Topic Politico
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Re: Topic Politico
PSCT profetico
Il Ministro Kyenge - Il messaggio che arriva dalla Svizzera, dove al voto sull'immigrazione ha vinto il sì alle quote, è di segno "populista": lo ha detto a Sky Tg 24 Cecile Kyenge. "Il punto", ha sottolineato il ministro italiano dell'Integrazione, "non è chiudere le frontiere ma avviare una politica interna di integrazione e riportare al centro i diritti di persone che dovrebbero avere stipendi uguali" a quelli dei cittadini dei Paesi di accoglienza.
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Il Ministro Kyenge - Il messaggio che arriva dalla Svizzera, dove al voto sull'immigrazione ha vinto il sì alle quote, è di segno "populista": lo ha detto a Sky Tg 24 Cecile Kyenge. "Il punto", ha sottolineato il ministro italiano dell'Integrazione, "non è chiudere le frontiere ma avviare una politica interna di integrazione e riportare al centro i diritti di persone che dovrebbero avere stipendi uguali" a quelli dei cittadini dei Paesi di accoglienza.
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Re: Topic Politico
dicono che obama si bombi beyonce
mamma mia,fosse vero massimo rispetto
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Re: Topic Politico
a proposito
http://www.leggo.it/GOSSIP/NEWS/liz_hurley_bill_clinton_sesso_hillary/notizie/500830.shtml
se è vero massima stima, altro che quel cesso della Lewinsky
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Re: Topic Politico
Mattia80 ha scritto:PSCT profetico
Il Ministro Kyenge - Il messaggio che arriva dalla Svizzera, dove al voto sull'immigrazione ha vinto il sì alle quote, è di segno "populista": lo ha detto a Sky Tg 24 Cecile Kyenge. "Il punto", ha sottolineato il ministro italiano dell'Integrazione, "non è chiudere le frontiere ma avviare una politica interna di integrazione e riportare al centro i diritti di persone che dovrebbero avere stipendi uguali" a quelli dei cittadini dei Paesi di accoglienza.
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ci vuole poco con questa ... è un disco rotto di idiozie.
speriamo che questo governo duri ancora pochissimo perchè ha frantumato i marroni...
PerSempreConTe- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
tra l'altro ha detto una minchiata enorme perché se i frontalieri volessero gli stipendi dei residenti una parte di loro sarebbe a casa disoccupata a carico dello Stato Italiano visto che non vi sarebbe questa convenienza ad assumerli, che è proprio quello che vogliono i lavoratori svizzeri, cioè stipendi dei frontalieri che non devono essere alzati ai livelli dei residenti in CH...PerSempreConTe ha scritto:Mattia80 ha scritto:PSCT profetico
Il Ministro Kyenge - Il messaggio che arriva dalla Svizzera, dove al voto sull'immigrazione ha vinto il sì alle quote, è di segno "populista": lo ha detto a Sky Tg 24 Cecile Kyenge. "Il punto", ha sottolineato il ministro italiano dell'Integrazione, "non è chiudere le frontiere ma avviare una politica interna di integrazione e riportare al centro i diritti di persone che dovrebbero avere stipendi uguali" a quelli dei cittadini dei Paesi di accoglienza.
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questa è proprio una capra
Mattia80- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
BERNA / BERLINO - All'estero il risultato di questa votazione ha suscitato grande interesse. Non soltanto in Italia. Guardiamo alla Germania, nostro primo partner commerciale. L'edizione serale dell'informazione di ARD ha aperto proprio con la votazione svizzera (dopo la parentesi dedicata alla prima medaglia olimpica tedesca). E se ufficialmente si mettono in evidenza le conseguenze politiche sui futuri rapporti tra la Svizzera e l'Unione Europea, tra il popolo vi sono tedeschi che hanno salutato con favore la decisione degli svizzeri, con l'invidia di chi vorrebbe potersi esprimere alle urne come fanno i confederati. Nonostante in molti sostengano che quello uscito dalle urne in Svizzera Tedesca sia un risultato "anti-tedesco", visti i 300mila tedeschi immigrati negli ultimi anni in Svizzera.
