Apposito topic dei misteri maggiormente misteriosi

si infatti nn è questione di ciclo dell'azoto del carbonio o affini,queste sono cose che un metabolismo vivente può superare tranqullamente,infatti ci sono organismi che respirano zolfo piuttosto che ossigeno,ma il fatto di vivere a pressioni così schiaccianti credo che nn sia possibile......Venere una luce splendente nella volta celeste gli fu affibiato il nome della dea della bellezza salvo poi scoprire che di bello e confortevole su quel pianeta così vicino nelle dimensioni alla terra c'era veramente poco.....pianeta ostile se c'è n'è uno!!!

Ci sono gli "spiriti" in casa di mia madre?
mia madre mori 9 anni fa nella casa di campagna dove aveva vissuto tutta la vita. Precedentemente
nella stessa casa erano morti mia sorellina neonata (1944), i nonni e mio padre. Ricordo che la notte precedente il funerale, scelsi io di dormire nella camera accanto a quella dove si trovava la bara della mamma. Incredibilmente durante la notte udi' piu' volte grossi colpi sulla porta della
camera.. anche con mia moglie alla quale avevo telefonato impaurito, pregandola di raggiungermi, udimmo altri grossi colpi sulla porta. Successivamente questa casa e' stata affittata a piu' persone,
alcune delle quali si sono lamentate di strani rumori notturni. Adesso la casa e' vuota in attesa di essere affittata nuovamente. Due giorni fa insieme a mia moglie ci siamo recati dentro per darle una pulita, portandoci dietro per la prima volta il nostro cane un Dobermann di 2 anni, una vera furia, un animale che non conosce la paura, il quale ha girato in lungo e largo tranquillo, poi improvvisamente, incredibilmente si e' bloccato accasciandosi sul pavimento, pelo ritto, piangendo terrorizzato, guardando in avanti, come se vedesse qulcosa. A niente e' servito trascinarlo con il guinzaglio, abbiamo dovuto sollevarlo di peso. Qualcuno sa darmi una spiegazione. Grazie

YAHOO

Io a queste cose ci credo, sono convinto che possono succedere certe cose strane, voi che ne pensate? diffidate da tutto o no?

morena sei una delusione cmq

che ho fatt

niente...proprio questo...c'è un topic di Sgarbi con un intervento spaziale e non l'hai nemmeno degnato

non mi ero proprio accorta °_°
dovreste prendere la buona abitudine di UPpare in questo forum

Non so se sia il posto giusto dove postare questo:

LA STORIA
Il giallo di Bishop, ricercato dal '76 per il massacro di moglie e figli. Sarebbe in Italia
L'uomo del Maryland sparito da 36 anni. Segnalato in Europa e poi a Sorrento. Ma secondo alcuni potrebbe essere morto


William Bradford Bishop nel '76 e la ricostruzione a computer di come potrebbe essere oggi
WASHINGTON - William Bradford Bishop è sparito da decenni. È scappato dopo aver assassinato la sua famiglia a Bethesda, Maryland, poco fuori Washington. E chi lo ha inseguito ha ipotizzato che sia nascosto in Italia. Un rifugio ideale per un poliglotta come lui. Bishop conosceva bene l’italiano così come il paese. Vi ha vissuto e lavorato a lungo. Prima come studente - Firenze -, poi come militare - a Verona -, infine da diplomatico, distaccato al consolato di Milano. Un legame che - come ci ha raccontato chi ha seguito da vicino la sua storia - potrebbe averlo portato nella penisola.

LA STRAGE - W.B. Bishop è ricercato dal 1976. Il 1 marzo di quell’anno, l’uomo, allora trentanovenne funzionario del Dipartimento di Stato, compie la strage. Sono circa le 23 quando sotto i colpi di un martello cadono la moglie Annette (37 anni), la madre e i tre figli di 14, 10 e 5 anni. Teatro del massacro è una villetta immersa tra gli alberi. Dopo l’omicidio, Bishop trasporta i corpi in auto fino alla contea di Tyrrel, Carolina del Nord. Cerca di dargli fuoco ma le fiamme si estendono ai pini. Lui in preda al panico fugge. È un passo falso. Il fumo mette in allarme i ranger che, il 2 marzo, scoprono i resti. Ma ci vorranno giorni prima di identificare le vittime e di risalire all’ultimo avvistamento sul suolo americano: un negozio di scarpe in Carolina del Nord. Il 18, infine, trovano la sua auto.

SEGNALAZIONI DALL' EUROPA - Del killer non si sente parlare per almeno due anni. Poi arrivano molte segnalazioni. Tutte dall’Europa. Nel luglio del 1978 qualcuno lo riconosce a Stoccolma. Nel gennaio del 1979 un suo conoscente lo incrocia nel bagno di un bar a Sorrento ma Bishop si dilegua. Nel settembre del 1994 un vicino di casa di Bethesda è sicuro della presenza del ricercato nella stazione di Basilea. Riconoscimenti, che pur seguiti da dubbi, sono ritenuti attendibili. Episodi che contribuiscono a tenere viva l’attenzione su una vicenda oscura.

LA FAMIGLIA, OSTACOLO ALLA CARRIERA? - Intanto la prima domanda riguarda il movente della strage. La polizia ritiene che abbia sterminato la famiglia perché la considerava un ostacolo alla sua carriera. I suoi stavano bene negli Usa - è la teoria - e non volevano più seguire il padre all’estero. Altri legano il gesto ad una mancata promozione. Un fallimento personale aggravato da uno stato depressivo e - sembra - dall’atteggiamento dei familiari nei suoi confronti. Lo trattavano come «un perdente». Testimonianze, emerse dopo il massacro, non hanno escluso la presenza di una complice, una donna di colore. Era la sua amante? Un quadro complesso e al tempo stesso misterioso, con molti «pezzi mancanti».

FITTO MISTERO - Altre teorie (cospirative) affermano che Bishop con il delitto non c’entra. Anche lui - dicono - è stato ucciso. Tesi che si collega alle supposizioni sul vero lavoro del funzionario. Un semplice diplomatico oppure un agente segreto? Bishop, quando era militare, era stato mandato in Italia dove ascoltava le comunicazioni radio jugoslave. E forse aveva partecipato anche missioni «oltre cortina». Perché - aggiungono - sterminare la famiglia se il suo obiettivo era rifarsi una vita? Poteva sparire e basta. Altro scenario: il killer, in preda alla disperazione, si è tolto la vita. Ipotesi respinte da quanti sono convinti che l’inquieto personaggio abbia vissuto da latitante in Europa grazie alla perfetta padronanza di francese, italiano, spagnolo e serbo-croato. Inoltre avendo risieduto a lungo all’estero (anche in Africa) sapeva come muoversi. E potrebbe aver preparato in anticipo il piano di fuga. Anche se ribattono gli scettici: Bishop ha comprato il martello solo nelle ore precedenti al massacro, dunque non c’era nulla di pianificato. Un gesto di rabbiosa follia. Oggi Bishop potrebbe essere morto. E da tanto. E' un'ipotesi contemplata da chi, in questi anni, ha continuato a dare la caccia alla sua ombra. Ma, per ora, nessuno ha voglia di chiudere il fascicolo.

www.corriere.it

Chi sta vedendo Mistero???

La storia del sosia di Paul Mc Cartney è da paura...pare sia stato sostituito dal 1966 in avanti con un sosia causa morte del vero Paul...

Hanno fatto vedere innumerevoli prove...vi cercherò il video....