99 - Gianluigi DONNARUMMA
+26
Puccio7
Cippo
crikkio82
markets
MarcoUnico
SHEVCHENKO 7
BonoVox84
lalomba
Spirit of Saint Louis
marcoteddy
galapagos
CaMi
Kook
Travis Bickle
raffi
JeSuisLeCoq
ACMILANo since 1899
kaka85x
willy wonka
Kraven
Overmars
MilanOnlyYou
trizio81
Fabrizinho
blitz1960
LeCoqMILANIST67
30 partecipanti
Pagina 75 di 100
Pagina 75 di 100 • 1 ... 39 ... 74, 75, 76 ... 87 ... 100
Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
Ci hanno forzato a non rinnovare
ma quante puttanate mi tocca leggere???
ma quante puttanate mi tocca leggere???
Kraven- Bologna 1990
- Messaggi : 4562
Punti : 10174
Reputazione : 248
Data d'iscrizione : 26.02.11
Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
Si è creata una situazione troppo ostile nei confronti di Gigi. Troppo ostile, troppo violenta. È stato minacciato, è stata minacciata la famiglia. Ci sono stati degli striscioni che la società non ha fatto rimuovere. C’è stato un atteggiamento passivo da parte del club nei suoi confronti. Non è stata una scelta dettata dai soldi, non siamo mai entrati in ambiti così
in pratica non hanno rinnovato per questo e per mirabelli che telefona a persone
in pratica non hanno rinnovato per questo e per mirabelli che telefona a persone
marcoteddy- Montecarlo 2007
- Messaggi : 16403
Punti : 25179
Reputazione : 345
Data d'iscrizione : 25.02.11
Età : 30
Località : Parma
Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
striscione minacciosissimomarcoteddy ha scritto:Si è creata una situazione troppo ostile nei confronti di Gigi. Troppo ostile, troppo violenta. È stato minacciato, è stata minacciata la famiglia. Ci sono stati degli striscioni che la società non ha fatto rimuovere. C’è stato un atteggiamento passivo da parte del club nei suoi confronti. Non è stata una scelta dettata dai soldi, non siamo mai entrati in ambiti così
in pratica non hanno rinnovato per questo e per mirabelli che telefona a persone
Kraven- Bologna 1990
- Messaggi : 4562
Punti : 10174
Reputazione : 248
Data d'iscrizione : 26.02.11
Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
in ogni caso non è chiusa ed andrà ancora per le lunghe sta menata...
Kraven- Bologna 1990
- Messaggi : 4562
Punti : 10174
Reputazione : 248
Data d'iscrizione : 26.02.11
Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
esatto
e ne ho già i coglioni pieni
dobbiamo ricostruire una squadra,non stare dietro a un ciccione bastardo ed un bamboccio
e ne ho già i coglioni pieni
dobbiamo ricostruire una squadra,non stare dietro a un ciccione bastardo ed un bamboccio
SHEVCHENKO 7- Yokohama 2007
- Messaggi : 27280
Punti : 48171
Reputazione : 575
Data d'iscrizione : 27.02.11
Età : 39
Località : Milano
Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
"Dopo lo striscione a casamilan, una società seria tutela il suo giocatore. Lui non si è sentito supportato dal Milan"
è tutto meraviglioso, non si è sentito supportato a causa di uno striscione contro il suo procuratore
è tutto meraviglioso, non si è sentito supportato a causa di uno striscione contro il suo procuratore
marcoteddy- Montecarlo 2007
- Messaggi : 16403
Punti : 25179
Reputazione : 345
Data d'iscrizione : 25.02.11
Età : 30
Località : Parma
Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
Milan, Fassone: «Se Donnarumma ci ripensa lo riabbracciamo»
L’ad del Milan risponde alle accuse di non aver saputo gestire la trattativa: «Così Gigio ci fa un danno da 100 milioni»
di Arianna Ravelli
(Getty Images/Villa) shadow
È il caso dell’estate: il no di Gigio Donnarumma al rinnovo di contratto del Milan, a circa 5 milioni a stagione. C’è un ragazzo di 18 anni che da simbolo della meglio gioventù è diventato l’immagine del calciatore che pensa solo ai soldi; c’è un procuratore molto bravo e molto rapace; ci sono le accuse al Milan cinese di non aver saputo gestire la trattativa.
Marco Fassone, ad del Milan, partiamo dalla fine. Gigio minacciato di morte che teme per la sua sicurezza personale. Il Milan ha fatto abbastanza per tutelarlo?