C'è, addirittura, chi dice che questa votazione dimostra, ancora una volta, quanto sia progredita la piccola Svizzera, che si è opposta a questo sistema di libera circolazione nato da un principio fondato su un liberismo selvaggio che riduce l'essere umano alla stessa stregua di una merce, che può liberamente circolare come se fosse un oggetto in vendita ad uso e consumo della classe padronale. Tra i tedeschi c'è chi si è complimentato con gli svizzeri: "Sono stati semplicemente razionali. Hanno capito che vi sono dei limiti fisiologici oltre ai quali non si può andare e giustamente hanno deciso di tutelare la loro popolazione. Che poi ce l'abbiano con i tedeschi o meno in Svizzera non cambia molto. In tutti i casi tutti fanno i propri interessi. Germania compresa nella sua politica di immigrazione. I tedeschi che lasciano il proprio paese e vanno in Svizzera poi, lo fanno il più delle volte per guadagnare di più di quello che possono guadagnare in Germania, non sono certo mossi per il bene, l’amore o l'interesse nei confronti della Svizzera".
Il turismo svizzero teme il danno d'immagine - Anche questa volta, dopo le votazioni sui minareti e il burqa, il settore del turismo svizzero teme il contraccolpo di immagine. Su 20 min.ch Barbara Gisi, la direttrice dell’Associazione Svizzera del Turismo, ha dichiarato di temere, dopo la crisi del franco forte un altro duro colpo: “Proprio in Germania il risultato della votazione non ha fatto fare una bella figura alla Svizzera”. Ma siamo sicuri che i timori di Gisi siano fondati? Leggendo i pareri dei lettori su diversi giornali tedeschi online non vi sarebbe proprio nulla da temere.
"Contento per i confederati" - Il Blick ha fatto un giro sullo Spiegel, die Welt, Focus e Süddeutsche Zeitung. Gli articoli sulla votazione svizzera sono tra i più letti e più commentati. Quello riportato in alto è soltanto uno dei tanti commenti tra i tedeschi che hanno lodato, contrariamente alle critiche dei giornali, la piccola Svizzera, definendola, addirittura, "una faro della democrazia europea". "Sono contento per i confederati per il fatto che la loro è una democrazia che funziona e le questioni decisive possano essere prese dal popolo. Non per niente il popolo tedesco viene sempre più spesso scavalcato e ingannato" ha scritto un lettore di Focus.
"Diritto della Svizzera prendere le proprie decisioni" - Sono molti i lettori che difendono la Svizzera di fronte alle critiche che piovono dall'Unione Europea. Questo è uno dei tantissimi interventi (oltre 500) postati sul sito del Spiegel: "E' diritto della Svizzera prendere le proprie decisioni. Anche se queste possono essere sbagliate, in tutti i casi ci si assume le proprie responsabilità. L'Unione Europea in queste questioni non si deve in nessun caso immischiare".
"Amministrati dalla BCE senza scelta" - Un altro intervento sullo Spiegel.de: "L'Unione Europea, in confronto alla Svizzera, soffre di un deficit di democrazia. Siamo amministrati dalla Banca Centrale Europea senza che il cittadino possa avere voce in capitolo. Le minacce e i giudizi nei confronti della Svizzera sono fuori luogo".
Voto sull'immigrazione: "In Germania andrebbe a finire come in Svizzera" - Sulla Süddeutsche.de si legge: "Una votazione popolare sul tema immigrazione in Germania o in qualsiasi altro paese dell'Unione Europea andrebbe a finire come in Svizzera. Sempre più cittadini dell'Unione Europea non riescono più a capire la politica europea".
Un altro lettore, questa volta su Focus: "Una votazione popolare in Germania andrebbe a finire addirittura con il 70% di voti favorevoli. E' per questo motivo che non abbiamo il diritto di poterci esprimere".
