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Re: TOPIC DELLE NOTIZIE
il numero delle banconote di massimo taglio è cresciuto, in Italia invece è in calo
I biglietti da 500 euro diventano quasi introvabili: sospetti e controlli
I falsari non ci perdono tempo: solo lo 0,04% dei pezzi è risultato falso alle verifiche, contro il 6,3 dei tagli da 200
ROMA - «No, biglietti da 500 non gliene possiamo dare più. Ne prendiamo 20-30 al giorno e finiscono subito. Poi ci sono tagli più piccoli». Conversazione (autentica) tra un direttore di banca e un grosso cliente. I tagli da 500 euro? «Introvabili». Nessuno lo dice ufficialmente ma è forte il sospetto che cambiare i soldi in pezzi grossi serva a facilitare l'uscita di capitali dall'Italia.
Quella da 500 è una banconota che non esiste per i comuni mortali. Quanti sono i normali pagatori che vanno dal tabaccaio con un biglietto rosa e viola? Giusto Totò ne «La banda degli onesti» che comprò un toscano con il suo ultimo 10 mila lire. E lo sanno anche i falsari, tanto che non si azzardano a perderci tempo, solo lo 0,04% dei pezzi è risultato falso ai controlli, contro il 6,3% di quelli da 200. Questo perché un milione di euro in carte da 500 pesa 1,6 chili, in biglietti da 100 pesa 10 chili; 12 mila pezzi, 6 milioni di euro, entrano facilmente in una borsa per computer e 10 mila euro entrano facilmente in una borraccia da ciclisti, come dimostrano le cronache delle «scalate» al Titano degli spalloni cicloturisti della Romagna.
Sono introvabili anche perché i quattro quinti delle banconote da 500 nel nostro Paese circolano in aree ben circoscritte: secondo un rapporto della Fondazione Icsa e della Guardia di Finanza, i paesi a ridosso del confine italo-svizzero, la provincia di Forlì (che confina con San Marino) e il Triveneto, ovvero le piste di decollo, e di atterraggio, dei capitali dal nostro territorio.
Nel rapporto annuale dell'Unità finanziaria della Banca d'Italia, pubblicato a maggio, si fa esplicito riferimento «all'utilizzo delle banconote da 500 euro come potenziale strumento di riciclaggio». Nell'area della moneta unica il numero delle banconote da massimo taglio è cresciuto dai 167 milioni (per un totale di 83 miliardi) del 2002 a 600 milioni (300 miliardi), e rappresentano (dati al dicembre 2011) il 34,57% del valore in circolazione. In Italia c'è stata, prosegue la Uif, «un'inversione di tendenza rispetto all'andamento dell'eurozona» negli ultimi mesi del 2009 e nel corso del 2010 e del 2011: «La diminuzione della fornitura di banconote di grosso taglio nel sistema italiano costituisce un dato positivo che s'inserisce nel quadro delle iniziative e degli strumenti volti alla prevenzione delle attività di riciclaggio». Tuttavia, nel nostro Paese «non può cessare l'allarme in merito all'eventuale utilizzo di banconote da 500 euro nelle transazioni illegali, né sul loro peso nell'ammontare di liquidità detenuta a scopo di riserva di valore di capitali illecitamente costituiti». È anche per questo che da più parti arriva la richiesta di limitare la diffusione dei grossi calibri. Seguendo l'esempio di Paesi che l'hanno fatto da tempo.
Negli Stati Uniti, per esempio le banconote sopra i 100 dollari sono state ritirate dal mercato nel 1969. In Giappone il taglio più grosso si ferma 10 mila yen (104 euro). In Gran Bretagna, addirittura, non si va oltre le 50 sterline (63 euro) ed stato proibito a banche e cambiavalute di rivendere al pubblico le banconote da 500 euro, proprio perché un rapporto di un'agenzia di sicurezza aveva segnalato il rischio che si trattasse di denaro da ripulire. C'è solo una moneta, tra le grandi valute occidentali, a superare il taglio da 500 euro: quella svizzera, pure lei di color violetto, da mille franchi (832 euro).
