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Re: Torna il calcioscommesse
Bleed ha scritto:io ho sempre pensato che dalla serie B in giù i campionati in Italia siano fortemente taroccati, a quanto pare pure la serie a non scherza
diciamo che fino ad ora c'erano stati meno controlli nelle serie minori (dove i media seguono molto meno rispetto alla A)... a farlo anche in serie A sono stati dei pazzi
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Re: Torna il calcioscommesse
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Re: Torna il calcioscommesse
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Re: Torna il calcioscommesse
eccoloooooooooooooooooooooooooooo
Inter, una Champions "scandalosa"
Scommesse: dalle tre inchieste un'ipotesi clamorosa
PAOLO ZILIANI
L’Inter in Champions League assieme a Juventus e Milan? Nessuno lo dice, ma potrebbe succedere. E per quanto buffo possa sembrare, il destino dell’Inter è strettamente legato a quello di Bonucci, il difensore della Juventus e della nazionale indagato a Cremona per la partita Udinese-Bari 3-3 (9 maggio 2010, a quei tempi Bonucci giocava nel Bari). Secondo la ampia e circostanziata confessione resa da Andrea Masiello alla Procura di Bari, e ripresa dal gip Salvini di Cremona a pagina 243 della sua ordinanza, Bonucci avrebbe partecipato – assieme a Belmonte, Parisi e allo stesso Masiello - alla combine di Udinese-Bari 3-3 (scommessa over).
La proposta di manipolare il risultato della partita nel segno dell’over partì dal ristoratore Di Tullio, proprietario del ristorante “Da Giampaolo” a Poggiofranco. “Io girai la proposta ai miei compagni di squadra – racconta Andrea Masiello – trovando dei consensi. Parlai con Bonucci, Salvatore Masiello, Belmonte e Parisi. Questi miei compagni già conoscevano Di Tullio. Fino a quel momento non si quantificò il compenso. Arrivati ad Udine, Salvatore Masiello contattò telefonicamente Simone Pepe, giocatore dell’Udinese, chiedendogli “se voleva acquistare una Ferrari”. In quel momento io capii che la risposta era stata negativa, così come mi disse esplicitamente Salvatore Masiello. Per quanto non avessimo raggiunto l’accordo con i calciatori dell’Udinese, almeno per quello che mi era stato riferito, io, Bonucci, Belmonte e Parisi giocammo per raggiungere il risultato a cui mirava Di Tullio agevolando la segnatura di 3 reti. La partita finì infatti 3-3”.
La confessione di Masiello prosegue poi col racconto del compenso che lo stesso giocatore riscosse al ristorante “Da Gianpaolo” dalle mani dello stesso Di Tullio. Dal racconto di Masiello, oltre alla responsabilità dei giocatori del Bari, si configura anche, quantomeno, il reato di omessa denuncia commesso da un giocatore dell’Udinese, Pepe (oggi alla Juventus), che tra l’altro segnò il gol del 2-1 al minuto 26 del match in questione. Ebbene: considerando che l’Uefa si rifiuta di ammettere alle proprie competizioni club a qualunque titolo coinvolti in casi legati a scommesse (Udinese-Bari è uno di questi), nel momento in cui il tarocco di Udinese-Bari venisse confermato, e sanzionato, si porrebbe il problema della squalifica da infliggere – oltre che a Bonucci & company – anche a Pepe e all’Udinese. Ora, poiché la sanzione dev’essere afflittiva (e cioè deve privarti di qualche cosa), una sanzione anche minima a carico dell’Udinese non potrebbe che comportarne l’esclusione dalla Champions League (e anche dall’Europa League: vedi divieto-Uefa di cui sopra). E se ciò accadesse, la domanda è: chi prenderebbe il suo posto? Anche se la classifica, alle spalle dell’Udinese, recita: Lazio punti 62, Napoli 61, Inter 58, noi diciamo Inter. E vi spieghiamo il perché. La Lazio, 4^ classificata, è inguaiatissima: con Mauri in galera e i pesanti sospetti su partite come Lazio-Genoa e Lecce-Lazio, il club di Lotito andrà incontro presumibilmente a sanzioni molto dure. Impossibile immaginarla impegnata in Europa nella stagione prossima. Il Napoli, 5° classificato, ha problemi simili, se non più seri, di quelli dell’Udinese: c’è infatti la confessione resa alla procura di Napoli da Gianello, portiere di riserva, che ammette la tentata combine in Sampdoria-Napoli 1-0, ultima giornata del campionato 2009-2010, con la proposta illecita fatta a Cannavaro e Grava e da essi rifiutata (tentato illecito per Gianello, omessa denuncia per i due difensori). Ecco allora che l’Inter, 6^ in classifica, risale per esclusione al 3° posto, scavalcando Napoli, Lazio e Udinese e strappando il lasciapassare per la Champions 2012-2013, sia pure partendo dal preliminare. A differenza di Udinese, Napoli e Lazio, infatti, l’Inter è fuori da qualsiasi sospetto di combine: e non sono certo i movimenti di scommesse registrati sul mancato over di "Inter-Lecce 1-0" a far scattare colpe o responsabilità di suoi tesserati, lontanissimi da ogni sospetto di comportamenti illeciti. Insomma: se le colpe di Bonucci nella combine di Udinese-Bari 3-3 dovessero essere accertate, alla squalifica del difensore della Juventus potrebbero aggiungersi quelle a carico di Pepe e dell’Udinese. Che perderebbe così la Champions League a vantaggio non della Lazio, non del Napoli, ma dell’Inter. Fantacalcio? Noi ci limitiamo a dire: aspettare per credere.
