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avanti con l'eliminazione, si torni alla formazione di un èlite culturale e non di un branco di caproni disoccupati

MilanOnlyYou ha scritto:Soprattutto in alcune regioni tipo la Sardegna.

Il problema è proprio questo... in alcune zone i voti si comprano tranquillamente.

In tutti i paesi moderni, le facolta' non ti permettono di essere bocciato piu' di un tot di volte durante la carriera universitaria (a volte sono 2, a volte 3 o piu'). Quando hai esaurito il bonus, sei fuori. Niente fuori corso decennali.

Ah...anche i professori che fanno i bulletti da periferia, vengono cacciati a calci nel culo.

In Italia c'è lo sport di rifiutare i voti invece. C'è da dire che all'estero l'Università è tutta una cosa diversa rispetto che a qua. Anche solo come si viene valutati. Qua ogni esame è tipo una serie di tranelli per incularti, non per testare la tua reale preparazione.

muccy ha scritto:In Italia c'è lo sport di rifiutare i voti invece. C'è da dire che all'estero l'Università è tutta una cosa diversa rispetto che a qua. Anche solo come si viene valutati. Qua ogni esame è tipo una serie di tranelli per incularti, non per testare la tua reale preparazione.

madonna santa

Concordo. Non sono neanche d'accordo con la proposta di Puccio... lessi la notizia di quella prof siciliana che bocciava il 90% degli studenti ad ogni sessione d'esame perchè cosi le girava. In Italia chi ha il minimo di potere cerca sempre di mettertelo nel culo, la meritocrazia non esiste.

Puccio ha ragione nella misura in cui ci si uniformi in toto al resto del mondo, in cui manco esiste l'idea di rifiutare un voto, perché non ha proprio senso farlo. Mettere solo quella regola da sola farebbe danni. Comunque è impossibile sistemare in un colpo l'università, perché dovresti cambiare il cervello delle persone. Io ho sempre avuto questa teoria: la madre di tutti i problemi italiani è l'Università. Si riuscisse a cambiare quella, poi a catena risolveremmo anche tutto il resto. È un covo di ignoranza ed impreparazione devastante.

Il problema in Italia e' il troppo potere dato ai professori (io avevo un professore di procedura penale col 100% di bocciature e nessuno poteva fare nulla).

Io e' anni che insegno in due universita' qui in Canada. Gli esami possono essere solo scritti. A parte rare eccezioni, si ha l'obbligo di almeno 3 prove da valutare (di solito, io facevo un esame di meta' corso, una ricerca scritta di una dozzina di pagine, ed un esame finale). Le valutazioni date ai professori a fine corso vengono passate al senato accademico, se non sono sopra un certo livello.
Inoltre, ogni voto puo' essere appellato, e il preside di facolta' ha l'obbligo di farlo rivedere da una fonte esterna all'universita' ed indipendente.

Altro mondo.

Purtroppo, caro MOY, succede cosi' quasi ovunque nel mondo civilizzato. Forse, bisogna cominciare a rendersi conto che l'Italia e' un paese da terzo mondo.