Topic Politico
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Re: Topic Politico
PerSempreConTe ha scritto:la cosa che mi fa pensare che grillo non solo non perderá elettori ma ne acquisirà ancora una marea è il modo con cui l'informazione chiaramente schierata in questi giorni sta tentando di denigrarli in ogni modo...
Ha portato sempre voti a berlusconi sto giochino... Potrebbe essere la reale fortuna del m5s. Ormai c'é un odio viscerale verso il pd. Anche nella mia provincia, storicamente di sinistra
death from above- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
vergognosi i giornalisti in tv che non fanno altro che insultare il m5s solo perché non li caga
e loro a rosicare
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SHEVCHENKO 7- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
Daniel Kaffee ha scritto:Al voto non si può andare prima di 6 mesi perché Napolitano è nel semestre bianco. Ci si torna tra un anno con Renzi candidato premier e Pippo Civati segretario del Pd...i voti di Grillo torneranno cobtendibili e il Pdl senza SB sta al 14%
Probabilmente quel 16% che perderebbe il Pdl senza Berlusconi se lo piglia tutto Grillo (o al massimo in parte va tra le astensioni), la vedo difficile che chi ha votato il centrodestra dia il suo voto al centrosinistra o a gente come Casini/Fini che hanno fatto dell'odio verso Berlusconi il fulcro delle loro campagne elettorali degli ultimi anni.
blitz1960- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
Un ex elettore del Pdl che vota Grillo per me avrebbe tranquillamente votato il Pd di Renzi...il difficile sarà andare a riprendere quei voti
OvunqueMilan89- Atene 2007
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Re: Topic Politico
om basta con le tue previsioni che non ci hai mai azzeccato
PerSempreConTe- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
Marchionne: "Se l'Italia esce da euro
Fiat fermerà tutti gli investimenti"
L'amministratore delegato del Lingotto chiede stabilità politica: "L'incertezza non aiuta chi vende macchine". Il gruppo cerca un accordo con Veba per rilevare le ultime quote di Chrysler ed evitare la quotazione. Nel 2013 "gli Usa faranno da traino al mercato. Venderemo 4,4 milioni di auto"
PROTAGONISTISergio Marchionne Fiat euro MILANO - "L'incertezza politica crea incertezza nei mercati e questo non aiuta chi come noi deve vendere auto". L'amministatore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, dal Salone dell'auto di Givevra, punta il dito contro l'instabilità politica del Paese: "La certezza di governabilità dell'Italia è necessaria e ora non l'abbiamo". Di più. Il manager minaccia lo stop a qualunque investimento se il Paese decidesse di lasciare l'euro: "L'ingovernabilità non porterà al rinvio degli investimenti a meno che non ci sia una decisione drastica come l'uscita dall'euro". "L'importante è avere le idee chiare entro il 2013".
"Mi preoccupa la situazione economica degli italiani, la loro condizione generale. E' un problema che non si può ignorare"., sostiene Marchionne. "C'è un grandissimo disagio, una realtà quotidiana che va gestita e risolta. Basta guardare al grande numero di cassintegrati e disoccupati", ha aggiunto. "Il problema non sono i prodotti, non confondiamo le cose. Agli italiani manca la disponibilità economica, è la cosa più preoccupante".
Il manager del Lingotto si è quindi concentrato sulle sfide finanziarie del gruppo a cominciare dai titoli Chrysler ancora in mano a Veba: "Dobbiamo stabilire una valutazione chiara delle quote Chrysler e vedere se è possibile che Fiat rimpiazzi l'Ipo e dia la liquidità al trust Veba". Marchionne ha aggiunto che è iniziato il processo di analisi e valutazione degli intermediari finanziari: "Stiamo analizzando con Veba una serie di potenziali candidati". Di certo Fiat non procederà a un aumento di capitale per l'operazione: "Abbiamo abbastanza liquidità. Ci sono risorse nel gruppo". In sostanza, quindi, il Lingotto proverà a evitare la quotazione della società americana se venisse raggiunto un accordo con il fondo pensione dei sindacati statunitensi. Tuttavia se i sindacati insistessero, "nel terzo trimestre le carte sono in regola per l'Ipo".