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Inter, una Champions "scandalosa"
Scommesse: dalle tre inchieste un'ipotesi clamorosa
PAOLO ZILIANI
L’Inter in Champions League assieme a Juventus e Milan? Nessuno lo dice, ma potrebbe succedere. E per quanto buffo possa sembrare, il destino dell’Inter è strettamente legato a quello di Bonucci, il difensore della Juventus e della nazionale indagato a Cremona per la partita Udinese-Bari 3-3 (9 maggio 2010, a quei tempi Bonucci giocava nel Bari). Secondo la ampia e circostanziata confessione resa da Andrea Masiello alla Procura di Bari, e ripresa dal gip Salvini di Cremona a pagina 243 della sua ordinanza, Bonucci avrebbe partecipato – assieme a Belmonte, Parisi e allo stesso Masiello - alla combine di Udinese-Bari 3-3 (scommessa over).
La proposta di manipolare il risultato della partita nel segno dell’over partì dal ristoratore Di Tullio, proprietario del ristorante “Da Giampaolo” a Poggiofranco. “Io girai la proposta ai miei compagni di squadra – racconta Andrea Masiello – trovando dei consensi. Parlai con Bonucci, Salvatore Masiello, Belmonte e Parisi. Questi miei compagni già conoscevano Di Tullio. Fino a quel momento non si quantificò il compenso. Arrivati ad Udine, Salvatore Masiello contattò telefonicamente Simone Pepe, giocatore dell’Udinese, chiedendogli “se voleva acquistare una Ferrari”. In quel momento io capii che la risposta era stata negativa, così come mi disse esplicitamente Salvatore Masiello. Per quanto non avessimo raggiunto l’accordo con i calciatori dell’Udinese, almeno per quello che mi era stato riferito, io, Bonucci, Belmonte e Parisi giocammo per raggiungere il risultato a cui mirava Di Tullio agevolando la segnatura di 3 reti. La partita finì infatti 3-3”.
La confessione di Masiello prosegue poi col racconto del compenso che lo stesso giocatore riscosse al ristorante “Da Gianpaolo” dalle mani dello stesso Di Tullio. Dal racconto di Masiello, oltre alla responsabilità dei giocatori del Bari, si configura anche, quantomeno, il reato di omessa denuncia commesso da un giocatore dell’Udinese, Pepe (oggi alla Juventus), che tra l’altro segnò il gol del 2-1 al minuto 26 del match in questione. Ebbene: considerando che l’Uefa si rifiuta di ammettere alle proprie competizioni club a qualunque titolo coinvolti in casi legati a scommesse (Udinese-Bari è uno di questi), nel momento in cui il tarocco di Udinese-Bari venisse confermato, e sanzionato, si porrebbe il problema della squalifica da infliggere – oltre che a Bonucci & company – anche a Pepe e all’Udinese. Ora, poiché la sanzione dev’essere afflittiva (e cioè deve privarti di qualche cosa), una sanzione anche minima a carico dell’Udinese non potrebbe che comportarne l’esclusione dalla Champions League (e anche dall’Europa League: vedi divieto-Uefa di cui sopra). E se ciò accadesse, la domanda è: chi prenderebbe il suo posto? Anche se la classifica, alle spalle dell’Udinese, recita: Lazio punti 62, Napoli 61, Inter 58, noi diciamo Inter. E vi spieghiamo il perché. La Lazio, 4^ classificata, è inguaiatissima: con Mauri in galera e i pesanti sospetti su partite come Lazio-Genoa e Lecce-Lazio, il club di Lotito andrà incontro presumibilmente a sanzioni molto dure. Impossibile immaginarla impegnata in Europa nella stagione prossima. Il Napoli, 5° classificato, ha problemi simili, se non più seri, di quelli dell’Udinese: c’è infatti la confessione resa alla procura di Napoli da Gianello, portiere di riserva, che ammette la tentata combine in Sampdoria-Napoli 1-0, ultima giornata del campionato 2009-2010, con la proposta illecita fatta a Cannavaro e Grava e da essi rifiutata (tentato illecito per Gianello, omessa denuncia per i due difensori). Ecco allora che l’Inter, 6^ in classifica, risale per esclusione al 3° posto, scavalcando Napoli, Lazio e Udinese e strappando il lasciapassare per la Champions 2012-2013, sia pure partendo dal preliminare. A differenza di Udinese, Napoli e Lazio, infatti, l’Inter è fuori da qualsiasi sospetto di combine: e non sono certo i movimenti di scommesse registrati sul mancato over di "Inter-Lecce 1-0" a far scattare colpe o responsabilità di suoi tesserati, lontanissimi da ogni sospetto di comportamenti illeciti. Insomma: se le colpe di Bonucci nella combine di Udinese-Bari 3-3 dovessero essere accertate, alla squalifica del difensore della Juventus potrebbero aggiungersi quelle a carico di Pepe e dell’Udinese. Che perderebbe così la Champions League a vantaggio non della Lazio, non del Napoli, ma dell’Inter. Fantacalcio? Noi ci limitiamo a dire: aspettare per credere.