«Siamo addolorati per questi estremi che il calcio genera. Ci amareggia se la scelta sua, o del suo procuratore, ha provocato reazioni simili. Come società non so davvero cosa potessimo fare di più per trasferire a Gigio e alla sua famiglia il desiderio, il piacere che lui restasse. Glielo abbiamo trasmesso ogni volta che ci abbiamo parlato. Dico di più».
Prego.
«Se per caso ci ripensasse, non solo sarebbe accolto a braccia aperte dal Milan società, ma alla fine credo anche dai tifosi del Milan. Gli umori cambiano velocemente».
Un messaggio distensivo. E la minaccia di mandarlo in tribuna?
«Nessuna minaccia. La nostra posizione è chiara: Donnarumma per la proprietà è incedibile, perciò farà la prossima stagione al Milan. Deciderà l’allenatore Montella settimana dopo settimana, per me può anche giocare tutte le partite. Noi però non possiamo rischiare niente, dobbiamo per forza cercare un altro portiere, non posso tenere un giocatore in scadenza, che magari pensa al Real, in un ruolo così delicato poi: devo assicurarmi di avere un portiere pronto, sereno, in ottime condizioni psicofisiche».
Se San Siro lo contestasse si troverebbe in una situazione pesante da gestire.
«Potrebbe togliergli serenità, per esempio. Da quello che dice Raiola ora il ragazzo sembra molto inquieto».
Però la scelta è stata legittima.
«Nessuno ha mai messo in dubbio la legittimità della scelta. È perfettamente nelle norme. Ma una cosa è la legittimità, un’altra l’etica degli affari. L’amarezza deriva dalla sgradevolezza con cui è stata condotta la cosa. Si poteva fare senza danneggiare la società, andandosene così ha fatto un danno di 100 milioni al Milan. Se Donnarumma vale così tanto a 18 anni lo deve anche a questa società, agli investimenti che sono stati fatti, al coraggio di chi lo ha lanciato in prima squadra. Bastava che ci dicesse che non voleva restare, avremmo rinnovato con una clausola rescissoria ragionevole. E se fosse arrivato il club più importante del mondo, anche questa estate, avrebbe dovuto pagare al Milan questa cifra. Così quello che il Real non paga a me entra nelle tasche del procuratore. Io però lo avrei reinvestito nel calcio italiano».
Gigio non vi ha mai detto di volersene andare? Raiola dice che ha cambiato idea 15 giorni fa.
«Mai. Ogni volta che gli abbiamo parlato, a quattr’occhi o per telefono, ci ha sempre ripetuto di voler rimanere. Fino a due giorni prima dell’ultimo incontro con Raiola. Il quale, invece, devo dire ci ha sempre detto che non era disponibile a trattare con i nostri tempi. Due versioni opposte».
A proposito: davvero non potevate aspettare?
«No, Gigio è in scadenza, io devo poter intervenire in tempo sul mercato. Il raduno è il 3 luglio, due settimane sono il minimo. Se mi avesse detto a metà agosto che non voleva rinnovare, io che avrei fatto? È una cautela che fa parte della normale pianificazione di un buon dirigente. E poi hanno avuto due mesi per pensarci».
Raiola alla fine dà la colpa al ds Mirabelli.
«Non esistono Mirabelli e Fassone, esiste una società sola, il Milan. Ogni mossa, ogni proposta, ogni telefonata è stata concordata, che nessuno cerchi di mettere zizzania tra noi».
www.corriere.it
L’ad del Milan risponde alle accuse di non aver saputo gestire la trattativa: «Così Gigio ci fa un danno da 100 milioni»
di Arianna Ravelli
(Getty Images/Villa) shadow
È il caso dell’estate: il no di Gigio Donnarumma al rinnovo di contratto del Milan, a circa 5 milioni a stagione. C’è un ragazzo di 18 anni che da simbolo della meglio gioventù è diventato l’immagine del calciatore che pensa solo ai soldi; c’è un procuratore molto bravo e molto rapace; ci sono le accuse al Milan cinese di non aver saputo gestire la trattativa.
Marco Fassone, ad del Milan, partiamo dalla fine. Gigio minacciato di morte che teme per la sua sicurezza personale. Il Milan ha fatto abbastanza per tutelarlo?
