L'Italia al Mondiale
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Re: L'Italia al Mondiale
Balotelli solo contro tutti: le verità dal ritiro azzurro
Scritto da Francesco Mariani il 26 giugno 2014 alle 13:03.
Balotelli solo contro tutti: le verità dal ritiro azzurro
Le fonti — per una persona che vuole fare questo mestiere — sono tanto, forse tutto. Bisogna saper distinguere quelle che esagerano da quelle che inventano, quelle che dicono tutta la verità da quelle che ci mettono del loro.
Senza considerare, poi, i vari collegamenti tra la nostra fonte e l’indiscrezione raccontata, la possibilità di reperire notizie veritiere, la vicinanza geografica dalla “notizia”.
Scremate tutte queste cose, a volte si riesce a raggiungere notizie e/o indiscrezioni che sorprendono per la loro importanza e che sono, a volte, difficili da credere.
È questo il caso: la fonte è direttamente in Brasile, molto vicina alla nostra nazionale, e ci ha raccontato come sono andate davvero le cose nel ritiro azzurro prima, durante e dopo la partita persa contro l’Uruguay. Sono indiscrezioni, si possono prendere per vere oppure no. Possono dire la verità oppure no.
Quello che è certo è che il quadro che ne esce non è del tutto inverosimile e, intrecciato con tutte le altre indiscrezioni riportate da altri organi di informazione in questi due giorni, può risultare abbastanza veritiero. Fermo restando che non sono la verità assoluta, ma solo un racconto di chi era sul posto.
Veniamo ai fatti: Mario Balotelli era solo contro tutti, o quasi. Il gruppo “Italia” in realtà non esisteva; esistevano tanti piccoli gruppi al suo interno, l’uno contro l’altro. Da una parte i “vecchi”, gruppo composto dagli juventini più Thiago Motta e De Rossi, dall’altra i “giovani”, con i vari Verratti, Immobile, Darmian, De Sciglio e compagnia. Poi altri due piccoli gruppetti: il gruppo “Parma”, con Cassano malvisto da tutti gli altri, e il gruppo di quelli rimasti, ossia Candreva, Aquilani, Abate e Sirigu. Poi Balotelli, praticamente da solo se non con il suo “clan”, composto da 4 persone al suo seguito. Non propriamente l’ideale per affrontare un Mondiale.
Nei giorni precedenti a Italia-Uruguay, è capitato che Buffon sia arrivato in ritardo di dieci minuti alla cena, per impegni personali. Nessuno ha detto nulla.
Balotelli, la sera prima della partita, è arrivato in ritardo di un quarto d’ora, anche lui per alcuni impegni personali: insieme al ritardo, è arrivata invece puntuale la ramanzina di capitan Buffon, accompagnato da qualche altro membro del gruppo dei “vecchi”. La sostanza del discorso è stata che ci sono delle regole all’interno del gruppo che vanno rispettate e che, in caso contrario, può andarsene nel Bronx a fare il rapper con i suoi amici. Parole non bellissime, specialmente dopo il ritardo dello stesso Buffon qualche giorno prima.
Balotelli ha risposto con un grugnito ma senza ribattere, ha mangiato e poi si è alzato e se ne è andato senza rivolgere parola a nessuno.
Con questo clima teso, nel frattempo, si è preparata la partita decisiva contro l’Uruguay. Il 3-5-2 è stato deciso da Buffon e Pirlo, che hanno convinto Prandelli a ripristinare Bonucci, lasciato fuori nelle prime due partite del girone. Non volevano Verratti titolare, hanno chiesto Thiago Motta, che però aveva un leggero affaticamento e non era in grado di partire dal primo minuto. Quando il CT ha ufficializzato Verratti nell’undici iniziale, pare che compagni di reparto gli abbiano “consigliato” di pensare a correre e di lasciare la regia “ad altri”.
La partita è iniziata e abbiamo visto tutti com’è andata. Nel finale del primo tempo il CT ha sgridato Balotelli, reo di non essere entrato abbastanza nel vivo del gioco.
Durante l’intervallo della partita, Prandelli lo ha avvisato della sostituzione giustificandosi anche con la paura di una sua eventuale espulsione. Balotelli si è arrabbiato, non l’ha presa bene e, sbraitando un po’, si è lamentato del fatto che non gli sia arrivato un solo pallone giocabile per 45 minuti e che per avvicinarsi all’area avversaria abbia dovuto cercare di scartarne tre.
A quel punto, Mario è stato aggredito in malo modo da Buffon, De Rossi e Bonucci, e sono successe quelle cose che abbiamo letto sui giornali e su altri siti di informazione: parole grosse, spintoni, strattonamenti.
Balotelli ha risposto con un “vediamo cosa fate ora” e si è cambiato per poi andarsene sul pullman da solo. Fermato da alcuni accompagnatori dello staff, è andato a sedersi in panchina, guardando tutto il secondo tempo con gli occhi lucidi. Ma quello lo abbiamo visto tutti.
