News varie sulla squadra e sulla società

Giusto. E' una doppia bocciatura diciamo così,per gli sforamenti della vecchia proprietà e le incertezze intorno alla figura del cinese, alla continuità aziendale e alle difficoltà sulla questione rifinanziamento. Diciamo però che il peccato originale è da attribuire in larga parte alla vecchia proprietà che ha lasciato solo macerie dietro di sé, con la sicura spada di damocle del FPF sulla testa e una squadra di cessi vari strapagati, in pratica hanno svuotato l'appartamento prima di cederlo.

diciamo che la uefa sta giudicando ex post il passaggio di proprietà e ci fa andare di mezzo il Club. Magari la prossima volta controllare prima ed evitare questi bagni di sangue, no?

Per quello bisogna parlare alla figc e ai mancati controlli italioti... ma comunque vada credo che sia meglio diventare made in USA anzichè made in China.
Che ne dite ?


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comunque sia è meglio (anzi...vitale) che chiudano in settimana. perchè non poter correggere la sentenza uefa al tas sarebbe un fardello troppo pesante.

Ci sono molti dubbi sul fatto che lo facciano.
Attendere il 10 (ovvero la possibilità di trattare direttamente con Elliott) potrebbe essere vantaggioso per il nuovo socio/proprietario.

E nel frattempo la sentenza potrebbe essere architettata ad hoc per rendere difficile il ricorso al TAS.

MarcoUnico ha scritto:Ci sono molti dubbi sul fatto che lo facciano.
Attendere il 10 (ovvero la possibilità di trattare direttamente con Elliott) potrebbe essere vantaggioso per il nuovo socio/proprietario.

E nel frattempo la sentenza potrebbe essere architettata ad hoc per rendere difficile il ricorso al TAS.

sul fatto che sia più vantaggioso per l'acquirente non ci piove.
il fatto è che evitare di perdere il controllo del milan è vitale per Lì... e la cosa potrebbe essere utile al Milan. perchè qua.. tra chi vuole spendere meno ... e chi vuole ricavare di più... ci si dimentica cosa rischia il club.

poi le trattative con Elliot non sarebbero immediate. si andrebbe in autunno almeno.


sulla sentenza architettata ad hoc non credo. c'è poco da girarci intorno: Li ed Elliot non garantiscono il cosiddetto "Going Concern" per vari motivi. Ed è qua che paghiamo l'eventuale esclusione dalle coppe (non per il Break-Even). Con un nuovo proprietario la "violazione" cade immediatamente.

Non credo affatto che con Elliott sarebbe necessario attendere l'autunno.
E Fatico a pensare che un acquirente serio possa volere tenere in sella il cinese.

Situazione ancora abbastanza fluida, quindi... e nel frattempo l'ue
fa ha deciso: Ha deciso di decidere domani.

Si ma che si muova sta cazzo di Uefa. Se ha già deciso di condannarci che cazzo continua a rinviare a fare.
Abbiamo bisogno delle motivazioni per poter presentare una difesa che regga davanti al TAS.
Più tempo fanno passare e più saremo costretti a fare le cose in fretta col rischio di farle male.

Milan e Commisso, offerta sul tavolo per chiudere a breve

Full immersion. E trattandosi di un affare che si sta concretizzando negli Stati Uniti, non potrebbe esserci definizione più pertinente. Mister Li e Mister Commisso: si tratta a oltranza per arrivare alla fumata bianca il più rapidamente possibile. Il presidente rossonero e la persona che potrebbe sostituirlo molto presto hanno lavorato alla pratica anche ieri, nonostante il giorno di festa. Non intervenendo direttamente, perché prima del faccia a faccia finale occorre una mole di lavoro enorme da parte di advisor e studi legali. Ma adesso sul tavolo di Yonghong c'è l'offerta ufficiale di Commisso e tutti sono all'opera a New York per fare in modo che quella stretta di mano arrivi in tempi brevi. E per tutti, si intende tutti: il Milan ha la volontà di chiudere entro la fine della settimana, possibilmente anche prima, e l'elemento fondamentale è che questa volontà converge pienamente con quella di Rocco Commisso, il 68enne di origine calabrese proprietario dei Cosmos a un passo dal comprarsi il club rossonero.

SENZA SOSTA — Le riunioni di avvicinamento al rettilineo finale sono andate avanti per tutta la giornata di ieri al 200 di West Highway, a Manhattan, negli uffici di Goldman Sachs, la banca d'affari che ha curato la proposta di Commisso. Un grattacielo che si affaccia sull'Hudson, un alveare di uffici e sale riunioni dove un paio di guardie fanno passare solo gli impiegati o chi ha appuntamenti in agenda. Il volto di David Han Li ormai ha lineamenti conosciuti: il direttore esecutivo rossonero, braccio destro di Yonghong, è a New York da giorni per seguire da vicino l'evoluzione della vicenda. Ad assisterlo lo stesso avvocato milanese che un anno fa aveva seguito in prima persona, coinvolto da Fassone, la fase finale della compravendita del Milan con l'ingresso in scena di Elliott.

URGENZA — Sull'offerta di Commisso c'è ovviamente il massimo riserbo in termini di cifre, ma sono chiari i termini: il numero uno dei Cosmos intende acquisire fin da subito la maggioranza del Milan. Possibilmente l'intero capitale azionario. Nessuna deroga, quindi, a un eventuale ingresso come socio di minoranza destinato a crescere nel tempo. Al massimo, potrebbe trattare su una quota da lasciare a Mr. Li, come Thohir nell'Inter. Forse. Intanto Commisso, da quanto filtra, attende una risposta in tempi molto rapidi, magari già fra oggi e domani. Un'urgenza dettata da una semplice logica di mercato: cautelarsi dagli altri competitor, che esistono assolutamente - per esempio la famiglia Ricketts, la cui manifestazione di interesse è sempre valida - e potrebbero rilanciare con Mr. Li. Ma potrebbe esserci anche un altro motivo che gli mette premura: se il Milan a luglio passasse nelle mani di Elliott, il fondo di Paul Singer potrebbe magari privilegiare altri interlocutori (in questo senso i sussurri portano al nome di Stephen Ross, numero uno dei Miami Dolphins). I timori di Commisso sono dettati probabilmente dal fatto di essere già arrivato a pochi metri dal traguardo, una decina di giorni fa, salvo poi aver dovuto fare i conti con l'indecisione di Mr. Li.

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Elliot ha bonificato i 32mil
Ora il cinesino ha 10gg per rimborsare