«Siamo addolorati per questi estremi che il calcio genera. Ci amareggia se la scelta sua, o del suo procuratore, ha provocato reazioni simili. Come società non so davvero cosa potessimo fare di più per trasferire a Gigio e alla sua famiglia il desiderio, il piacere che lui restasse. Glielo abbiamo trasmesso ogni volta che ci abbiamo parlato. Dico di più».
Prego.
«Se per caso ci ripensasse, non solo sarebbe accolto a braccia aperte dal Milan società, ma alla fine credo anche dai tifosi del Milan. Gli umori cambiano velocemente».
Un messaggio distensivo. E la minaccia di mandarlo in tribuna?
«Nessuna minaccia. La nostra posizione è chiara: Donnarumma per la proprietà è incedibile, perciò farà la prossima stagione al Milan. Deciderà l’allenatore Montella settimana dopo settimana, per me può anche giocare tutte le partite. Noi però non possiamo rischiare niente, dobbiamo per forza cercare un altro portiere, non posso tenere un giocatore in scadenza, che magari pensa al Real, in un ruolo così delicato poi: devo assicurarmi di avere un portiere pronto, sereno, in ottime condizioni psicofisiche».
Se San Siro lo contestasse si troverebbe in una situazione pesante da gestire.
«Potrebbe togliergli serenità, per esempio. Da quello che dice Raiola ora il ragazzo sembra molto inquieto».
Però la scelta è stata legittima.
«Nessuno ha mai messo in dubbio la legittimità della scelta. È perfettamente nelle norme. Ma una cosa è la legittimità, un’altra l’etica degli affari. L’amarezza deriva dalla sgradevolezza con cui è stata condotta la cosa. Si poteva fare senza danneggiare la società, andandosene così ha fatto un danno di 100 milioni al Milan. Se Donnarumma vale così tanto a 18 anni lo deve anche a questa società, agli investimenti che sono stati fatti, al coraggio di chi lo ha lanciato in prima squadra. Bastava che ci dicesse che non voleva restare, avremmo rinnovato con una clausola rescissoria ragionevole. E se fosse arrivato il club più importante del mondo, anche questa estate, avrebbe dovuto pagare al Milan questa cifra. Così quello che il Real non paga a me entra nelle tasche del procuratore. Io però lo avrei reinvestito nel calcio italiano».
Gigio non vi ha mai detto di volersene andare? Raiola dice che ha cambiato idea 15 giorni fa.
«Mai. Ogni volta che gli abbiamo parlato, a quattr’occhi o per telefono, ci ha sempre ripetuto di voler rimanere. Fino a due giorni prima dell’ultimo incontro con Raiola. Il quale, invece, devo dire ci ha sempre detto che non era disponibile a trattare con i nostri tempi. Due versioni opposte».
A proposito: davvero non potevate aspettare?
«No, Gigio è in scadenza, io devo poter intervenire in tempo sul mercato. Il raduno è il 3 luglio, due settimane sono il minimo. Se mi avesse detto a metà agosto che non voleva rinnovare, io che avrei fatto? È una cautela che fa parte della normale pianificazione di un buon dirigente. E poi hanno avuto due mesi per pensarci».
Raiola alla fine dà la colpa al ds Mirabelli.
«Non esistono Mirabelli e Fassone, esiste una società sola, il Milan. Ogni mossa, ogni proposta, ogni telefonata è stata concordata, che nessuno cerchi di mettere zizzania tra noi».
www.corriere.it
SHEVCHENKO 7- Yokohama 2007
- Messaggi : 27280
Punti : 48171
Reputazione : 575
Data d'iscrizione : 27.02.11
Età : 39
Località : Milano
Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
È il caso dell’estate: il no di Gigio Donnarumma al rinnovo di contratto del Milan, a circa 5 milioni a stagione. C’è un ragazzo di 18 anni che da simbolo della meglio gioventù è diventato l’immagine del calciatore che pensa solo ai soldi; c’è un procuratore molto bravo e molto rapace; ci sono le accuse al Milan cinese di non aver saputo gestire la trattativa.
Marco Fassone, ad del Milan, partiamo dalla fine. Gigio minacciato di morte che teme per la sua sicurezza personale. Il Milan ha fatto abbastanza per tutelarlo?
«Siamo addolorati per questi estremi che il calcio genera. Ci amareggia se la scelta sua, o del suo procuratore, ha provocato reazioni simili. Come società non so davvero cosa potessimo fare di più per trasferire a Gigio e alla sua famiglia il desiderio, il piacere che lui restasse. Glielo abbiamo trasmesso ogni volta che ci abbiamo parlato. Dico di più».
