11 - Zlatan IBRAHIMOVIĆ
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Devils Élite • AC Milan Forum :: ROSSONERI :: GIOCATORI :: ARCHIVIO :: 2011/2012
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Re: 11 - Zlatan IBRAHIMOVIĆ
trizio81 ha scritto:servizio di pellegatti delirante su studiosport + coglione io che continuo a vederlo
MilanOnlyYou- Yokohama 2007
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Re: 11 - Zlatan IBRAHIMOVIĆ
no dany il nulla quell'uomo riesce a fare servizi di 2-3 minuti dicendoti il nulla......noi del milan abbiamo l'inviato + scarso chiaramente raccomandato dal berlusca altrimenti nn si spiegherebbe la sua presenza a mediasetdany ha scritto:cosa dice?
trizio81- Yokohama 2007
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Re: 11 - Zlatan IBRAHIMOVIĆ
io non vedo mai studio sport perchè alle 13 esco per venire in ufficio...
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dany- Manchester 2003
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Re: 11 - Zlatan IBRAHIMOVIĆ
ciao Ibra
Giannino- Yokohama 2007
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Re: 11 - Zlatan IBRAHIMOVIĆ
se si fosse fatto un mercato per puntare prepotentemente alla vittoria in champions avremmo sostituito pure ibra.
lalomba- Atene 1994
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Re: 11 - Zlatan IBRAHIMOVIĆ
se gattuso si vede arrivare ibra e robinho corre per 3,se ibra si vede arrivare nocerino normale crollino gli stimoli,quoto totalmente a.verde
ACMILANo since 1899- Yokohama 2007
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Re: 11 - Zlatan IBRAHIMOVIĆ
lalomba ha scritto:se si fosse fatto un mercato per puntare prepotentemente alla vittoria in champions avremmo sostituito pure ibra.
Spirit of Saint Louis- Yokohama 2007
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Re: 11 - Zlatan IBRAHIMOVIĆ
Una strada è questa, e tanti l'avranno già percorsa d'istinto per dire: "Ibra, anche chi lavora al tornio o in fonderia odia la routine. Però si alza alle 6 ogni mattina e ci va, per mille euro al mese, non per 9 milioni all'anno". Poi c'è un'altra strada, meno semplice, che, alla luce dell'attuale mal di pancia esistenziale, porta a riconsiderare quelli precedenti e l'intera parabola calcistica di ZlatanIbrahimovic. La imbocchiamo.
IN MOVIMENTO — E se i frenetici trasferimenti recenti, le maglie baciate in serie, non fossero state la strategia di un monetizzatore, abilmente assistito, ma l'esigenza di un'anima irrequieta e già stanca, che doveva continuamente inventarsi sfide e traguardi, braccato dalla noia professionale? Come certi geni depressi che giocano con il loro talento per distrarsi e non farsi risucchiare dal buco nero. Come i tormentati poeti romantici che viaggiavano di continuo per trovare pace. "Zingaro", gli urlano allo stadio. Vorrebbe essere un insulto, in realtà è la cifra della sua anima nomade: figlio di sangue croato-bosniaco nato in Svezia, cresciuto nel ghetto di Malmoe in una macedonia di razze, già professionista a 20 anni in Olanda, poi Italia, Spagna. Ibra non è di nessun posto. Non sta mai fermo. Come i suoi capelli che cambiano continuamente di forma. Un'ansia di movimento che è stata anche la sua fortuna tattica, che l'ha tenuto vivo, ma che ora, a 30 anni, età di passaggio, non basta più. Ha fermato il pallone sotto la suola, come fa spesso, ha guardato oltre l'ultimo anello, e ha deciso che fuori dallo stadio c'è di meglio. Non basta cambiare maglia, stavolta forse serve cambiare vita. "Non mi diverto più".
