Contratto collettivo dei calciatori

ACMILANo since 1899 ha scritto:bello schifo

puoi andare al bar oceano domani sera

Se c'è una categoria che odio con tutto il mio cuore è questa... Mi fate pena!!!

Ma tu non li difendevi un anno fa?

Beretta: fanno sindacato ideologico
(ANSA) - ROMA - ''In Spagna si sciopera perche' non si pagano gli stipendi ai giocatori, in Italia per due questioni che dovrebbero essere scontate e in altri settori sono acquisite da tempo: la resistenza dell'Aic e' incomprensibile, loro fanno un sindacato ideologico''. Maurizio Beretta definisce ''triste'' la conclusione della trattativa sul rinnovo del contratto collettivo dei giocatori. ''Se non hanno problemi a pagare l'eventuale contributo di solidarieta', perche' non lo mettono per iscritto?''.

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Cellino: "Beretta è un incapace"

qui c'è qualcosa sotto cmq...COSA NASCONDE BERETTA? (parafrasando fognafans)...
Cellino e un altro avevano votato a favore anche qualche giorno fa...ora era d'accordo anche Zamparini e de piangentis (almeno di quelli che hanno parlato) sul firmare sto contratto ponte...sono curioso di sapere le varie posizioni e le motivazioni...
alla fine si partirà dalla seconda con il contratto ponte secondo me

"La responsabilitá è di Beretta, si è dimostrato un presidente incapace. Ha gestito la situazione con superficialità" sostiene Massimo Cellino, presidente del Cagliari. "Non riconosco più Beretta come mio presidente. Ho chiesto di mettere a verbale quello che ha detto in Lega e ne risponderà. Lui fa altri lavori: se deve gestire la Lega in questo modo, è meglio che se ne vada a casa. Non è stato in grado di fornire le informazioni in modo corretto"

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"Lo sciopero dei calciatori? Peccato, è un errore" ha commentato il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, intercettato dai giornalisti sotto la sede della Saras. Il numero uno interista non ha poi voluto commentare l'attuale situazione di mercato della sua squadra.

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questo è idiota...non può dire lui se era a favore o contro sto contratto ponte?

«Nella finanza è la Consob a fare le regole, non le società. Allo stesso modo nel calcio serve una authority esterna che stabilisca regole e paletti e li faccia applicare costruendo un percorso per il calcio del futuro». È questa l'idea lanciata da Diego Della Valle, azionista di maggioranza della Fiorentina, al mondo del calcio alle prese con l'ennesima crisi, economica e di credibilità, e ora anche con lo sciopero dei calciatori per lo scontro sul nuovo contratto di categoria. «Bisogna riscrivere le regole e a farlo non possono essere gli attori del calcio ma qualcuno con autonomia di operare», ha spiegato in una lunga conferenza stampa nei suoi uffici milanesi.

«SCARSA COMPETENZA» - Della Valle è convinto che il 30% dei presidenti di Serie A la pensi come lui, «mentre il 50% no perché sono il mio opposto». L'imprenditore marchigiano, azionista tra l'altro anche del Corriere della Sera, ha denunciato una «scarsa competenza imprenditoriale» da parte di molti presidenti e ha sottolineato che «il calcio non può essere un porto franco dove chiunque può fare quel che vuole». «Ho amici tifosissimi - ha continuato il presidente di Tod's - che potrebbero tenere una squadra a livello mondiale ma si tengono alla larga da questo mondo».

SCIOPERO E BANALITA' - Sullo sciopero Della Valle ha invece affermato di ritenere «vergognoso tenere gli italiani in bilico in cose come queste, visti i problemi che ci sono. Tutto questo contendere è una piccola banalità».

ATTACCO A MORATTI - L'imprenditore non ha risparmiato l'enesima stoccata a Massimo Moratti con il quale ha animato una vivace polemica su Calciopoli: «Dal presidente dell'Inter - ha detto - ho ricevuto risposte offensive e battute da bar, che hanno certo migliorato la considerazione che ho di lui». E «chi ha istruito un processo» nei confronti della Fiorentina «ne dovrà rendere conto nelle sedi ufficiali. Quando ho detto che bisognava sedersi attorno a un tavolo - ha proseguito Della Valle - per ragionare sul futuro del calcio, volevo dire che forse era il caso di occuparsene seriamente, al di là delle polemiche, e che bisognava però passare attraverso un chiarimento su gravi fatti accaduti nel passato, che dovevano essere uno scalino, secondo me superabile in un minuto». «Bastava chiarirsi, parlarne - ha continuato Della Valle - per capire perchè erano accadute certe cose. Poi ho visto che tutto ha preso una piega da polemica estiva, forse strumentale, per cercare di non affrontare gli argomenti, e questo ha distolto l'attenzione da quello che era il vero motivo di questa richiesta che avevo fatto a tutti i presidenti delle società di calcio».

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PerSempreConTe ha scritto:quindi fai del populismo proprio tu che accusi gli altri di farlo

OT
allora i calcoli sono ridicoli... mi raccontava mio cugino che il suo datore di lavoro ogni mese gli paga la metà dei giorni che lavora perchè così facendo lui non sfora il tetto delle giornate lavorative e così lo stato ti da la cosidetta "disoccupazione" ... e lo stesso succede per chi lavora in campagna... quindi sti calcoli per me sono senza senso.
in Puglia io ho milioni di parenti e i disoccupati veri sono lo 0,1%.
/OT

Io sono quello 0.1 % allora...o forse tu hai dei parenti traffichini e magari non sono tutti così...o più probabilmente sono la pirla che non prende neanche la disoccupazione perchè quando lavora naturalmente becca contratti che poi non danno diritto al sussidio...

Cmqq tornando on topic.
Io dico che essendo dei lavoratori privilegiati dovrebbero trovare un altro modo di protestare o almeno avvisare prima i poveri tifosi che ancora credono che andare allo stadio sia meglio che guardare la partita in tv...potevano benissimo dire se non si firma il contratto tra un mese tale giornata salta...invece no hanno deciso 28 ore prima

Urby28 Urby Emanuelson
I don't know RT @SSSayyar: @Urby28 Emanuelson what's the exact reason behind the strike? We don't want any delays:(
26 minuti fa Preferiti Retweet Rispondi

Come a scuola: perchè scioperi? Non lo so