ha concluso l’esame della posizione di Silvio Berlusconi dopo la sentenza di condanna della Corte di cassazione dell’1 agosto 2013.
La lettera
Il Consiglio Direttivo e il Collegio dei Probiviri hanno così concluso l’iter previsto dalle norme statutarie, «e che ha avuto inizio ben prima delle sollecitazioni e polemiche sollevate a mezzo stampa», spiega la Federazione in una nota, che prosegue: «Nelle fasi conclusive di questa procedura, alla vigilia della riunione odierna, è pervenuta alla Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro una lettera di autosospensione di Silvio Berlusconi, pur avendo egli fatto ricorso alla Corte di Giustizia Europea nonché avendo in corso di presentazione una istanza di revisione del processo che lo ha riguardato. Il Consiglio direttivo ha preso atto dell’autosospensione».Berlusconi non è più Cavaliere
Il Consiglio direttivo della Federazione nazionale dei Cavalieri: «Si è autosospeso»
di Redazione Online
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Berlusconi non è più Cavaliere e non si potrà più chiamarlo tale. La notizia arriva dal Consiglio direttivo della Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro che ha concluso l’esame della posizione di Silvio Berlusconi dopo la sentenza di condanna della Corte di cassazione dell’1 agosto 2013.
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Il Consiglio Direttivo e il Collegio dei Probiviri hanno così concluso l’iter previsto dalle norme statutarie, «e che ha avuto inizio ben prima delle sollecitazioni e polemiche sollevate a mezzo stampa», spiega la Federazione in una nota, che prosegue: «Nelle fasi conclusive di questa procedura, alla vigilia della riunione odierna, è pervenuta alla Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro una lettera di autosospensione di Silvio Berlusconi, pur avendo egli fatto ricorso alla Corte di Giustizia Europea nonché avendo in corso di presentazione una istanza di revisione del processo che lo ha riguardato. Il Consiglio direttivo ha preso atto dell’autosospensione».

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