99 - Gianluigi DONNARUMMA
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Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
il passaggio sulle mazzette al procuratore è meraviglioso
marcoteddy- Montecarlo 2007
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Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
qualcuno pensi a ruiu,ravezzani e soci
questi speravano che l'obeso parlasse di progetto inesistente, cinesi pezzenti, probabile fallimento del club..
questi speravano che l'obeso parlasse di progetto inesistente, cinesi pezzenti, probabile fallimento del club..
SHEVCHENKO 7- Yokohama 2007
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Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
veramente.marcoteddy ha scritto:il passaggio sulle mazzette al procuratore è meraviglioso
Kraven- Bologna 1990
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Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
cmq non so voi ma io quando torno a lavoro martedì dirò al mio capo di minacciarmi con 5 mila euro al mese
SHEVCHENKO 7- Yokohama 2007
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Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
Si scusa subito per le braghette, «sono sempre quello vestito peggio» dice mentre l’usciere del Bay gli apre la porta del taxi. Tempo però di salire al primo piano («in ascensore, sennò sudo») e fine delle diplomazie: «Adesso la storia di Donnarumma ve la racconto io».
Sentiamo.
«Io non volevo arrivare a questo punto. Non è stato un problema di soldi. Due cose avevo chiesto a Fassone, col quale ho un rapporto ottimo: tempo e serenità. Mai pensato di portarlo via a parametro zero, chiedevo solo tempo per capire cosa era meglio fare. Io non porto via la gente, mica faccio il tassista».
Il contratto però scade fra un anno, non è chi ci fosse tutto ‘sto tempo.
«Si firmava a ottobre, dicembre: che fretta c’era? Una vera trattativa non c’è mai stata, Mirabelli ha creato subito ostilità, con lui c’è stato uno scontro forte, una guerra. Ci ha minacciati, con un aut aut inaccettabile. Ha dimostrato di non avere esperienza. Ma io in 25 anni di mestiere non mi sono mai inginocchiato. Io se muoio, muoio in piedi».
Però il Milan proponeva un contratto da 50 milioni lordi in cinque anni. Non pochi per un diciottenne.
«Che vuol dire ‘sta cosa dell’età? Allora uno se ne ha 22 deve prendere di più? E se ne ha 40? Gigio diventerà più forte di Buffon e sarà il primo portiere a vincere più Palloni d’oro. Ma poi, dici che vuoi fare di Donnarumma la tua bandiera e poi minacci di spedirlo in tribuna?».
Quando si è arrivati alla rottura definitiva?
«Quindici giorni fa, dopo l’incontro qui a Montecarlo. Loro si erano già comportati male chiamando la famiglia, parlando ai giornali, cose inaccettabili. Poi ci danno l’ultimatum. È finita quando Gigio, che fin a lì ci aveva creduto più di me perché lui al Milan ci voleva restare davvero, mi ha detto: Mino, sinceramente adesso non so se me la sento più».
L’accusano di aver plagiato il ragazzo.
«Che vuol dire plagiato? Ah, il lavaggio del cervello. A me di quello che dice la gente non me ne frega niente».
Lei qualche errore l’ha commesso?
«Sì, non averla chiusa prima. L’istinto mi suggeriva di dire basta subito».
Se ci fosse stato Galliani sarebbe finita diversamente?
«È un amico, Galliani. Ma solo fuori, non sul campo. A un certo punto ha provato anche a mediare, per tentare di ricucire. Gli ho risposto alla mia maniera, abbiamo discusso. Era amareggiato, lui sì che è un tifoso. Purtroppo del vecchio Milan si è preso lo stemma ma non lo stile».
Cosa intende?
«Bastavano anche cose piccole con Gigio, attenzioni, amore. Tipo quando i tifosi hanno messo lo striscione sotto la sede. Perché nessuno è andato a levarlo? Non l’hanno difeso dalle critiche».
Il ragazzo come sta?
«Gli metterò una guardia del corpo. Ho paura, c’è gente pazza in giro, ha ricevuto minacce di morte. E poi è triste, molto. È la vera vittima in questa vicenda. Non ha tradito nessuno».
Ora che succede?
«L’hanno perso loro, non l’ho portato via io. Però resta un giocatore del Milan fino al 30 giugno 2018. Il contratto lo rispettiamo noi, ma pure loro. È incedibile? Bene. Di sicuro starò molto attento, sento già puzza di mobbing. Tribuna? Deciderà Montella, spero non faccia la bandieruola».
O va al Real Madrid? Ma è già pronto?
«Non ho parlato con nessuno, però lui è nato pronto».
La Juventus?
«Credo sarebbe in difficoltà. Per rispetto».
È proprio finita col Milan?
«Se mi richiamano io rispondo sempre, di irreversibile esiste solo la morte. Ma penso sia meglio se va via. Ora vi saluto. E scusate ancora le braghette»
Sentiamo.
«Io non volevo arrivare a questo punto. Non è stato un problema di soldi. Due cose avevo chiesto a Fassone, col quale ho un rapporto ottimo: tempo e serenità. Mai pensato di portarlo via a parametro zero, chiedevo solo tempo per capire cosa era meglio fare. Io non porto via la gente, mica faccio il tassista».
Il contratto però scade fra un anno, non è chi ci fosse tutto ‘sto tempo.
«Si firmava a ottobre, dicembre: che fretta c’era? Una vera trattativa non c’è mai stata, Mirabelli ha creato subito ostilità, con lui c’è stato uno scontro forte, una guerra. Ci ha minacciati, con un aut aut inaccettabile. Ha dimostrato di non avere esperienza. Ma io in 25 anni di mestiere non mi sono mai inginocchiato. Io se muoio, muoio in piedi».