http://www.corriere.it/economia/12_agosto_12/i-biglietti-da-500-diventano-quasi-introvabili-sospetti-e-controlli-melania-di-giacomo_21097d3e-e448-11e1-aec0-5580338e796b.shtml
I biglietti da 500 euro diventano quasi introvabili: sospetti e controlli
I falsari non ci perdono tempo: solo lo 0,04% dei pezzi è risultato falso alle verifiche, contro il 6,3 dei tagli da 200
ROMA - «No, biglietti da 500 non gliene possiamo dare più. Ne prendiamo 20-30 al giorno e finiscono subito. Poi ci sono tagli più piccoli». Conversazione (autentica) tra un direttore di banca e un grosso cliente. I tagli da 500 euro? «Introvabili». Nessuno lo dice ufficialmente ma è forte il sospetto che cambiare i soldi in pezzi grossi serva a facilitare l'uscita di capitali dall'Italia.
Quella da 500 è una banconota che non esiste per i comuni mortali. Quanti sono i normali pagatori che vanno dal tabaccaio con un biglietto rosa e viola? Giusto Totò ne «La banda degli onesti» che comprò un toscano con il suo ultimo 10 mila lire. E lo sanno anche i falsari, tanto che non si azzardano a perderci tempo, solo lo 0,04% dei pezzi è risultato falso ai controlli, contro il 6,3% di quelli da 200. Questo perché un milione di euro in carte da 500 pesa 1,6 chili, in biglietti da 100 pesa 10 chili; 12 mila pezzi, 6 milioni di euro, entrano facilmente in una borsa per computer e 10 mila euro entrano facilmente in una borraccia da ciclisti, come dimostrano le cronache delle «scalate» al Titano degli spalloni cicloturisti della Romagna.
Sono introvabili anche perché i quattro quinti delle banconote da 500 nel nostro Paese circolano in aree ben circoscritte: secondo un rapporto della Fondazione Icsa e della Guardia di Finanza, i paesi a ridosso del confine italo-svizzero, la provincia di Forlì (che confina con San Marino) e il Triveneto, ovvero le piste di decollo, e di atterraggio, dei capitali dal nostro territorio.
Nel rapporto annuale dell'Unità finanziaria della Banca d'Italia, pubblicato a maggio, si fa esplicito riferimento «all'utilizzo delle banconote da 500 euro come potenziale strumento di riciclaggio». Nell'area della moneta unica il numero delle banconote da massimo taglio è cresciuto dai 167 milioni (per un totale di 83 miliardi) del 2002 a 600 milioni (300 miliardi), e rappresentano (dati al dicembre 2011) il 34,57% del valore in circolazione. In Italia c'è stata, prosegue la Uif, «un'inversione di tendenza rispetto all'andamento dell'eurozona» negli ultimi mesi del 2009 e nel corso del 2010 e del 2011: «La diminuzione della fornitura di banconote di grosso taglio nel sistema italiano costituisce un dato positivo che s'inserisce nel quadro delle iniziative e degli strumenti volti alla prevenzione delle attività di riciclaggio». Tuttavia, nel nostro Paese «non può cessare l'allarme in merito all'eventuale utilizzo di banconote da 500 euro nelle transazioni illegali, né sul loro peso nell'ammontare di liquidità detenuta a scopo di riserva di valore di capitali illecitamente costituiti». È anche per questo che da più parti arriva la richiesta di limitare la diffusione dei grossi calibri. Seguendo l'esempio di Paesi che l'hanno fatto da tempo.
Negli Stati Uniti, per esempio le banconote sopra i 100 dollari sono state ritirate dal mercato nel 1969. In Giappone il taglio più grosso si ferma 10 mila yen (104 euro). In Gran Bretagna, addirittura, non si va oltre le 50 sterline (63 euro) ed stato proibito a banche e cambiavalute di rivendere al pubblico le banconote da 500 euro, proprio perché un rapporto di un'agenzia di sicurezza aveva segnalato il rischio che si trattasse di denaro da ripulire. C'è solo una moneta, tra le grandi valute occidentali, a superare il taglio da 500 euro: quella svizzera, pure lei di color violetto, da mille franchi (832 euro).
http://www.corriere.it/economia/12_agosto_12/i-biglietti-da-500-diventano-quasi-introvabili-sospetti-e-controlli-melania-di-giacomo_21097d3e-e448-11e1-aec0-5580338e796b.shtml
Spirit of Saint Louis- Yokohama 2007
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Re: TOPIC DELLE NOTIZIE
credo di non aver mai visto un pezzo da 500 dal vivo
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Re: TOPIC DELLE NOTIZIE
Breivik giudicato sano di mente e condannato a 21 anni di carcere...
certo che per una strage così sono veramente pochi, ma purtroppo è il massimo che si può dare in Norvegia..