Prego.
«Se per caso ci ripensasse, non solo sarebbe accolto a braccia aperte dal Milan società, ma alla fine credo anche dai tifosi del Milan. Gli umori cambiano velocemente».
Un messaggio distensivo. E la minaccia di mandarlo in tribuna?
«Nessuna minaccia. La nostra posizione è chiara: Donnarumma per la proprietà è incedibile, perciò farà la prossima stagione al Milan. Deciderà l’allenatore Montella settimana dopo settimana, per me può anche giocare tutte le partite. Noi però non possiamo rischiare niente, dobbiamo per forza cercare un altro portiere, non posso tenere un giocatore in scadenza, che magari pensa al Real, in un ruolo così delicato poi: devo assicurarmi di avere un portiere pronto, sereno, in ottime condizioni psicofisiche».
Se San Siro lo contestasse si troverebbe in una situazione pesante da gestire.
«Potrebbe togliergli serenità, per esempio. Da quello che dice Raiola ora il ragazzo sembra molto inquieto».
Però la scelta è stata legittima.
«Nessuno ha mai messo in dubbio la legittimità della scelta. È perfettamente nelle norme. Ma una cosa è la legittimità, un’altra l’etica degli affari. L’amarezza deriva dalla sgradevolezza con cui è stata condotta la cosa. Si poteva fare senza danneggiare la società, andandosene così ha fatto un danno di 100 milioni al Milan. Se Donnarumma vale così tanto a 18 anni lo deve anche a questa società, agli investimenti che sono stati fatti, al coraggio di chi lo ha lanciato in prima squadra. Bastava che ci dicesse che non voleva restare, avremmo rinnovato con una clausola rescissoria ragionevole. E se fosse arrivato il club più importante del mondo, anche questa estate, avrebbe dovuto pagare al Milan questa cifra. Così quello che il Real non paga a me entra nelle tasche del procuratore. Io però lo avrei reinvestito nel calcio italiano».
Gigio non vi ha mai detto di volersene andare? Raiola dice che ha cambiato idea 15 giorni fa.
«Mai. Ogni volta che gli abbiamo parlato, a quattr’occhi o per telefono, ci ha sempre ripetuto di voler rimanere. Fino a due giorni prima dell’ultimo incontro con Raiola. Il quale, invece, devo dire ci ha sempre detto che non era disponibile a trattare con i nostri tempi. Due versioni opposte».
A proposito: davvero non potevate aspettare?
«No, Gigio è in scadenza, io devo poter intervenire in tempo sul mercato. Il raduno è il 3 luglio, due settimane sono il minimo. Se mi avesse detto a metà agosto che non voleva rinnovare, io che avrei fatto? È una cautela che fa parte della normale pianificazione di un buon dirigente. E poi hanno avuto due mesi per pensarci».
Raiola alla fine dà la colpa al ds Mirabelli.
«Non esistono Mirabelli e Fassone, esiste una società sola, il Milan. Ogni mossa, ogni proposta, ogni telefonata è stata concordata, che nessuno cerchi di mettere zizzania tra noi».
http://www.corriere.it/sport/17_giugno_19/milan-fassone-se-donnarumma-ci-ripensa-riabbracciamo-4373e8f2-5467-11e7-b88a-9127ea412c57.shtml?cmpid=tbd_a9ff1b11mt
Marco Fassone, ad del Milan, partiamo dalla fine. Gigio minacciato di morte che teme per la sua sicurezza personale. Il Milan ha fatto abbastanza per tutelarlo?
«Siamo addolorati per questi estremi che il calcio genera. Ci amareggia se la scelta sua, o del suo procuratore, ha provocato reazioni simili. Come società non so davvero cosa potessimo fare di più per trasferire a Gigio e alla sua famiglia il desiderio, il piacere che lui restasse. Glielo abbiamo trasmesso ogni volta che ci abbiamo parlato. Dico di più».
Prego.
«Se per caso ci ripensasse, non solo sarebbe accolto a braccia aperte dal Milan società, ma alla fine credo anche dai tifosi del Milan. Gli umori cambiano velocemente».
Un messaggio distensivo. E la minaccia di mandarlo in tribuna?
