Nuovo Allenatore Milan

galapagos ha scritto:Si, le pressioni ambientali sono diverse. Ma se il pubblico di S.Siro si rende conto che abbiamo una strada obbligata e quindi al giocatore perdoni il saltuario errore tecnico perché vedi che si spreme e da tutto, allora la prospettiva cambia.

Sai anche tu che questo discorso non ha senso e non lo puoi applicare ad una realtà come quella del Milan.
Hai descritto il tipico Borini o Abate, gente che "si spreme e dà tutto" ma che irrita la gente (me e te compresi) quando sbaglia lo stop, il passaggio o il cross, perché noi tifiamo una squadra che volente o nolente deve giocare per vincere ed imporsi, non esiste "rendersi conto della strada obbligata" e fare spallucce, vogliamo sempre arrivare in alto e quando non ci arriviamo (spesso ultimamente) siamo tifosi incazzati come faine...
Non saremo mai il Bologna o il Torino. Non lo saremo "dentro", anche se sportivamente gli somigliamo. Non accetteremo mai la mediocrità.

Alla fine il calcio è un gioco semplice. Gli scarsi che danno l'anima e combattono su ogni pallone giocano per non retrocedere, quelli bravi stanno in alto in classifica, c'è poco da fare. Esistono anche quelli che hanno entrambe le cose ma rientriamo sempre nelle squadre top.

Io non discuto sulle qualità di Gasperini, che evidentemente esistono e sono tangibili, ma il suo rendimento è strettamente collegato a realtà e situazioni da "provinciale"; il medesimo discorso lo si può estendere ai giocatori dell'Atalanta, che non sono improvvisamente diventati fenomeni ma fanno parte di un meccanismo che funziona ed è difficilmente replicabile altrove. Gli esempi li hai sotto gli occhi: Kessie è un buon giocatore ma non il fenomeno di cui si parlava ai tempi; Conti no comment; Ilicic è sempre stato un eterno incompiuto, ad un passo dall'affermarsi ma mai veramente esploso; Gomez non se lo caga nessuno; potrei continuare...

Poi diciamocelo... Facile giocare all'attacco quando le pressioni sono minime; più complicato fare il "brillante" quando non puoi permetterti di sbagliare perché ci sono investimenti di centinaia di milioni di euro che dipendono dai tuoi risultati.

willy wonka ha scritto:l'inter ha risolto il ffp e sono due anni che va in champions, noi siamo economicamente sotto terra.Dobbiamo prima mettere le basi ed uscire dalla melma in cui siamo sprofondati, e poi una volta solidi si inizierà a sperare in grande. Gazidis è stato molto chiaro, finalmente ci hanno detto la verità senza piu barzellette. Dovremmo ancora soffrire ma sempre forza Milan.

Completamente daccordo
Ringraziamo il nano e l antennista
Maiali schifosi

Si ringraziamoli.
Uno è riuscito a vendere non si sa come ed a portare a casa i soldi.
Il cinese vero che ha pagato un pugno di mosche no comment.

l'Inter è uscita dal ffp con qualche giochino di sopravvalutazione, come ricorda spesso Suma (che se però so riferisce a Z. sbaglia di molto.
Però il loro spendere molto per le giovanili ha permesso ad un certo momento di vendere qualcosa.
Noi abbiamo azzerato tutta la primavera già l'anno scorso e quest'anno siamo in B.
Inter che va in CL da due anni acciuffando il risultato negli ultimi minuti del campionato. Cerchiamo di non imitarli in questo.

Per il resto il blasone ed i bei tempi sono il passato.
Ora siamo una provinciale con il monte ingaggi di una grande.

Lo siamo da 10 annni ormai
Fan ridere quelli che si incazzano e dicono che Eliott vuole ridimensionare lol
Facciamo cagare da 10 anni alroche'...diventare come Arsenal sarebbe un MIRACOLO

prendessero sarri sti bastardi

Attesa decisioni uefa.
Attesa scelta allenatore.
Attesa scelta giocatori.
Che palle!

Perfettamente in linea con la politica societaria di rientro nei parametri UEFA e della politica dei giovani guardo con discreta fiducia all'ormai probabile arrivo di Giampaolo, giusto mix di esperienza, gioco, capacità di far crescere i giovani. Non era il mio favorito, avrei dato una chance innanzitutto a Gasperini, con i giovani è il migliore secondo me, ma con l'Atalanta in champions era prevedibile che rimanesse a Bergamo, e in alternativa avrei preso De Zerbi dal brillante gioco offensivo, Locatelli con lui è rinato, ma tant'è. Target: identità di gioco ben precisa,mi aspetto un gioco certamente più offensivo, riduzione del monte ingaggi con qualche cessione dolorosa e gestione societaria trasparente e coerente.