La situazione economica del Milan

si si ok..un anno per chiudere poi tutto per aria

I soldi servirebbero per tornare al livello delle prime squadre del mondo,quelli che abbiamo ora potrebbero bastare per tornare stabilmente tra le prime tre,c'è da chiedersi perché non vogliono più gestire la società come si deve,erano capaci e le persone son sempre le stesse.
non ho letto il bilancio e manco lo so leggere,mi pare però che la differenza tra noi e la juve stia quasi tutta negli introiti da stadio,loro sempre esauriti,noi sempre più vuoto,e nei soldi della champions,basterebbe una squadra decente e serietà per tornare in champions e riempire nuovamente lo stadio.

il Verde mi ha postato sta cosa, dicendo che la fonte è l'associazione dei piccoli azionisti, dati veri e certificati messi da un avvocato loro rappresentante

Non so se sono veri e ribadisco di non capire una mazza di bilanci,se non ho capito male,Milan news,riportando cifre del mercato,parlava di 120mln mi pare,o qualcosa di simile,sta tabella spiegherebbe tutto,resto poco attendibile però.

è uscita anche sta roba qui


Grazie all'Associazione Piccoli Azionisti possiamo condividere con voi qualche piccolo dato sul bilancio d'esercizio 2015 del Milan.
Passivo: 93.466.014,63 €
Ricavi: 181,7 mln (-9,2% rispetto ai 200 di un anno fa)
Plusvalenze: 1,299 milioni
Minusvalenze: 3,376 milioni
Salari tesserati: 144,559 milioni (un anno fa 136,783)
Abbonamenti: 19.527 contro 19.504 di un anno fa
Paganti medi: 12.349 contro 22.117 di un anno fa
Totale: nel 2015 31.876 spettatori, nel 2014 41.621

Cioè, fatemi capire, avremmo pagato 8 milioni Ely che era già nostro?!?!

Nel suo ufficio sulla 43a Strada, Salvatore Galatioto di operazioni anche complesse legate all’acquisizione o alla vendita di franchigie pro a stelle e strisce ne ha fatte parecchie, consolidando con il tempo la fama di uno dei personaggi più importanti, dietro le quinte, dello sport americano. Tanto che la prestigiosa rivista Street & Smith Sports Business Journal nel 2010 lo ha nominato come una delle 50 persone più influenti nel mondo dello sport Usa.
che sfida Ora per l’ex Lehman Brothers arriva la sfida affascinante con il modo del calcio europeo che conta. Una fama guadagnata sul campo, con i risultati prodotti e sopratutto con il successo delle franchigie alle quali ha legato, anche se solo per il tempo del passaggio di proprietà, il suo nome. Nome che in America significa molto, così come quello del suo numero due, quel Russ Granik che fino al 2006, dopo 30 anni di Nba da vice-commissioner sembrava destinato a raccogliere l’eredita di David Stern. Invece ha scelto la sfida di Galatioto. “Ho la fortuna di avere un gruppo di professionisti preparatissimi, e soprattutto persone splendide, che lavorano con me da tempo – sostiene Sal Galatiolo, nato a Castellammare del Golfo, arrivato negli States a sei anni e cresciuto a Brooklyn –, credo sia la mia vera forza”.
Il suo nome ora è legato all’operazione Milan: cosa ci può dire?
“Innanzitutto parliamo di un club importantissimo, se non lo fosse noi non ci muoveremmo, conosciuto in tutto il mondo. Una città splendida e soprattutto un brand, quello di ‘AC Milan’, fantastico”».
Da dove arriva l’offerta per il club?
“Per ovvi motivi non posso rivelare chi sia il potenziale acquirente, dico soltanto che è un gruppo cinese che ha grandi ambizioni e che è molto, molto interessato al club. Del progetto fanno parte persone di grande livello, abbiamo progetti e idee molto interessanti, prima però dobbiamo concludere l’operazione”.
Dal punto di vista della tempistica, quando si potrebbe arrivare alla conclusione dell’operazione?
“Direi che se le cose vanno nel verso giusto si potrebbe chiudere in sei-otto settimane”.
L’INTERVISTA COMPLETA SULLA GAZZETTA DI OGGI

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attenzione perchè incredibilmente queste indiscrezioni giornalistiche nn sono ancora state smentite dalla proprietà

Siamo tornati ai livelli di Colombo e Farina, forse anche peggio