Quanto al mercato, "il 2013 per noi sarà più o meno come il 2012, sempre al traino degli Stati Uniti" con l'obiettivo di migliorare i risultati nonostante il cambio penalizzante dell'euro sul dollaro. Per Marchionne "l'euro sta beneficiando di una valutazione che non si merita e un valore esagerato specialmente in un momento simile". Marchionne ha quindi parlato della vertenza per il rinnovo del contratto del gruppo: "Si farà perché le difficoltà non sono insormontabili". 'Miglioreremo il risultato nel 2013 grazie in particolare alle vendite in Usa, come abbiamo fatto nel 2012. L'obiettivo è vendere 4,3-4,4 milioni di vetture a fronte dei 4,2 mln del 2012".
www.repubblica.it
se avessi la certezza che tutti i dipendenti fiat trovassero un altro lavoro mi augurerei in un pronto fallimento di sti pezzi di merda
Fiat fermerà tutti gli investimenti"
L'amministratore delegato del Lingotto chiede stabilità politica: "L'incertezza non aiuta chi vende macchine". Il gruppo cerca un accordo con Veba per rilevare le ultime quote di Chrysler ed evitare la quotazione. Nel 2013 "gli Usa faranno da traino al mercato. Venderemo 4,4 milioni di auto"
PROTAGONISTISergio Marchionne Fiat euro MILANO - "L'incertezza politica crea incertezza nei mercati e questo non aiuta chi come noi deve vendere auto". L'amministatore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, dal Salone dell'auto di Givevra, punta il dito contro l'instabilità politica del Paese: "La certezza di governabilità dell'Italia è necessaria e ora non l'abbiamo". Di più. Il manager minaccia lo stop a qualunque investimento se il Paese decidesse di lasciare l'euro: "L'ingovernabilità non porterà al rinvio degli investimenti a meno che non ci sia una decisione drastica come l'uscita dall'euro". "L'importante è avere le idee chiare entro il 2013".
"Mi preoccupa la situazione economica degli italiani, la loro condizione generale. E' un problema che non si può ignorare"., sostiene Marchionne. "C'è un grandissimo disagio, una realtà quotidiana che va gestita e risolta. Basta guardare al grande numero di cassintegrati e disoccupati", ha aggiunto. "Il problema non sono i prodotti, non confondiamo le cose. Agli italiani manca la disponibilità economica, è la cosa più preoccupante".
Il manager del Lingotto si è quindi concentrato sulle sfide finanziarie del gruppo a cominciare dai titoli Chrysler ancora in mano a Veba: "Dobbiamo stabilire una valutazione chiara delle quote Chrysler e vedere se è possibile che Fiat rimpiazzi l'Ipo e dia la liquidità al trust Veba". Marchionne ha aggiunto che è iniziato il processo di analisi e valutazione degli intermediari finanziari: "Stiamo analizzando con Veba una serie di potenziali candidati". Di certo Fiat non procederà a un aumento di capitale per l'operazione: "Abbiamo abbastanza liquidità. Ci sono risorse nel gruppo". In sostanza, quindi, il Lingotto proverà a evitare la quotazione della società americana se venisse raggiunto un accordo con il fondo pensione dei sindacati statunitensi. Tuttavia se i sindacati insistessero, "nel terzo trimestre le carte sono in regola per l'Ipo".
Quanto al mercato, "il 2013 per noi sarà più o meno come il 2012, sempre al traino degli Stati Uniti" con l'obiettivo di migliorare i risultati nonostante il cambio penalizzante dell'euro sul dollaro. Per Marchionne "l'euro sta beneficiando di una valutazione che non si merita e un valore esagerato specialmente in un momento simile". Marchionne ha quindi parlato della vertenza per il rinnovo del contratto del gruppo: "Si farà perché le difficoltà non sono insormontabili". 'Miglioreremo il risultato nel 2013 grazie in particolare alle vendite in Usa, come abbiamo fatto nel 2012. L'obiettivo è vendere 4,3-4,4 milioni di vetture a fronte dei 4,2 mln del 2012".
