99 - Gianluigi DONNARUMMA

caro li non facciamo minchiate
va venduto subito per non minare già da ora la prossima stagione...spogliatoio come una polveriera
nervosismo ovunque

ACMILANo since 1899 ha scritto:Ha ragione, io l'ho detto ma qui a volte si perdona troppo o non si vedono le cose, ha fatto tanti miracoli ma anche tanti errori, farlo notare era lesa maestà

Il problema è che con l'ultimo Milan gli arrivavano decine di tiri e quindi le percentuali di possibilità di errore aumentavano, se va alla Juve o in qualche altra squadra forte gli arriveranno si e no 2 tiri a partita e se non fa cazzate saranno tutti li a lodarlo come portiere insuperabile, grande portiere, ecc.

SHEVCHENKO 7 ha scritto:caro li non facciamo minchiate
va venduto subito per non minare già da ora la prossima stagione...spogliatoio come una polveriera
nervosismo ovunque

Lui, se resta, nello spogliatoio non conterà un cazzo, lo schiferanno tutti e lo emargineranno, tenendo conto anche che mezza squadra sarà composta da nuovi elementi.
Questa merda non ha mancato di rispetto solo a società e tifosi ma anche ai suoi compagni.

CaMi ha scritto:La vicenda Donnarumma è ben lontana di essere finita. Yonghong Li, presidente rossonero, ha già fatto sapere che il giocatore è incedibile e quindi Gigio rischia di restare un anno intero in tribuna. Lo spiega questa mattina Il Giornale, che riferisce che è cominciato il braccio di ferro tra le parti, anche perché Raiola non vorrà mai che il suo assistito resti fuori per tutta la prossima stagione.

http://www.milannews.it/rassegna-stampa/il-giornale-milan-yonghong-li-blocca-donnarumma-e-incedibile-gigio-rischia-un-anno-in-tribuna-257843

E mica siamo obbligati a fare giocare uno che si è tirato fuori dal progetto Milan da solo!!!!
Abbiamo tutto il diritto di fare giocare chi pensiamo possa essere o diventare il portiere del Milan del futuro, non uno che sappiamo già che l'anno prossimo se ne andrà, che non sarà sereno visto che avrebbe tutto lo stadio contro e che potrebbe boicottarci, magari a favore della sua futura squadra, visto che ha dimostrato di essere una persona inaffidabile, capace di qualsiasi bassezza e a cui del Milan non frega un cazzo e comandato a bacchetta da un lestofante che potrebbe imporgli di danneggiarci per rancori personali verso la nostra società e per dimostrare che il progetto del Milan cinese era un flop.

Panchinarlo, vincere l'Europa League con un altro portiere titolare e alzargli la coppa in faccia impedendogli di sfiorarla.

io sto aspettando di capire ancora cosa voleva dire il cognato

CaMi ha scritto:io sto aspettando di capire ancora cosa voleva dire il cognato

Voleva solo dimostrare che in quella famiglia sono tutti dei figli di scrofa...pure i cognati.

Donnarumma e il no al Milan, Biasin: "Se i quattrini valgono più degli affetti"

Brutto e cattivo, grassone, infame, mercenario, ruba-sogni, pizzaiolo, maledetto, «sei il male del calcio», avido e fetentissimo. Ci sono mille e mille modi per sputazzare su Raiola, anche solo perché ha fatto guadagnare «molti» ma non «me». Lo si può attaccare per la residenza a Montecarlo, per i suoi modi sgraziati, per il suo sentirsi superiore, per il servilismo che i club gli riservano, per lo stile, altro. Tutto quello che volete ma, sia chiaro, nel «caso-Donnarumma» l'ingrediente principale della zuppa non è lui: se lo pensate, vi sbagliate.

Raiola, grano a parte, può avere mille ragioni per spingere il frugoletto lontano dal Milan: il fastidio per un club che probabilmente punterà su Conti e non sul «fido» Abate, può essere una questione di «rispetto» nei confronti dell'ex ad Galliani o, banalmente, la volontà di far felice il ricchissimo Florentino Perez. Sia chiaro, tutti motivi «orrendi», ma sensati.
Chi, invece, quattrini a parte non aveva nessuna necessità di schifare il rinnovo è Donnarumma in persona. E la sua famiglia, ovvio. Il sedicente «milanista» avrebbe guadagnato uno sproposito, sarebbe diventato mito, avrebbe garantito incassi superiori al Milan in vista di una possibile (probabile) cessione futura. Insomma, avrebbe preso una decisione «normale». Questo, invece, è un vero e proprio «azzardo di gruppo».

La famiglia Donnarumma sceglie le certezze, il grano «in più», ma toglie al figlio una marea di possibilità/diritti: 1) Il diritto riconosciuto a ogni 18enne di sbagliare (chi gli perdonerà più una mezza papera?). 2) La possibilità di diventare «bandiera» della squadra che ama (oh, l'ha detto lui). 3) Il diritto universalmente riconosciuto di girare per Milano o in qualunque angolo del mondo senza che un tifoso rossonero ti guardi con disprezzo o anche solo tristezza. Tutte queste «libertà» quanto valgono? I Donnarumma hanno sentenziato: non abbastanza, meglio qualche problema in più ma il portafoglio satollo. E per un secondo viene in mente Totti che guarda in faccia 70mila tifosi e dice «Adesso sono io che ho bisogno di voi». Ecco, quanto vale un momento così?

di Fabrizio Biasin

http://www.liberoquotidiano.it/news/sport/12414332/biasin-donnarumma-raiola-niente-rinnovo-milan-veri-motivi-scelta-sbagliata-.html

Biasin perfetto.

si ma per quanti soldi? per passare da 5 a 6 mln? per me non è quello il centro della scelta