Però il Milan proponeva un contratto da 50 milioni lordi in cinque anni. Non pochi per un diciottenne.
«Che vuol dire ‘sta cosa dell’età? Allora uno se ne ha 22 deve prendere di più? E se ne ha 40? Gigio diventerà più forte di Buffon e sarà il primo portiere a vincere più Palloni d’oro. Ma poi, dici che vuoi fare di Donnarumma la tua bandiera e poi minacci di spedirlo in tribuna?».
Quando si è arrivati alla rottura definitiva?
«Quindici giorni fa, dopo l’incontro qui a Montecarlo. Loro si erano già comportati male chiamando la famiglia, parlando ai giornali, cose inaccettabili. Poi ci danno l’ultimatum. È finita quando Gigio, che fin a lì ci aveva creduto più di me perché lui al Milan ci voleva restare davvero, mi ha detto: Mino, sinceramente adesso non so se me la sento più».
L’accusano di aver plagiato il ragazzo.
«Che vuol dire plagiato? Ah, il lavaggio del cervello. A me di quello che dice la gente non me ne frega niente».
Lei qualche errore l’ha commesso?
«Sì, non averla chiusa prima. L’istinto mi suggeriva di dire basta subito».
Se ci fosse stato Galliani sarebbe finita diversamente?
«È un amico, Galliani. Ma solo fuori, non sul campo. A un certo punto ha provato anche a mediare, per tentare di ricucire. Gli ho risposto alla mia maniera, abbiamo discusso. Era amareggiato, lui sì che è un tifoso. Purtroppo del vecchio Milan si è preso lo stemma ma non lo stile».
Cosa intende?
«Bastavano anche cose piccole con Gigio, attenzioni, amore. Tipo quando i tifosi hanno messo lo striscione sotto la sede. Perché nessuno è andato a levarlo? Non l’hanno difeso dalle critiche».
Il ragazzo come sta?
«Gli metterò una guardia del corpo. Ho paura, c’è gente pazza in giro, ha ricevuto minacce di morte. E poi è triste, molto. È la vera vittima in questa vicenda. Non ha tradito nessuno».
Ora che succede?
«L’hanno perso loro, non l’ho portato via io. Però resta un giocatore del Milan fino al 30 giugno 2018. Il contratto lo rispettiamo noi, ma pure loro. È incedibile? Bene. Di sicuro starò molto attento, sento già puzza di mobbing. Tribuna? Deciderà Montella, spero non faccia la bandieruola».
O va al Real Madrid? Ma è già pronto?
«Non ho parlato con nessuno, però lui è nato pronto».
La Juventus?
«Credo sarebbe in difficoltà. Per rispetto».
È proprio finita col Milan?
«Se mi richiamano io rispondo sempre, di irreversibile esiste solo la morte. Ma penso sia meglio se va via. Ora vi saluto. E scusate ancora le braghette»
Kraven- Bologna 1990
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Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
eh si, magari potevamo rinnovare anche a luglio 2018 no?«Si firmava a ottobre, dicembre: che fretta c’era? Una vera trattativa non c’è mai stata, Mirabelli ha creato subito ostilità, con lui c’è stato uno scontro forte, una guerra. Ci ha minacciati, con un aut aut inaccettabile.
Poi vorrei capire di cosa hanno discusso in sti 2 mesi, non hanno parlato di clausole o di soldi, mirabelli è partito con le minacce al primo secondo tipo
MR: salve sono raiola, vorremmo parlare del rinn...
MM: PEZZO DI MERDA VI AMMAZZO ENTRAMBI
LOL«Bastavano anche cose piccole con Gigio, attenzioni, amore. Tipo quando i tifosi hanno messo lo striscione sotto la sede. Perché nessuno è andato a levarlo? Non l’hanno difeso dalle critiche».
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Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
marcoteddy ha scritto:eh si, magari potevamo rinnovare anche a luglio 2018 no?«Si firmava a ottobre, dicembre: che fretta c’era? Una vera trattativa non c’è mai stata, Mirabelli ha creato subito ostilità, con lui c’è stato uno scontro forte, una guerra. Ci ha minacciati, con un aut aut inaccettabile.
Poi vorrei capire di cosa hanno discusso in sti 2 mesi, non hanno parlato di clausole o di soldi, mirabelli è partito con le minacce al primo secondo tipo
MR: salve sono raiola, vorremmo parlare del rinn...
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Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
ACMILANo since 1899 ha scritto:A me fotte sega che sia un bambino, se è abbastanza grande per scatenare questo caos è grande abbastanza per pagare le conseguenze
Infatti lo sapeva dall'inizio cosa avrebbe scatenato, e se non lo sapeva lui lo sapevano Raiola e I suoi genitori che non hanno fatto nulla per consigliarlo bene affinchè non finisse in questa situazione, anzi ce lo hanno trascinato a forza.
blitz1960- Yokohama 2007
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Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
L'odore della tribuna si sente chiaramente e godo tanto tantissimo
ACMILANo since 1899- Yokohama 2007
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Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
Kraven ha scritto:striscione minacciosissimomarcoteddy ha scritto:Si è creata una situazione troppo ostile nei confronti di Gigi. Troppo ostile, troppo violenta. È stato minacciato, è stata minacciata la famiglia. Ci sono stati degli striscioni che la società non ha fatto rimuovere. C’è stato un atteggiamento passivo da parte del club nei suoi confronti. Non è stata una scelta dettata dai soldi, non siamo mai entrati in ambiti così
in pratica non hanno rinnovato per questo e per mirabelli che telefona a persone
Tra l'altro diretto al porco e non al giocatore.
blitz1960- Yokohama 2007
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