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SHEVCHENKO 7- Yokohama 2007
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blitz1960- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
questi sinistri se le inventano proprio tutte
PerSempreConTe- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
il pdl senza berlusconi vale il 16%?per quale motivo berlusconi non dovrebbe ricandidarsi?
quanti elettori del pd avrebbero votato pd se il candidato fosse stato renzi?molti non vedono renzi di sinistra,io non sono sicuro che con renzi avrebbero vinto le elezioni,dipende da cosa avrebbe fatto berlusconi.
il M5S non dando la fiducia al governo bersani sta mantenendo la parola data in campagna elettorale,questo gli permetterà di tenersi buona parte degli elettori e probabilmente di guadagnarne altri.
il pd non si deve rinnovare,il pd deve cominciare con proposte dettagliate,basta elencare punti che non significano nulla.
il massacro mediatico contro grillo non stupisce,vuole togliere i soldi ai giornali e vuole la rai con una rete sola,è un nemico pure per i giornalisti.
quanti elettori del pd avrebbero votato pd se il candidato fosse stato renzi?molti non vedono renzi di sinistra,io non sono sicuro che con renzi avrebbero vinto le elezioni,dipende da cosa avrebbe fatto berlusconi.
il M5S non dando la fiducia al governo bersani sta mantenendo la parola data in campagna elettorale,questo gli permetterà di tenersi buona parte degli elettori e probabilmente di guadagnarne altri.
il pd non si deve rinnovare,il pd deve cominciare con proposte dettagliate,basta elencare punti che non significano nulla.
il massacro mediatico contro grillo non stupisce,vuole togliere i soldi ai giornali e vuole la rai con una rete sola,è un nemico pure per i giornalisti.
lalomba- Atene 1994
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Re: Topic Politico
Il segretario del Pd : «Non c'è una sicura governabilità, ma gli altri non sono messi meglio. Noi vogliamo cambiare»
(Ap)
La crisi e l'allargamento della forbice sociale. Pier Luigi Bersani comincia la sua relazione alla direzione Pd facendo una panoramica «della situazione attuale». Anzi, internazionale. Una giornata decisiva, perché il segretario deve essere investito dal partito per l'incarico a premier. Lui chiarisce subito: «In tutta Europa un indebolimento delle istituzioni e ripiegamenti antieruopei». Per questo «sappiamo che le decisioni che prenderemo potranno segnare non solo questo momento ma il futuro, una fase non breve». Ma attenzione, una cosa ci tiene a sottolineare: «Non stiamo corteggiando Grillo ma si sta interpretando quel che si muove nel profondo per bucare il muro di autoreferenzialità del sistema che comincia ad essere in gioco».
IL VOTO - Quello del segretario del Pd è anche un'autocritica per quel che riguarda il M5S. «È una questione sociale» perché il movimento «è forte tra giovani e colpiti dalla crisi». Bersani analizza anche il voto e in particolare quello della destra che «ha perso sei milioni di elettori». Senza contare che la destra «esiste come in tutto Europa». Ma«l'idea che non ci fosse l'avversario ci ha danneggiato». E «il nostro arretramento ha fatto sì che ci fosse una loro rimonta».
IL FUTURO - L'imperativo, per il leader democratico, è cambiare. Cominciare con una riforma delle politica e guardare al blocco sociale. Cambiare perché c'è un'urgenza, e superare «l'autoreferenzialità della politica». E per quel che riguarda un futuro governo, Bersani parla chiaro: «Noi non possiamo offrire una governabilità stabile, ma nemmeno gli altri». Il partito però «non sfugge alle sue responsabilità e parliamo chiaramente al Paese». E quindi, «se chiamati, siamo pronti a un governo di cambiamento».
GLI OTTO PUNTI - E come si fa a cambiare? Con gli otto punti. «Il primo è fuori dalla gabbia dell'austerità». Poi «misure urgenti sul blocco sociale». Ancora: «Riforma della vita politica e pubblica». Quarto: «Voltare pagina sulla giustizia e l'equità». Poi una norma contro «il conflitto di interesse e doppi incarichi». Sesto punto: «Economia verde e sviluppo sostenibile». Apertura ai «matrimoni gay e alla cittadinanza a chi è nato in Italia». E per ultimo punto: «istruzione e ricerca». Insomma «questo è quello che noi proponiamo e ci prendiamo la nostra responsabilità». Poi attacca Grillo: «Chi ha scelto la via parlamentare e deve dire che cosa vuol fare». E avverte: «Non staremo qui a guardare»
IL SINDACO DI FIRENZE - Una giornata di svolta nell'orizzonte politico. Al vertice di partito ci sarà anche Matteo Renzi. E prenderà la parola. Il sindaco di Firenze ha giurato che il suo non sarà un intervento di rottura.
Www.corriere.it
Ma la vuole finire fare la voce grossa sto gattino?
Gli otto punti stralol..mai che li spiega per bene uno x uno.
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