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CaMi- Yokohama 2007
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Re: TOPIC DELLE NOTIZIE
uno scandalo cmq..minimo ma minimo era ergastolo con lavori forzati. da parte mia una fucilata era ok
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Re: TOPIC DELLE NOTIZIE
pena di morte ... sciolto piano piano nell'acido ... si parte dai piedi, le gambe, poi le mani, le braccia, poi il pio pio...
PerSempreConTe- Yokohama 2007
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Re: TOPIC DELLE NOTIZIE
Ha ragione psct.. Tortura
La morte è troppo veloce altrimenti, 25 anni di carcere potrebbero essere addirittura peggio
La morte è troppo veloce altrimenti, 25 anni di carcere potrebbero essere addirittura peggio
death from above- Yokohama 2007
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Re: TOPIC DELLE NOTIZIE
fa molto "50 shades" XD
Si separano, lei lo denuncia per maltrattamenti
E spunta l'accordo prematrimoniale sadomaso
I due, padovani, si erano sposati nel 2006. E lei aveva firmato un "decalogo" nel quale accettava di diventare la schiava sessuale del marito e di sottomettersi a lui
Moglie e marito, lei schiava e lui padrone. Non in un rigurgito di maschilismo medievale, e nemmeno nella solita storia di abusi. Lei di sottomettersi l'aveva accettato per contratto, firmato da entrambi prima delle nozze. Un documento che fa esplicito riferimento a pratiche sessuali sadomaso, con tanto di decalogo da seguire, è che è saltato fuori in tribunale ora che i due, una 32enne e un 41enne padovani, si stanno separando.
I protagonisti della vicendasono un 41enne che gestisce locali pubblici, con alle spalle una denuncia per violenza sessuale, e la sua ex moglie, una commessa di 9 anni più giovane. I due si erano sposati nel 2006, ma già due anni prima, scoperto che la loro intesa erotica era ottimale, aveva deciso di firmare una sorta di accordo privato nel quale elencavano le 10 regole da rispettare. La prima, recitava così: "La schiava accetta di concedere se stessa per soddisfare ed esaudire i desideri del suo padrone".
Con il passare degli anni (e delle sottomissioni), però, l'intesa - anche quella sessuale - si è affievolita, e il matrimonio è naufragato. Lei nel 2011 ha chiesto la separazione, che l'uomo però non voleva: anche dopo che lei se n'era andata ha continuato a perseguitala, e l'ex moglie l'ha denunciato per stalking e maltrattamenti in famiglia, consegnando al giudice l'accordo sadomaso come prova di quest'ultima accusa.
Il compito che spetta al magistrato, il sostituto procuratore Sergio Dini, è ora anche quello di decidere quale forza probatoria abbiano le accuse di maltrattamenti di fronte ad un patto di schiavitù sessuale, anche se privato, che la donna aveva accettato e firmato.
fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/veneto/articoli/1058065/si-separano-lei-lo-denuncia-per-maltrattamenti-e-spunta-laccordo-prematrimoniale-sadomaso.shtml
Si separano, lei lo denuncia per maltrattamenti
E spunta l'accordo prematrimoniale sadomaso
I due, padovani, si erano sposati nel 2006. E lei aveva firmato un "decalogo" nel quale accettava di diventare la schiava sessuale del marito e di sottomettersi a lui
Moglie e marito, lei schiava e lui padrone. Non in un rigurgito di maschilismo medievale, e nemmeno nella solita storia di abusi. Lei di sottomettersi l'aveva accettato per contratto, firmato da entrambi prima delle nozze. Un documento che fa esplicito riferimento a pratiche sessuali sadomaso, con tanto di decalogo da seguire, è che è saltato fuori in tribunale ora che i due, una 32enne e un 41enne padovani, si stanno separando.
