Topic Politico
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Re: Topic Politico
Chi ha perso tempo a votare per 1€ da dare come offerta non sta messo meglio a meno che non ci sia altro dietro.
lalomba- Atene 1994
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Re: Topic Politico
che partito ridicolo, si vantanto delle primarie e poi ... prima pagano i cinesi, poi i rom, poi chiunque passi da quelle parti
PerSempreConTe- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
tra un po' daranno il voto a tutti i clandestini, secondo te perchè fanno entrare chiunque?
PerSempreConTe- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
il giorno che fondano il partito di Allah vedi dove vanno poi i voti dei clandestini
ACMILANo since 1899- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
Però il partito di Allah si alleerà col PD probabilmente sostituendo gli Alfano e i Verdini attuali.
blitz1960- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
Vota anche tu il partito Allah è grande... Il sacrificio è il nostro motto
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Re: Topic Politico
Un errore. E tremila voti spariscono e così altrettante schede bianche. A seguito del riconteggio delle schede in tutti i seggi allestiti a Roma il comitato delle primarie del centrosinistra ha comunicato che sono risultati 567 i voti non espressi e non 2866 come detto in precedenza; le nulle 326 e non 843.
Dubbi erano stati sollevati già dal giorno dopo per il ritardo nella comunicazione dei dati definitivi, arrivata solo 21 ore dopo la chiusura delle urne, e per la percentuale così elevata delle schede annullate: il 7,8 per cento, il doppio di quella ottenuta dal terzo arrivato tra i candidati. Ipotesi, malumori, divergenze. E da ultimo sono arrivate le dichiarazioni al "Messaggero" di un dirigente nazionale anonimo del Pd che afferma "di avere gonfiato virtualmente le schede bianche e le nulle per fare aumentare l'affluenza". Così è scattata la verifica.
Secondo i dati diffusi dal comitato promotore lunedì scorso alle urne si erano recate 47mila 317 persone. Ma dal riconteggio è emerso invece che alla fine i votanti sono stati 44.501.
Nelle ore del caos spoglio, come ha ammesso lunedì pomeriggio il segretario del Pd Lazio Fabio Melilli, alcuni risultati erano spariti. "Abbiamo ancora circa 25 seggi da ritrovare, quelli di cui non ci sono arrivati i dati telefonici" diceva Melilli. E ancora: "Di ottanta seggi non ci sono arrivati risultati via sms". Poi i gazebo "oscuri" erano calati: a 12 e infine a 2. Ma i dati finali non hanno convinto. Secondo il comitato Morassut i votanti sarebbero stati almeno 5mila in meno e la forbice dell'affluenza andava collocata tra i 42mila e i 43mila. Una stima assai più vicina a quella raggiunta con il riconteggio.
"È bene fare chiarezza in modo definitivo: ho chiesto ai responsabili dell'organizzazione una verifica puntuale dei dati in loro possesso. Credo lo meritino le decine di migliaia di cittadini che hanno insieme a noi costruito una grande giornata di democrazia" aveva detto in mattinata Melilli, che ribadiva però che, al contrario di Napoli, "le primarie del centro sinistra a Roma si sono svolte in modo perfettamente regolare, grazie al contributo ed alla serietà innanzitutto della coalizione e dei candidati e grazie al lavoro prezioso di centinaia di volontari che hanno sfidato il maltempo pur di garantire il loro regolare svolgimento". "Vedere messo in discussione il faticoso lavoro di queste settimane è davvero paradossale - aggiungeva il segretario - Questo accade perché si è registrato un dato, oggettivamente anomalo, nelle schede non votate. Tutto ciò non altera il risultato, non cambia il giudizio politico sull'affluenza ma sembra getti un'ombra sulle nostre primarie".
Per il presidente del Pd e commissario del partito a Roma, Matteo Orfini, "politicamente non cambia assolutamente nulla". "Bene Fabio Melilli a controllare, se ci sono stati errori o comportamenti impropri vanno corretti, ma politicamente non cambia assolutamente nulla. Il dato rilevante sono i 43mila che hanno espresso preferenze". Per Orfini "cercare di gonfiare affluenza con l'astensionismo è un non senso politico. Bene fa il comitato promotore a verificare i dati che ha fornito, per chiarezza, se c'è un errore va corretto. Ma se c'è stato errore non ha dietro la malafede, è chiaro proprio perché sarebbe un non senso, appunto". Che una legge sulle primarie sarebbe meglio, Orfini lo ribadisce: "In più di un'occasione abbiamo chiesto di discuterne, abbiamo presentato legge sui partiti e ci sono proposte di legge per normare e istituzionalizzare le primarie, in modo da garantire da errori e provocazioni e infiltrazioni. Ma - chiosa - quelli che non fanno le primarie e commentano le primarie altrui, sono quelli che si oppongono a una legge".
