Il Topic delle Notizie sull'Inter

è da anni che fa il giudice sportivo

https://twitter.com/MauroIcardi/status/557164510411505664?lang=it

AGGHIACCIANDE.

4° figlio per la Wanda, sarà sfondatissima

non penso sia dovuto (solo) ai 4 figli

ai 59 muli presi

CaMi ha scritto:4° figlio per la Wanda, sarà sfondatissima

capirai, fosse il rimanere incinta...

Sassuolo-Inter, i numeri che non spiegano la disfatta

In molti hanno criticato l’allenatore dei nerazzurri Mancini per avere detto che la squadra non meritava la sconfitta. Eppure le statistiche gli danno ragione

«Non meritavamo di perdere e il gioco non è stato così negativo». Le parole dell’allenatore dell’Inter Roberto Mancini dopo la sconfitta per 3-1 contro il Sassuolo nella 21 ª giornata di serie A sembrano l’ideale per scatenare ogni genere d’ironie. Non solo dei tifosi, molti dei quali hanno addirittura cominciato ad avere nostalgia di quando sulla panchina dell’Inter sedeva Walter Mazzarri, forti di un dato numerico evidente: da quando Mancini è all’Inter, la media-punti in campionato è di 1 a partita, da 1,45 che era.

Dettagli
Eppure, proprio analizzando nel dettaglio i numeri di Sassuolo-Inter, il mistero resta. Perché, se si guardano i dati (forniti da Opta), sono pressoché tutti favorevoli alla squadra nerazzurra. Tralasciamo il possesso palla (70,6% dell’Inter, record stagionale), di cui ormai si sa che può non significare molto se non accostato ad altri dati. Ma è proprio questo il punto. Contro il Sassuolo l’Inter ha effettuato lo stesso numero di tiri in porta degli avversari (4), ha battuto più corner (8-5), ha commesso meno falli (14-15), ha avuto una percentuale più alta di passaggi riusciti (83,4 contro 66,5%) e di contrasti vinti (83 contro 67%), ha avuto un vantaggio territoriale netto (60 contro 40%), una superiore percentuale di palle utili giocate (79 contro 70%), particolarmente nell’area avversaria (26 totali contro 13 del Sassuolo). Rispetto agli emiliani, la squadra di Mancini ha avuto un baricentro molto più alto (56,9 metri contro 39), è stata mediamente molto più corta (32 metri contro 46,3) e pure più larga (50,8 metri contro 46,9): come dire che in campo era disposta molto meglio.

Confusione
E tuttavia ha perso 3-1 e per lunghi tratti della partita ha dato l’impressione di non riuscire a mettere in difficoltà il Sassuolo. Un dato che potrebbe spiegare qualcosa di più è quello sulle palle perse (156 dall’Inter, 126 dal Sassuolo), mentre 57 per squadra sono state quelle recuperate. I 5 cross su azione riusciti ai neroverdi sugli 8 tentati, rispetto ai 4 sui 28 provati dall’Inter non significano granché, visto che nessuna delle reti emiliane è nata da una situazione di quel genere. Più significativo magari il dato sugli interventi positivi nella propia area di rigore (50 per il Sassuolo, 32 per l’Inter): tra i 18 mancanti, infatti, c’è quello di Vidic su Zaza, che al 17’ del primo tempo riceve palla, si gira e fulmina Handanovic. Anche perché è proprio in quel momento che la partita gira: fino a quel momento l’Inter era stata migliore del Sassuolo. Poi è piano piano sparita, con il gol di Sansone (la cui bellezza è comunque non inferiore alla responsabilità del portiere nerazzurro che si fa sorprendere sul suo palo) che manda in confusione i nerazzurri fino al palo di Shaqiri, arrivato al 20’ del secondo tempo.

Sliding doors
Volendo restare nei numeri, ecco a questo punto spuntare un’ (altra) interessante analogia fra l’Inter di Mazzarri e quella di Mancini: nessuna delle due è riuscita quest’anno a vincere una partita in cui è andata in svantaggio. Segno che il problema dell’Inter (evidentemente non ancora risolto dal tecnico subentrato) è in primo luogo psicologico - vista l’evidente diversità tattica fra le due squadre -, unito a un po’ di sfortuna, che nel calcio va sempre calcolata: il colpo di testa di Vidic parato da Consigli sullo 0-0, il palo di Shaqiri al 20’ del secondo tempo o il colpo di testa di Dodô al 31’ col Sassuolo in difficoltà, sono tre «sliding doors» su cui la partita avrebbe potuto girare. Il che finisce per dare ragione a Mancini, convinto che a punire l’Inter siano stati più singoli errori che il resto. In assenza del dato sulla velocità di circolazione della palla (che a occhio sembra dare torto all’Inter vista nelle tre ultime partite con Empoli, Torino e Sassuolo) tutti gli altri sembrano confortare le sue convinzioni non del tutto pessimiste.Peccato che le statistiche non siano tutto, nel calcio. Soprattutto, che non siano come i corner all’oratorio, dove ogni tot valevano un rigore o un gol: in quel caso l’Inter sarebbe più vicina all’Europa che non alla B, come le sta accadendo in questo momento. Dev’essere anche per questo che Mancini, dopo l’autodifesa, ha ritenuto giusto aggiungere che «in Italia contano i risultati. E speriamo vengano in fretta».

http://www.corriere.it/sport/15_febbraio_02/sassuolo-inter-numeri-che-non-spiegano-disfatta-efa69336-aaeb-11e4-87bf-b41fb662438c.shtml

Non credo ci sia bisogno di commentare.  Moggi: "La mano a Moratti? L'ho lavata"   Che mondo di cialtroni e buffoni quello del calcio.
Salvato solo da Raiola.

Non si può giocare con 2 centrali di merda..
E uno è pure capitano

domani ancora la premiata ditta juan-ranocchia. partono i seggiolini mi sa.