"Proibire agli svizzeri il rimborso dell'IVA quando vengono a fare spesa in Germania" - Sulla Badische Zeitung, giornale regionale del Baden al confine con la Svizzera, vi sono lettori che se la prendono con gli svizzeri: "Poiché nella regione di frontiera sia le strade sia i centri commerciali sono piene di svizzeri sarei favorevole da subito a proibire di farsi rimborsare l'IVA e introdurrei soltanto per loro il pedaggio stradale. Non acquisterò più prodotti provenienti dalla Svizzera".
L'analisi antropologica - Un lettore del giornale propone una sua analisi di tipo antropologico: "Da sempre generazioni di cittadini facenti parte di uno stato non sono mai stati confrontati con una situazione in cui il patrimonio nazionale e culturale ereditato dai propri predecessori viene sostituito da una cultura allogena. Quando vi sono state eccezioni a questa regola si sono avute guerre di conquista e la conseguente sottomissione dei territori occupati. La cultura è un processo evolutivo la cui velocità va di pari passo con la capacità dei cittadini di poterne assimilare i cambiamenti. L'immigrazione può avere successo quando la popolazione locale resta dominante e gli immigrati si adattano agli usi e i costumi del luogo e hanno la volontà di fare parte della società che li accoglie. Una quota troppo alta di immigrazione causa l'implosione della società, di tutte le società, in quanto tra indigeni e forestieri non vi è nessun legame di solidarietà, sentimento questo che per la sopravvivenza di uno Stato nazionale si rivela, invece, irrinunciabile. Per questo motivo è molto più ragionevole che la Svizzera ponga un limite all'immigrazione. Il limite che può sostenere la Svizzera è di certo più alto rispetto a quello che potrebbe sostenere la Germania. Ma di certo non potrà restare l'1% all'anno ancora a lungo".
"In Svizzera sono benvenute soltanto le persone che servono" - La Badische-Zeitung nel suo articolo parla di una Svizzera che intende l'immigrazione così: "E' il benvenuto soltanto chi serve". Secondo il quotidiano questo è un atteggiamento pericoloso in quanto la Svizzera gode di privilegi che altri Stati membri dell'UE non hanno, come per esempio l'accesso al mercato dei programmi di ricerca destinato alle aziende svizzere. E la Svizzera, ora, deve fare attenzione.
E se si votasse in Germania sullo stesso tema? "Meglio non sapere cosa risulterebbe" - Chiudiamo con il sarcasmo dello Spiegel Online, che fa notare ai politici tedeschi critici nei confronti degli svizzeri di dimenticarsi che è la Germania stessa ad adottare una politica dell'immigrazione che persegue uno scopo: prendersi soltanto quello che serve alla sua economia (ossia ingegneri, medici, cervelli e braccia a basso costo per i datori di lavoro). "Sì, noi tedeschi amiamo la Svizzera, questo piccolo paese dalle alte cime nel quale si vive bene, si guadagna bene e si pagano poche tasse, ma il nostro amore nei suoi confronti non è ricambiato nello stesso modo. Un tedesco su due lo scorso anno è emigrato in Svizzera, dove i tedeschi formano la comunità straniera più numerosa. In un paese, la Svizzera, dove la quota di stranieri è il triplo che in Germania". ... "Cari tedeschi, forse è meglio non sapere come andrebbe a finire una votazione popolare sull'immigrazione in Germania"...
http://www.tio.ch/News/Svizzera/777472/Svizzera-faro-della-democrazia/
C'è, addirittura, chi dice che questa votazione dimostra, ancora una volta, quanto sia progredita la piccola Svizzera, che si è opposta a questo sistema di libera circolazione nato da un principio fondato su un liberismo selvaggio che riduce l'essere umano alla stessa stregua di una merce, che può liberamente circolare come se fosse un oggetto in vendita ad uso e consumo della classe padronale. Tra i tedeschi c'è chi si è complimentato con gli svizzeri: "Sono stati semplicemente razionali. Hanno capito che vi sono dei limiti fisiologici oltre ai quali non si può andare e giustamente hanno deciso di tutelare la loro popolazione. Che poi ce l'abbiano con i tedeschi o meno in Svizzera non cambia molto. In tutti i casi tutti fanno i propri interessi. Germania compresa nella sua politica di immigrazione. I tedeschi che lasciano il proprio paese e vanno in Svizzera poi, lo fanno il più delle volte per guadagnare di più di quello che possono guadagnare in Germania, non sono certo mossi per il bene, l’amore o l'interesse nei confronti della Svizzera".