I protagonisti della vicendasono un 41enne che gestisce locali pubblici, con alle spalle una denuncia per violenza sessuale, e la sua ex moglie, una commessa di 9 anni più giovane. I due si erano sposati nel 2006, ma già due anni prima, scoperto che la loro intesa erotica era ottimale, aveva deciso di firmare una sorta di accordo privato nel quale elencavano le 10 regole da rispettare. La prima, recitava così: "La schiava accetta di concedere se stessa per soddisfare ed esaudire i desideri del suo padrone".
Con il passare degli anni (e delle sottomissioni), però, l'intesa - anche quella sessuale - si è affievolita, e il matrimonio è naufragato. Lei nel 2011 ha chiesto la separazione, che l'uomo però non voleva: anche dopo che lei se n'era andata ha continuato a perseguitala, e l'ex moglie l'ha denunciato per stalking e maltrattamenti in famiglia, consegnando al giudice l'accordo sadomaso come prova di quest'ultima accusa.
Il compito che spetta al magistrato, il sostituto procuratore Sergio Dini, è ora anche quello di decidere quale forza probatoria abbiano le accuse di maltrattamenti di fronte ad un patto di schiavitù sessuale, anche se privato, che la donna aveva accettato e firmato.
fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/veneto/articoli/1058065/si-separano-lei-lo-denuncia-per-maltrattamenti-e-spunta-laccordo-prematrimoniale-sadomaso.shtml
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Re: TOPIC DELLE NOTIZIE
15:25 - Un potente terremoto di magnitudo 7.9 si è verificato al largo delle Filippine. A seguito della forte scossa il centro di monitoraggio del Pacifico ha lanciato un allerta tsunami per Indonesia, Filippine, Taiwan, Giappone, Guam e Papua Nuova Guinea. L'epicentro del sisma è stato localizzato al largo della costa orientale, a 60 chilometri dalla città di Guiuan nella provincia di Samar. Lo rende noto il Pacific Tsunami Warning Center.
La Japan Meteorological Agency ha lanciato l'allerta tsunami fino a 50 centimetri lungo tutta la costa orientale dell'arcipelago (ad eccezione di Hokkaido) e in particolare delle isole della prefettura di Okinawa.
www.tgcom.it
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Re: TOPIC DELLE NOTIZIE
Ora è ufficiale. Tracce di esplosivi di nano-termite sono stati raccolti dai detriti del WTC poco dopo il loro crollo dell'11/9/2001. Alla Brigham Young University, il professore di fisica, il dottor Steven Jones, ha fatto la scoperta dell'esplosivo insieme ad un team internazionale di nove scienziati.
Grazie quindi alle prove di laboratorio più estese, gli scienziati hanno concluso che i campioni analizzati, hanno mostrato che si tratta di esplosivi nano-termite, generalmente usati per scopi militari.
Dopo un rigoroso processo di peer-review, il loro documento è stato pubblicato nella Bentham Chemical Physics Journal, una delle riviste più accreditate negli USA e che ha approvato alcuni Premi Nobel, essendo rispettata all'interno della comunità scientifica. Primo autore dello studio è Dr. Niels Harrit di 37 anni, professore di chimica all'Università di Copenaghen in Danimarca e un esperto di nano-chimica, che dice: "Il conto ufficiale messo avanti dal NIST viola le leggi fondamentali della fisica."
Il Governo ora sa delle prove che confermano la presenza di Esplosivo Nano-Termite, utilizzati per far cadere tutte le Torri del WTC l'11 / 9.
www.agenziastampaitalia.it
Grazie quindi alle prove di laboratorio più estese, gli scienziati hanno concluso che i campioni analizzati, hanno mostrato che si tratta di esplosivi nano-termite, generalmente usati per scopi militari.
Dopo un rigoroso processo di peer-review, il loro documento è stato pubblicato nella Bentham Chemical Physics Journal, una delle riviste più accreditate negli USA e che ha approvato alcuni Premi Nobel, essendo rispettata all'interno della comunità scientifica. Primo autore dello studio è Dr. Niels Harrit di 37 anni, professore di chimica all'Università di Copenaghen in Danimarca e un esperto di nano-chimica, che dice: "Il conto ufficiale messo avanti dal NIST viola le leggi fondamentali della fisica."
Il Governo ora sa delle prove che confermano la presenza di Esplosivo Nano-Termite, utilizzati per far cadere tutte le Torri del WTC l'11 / 9.
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