Il calo dell'affluenza è però innegabile, soprattutto rispetto alle ultime primarie, quelle del 2013 che designarono Ignazio Marino candidato sindaco e che registrarono la partecipazione di quasi 100mila romani. "La volta scorsa c'erano le truppe cammellate di quelli che sono stati arrestati, delle file di rom e quant'altro questi sono dati veri di un partito vero che per fortuna ha ancora tanto lavoro da fare e sta rinascendo" aveva spiegato il presidente del Pd romano Matteo Orfini. "Parole offensive" per Roberto Speranza, deputato, ex capogruppo alla Camera ed esponente della minoranza dem, "verso quanti ai gazebo non sono andati perché chiedono un Pd diverso". Mentre Miguel Gotor, minoranza dem, aveva parlato di "scissione silenziosa degli elettori dal Pd".
Le reazioni. Immediata la reazione di Giachetti vincitore delle primarie: "Se è vero vorrei conoscere quel genio che ha messo schede bianche per aumentare affluenza. Che cambia con 2.000 voti in più? Pensiamo a Roma". Anche Morassut getta acqua sul fuoco: "Ho letto che stanno facendo una riconta. Io sto ai dati che avevamo registrato la sera dello spoglio che ci davano 43 mila votanti, dato che abbiamo diffuso. Non ci risultavano schede bianche o comunque in percentuali minimali. Questo dato delle 3.000 schede bianche è un pò anomalo. Se è vero che sono state aggiunte è stato un errore inutile e dannoso, che potevamo evitare anche perchè tra 43 e 47 mila votanti non cambia nulla".
Se è vero vorrei conoscere quel genio che ha messo schede bianche per aumentare affluenza. Che cambia con 2000 voti in più? Pensiamo a Roma!
— Roberto Giachetti (@bobogiac) 9 Marzo 2016
"Io vorrei conoscere di più il genio che gli ha ordinato di farlo", ribatte su Facebook il deputato Pd Marco Miccoli in risposta a Roberto Giachetti.
E attraverso Facebook dice la sua anche Roberto Morassut, secondo alle primarie di Roma.
Non voglio credere che il numero delle schede bianche e nulle espresse alle primarie sia stato artificiosamente...
Pubblicato da Roberto Morassut su Mercoledì 9 marzo 2016
"Roma non è come Napoli, la differenza è enorme. Il vincitore è Giachetti e lo riconosciamo - dice Stefano Pedica, anche lui candidato alle primarie di Roma - L'unica anomalia è quella delle schede bianche: 3000 persone o vanno a votare o no, al massimo annullano le schede, non le lasciano in bianco. Questo ci dà da pensare. Il Pd deve valutare il motivo di queste schede bianche e darci spiegazioni, perché non è mai successo che
ce ne fossero così tante. Servono spiegazioni altrimenti l'elettorato si arrabbia".
La candidatura di Marino. L'ex sindaco di Roma ha deciso candidarsi alle elezioni comunali romane. La notizia trapelata dopo un incontro segreto tra rappresentanti di Sel, Marino stesso, Fassina e Luca Bergamo, animatori del movimento "Contaci". La decisione sarà comunicata ufficialmente alle "primarie rosse" previste per il 3 aprile.
www.repubblica.it
Dubbi erano stati sollevati già dal giorno dopo per il ritardo nella comunicazione dei dati definitivi, arrivata solo 21 ore dopo la chiusura delle urne, e per la percentuale così elevata delle schede annullate: il 7,8 per cento, il doppio di quella ottenuta dal terzo arrivato tra i candidati. Ipotesi, malumori, divergenze. E da ultimo sono arrivate le dichiarazioni al "Messaggero" di un dirigente nazionale anonimo del Pd che afferma "di avere gonfiato virtualmente le schede bianche e le nulle per fare aumentare l'affluenza". Così è scattata la verifica.
Secondo i dati diffusi dal comitato promotore lunedì scorso alle urne si erano recate 47mila 317 persone. Ma dal riconteggio è emerso invece che alla fine i votanti sono stati 44.501.
Nelle ore del caos spoglio, come ha ammesso lunedì pomeriggio il segretario del Pd Lazio Fabio Melilli, alcuni risultati erano spariti. "Abbiamo ancora circa 25 seggi da ritrovare, quelli di cui non ci sono arrivati i dati telefonici" diceva Melilli. E ancora: "Di ottanta seggi non ci sono arrivati risultati via sms". Poi i gazebo "oscuri" erano calati: a 12 e infine a 2. Ma i dati finali non hanno convinto. Secondo il comitato Morassut i votanti sarebbero stati almeno 5mila in meno e la forbice dell'affluenza andava collocata tra i 42mila e i 43mila. Una stima assai più vicina a quella raggiunta con il riconteggio.
