11 - Zlatan IBRAHIMOVIĆ

Stankovic conferma: "Ibra è stanco del calcio, me l'ha confessato"

Arrivano conferme sul futuro di Ibra. In un'intervista concessa a "Sky Sport", Dejan Stankovic, prima di Italia-Serbia, si sofferma anche sul malessere di Zlatan Ibrahimovic e le sue dichiarazioni rilasciate in Svezia: "E' tutto vero, Zlatan me ne parlò già fuori dalla scuola dove vanno i nostri figli. Si è stancato di giocare...", ha detto il centrocampista dell'Inter. “Devo lanciare la bomba? Dai sono cose che succedono. Arriva il periodo nella tua carriera in cui sei stanco. Forse per l’infortunio o perché la squadra non sta andando benissimo, ma alla fine penso sia solo un momento”.
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vabè ci faccia sapere che vuole fare, intanto pippo fa sapere che è pronto e non è stanco

Dejahahahahahahn Stahahahahnkovic

morena la garlando di devilselite

ho solo riportato una notizia mica è colpa mia se va a confidarsi con l'amichetto del cuore interista-.- quando arriverà la rettifica sarò più contenta di te

Stankovic quello che "Djokovic è interista" capisco...
Morena SVEGLIA

certo però c'è chi è stanco di lavorare 16 ore al giorno e portare 1000 euro al mese e questo che è stanco di prendere vagonate di soldi cambiando squadra ogni 2/3 anni

mattia cosa dici sei ubriaco di primo mattino:V fu un giornalista di internews a spararla, deki disse testualmente: all' inter lo ammiriamo tutti anche se tifa milan.
Cmq adri pare abbia rimesso le cose apposto, psicoterapeuta assurdo

Deki...capisco

Galliani e una telefonata a Ibra
"È serenissimo, caricherà il Milan"

L'a.d. del Milan ha parlato mercoledì sera con lo svedese, che nei giorni scorsi aveva confessato che il calcio non lo diverte più. Al rientro dei nazionali faccia a faccia a Milanello
La telefonata c'è stata. E ha scacciato le nubi addensatesi su Milanello dopo l'intervista-sfogo di Ibra in Svezia. Durante la cena di mercoledì sera tra Adriano Galliani e Massimiliano Allegri, l'a.d. rossonero ha chiamato il suo centravanti: il fiore all'occhiello del mercato estivo 2010. Non c'è stata suspence. Dopo pochi squilli Zlatan ha risposto e ha parlato a lungo, con qualche battuta per giunta. Lo conferma lo stesso Adriano Galliani, di sicuro rincuorato dalla conversazione: "Zlatan è serenissimo, abbiamo anche sorriso sulle interpretazioni date alla sua intervista. Non c'è alcuna crisi di rigetto verso il Milan. Anzi, sono sicuro che al rientro si ritufferà nel lavoro con la grinta che tutti gli riconosciamo. Tranquilli, sarà lui a caricare il Milan".



IL RITORNO — Stop. Il vicepresidente vicario del Milan non va oltre, preferisce evitare ulteriori dettagli. Su questa vicenda la linea societaria è quella del basso profilo, anche per non enfatizzare la rilevanza di questa storia. Ma è sotto gli occhi di tutti l'interesse del club per l'evoluzione della vicenda. Il pericolo è che su Ibrahimovic nasca un caso inutile in un momento delicato della stagione. E Galliani sa come trovare le forze all'interno del gruppo per uscire dalle acque agitate. Quindi al rientro dei nazionali ci sarà un franco faccia a faccia tra Galliani, Allegri e tutti i giocatori. Un passaggio decisivo per trovare i motivi dell'imprevedibile calo di rendimento collettivo: soprattutto nelle partite di Napoli e Torino.


LE CRITICHE — Entrando nelle pieghe del post-Juve non è un caso che Ibra abbia criticato la sostituzione di Cassano con Emanuelson. E nel suo malumore c'è stata la constatazione d'essere rimasto senza un partner con cui dialogare in attacco nella fase più delicata della gara. Spigolature. Frizioni momentanee. Al Milan sanno bene come domare queste situazioni. E non a caso il boss è sempre più vicino al suo giovane allenatore. Per appoggiarlo ed aiutarlo in questa nevralgico dialogo con la squadra.
I LEADER — Il patrimonio rossonero è proprio nel Dna di uno spogliatoio capace di trovare concentrazione ed energie al momento opportuno. Ed è chiaro che ora tocca ai leader riconosciuti di Milanello trascinare il gruppo. Perciò l'apporto di Ibra è decisivo. Con lo svedese a tirare il gruppo tutto è più facile. Non solo per i suoi gol.

gazzetta.it

Moggi: "Milan, ecco il segreto dell'Ibra deluso!"
Estratto dall'editoriale di Luciano Moggi per TMW

Chi il suo sfacciato carattere, la sua indiscutibile convinzione di essere il migliore, sembra invece averla accantonata, è Zlatan Ibrahimovic.
Perlomeno è questo, il messaggio che i media tanto svedesi quanto italiani, sembrano avere intenzione di lasciar trasparire, vuoi per mancanza di effettivi argomenti cui rivolgersi; vuoi per cercare di lenire quello strapotere che invece da sempre contraddistingue le squadre che hanno la fortuna o la bravura di scegliersi questo fuoriclasse come centravanti.
Zlatan non si vuole ritirare, e ve lo dice uno che lo conosce bene e sa come stanno le cose. È semplicemente furibondo per l'inizio di stagione affrontato al Milan. Si è ritrovato a giocare con la squadra non al completo, ha avuto più di una difficoltà ad incidere come le sue qualità gli potrebbero invece consentire, vede lontano il suo atavico sogno di potersi affermare anche in ambito continentale senza un supporto adeguato. È questa situazione che lo sta frustrando, è questo l'irrivelabile segreto sul quale si stanno cercando di ricamare gli scenari più astrusi. Ibrahimovic non si ritirerà a fine stagione, tirerà le somme e valuterà se la squadra che il Milan gli costruirà attorno sarà all'altezza delle sue ambizioni. Lui a Milano ed in rossonero sta bene, cambiare realtà in questo momento non è al centro dei suoi pensieri.

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