«Nessuna minaccia. La nostra posizione è chiara: Donnarumma per la proprietà è incedibile, perciò farà la prossima stagione al Milan. Deciderà l’allenatore Montella settimana dopo settimana, per me può anche giocare tutte le partite. Noi però non possiamo rischiare niente, dobbiamo per forza cercare un altro portiere, non posso tenere un giocatore in scadenza, che magari pensa al Real, in un ruolo così delicato poi: devo assicurarmi di avere un portiere pronto, sereno, in ottime condizioni psicofisiche».
Se San Siro lo contestasse si troverebbe in una situazione pesante da gestire.
«Potrebbe togliergli serenità, per esempio. Da quello che dice Raiola ora il ragazzo sembra molto inquieto».
Però la scelta è stata legittima.
«Nessuno ha mai messo in dubbio la legittimità della scelta. È perfettamente nelle norme. Ma una cosa è la legittimità, un’altra l’etica degli affari. L’amarezza deriva dalla sgradevolezza con cui è stata condotta la cosa. Si poteva fare senza danneggiare la società, andandosene così ha fatto un danno di 100 milioni al Milan. Se Donnarumma vale così tanto a 18 anni lo deve anche a questa società, agli investimenti che sono stati fatti, al coraggio di chi lo ha lanciato in prima squadra. Bastava che ci dicesse che non voleva restare, avremmo rinnovato con una clausola rescissoria ragionevole. E se fosse arrivato il club più importante del mondo, anche questa estate, avrebbe dovuto pagare al Milan questa cifra. Così quello che il Real non paga a me entra nelle tasche del procuratore. Io però lo avrei reinvestito nel calcio italiano».
Gigio non vi ha mai detto di volersene andare? Raiola dice che ha cambiato idea 15 giorni fa.
«Mai. Ogni volta che gli abbiamo parlato, a quattr’occhi o per telefono, ci ha sempre ripetuto di voler rimanere. Fino a due giorni prima dell’ultimo incontro con Raiola. Il quale, invece, devo dire ci ha sempre detto che non era disponibile a trattare con i nostri tempi. Due versioni opposte».
A proposito: davvero non potevate aspettare?
«No, Gigio è in scadenza, io devo poter intervenire in tempo sul mercato. Il raduno è il 3 luglio, due settimane sono il minimo. Se mi avesse detto a metà agosto che non voleva rinnovare, io che avrei fatto? È una cautela che fa parte della normale pianificazione di un buon dirigente. E poi hanno avuto due mesi per pensarci».
Raiola alla fine dà la colpa al ds Mirabelli.
«Non esistono Mirabelli e Fassone, esiste una società sola, il Milan. Ogni mossa, ogni proposta, ogni telefonata è stata concordata, che nessuno cerchi di mettere zizzania tra noi».
http://www.corriere.it/sport/17_giugno_19/milan-fassone-se-donnarumma-ci-ripensa-riabbracciamo-4373e8f2-5467-11e7-b88a-9127ea412c57.shtml?cmpid=tbd_a9ff1b11mt
marcoteddy- Montecarlo 2007
- Messaggi : 16403
Punti : 25179
Reputazione : 345
Data d'iscrizione : 25.02.11
Età : 30
Località : Parma
Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
marcoteddy ha scritto:"Dopo lo striscione a casamilan, una società seria tutela il suo giocatore. Lui non si è sentito supportato dal Milan"
è tutto meraviglioso, non si è sentito supportato a causa di uno striscione contro il suo procuratore
Curva che ha scritto un comunicato incolpando solo il procuratore tra l'altro
Spirit of Saint Louis- Yokohama 2007
- Messaggi : 22256
Punti : 36448
Reputazione : 249
Data d'iscrizione : 27.02.11
Re: 99 - Gianluigi DONNARUMMA
ci avrei scommesso le palle che si riannodava il filo...
Kraven- Bologna 1990
- Messaggi : 4562
Punti : 10174
Reputazione : 248
Data d'iscrizione : 26.02.11
Pagina 75 di 100 • 1 ... 39 ... 74, 75, 76 ... 87 ... 100
Argomenti simili
» 99 - Gianluigi DONNARUMMA
» 99 - Gianluigi DONNARUMMA
» 99 - Gianluigi DONNARUMMA
» 99 - Gianluigi DONNARUMMA
» 90 - Antonio DONNARUMMA
» 99 - Gianluigi DONNARUMMA
» 99 - Gianluigi DONNARUMMA
» 99 - Gianluigi DONNARUMMA
» 90 - Antonio DONNARUMMA
Pagina 75 di 100
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.