A fine partita ha preso ed è andato sul pullman senza passare dagli spogliatoi, ma è stato richiamato perché Pirlo e Prandelli stavano facendo l’ormai famoso discorso di saluto alla squadra. Mario è tornato indietro e ha detto che sarebbe rimasto ad ascoltare solo Prandelli perché si stava dimettendo, ma che, al tempo stesso, di Pirlo non gliene fregava niente perché — a suo dire — non esistono giocatori “dimissionari”, in quanto il posto in nazionale non è fisso e si viene convocati di volta in volta.
Sgridato nuovamente da Buffon, Balotelli questa volta gli ha risposto per le rime, dicendo che siccome gli hanno detto che non fa più parte del gruppo “Italia”, allora non ne fa più parte e basta, non che ne deve far parte solo quando fa comodo a loro.
Il resto è storia: le dichiarazioni davanti ai microfoni di Prandelli, di Buffon e di De Rossi, lo sfogo di Balotelli su Instagram. Quella era la sola cosa che avevamo visto, non sapendo tutto ciò che c’era dietro.
Adesso, ricomponendo i pezzi, possiamo avere anche noi un quadro più chiaro della situazione e capire che — probabilmente — se si è usciti al girone non tutta colpa del caldo e della preparazione atletica.
www.mondopallone.it
buffon che fa tardi va bene,arriva tardi balotelli e giù cazziatoni:yes:
lui e pirli non volevano verratti titolare e poi il nonnismo verso quest'ultimo(pensa a correre e lascia in regia altri)
bonuccembauer che fa il padrino senza essere nessuno
complimentoni a tutti,dal primo all'ultimo
Scritto da Francesco Mariani il 26 giugno 2014 alle 13:03.
Balotelli solo contro tutti: le verità dal ritiro azzurro
Le fonti — per una persona che vuole fare questo mestiere — sono tanto, forse tutto. Bisogna saper distinguere quelle che esagerano da quelle che inventano, quelle che dicono tutta la verità da quelle che ci mettono del loro.
Senza considerare, poi, i vari collegamenti tra la nostra fonte e l’indiscrezione raccontata, la possibilità di reperire notizie veritiere, la vicinanza geografica dalla “notizia”.
Scremate tutte queste cose, a volte si riesce a raggiungere notizie e/o indiscrezioni che sorprendono per la loro importanza e che sono, a volte, difficili da credere.
È questo il caso: la fonte è direttamente in Brasile, molto vicina alla nostra nazionale, e ci ha raccontato come sono andate davvero le cose nel ritiro azzurro prima, durante e dopo la partita persa contro l’Uruguay. Sono indiscrezioni, si possono prendere per vere oppure no. Possono dire la verità oppure no.
Quello che è certo è che il quadro che ne esce non è del tutto inverosimile e, intrecciato con tutte le altre indiscrezioni riportate da altri organi di informazione in questi due giorni, può risultare abbastanza veritiero. Fermo restando che non sono la verità assoluta, ma solo un racconto di chi era sul posto.
Veniamo ai fatti: Mario Balotelli era solo contro tutti, o quasi. Il gruppo “Italia” in realtà non esisteva; esistevano tanti piccoli gruppi al suo interno, l’uno contro l’altro. Da una parte i “vecchi”, gruppo composto dagli juventini più Thiago Motta e De Rossi, dall’altra i “giovani”, con i vari Verratti, Immobile, Darmian, De Sciglio e compagnia. Poi altri due piccoli gruppetti: il gruppo “Parma”, con Cassano malvisto da tutti gli altri, e il gruppo di quelli rimasti, ossia Candreva, Aquilani, Abate e Sirigu. Poi Balotelli, praticamente da solo se non con il suo “clan”, composto da 4 persone al suo seguito. Non propriamente l’ideale per affrontare un Mondiale.
Nei giorni precedenti a Italia-Uruguay, è capitato che Buffon sia arrivato in ritardo di dieci minuti alla cena, per impegni personali. Nessuno ha detto nulla.
Balotelli, la sera prima della partita, è arrivato in ritardo di un quarto d’ora, anche lui per alcuni impegni personali: insieme al ritardo, è arrivata invece puntuale la ramanzina di capitan Buffon, accompagnato da qualche altro membro del gruppo dei “vecchi”. La sostanza del discorso è stata che ci sono delle regole all’interno del gruppo che vanno rispettate e che, in caso contrario, può andarsene nel Bronx a fare il rapper con i suoi amici. Parole non bellissime, specialmente dopo il ritardo dello stesso Buffon qualche giorno prima.
Balotelli ha risposto con un grugnito ma senza ribattere, ha mangiato e poi si è alzato e se ne è andato senza rivolgere parola a nessuno.
