Topic Politico
+22
trizio81
OvunqueMilan89
Kook
ACMILANo since 1899
death from above
PerSempreConTe
blitz1960
Puccio7
more
Schatten
Kraven
Stark
galapagos
Demone85
Janko
marcoteddy
pollo0389
SHEVCHENKO 7
BonoVox84
dany
Dr_Destino
Mattia80
26 partecipanti
Pagina 9 di 103
Pagina 9 di 103 • 1 ... 6 ... 8, 9, 10 ... 56 ... 103
Re: Topic Politico
ma tanto il bastardo e il traditore se ne fottono
SHEVCHENKO 7- Yokohama 2007
- Messaggi : 27280
Punti : 48171
Reputazione : 575
Data d'iscrizione : 27.02.11
Età : 39
Località : Milano
Mattia80- Yokohama 2007
- Messaggi : 37040
Punti : 57824
Reputazione : 699
Data d'iscrizione : 24.02.11
Età : 44
Località : Milano/Lugano
Re: Topic Politico
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/09/01/news/coniugi_uccisi_a_catania_la_figlia_non_meritano_neanche_un_tweet_di_renzi_e_alfano_-121995915/
ci va ancora giù pesante ... giustamente.
renzi uomo di merda.
ci va ancora giù pesante ... giustamente.
renzi uomo di merda.
PerSempreConTe- Yokohama 2007
- Messaggi : 38954
Punti : 67561
Reputazione : 252
Data d'iscrizione : 26.02.11
Re: Topic Politico
Basta con questi centri per negri
death from above- Yokohama 2007
- Messaggi : 23732
Punti : 41888
Reputazione : 255
Data d'iscrizione : 06.03.11
Località : Siena
Re: Topic Politico
https://www.facebook.com/GenerazioneIdentitariaMilano/posts/979150835440071
emigrano gli ingegneri come SOSL e arrivano questi, povera Sardegna
emigrano gli ingegneri come SOSL e arrivano questi, povera Sardegna
ACMILANo since 1899- Yokohama 2007
- Messaggi : 19272
Punti : 31840
Reputazione : 340
Data d'iscrizione : 25.02.11
Età : 36
Località : Periferia malfamata di Milano
Spirit of Saint Louis- Yokohama 2007
- Messaggi : 22256
Punti : 36448
Reputazione : 249
Data d'iscrizione : 27.02.11
Re: Topic Politico
Ai domiciliari nell’alloggio occupato
Borseggiatrice fermata dalla polizia locale a Cadorna: al processo Emra C., 21 anni, ha dato al giudice l’indirizzo di un palazzo Aler in via degli Apuli
Tutte dentro. Cinque ragazze di origine bosniaca (due nate in Italia) si aggiravano alla stazione Cadorna del metrò e là hanno individuato le vittime: un uomo, cittadino americano, con la moglie e la cognata, di Hong Kong, con due bambini nel passeggino e due valigie. Sono da poco passate le 15 del 13 settembre e i turisti entrano in ascensore per scendere in banchina e prendere il metrò. Le cinque ragazze li seguono e, con qualche spinta, si infilano tutte nello stesso ascensore. Alla stazione Cadorna, quel pomeriggio, ci sono anche gli agenti della Polizia locale in borghese, in servizio per l’Expo. Notano le ragazze bosniache, le seguono per un po’ a distanza, le vedono accordarsi ai turisti. A quel punto uno degli agenti dell’Unità reati predatori (coordinata direttamente dal comandante Tullio Mastrangelo e guidata dagli ufficiali Maccari e Sampieri) corre verso il gabbiotto dell’agente di stazione per controllare i movimenti delle borseggiatrici dai monitor delle telecamere di sicurezza; gli altri due, insieme all’agente dell’Atm, scendono in banchina e arrivano appena in tempo per l’apertura delle porte.