Il turismo svizzero teme il danno d'immagine - Anche questa volta, dopo le votazioni sui minareti e il burqa, il settore del turismo svizzero teme il contraccolpo di immagine. Su 20 min.ch Barbara Gisi, la direttrice dell’Associazione Svizzera del Turismo, ha dichiarato di temere, dopo la crisi del franco forte un altro duro colpo: “Proprio in Germania il risultato della votazione non ha fatto fare una bella figura alla Svizzera”. Ma siamo sicuri che i timori di Gisi siano fondati? Leggendo i pareri dei lettori su diversi giornali tedeschi online non vi sarebbe proprio nulla da temere.
"Contento per i confederati" - Il Blick ha fatto un giro sullo Spiegel, die Welt, Focus e Süddeutsche Zeitung. Gli articoli sulla votazione svizzera sono tra i più letti e più commentati. Quello riportato in alto è soltanto uno dei tanti commenti tra i tedeschi che hanno lodato, contrariamente alle critiche dei giornali, la piccola Svizzera, definendola, addirittura, "una faro della democrazia europea". "Sono contento per i confederati per il fatto che la loro è una democrazia che funziona e le questioni decisive possano essere prese dal popolo. Non per niente il popolo tedesco viene sempre più spesso scavalcato e ingannato" ha scritto un lettore di Focus.
"Diritto della Svizzera prendere le proprie decisioni" - Sono molti i lettori che difendono la Svizzera di fronte alle critiche che piovono dall'Unione Europea. Questo è uno dei tantissimi interventi (oltre 500) postati sul sito del Spiegel: "E' diritto della Svizzera prendere le proprie decisioni. Anche se queste possono essere sbagliate, in tutti i casi ci si assume le proprie responsabilità. L'Unione Europea in queste questioni non si deve in nessun caso immischiare".
"Amministrati dalla BCE senza scelta" - Un altro intervento sullo Spiegel.de: "L'Unione Europea, in confronto alla Svizzera, soffre di un deficit di democrazia. Siamo amministrati dalla Banca Centrale Europea senza che il cittadino possa avere voce in capitolo. Le minacce e i giudizi nei confronti della Svizzera sono fuori luogo".
Voto sull'immigrazione: "In Germania andrebbe a finire come in Svizzera" - Sulla Süddeutsche.de si legge: "Una votazione popolare sul tema immigrazione in Germania o in qualsiasi altro paese dell'Unione Europea andrebbe a finire come in Svizzera. Sempre più cittadini dell'Unione Europea non riescono più a capire la politica europea".
Un altro lettore, questa volta su Focus: "Una votazione popolare in Germania andrebbe a finire addirittura con il 70% di voti favorevoli. E' per questo motivo che non abbiamo il diritto di poterci esprimere".
"Proibire agli svizzeri il rimborso dell'IVA quando vengono a fare spesa in Germania" - Sulla Badische Zeitung, giornale regionale del Baden al confine con la Svizzera, vi sono lettori che se la prendono con gli svizzeri: "Poiché nella regione di frontiera sia le strade sia i centri commerciali sono piene di svizzeri sarei favorevole da subito a proibire di farsi rimborsare l'IVA e introdurrei soltanto per loro il pedaggio stradale. Non acquisterò più prodotti provenienti dalla Svizzera".