Ibra contro Barzagli in Juve-Milan. LaPresseoltre il calcio — Lo sfogo è arrivato dopo due momenti significativi per ragioni diverse: l'infortunio e Juve-Milan. L'infortunio ha portato Ibra sulla pista dell'alce, lo ha immerso nella pace e nella bellezza della natura svedese, lo ha immerso anche nella sua famiglia, nella quotidianità con i figli, ininterrotta dal pallone, nella sua splendida villa. Si è abbuffato della vita-dopo e dev'essergli piaciuta un sacco. Svezia, terra di benessere e buoni servizi, ma anche di giallisti torbidi e malesseri nascosti. Poche settimane dopo, Ibra si è ritrovato a Torino nello stadio della squadra più assatanata del momento. Ha visto da vicino Vidal, Chiellini, Marchisio che morivano su ogni palla, lo anticipavano sempre e ha pensato ciò che poi ha avrebbe detto in pubblico: "Io questo furore non ce l'ho più". Lo ha detto soprattutto a se stesso, con un impeto di onestà. Ibrahimovic non proverà mai la gioia di invecchiare in campo come Zanetti; a 35 anni non si commuoverà per la musichetta di Champions come Inzaghi. Lo sa. Non è una colpa, né un merito. Grazie a Dio, non siamo tutti uguali. "Meglio rimpianti che sopportati", commentava ieri De Rossi. Lo pensa anche Ibra.
mal di pancia — Ibra ha giocato male contro la Juve. Negli incontri più caldi, specie in coppa, gli è successo così tante volte che il suo genio senza passaporto è diventato una barzelletta. L'attuale mal di pancia esistenziale conferma una volta di più il sospetto: sotto la maschera di guerriero tatuato, che conosce le arti marziali e non ha paura di nulla, si nasconde in realtà una sensibilità esasperata, che vibra più di quanto si pensi e rende l'uomo fragile, specie nelle difficoltà. In campo Ibra sputa di continuo, un intercalare nervoso, un tic che apparentemente sembra tradurre la sua sfida al mondo, il suo disprezzo. Forse è altro. E' un gusto amaro che gli sale da dentro, un senso di insoddisfazione, nonostante i milioni e la gloria, che gli arriva in bocca e sputa fuori a ripetizione. Davanti alla lotta per la felicità, siamo tutti uguali, come davanti alla morte: i soldi in banca aiutano poco. Magari hanno ragione quelli della prima strada e il nuovo mal di pancia guarirà con un trasloco a Madrid, con l'addio alla nazionale svedese, con un buon lancio della sua autobiografia o con qualche altro vantaggio spicciolo. Magari basteranno due parole di Galliani. Ma finché resta aperta la seconda strada il trentenne Zlatan Ibrahimovic, anche se ricco e potente, ha diritto ai suoi dubbi. E perfino alla confusione.
Luigi Garlando
www.gazzetta.it
o questo è psicologo..
moh c'ha la depressione pure Ibra...
oggi non è giornata di leggere ste cose.ho mal di testa da 3 gg tra 2 gg mi scade l'assicurazione auto, poi c'è la rata del mutuo. la gastroscopia domani . altre spese da sostenere . son nervosa come non mai...a me deve venire la depressione vacca ladra impestata
IN MOVIMENTO — E se i frenetici trasferimenti recenti, le maglie baciate in serie, non fossero state la strategia di un monetizzatore, abilmente assistito, ma l'esigenza di un'anima irrequieta e già stanca, che doveva continuamente inventarsi sfide e traguardi, braccato dalla noia professionale? Come certi geni depressi che giocano con il loro talento per distrarsi e non farsi risucchiare dal buco nero. Come i tormentati poeti romantici che viaggiavano di continuo per trovare pace. "Zingaro", gli urlano allo stadio. Vorrebbe essere un insulto, in realtà è la cifra della sua anima nomade: figlio di sangue croato-bosniaco nato in Svezia, cresciuto nel ghetto di Malmoe in una macedonia di razze, già professionista a 20 anni in Olanda, poi Italia, Spagna. Ibra non è di nessun posto. Non sta mai fermo. Come i suoi capelli che cambiano continuamente di forma. Un'ansia di movimento che è stata anche la sua fortuna tattica, che l'ha tenuto vivo, ma che ora, a 30 anni, età di passaggio, non basta più. Ha fermato il pallone sotto la suola, come fa spesso, ha guardato oltre l'ultimo anello, e ha deciso che fuori dallo stadio c'è di meglio. Non basta cambiare maglia, stavolta forse serve cambiare vita. "Non mi diverto più".