Dentro l’ascensore - spingendo, muovendosi, alzando la voce, creando confusione - le ragazze hanno rubato due portafogli dalle borse delle donne. Quando si aprono le porte, le borseggiatrici si trovano davanti gli agenti: una lascia cadere un portafogli a terra in ascensore, l’altra prova a buttarlo appena uscita. Vengono arrestate tutte e cinque. Il loro profilo è quello tipico dei gruppi di borseggiatrici rom: quattro delle cinque hanno a carico un totale di 32 arresti per furti e ricettazione, più 35 denunce per gli stessi reati; una ha un ordine di carcerazione per una condanna definitiva a due anni e sei mesi. Tre ragazze sono incinte.
È con un faldone di documenti, tra verbali e precedenti, che le ragazze, il giorno dopo, si ritrovano di fronte al giudice del processo per direttissima: le donne incinte, o madri di bambini piccoli, possono essere tenute in carcere soltanto in casi di gravissime esigenze; due delle donne vengono mandate comunque a San Vittore; una viene scarcerata (è l’unica incensurata e ha avuto un ruolo marginale); alle ultime due il giudice accorda gli arresti domiciliari. Sono loro stesse a fornire i dati e una, Emra C., 21 anni, dà l’indirizzo di una palazzina popolare in via degli Apuli, dove abita in una casa occupata. In quella zona del Lorenteggio sono molti gli appartamenti occupati da gruppi rom, che hanno iniziato ad entrare abusivamente in molti alloggi della zona qualche anno fa ed avevano occupato un intero palazzo tra via Segneri e via Lorenteggio prima che venisse sgomberato (nell’estate 2014) perché era pericolante.
Due giorni fa anche la Polmetro (Polizia di Stato) ha arrestato un gruppo di tre borseggiatori in stazione Centrale. I ragazzi, romeni, 19, 22 e 24 anni (tutti con precedenti per gli stessi reati), «circondavano» le vittime sulle scale mobili: uno faceva da intralcio, uno controllava e il terzo, da dietro, ha aperto lo zaino di una turista statunitense (63 anni) di passaggio a Milano per visitare l’Expo. I poliziotti in borghese hanno notato i tre borseggiatori dentro la stazione del metrò e li hanno seguiti. Gli agenti si sono avvicinati quando hanno visto che i giovani stavano circondando la donna sulla scala mobile e li hanno arrestati pochi secondi dopo il furto.
www.corriere.it
questa gente come fa ad essere sempre libera?
Borseggiatrice fermata dalla polizia locale a Cadorna: al processo Emra C., 21 anni, ha dato al giudice l’indirizzo di un palazzo Aler in via degli Apuli
Tutte dentro. Cinque ragazze di origine bosniaca (due nate in Italia) si aggiravano alla stazione Cadorna del metrò e là hanno individuato le vittime: un uomo, cittadino americano, con la moglie e la cognata, di Hong Kong, con due bambini nel passeggino e due valigie. Sono da poco passate le 15 del 13 settembre e i turisti entrano in ascensore per scendere in banchina e prendere il metrò. Le cinque ragazze li seguono e, con qualche spinta, si infilano tutte nello stesso ascensore. Alla stazione Cadorna, quel pomeriggio, ci sono anche gli agenti della Polizia locale in borghese, in servizio per l’Expo. Notano le ragazze bosniache, le seguono per un po’ a distanza, le vedono accordarsi ai turisti. A quel punto uno degli agenti dell’Unità reati predatori (coordinata direttamente dal comandante Tullio Mastrangelo e guidata dagli ufficiali Maccari e Sampieri) corre verso il gabbiotto dell’agente di stazione per controllare i movimenti delle borseggiatrici dai monitor delle telecamere di sicurezza; gli altri due, insieme all’agente dell’Atm, scendono in banchina e arrivano appena in tempo per l’apertura delle porte.