L'analisi antropologica - Un lettore del giornale propone una sua analisi di tipo antropologico: "Da sempre generazioni di cittadini facenti parte di uno stato non sono mai stati confrontati con una situazione in cui il patrimonio nazionale e culturale ereditato dai propri predecessori viene sostituito da una cultura allogena. Quando vi sono state eccezioni a questa regola si sono avute guerre di conquista e la conseguente sottomissione dei territori occupati. La cultura è un processo evolutivo la cui velocità va di pari passo con la capacità dei cittadini di poterne assimilare i cambiamenti. L'immigrazione può avere successo quando la popolazione locale resta dominante e gli immigrati si adattano agli usi e i costumi del luogo e hanno la volontà di fare parte della società che li accoglie. Una quota troppo alta di immigrazione causa l'implosione della società, di tutte le società, in quanto tra indigeni e forestieri non vi è nessun legame di solidarietà, sentimento questo che per la sopravvivenza di uno Stato nazionale si rivela, invece, irrinunciabile. Per questo motivo è molto più ragionevole che la Svizzera ponga un limite all'immigrazione. Il limite che può sostenere la Svizzera è di certo più alto rispetto a quello che potrebbe sostenere la Germania. Ma di certo non potrà restare l'1% all'anno ancora a lungo".
"In Svizzera sono benvenute soltanto le persone che servono" - La Badische-Zeitung nel suo articolo parla di una Svizzera che intende l'immigrazione così: "E' il benvenuto soltanto chi serve". Secondo il quotidiano questo è un atteggiamento pericoloso in quanto la Svizzera gode di privilegi che altri Stati membri dell'UE non hanno, come per esempio l'accesso al mercato dei programmi di ricerca destinato alle aziende svizzere. E la Svizzera, ora, deve fare attenzione.
E se si votasse in Germania sullo stesso tema? "Meglio non sapere cosa risulterebbe" - Chiudiamo con il sarcasmo dello Spiegel Online, che fa notare ai politici tedeschi critici nei confronti degli svizzeri di dimenticarsi che è la Germania stessa ad adottare una politica dell'immigrazione che persegue uno scopo: prendersi soltanto quello che serve alla sua economia (ossia ingegneri, medici, cervelli e braccia a basso costo per i datori di lavoro). "Sì, noi tedeschi amiamo la Svizzera, questo piccolo paese dalle alte cime nel quale si vive bene, si guadagna bene e si pagano poche tasse, ma il nostro amore nei suoi confronti non è ricambiato nello stesso modo. Un tedesco su due lo scorso anno è emigrato in Svizzera, dove i tedeschi formano la comunità straniera più numerosa. In un paese, la Svizzera, dove la quota di stranieri è il triplo che in Germania". ... "Cari tedeschi, forse è meglio non sapere come andrebbe a finire una votazione popolare sull'immigrazione in Germania"...
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Mattia80- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
Mattia80 ha scritto:BERNA - Dopo il "sì" all'iniziativa dell'UDC "contro l'immigrazione di massa", la stampa elvetica si interroga sul futuro delle relazioni con l'Unione europea. Molti giornali in edicola oggi sottolineano che la Svizzera è uscita spaccata in due dalle urne.
Nel suo editoriale, il quotidiano "Le Temps" ritiene che "una parte di questo paese ha paura dell'evoluzione in corso". Il giornale parla anche del Ticino, definendolo un cantone molto esposto ai frontalieri che ha espresso la sua "esasperazione". Più in generale, la Svizzera rurale si sente insicura e "sembra di percepire unicamente gli aspetti negativi che emergono durante i periodi di forte crescita".
"Le Temps" sottolinea pure che in Svizzera tedesca l'Unione europea è vista come un nemico, "anche negli ambienti economici, noti per essere eurofobi per principio". Da parte sua, "Le Matin" non usa mezzi termini: la Svizzera tedesca "si è rannicchiata sulle sue piccole certezze, gelosa dei suoi privilegi e nostalgica di un tempo glorioso che esiste solo nel dipinti di Anker".