Ibra contro Barzagli in Juve-Milan. LaPresseoltre il calcio — Lo sfogo è arrivato dopo due momenti significativi per ragioni diverse: l'infortunio e Juve-Milan. L'infortunio ha portato Ibra sulla pista dell'alce, lo ha immerso nella pace e nella bellezza della natura svedese, lo ha immerso anche nella sua famiglia, nella quotidianità con i figli, ininterrotta dal pallone, nella sua splendida villa. Si è abbuffato della vita-dopo e dev'essergli piaciuta un sacco. Svezia, terra di benessere e buoni servizi, ma anche di giallisti torbidi e malesseri nascosti. Poche settimane dopo, Ibra si è ritrovato a Torino nello stadio della squadra più assatanata del momento. Ha visto da vicino Vidal, Chiellini, Marchisio che morivano su ogni palla, lo anticipavano sempre e ha pensato ciò che poi ha avrebbe detto in pubblico: "Io questo furore non ce l'ho più". Lo ha detto soprattutto a se stesso, con un impeto di onestà. Ibrahimovic non proverà mai la gioia di invecchiare in campo come Zanetti; a 35 anni non si commuoverà per la musichetta di Champions come Inzaghi. Lo sa. Non è una colpa, né un merito. Grazie a Dio, non siamo tutti uguali. "Meglio rimpianti che sopportati", commentava ieri De Rossi. Lo pensa anche Ibra.
mal di pancia — Ibra ha giocato male contro la Juve. Negli incontri più caldi, specie in coppa, gli è successo così tante volte che il suo genio senza passaporto è diventato una barzelletta. L'attuale mal di pancia esistenziale conferma una volta di più il sospetto: sotto la maschera di guerriero tatuato, che conosce le arti marziali e non ha paura di nulla, si nasconde in realtà una sensibilità esasperata, che vibra più di quanto si pensi e rende l'uomo fragile, specie nelle difficoltà. In campo Ibra sputa di continuo, un intercalare nervoso, un tic che apparentemente sembra tradurre la sua sfida al mondo, il suo disprezzo. Forse è altro. E' un gusto amaro che gli sale da dentro, un senso di insoddisfazione, nonostante i milioni e la gloria, che gli arriva in bocca e sputa fuori a ripetizione. Davanti alla lotta per la felicità, siamo tutti uguali, come davanti alla morte: i soldi in banca aiutano poco. Magari hanno ragione quelli della prima strada e il nuovo mal di pancia guarirà con un trasloco a Madrid, con l'addio alla nazionale svedese, con un buon lancio della sua autobiografia o con qualche altro vantaggio spicciolo. Magari basteranno due parole di Galliani. Ma finché resta aperta la seconda strada il trentenne Zlatan Ibrahimovic, anche se ricco e potente, ha diritto ai suoi dubbi. E perfino alla confusione.
Luigi Garlando
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moh c'ha la depressione pure Ibra...
oggi non è giornata di leggere ste cose.ho mal di testa da 3 gg tra 2 gg mi scade l'assicurazione auto, poi c'è la rata del mutuo. la gastroscopia domani . altre spese da sostenere . son nervosa come non mai...a me deve venire la depressione vacca ladra impestata
dany- Manchester 2003
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Re: 11 - Zlatan IBRAHIMOVIĆ
dany lascia perdere quella merda nerazzurra di garlando che si occupasse dei mal di pancia di farsnijder
trizio81- Yokohama 2007
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Re: 11 - Zlatan IBRAHIMOVIĆ
un articolo di garlando del genere su eto'o?
garlando interista di merda.
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