"È bene fare chiarezza in modo definitivo: ho chiesto ai responsabili dell'organizzazione una verifica puntuale dei dati in loro possesso. Credo lo meritino le decine di migliaia di cittadini che hanno insieme a noi costruito una grande giornata di democrazia" aveva detto in mattinata Melilli, che ribadiva però che, al contrario di Napoli, "le primarie del centro sinistra a Roma si sono svolte in modo perfettamente regolare, grazie al contributo ed alla serietà innanzitutto della coalizione e dei candidati e grazie al lavoro prezioso di centinaia di volontari che hanno sfidato il maltempo pur di garantire il loro regolare svolgimento". "Vedere messo in discussione il faticoso lavoro di queste settimane è davvero paradossale - aggiungeva il segretario - Questo accade perché si è registrato un dato, oggettivamente anomalo, nelle schede non votate. Tutto ciò non altera il risultato, non cambia il giudizio politico sull'affluenza ma sembra getti un'ombra sulle nostre primarie".
Per il presidente del Pd e commissario del partito a Roma, Matteo Orfini, "politicamente non cambia assolutamente nulla". "Bene Fabio Melilli a controllare, se ci sono stati errori o comportamenti impropri vanno corretti, ma politicamente non cambia assolutamente nulla. Il dato rilevante sono i 43mila che hanno espresso preferenze". Per Orfini "cercare di gonfiare affluenza con l'astensionismo è un non senso politico. Bene fa il comitato promotore a verificare i dati che ha fornito, per chiarezza, se c'è un errore va corretto. Ma se c'è stato errore non ha dietro la malafede, è chiaro proprio perché sarebbe un non senso, appunto". Che una legge sulle primarie sarebbe meglio, Orfini lo ribadisce: "In più di un'occasione abbiamo chiesto di discuterne, abbiamo presentato legge sui partiti e ci sono proposte di legge per normare e istituzionalizzare le primarie, in modo da garantire da errori e provocazioni e infiltrazioni. Ma - chiosa - quelli che non fanno le primarie e commentano le primarie altrui, sono quelli che si oppongono a una legge".
Il calo dell'affluenza è però innegabile, soprattutto rispetto alle ultime primarie, quelle del 2013 che designarono Ignazio Marino candidato sindaco e che registrarono la partecipazione di quasi 100mila romani. "La volta scorsa c'erano le truppe cammellate di quelli che sono stati arrestati, delle file di rom e quant'altro questi sono dati veri di un partito vero che per fortuna ha ancora tanto lavoro da fare e sta rinascendo" aveva spiegato il presidente del Pd romano Matteo Orfini. "Parole offensive" per Roberto Speranza, deputato, ex capogruppo alla Camera ed esponente della minoranza dem, "verso quanti ai gazebo non sono andati perché chiedono un Pd diverso". Mentre Miguel Gotor, minoranza dem, aveva parlato di "scissione silenziosa degli elettori dal Pd".
Le reazioni. Immediata la reazione di Giachetti vincitore delle primarie: "Se è vero vorrei conoscere quel genio che ha messo schede bianche per aumentare affluenza. Che cambia con 2.000 voti in più? Pensiamo a Roma". Anche Morassut getta acqua sul fuoco: "Ho letto che stanno facendo una riconta. Io sto ai dati che avevamo registrato la sera dello spoglio che ci davano 43 mila votanti, dato che abbiamo diffuso. Non ci risultavano schede bianche o comunque in percentuali minimali. Questo dato delle 3.000 schede bianche è un pò anomalo. Se è vero che sono state aggiunte è stato un errore inutile e dannoso, che potevamo evitare anche perchè tra 43 e 47 mila votanti non cambia nulla".
Se è vero vorrei conoscere quel genio che ha messo schede bianche per aumentare affluenza. Che cambia con 2000 voti in più? Pensiamo a Roma!
— Roberto Giachetti (@bobogiac) 9 Marzo 2016
"Io vorrei conoscere di più il genio che gli ha ordinato di farlo", ribatte su Facebook il deputato Pd Marco Miccoli in risposta a Roberto Giachetti.
E attraverso Facebook dice la sua anche Roberto Morassut, secondo alle primarie di Roma.
Non voglio credere che il numero delle schede bianche e nulle espresse alle primarie sia stato artificiosamente...
Pubblicato da Roberto Morassut su Mercoledì 9 marzo 2016
"Roma non è come Napoli, la differenza è enorme. Il vincitore è Giachetti e lo riconosciamo - dice Stefano Pedica, anche lui candidato alle primarie di Roma - L'unica anomalia è quella delle schede bianche: 3000 persone o vanno a votare o no, al massimo annullano le schede, non le lasciano in bianco. Questo ci dà da pensare. Il Pd deve valutare il motivo di queste schede bianche e darci spiegazioni, perché non è mai successo che
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Re: Topic Politico
che dilettanti, oltreché truffatori
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Re: Topic Politico
insomma, a milano i cinesi... a roma aumentano il numero di votanti, a napoli pagano per votare...
che belle primarie
che belle primarie
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