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Re: Torna il calcioscommesse
Carobbio: "Mezzaroma ordinò: perdete"
"Scommise sulla sconfitta:Conte sapeva"29/05/12
Il presidente del Siena Massimo Mezzaroma avrebbe chiesto ai suoi giocatori di perdere una partita perché voleva scommettere sulla sconfitta della sua squadra. La circostanza emerge da un'informativa della polizia agli atti dell'inchiesta di Cremona. A chiamare in causa Mezzaroma, gli ex giocatori della squadra Carobbio e Coppola. A fornire quelli che gli inquirenti definisco "gravi elementi di responsabilità" a carico di Mezzaroma è stato Carobbio.
Il giocatore ex Siena ha raccontato ai pm di Cremona quanto gli riferì un altro ex giocatore della squadra toscana, il portiere Ferdinando Coppola. "Qualche giorno prima della partita Siena-Varese - si legge nel verbale di Carobbio, desecretato nei giorni scorsi - Ferdinando Coppola entrò negli spogliatoi sbiancato in volto rappresentandoci che poco prima, all'esterno degli spogliatoi, era stato avvicinato da una persona vicina al presidente che gli aveva chiesto se c'era la possibilità di perdere la partita".
Questa persona, "di cui Coppola mi fece anche il nome ma che in questo momento non ricordo - prosegue Carobbio - gli aveva detto che il presidente intendeva scommettere o aveva scommesso sulla nostra sconfitta. Intendo riferirmi al presidente Mezzaroma. La squadra oppose un netto rifiuto suggerendo al Coppola di rappresentare a chi lo aveva contattato di non aver voluto riferire la proposta ai giocatori in quanto lui stesso non era d'accordo. Ribadisco che il Coppola era quasi sconvolto".
Nell'interrogatorio Carobbio dice inoltre che della richiesta del presidente era al corrente anche lo staff tecnico. "In seguito ho appreso da Stellini (all'epoca vice di Antonio Conte, ndr) - mette infatti a verbale - che la proposta era stata fatta da Mezzaroma anche allo staff tecnico e anche loro si erano rifiutati. Era la prima volta che ci proveniva una richiesta del genere dal presidente".
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"Scommise sulla sconfitta:Conte sapeva"29/05/12
Il presidente del Siena Massimo Mezzaroma avrebbe chiesto ai suoi giocatori di perdere una partita perché voleva scommettere sulla sconfitta della sua squadra. La circostanza emerge da un'informativa della polizia agli atti dell'inchiesta di Cremona. A chiamare in causa Mezzaroma, gli ex giocatori della squadra Carobbio e Coppola. A fornire quelli che gli inquirenti definisco "gravi elementi di responsabilità" a carico di Mezzaroma è stato Carobbio.
Il giocatore ex Siena ha raccontato ai pm di Cremona quanto gli riferì un altro ex giocatore della squadra toscana, il portiere Ferdinando Coppola. "Qualche giorno prima della partita Siena-Varese - si legge nel verbale di Carobbio, desecretato nei giorni scorsi - Ferdinando Coppola entrò negli spogliatoi sbiancato in volto rappresentandoci che poco prima, all'esterno degli spogliatoi, era stato avvicinato da una persona vicina al presidente che gli aveva chiesto se c'era la possibilità di perdere la partita".
Questa persona, "di cui Coppola mi fece anche il nome ma che in questo momento non ricordo - prosegue Carobbio - gli aveva detto che il presidente intendeva scommettere o aveva scommesso sulla nostra sconfitta. Intendo riferirmi al presidente Mezzaroma. La squadra oppose un netto rifiuto suggerendo al Coppola di rappresentare a chi lo aveva contattato di non aver voluto riferire la proposta ai giocatori in quanto lui stesso non era d'accordo. Ribadisco che il Coppola era quasi sconvolto".
Nell'interrogatorio Carobbio dice inoltre che della richiesta del presidente era al corrente anche lo staff tecnico. "In seguito ho appreso da Stellini (all'epoca vice di Antonio Conte, ndr) - mette infatti a verbale - che la proposta era stata fatta da Mezzaroma anche allo staff tecnico e anche loro si erano rifiutati. Era la prima volta che ci proveniva una richiesta del genere dal presidente".
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Re: Torna il calcioscommesse
"ci vorrebbero due o tre anni di stop" (cit.)
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Re: Torna il calcioscommesse
Fonderei una religione per venerare quest'uomoCapo Ultra ha scritto:
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Re: Torna il calcioscommesse
Superlega Europea, avanti
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