Con questo clima teso, nel frattempo, si è preparata la partita decisiva contro l’Uruguay. Il 3-5-2 è stato deciso da Buffon e Pirlo, che hanno convinto Prandelli a ripristinare Bonucci, lasciato fuori nelle prime due partite del girone. Non volevano Verratti titolare, hanno chiesto Thiago Motta, che però aveva un leggero affaticamento e non era in grado di partire dal primo minuto. Quando il CT ha ufficializzato Verratti nell’undici iniziale, pare che compagni di reparto gli abbiano “consigliato” di pensare a correre e di lasciare la regia “ad altri”.
La partita è iniziata e abbiamo visto tutti com’è andata. Nel finale del primo tempo il CT ha sgridato Balotelli, reo di non essere entrato abbastanza nel vivo del gioco.
Durante l’intervallo della partita, Prandelli lo ha avvisato della sostituzione giustificandosi anche con la paura di una sua eventuale espulsione. Balotelli si è arrabbiato, non l’ha presa bene e, sbraitando un po’, si è lamentato del fatto che non gli sia arrivato un solo pallone giocabile per 45 minuti e che per avvicinarsi all’area avversaria abbia dovuto cercare di scartarne tre.
A quel punto, Mario è stato aggredito in malo modo da Buffon, De Rossi e Bonucci, e sono successe quelle cose che abbiamo letto sui giornali e su altri siti di informazione: parole grosse, spintoni, strattonamenti.
Balotelli ha risposto con un “vediamo cosa fate ora” e si è cambiato per poi andarsene sul pullman da solo. Fermato da alcuni accompagnatori dello staff, è andato a sedersi in panchina, guardando tutto il secondo tempo con gli occhi lucidi. Ma quello lo abbiamo visto tutti.
A fine partita ha preso ed è andato sul pullman senza passare dagli spogliatoi, ma è stato richiamato perché Pirlo e Prandelli stavano facendo l’ormai famoso discorso di saluto alla squadra. Mario è tornato indietro e ha detto che sarebbe rimasto ad ascoltare solo Prandelli perché si stava dimettendo, ma che, al tempo stesso, di Pirlo non gliene fregava niente perché — a suo dire — non esistono giocatori “dimissionari”, in quanto il posto in nazionale non è fisso e si viene convocati di volta in volta.
Sgridato nuovamente da Buffon, Balotelli questa volta gli ha risposto per le rime, dicendo che siccome gli hanno detto che non fa più parte del gruppo “Italia”, allora non ne fa più parte e basta, non che ne deve far parte solo quando fa comodo a loro.
Il resto è storia: le dichiarazioni davanti ai microfoni di Prandelli, di Buffon e di De Rossi, lo sfogo di Balotelli su Instagram. Quella era la sola cosa che avevamo visto, non sapendo tutto ciò che c’era dietro.
Adesso, ricomponendo i pezzi, possiamo avere anche noi un quadro più chiaro della situazione e capire che — probabilmente — se si è usciti al girone non tutta colpa del caldo e della preparazione atletica.
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lui e pirli non volevano verratti titolare e poi il nonnismo verso quest'ultimo(pensa a correre e lascia in regia altri)
bonuccembauer che fa il padrino senza essere nessuno
complimentoni a tutti,dal primo all'ultimo
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Re: L'Italia al Mondiale
trizio81 ha scritto:Bonucci quello che aveva fatto la parte del padrino nello spogliatoio...giocatore ridicolo ma che si atteggia a Franz Beckenbauer....in altre epoche della nostra nazionale nn avrebbe neanche portato le borrace (cit.) al mondialeSHEVCHENKO 7 ha scritto:
no comment...in 4
Sul piano strettamente tecnico, l'uomo che commette l'errore più grave è Bonucci che avrebbe dovuto incollarsi a Godin (meno intollerabile Chiellini, nella circostanza), dopo aver già rischiato il rigore su Cavani.
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Re: L'Italia al Mondiale
è Balotelli che ci ha fatto perdere,gli uomini veri invece ci avrebbero portati in finale
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Re: L'Italia al Mondiale
quindi è stato aggredito nello spogliatoio perchè non ha preso bene una sostituzione e per aver detto la verità sulle palle giocabili
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Re: L'Italia al Mondiale
si evince un quadro dove Prandelli contava quanto il 2 di briscola
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Re: L'Italia al Mondiale
lo dico da un po' ci vogliono uomini forti fuori dai coglioni i frati del cazzo.
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Re: L'Italia al Mondiale
SHEVCHENKO 7 ha scritto:
no comment...in 4
Il grande uomo bonucci stava marcando l'avversario invisibile?
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Re: L'Italia al Mondiale
Dr_Destino ha scritto:leggete questo
http://www.mondopallone.it/2014/06/26/balotelli-solo-contro-tutti-le-verita-dal-ritiro-azzurro-italia-mondiali-2014/
tutto questo sarebbe allucinante.
PerSempreConTe- Yokohama 2007
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Re: L'Italia al Mondiale
la cosa più allucinante è che resta Pirlo
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