Per il "Quotidien jurassien", l'iniziativa è stata approvata poiché le autorità "non sono state abbastanza rigorose nel controllo delle misure di accompagnamento" della libera circolazione. Il vodese "24 Heures" parla della frattura tra le istituzioni e una parte della popolazione. Il quotidiano friburghese "La Liberté" prevede da parte sua "un'era glaciale" tra Berna e Bruxelles.
In Svizzera tedesca si insiste soprattutto sul significato storico del voto. Il "sì" all'iniziativa rappresenta una svolta paragonabile a quella del 6 dicembre 1992, quando venne rifiutata l'adesione allo Spazio economico europeo (SEE), scrive la "Neue Zürcher Zeitung".
La NZZ sottolinea anche che il "sì" al testo dell'Udc non è una buona cosa per l'economia svizzera e, di riflesso, anche per il benessere della popolazione. Di tutt'altro parere la "Basler Zeitung", secondo la quale ieri "tutta la Svizzera" ha vinto. Il quotidiano basilese vede l'esito del voto come "la più grande sconfitta mai subita dall'economia e dai sindacati".
Per il "St. Galler Tagblatt", le ragioni del successo dell'UDC sono da ricercare nell'inerzia della classe politica nei confronti degli aspetti negativi della libera circolazione. "L'iniziativa, formulata con toni populistici, non è stata presa sul serio per troppo tempo", afferma il giornale.
Da parte sua, il "Blick" sottolinea che "contro la volontà della popolazione non può essere perseguita nessuna politica a lungo termine". Ciò vale anche per le relazioni con l'Unione europea. Per il quotidiano, il risultato di ieri costituisce un buon atout per i futuri negoziati con l'Ue.
Per il "Bund", il risultato di ieri non si spiega né con la xenofobia, né con l'isolazionismo. L'esito è dovuto alla pressione sul territorio, al dumping salariale e agli affitti elevati: l'alta immigrazione causa "una sensazione di perdita di controllo che non rimane senza conseguenze in una democrazia diretta".
Il "Tages -Anzeiger" definisce il risultato "un rifiuto parziale della globalizzazione e dell'integrazione europea". Per il quotidiano i problemi della dispersione urbana e della pressione sui salari sono reali, ma "non possono essere risolti all'interno dei confini etnici e nazionali, come il mito del 'Sonderfall' elvetico vorrebbe farci credere".
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Kook- Manchester 2003
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Re: Topic Politico
ecco ci mancava il classico commento italiota...
io in Svizzera ci vivo, e ti assicuro che il problema è sentitissimo e non ha un cazzo a che vedere col razzismo.
Sai per esempio in Ticino quanti sono i frontalieri? Sai quanto guadagnano? Sai quanto guadagnano rispetto ai residenti? Sai quanto è il costo della vita a Lugano piuttosto che a Como?
Questo voto è dovuto per la stragrande maggioranza a questi fattori.
Se vuoi se ne può discutere, ma evita frasi fatte per di più totalmente senza senso
io in Svizzera ci vivo, e ti assicuro che il problema è sentitissimo e non ha un cazzo a che vedere col razzismo.
Sai per esempio in Ticino quanti sono i frontalieri? Sai quanto guadagnano? Sai quanto guadagnano rispetto ai residenti? Sai quanto è il costo della vita a Lugano piuttosto che a Como?
Questo voto è dovuto per la stragrande maggioranza a questi fattori.
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Mattia80- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
Loro si che ne capiscono... non sono idioti come noi che facciamo venire chiunque e gli regaliamo vitto alloggio e uno stipendio... i dementi non sono loro... i dementi sono quelli che appoggiano questa idiozia tutta italiana.
PerSempreConTe- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
ah PSCT qualche mese fa c'era stata una votazione sulla proposta di dare a qualunque residente in Svizzera, dal neonato al pensionato di 100 anni, che lavorasse o meno, 2'500 CHF/mese. In pratica una famiglia con 2 figli avrebbe preso 10'000 CHF/mese senza fare nulla...
Ovviamente segata a grandissima maggioranza
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Mattia80- Yokohama 2007
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