Dentro l’ascensore - spingendo, muovendosi, alzando la voce, creando confusione - le ragazze hanno rubato due portafogli dalle borse delle donne. Quando si aprono le porte, le borseggiatrici si trovano davanti gli agenti: una lascia cadere un portafogli a terra in ascensore, l’altra prova a buttarlo appena uscita. Vengono arrestate tutte e cinque. Il loro profilo è quello tipico dei gruppi di borseggiatrici rom: quattro delle cinque hanno a carico un totale di 32 arresti per furti e ricettazione, più 35 denunce per gli stessi reati; una ha un ordine di carcerazione per una condanna definitiva a due anni e sei mesi. Tre ragazze sono incinte.
È con un faldone di documenti, tra verbali e precedenti, che le ragazze, il giorno dopo, si ritrovano di fronte al giudice del processo per direttissima: le donne incinte, o madri di bambini piccoli, possono essere tenute in carcere soltanto in casi di gravissime esigenze; due delle donne vengono mandate comunque a San Vittore; una viene scarcerata (è l’unica incensurata e ha avuto un ruolo marginale); alle ultime due il giudice accorda gli arresti domiciliari. Sono loro stesse a fornire i dati e una, Emra C., 21 anni, dà l’indirizzo di una palazzina popolare in via degli Apuli, dove abita in una casa occupata. In quella zona del Lorenteggio sono molti gli appartamenti occupati da gruppi rom, che hanno iniziato ad entrare abusivamente in molti alloggi della zona qualche anno fa ed avevano occupato un intero palazzo tra via Segneri e via Lorenteggio prima che venisse sgomberato (nell’estate 2014) perché era pericolante.
Due giorni fa anche la Polmetro (Polizia di Stato) ha arrestato un gruppo di tre borseggiatori in stazione Centrale. I ragazzi, romeni, 19, 22 e 24 anni (tutti con precedenti per gli stessi reati), «circondavano» le vittime sulle scale mobili: uno faceva da intralcio, uno controllava e il terzo, da dietro, ha aperto lo zaino di una turista statunitense (63 anni) di passaggio a Milano per visitare l’Expo. I poliziotti in borghese hanno notato i tre borseggiatori dentro la stazione del metrò e li hanno seguiti. Gli agenti si sono avvicinati quando hanno visto che i giovani stavano circondando la donna sulla scala mobile e li hanno arrestati pochi secondi dopo il furto.
www.corriere.it
questa gente come fa ad essere sempre libera?
PerSempreConTe- Yokohama 2007
- Messaggi : 38954
Punti : 67561
Reputazione : 252
Data d'iscrizione : 26.02.11
Re: Topic Politico
Gentiloni dovrebbe dimettersi... ha preso per il culo l'italia intera...
"Non abbiamo pagato nessun riscatto per greta e vanessa"
Oggi la verità. .. 11 milioni di riscatto
"Non abbiamo pagato nessun riscatto per greta e vanessa"
Oggi la verità. .. 11 milioni di riscatto
PerSempreConTe- Yokohama 2007
- Messaggi : 38954
Punti : 67561
Reputazione : 252
Data d'iscrizione : 26.02.11
Re: Topic Politico
mai avuto dubbi a riguardo, solo un cretino poteva pensare che le avessero liberate diversamente
Mattia80- Yokohama 2007
- Messaggi : 37040
Punti : 57824
Reputazione : 699
Data d'iscrizione : 24.02.11
Età : 44
Località : Milano/Lugano
Re: Topic Politico
A proposito, potrebbe suggerire a Putin di pagare anche lui invece di usare la forza...bastardo
Avanti Putin
Il giorno dopo l’apertura di Assad che per la prima volta ha ipotizzato un passo indietro, in Siria continuano i raid condotti dalla Russia e torna a farsi sentire la Turchia che accusa Mosca di aver violato lo spazio aereo. Secondo Ankara un jet da combattimento russo avrebbe sconfinato nella provincia di Hatay, vicino al confine siriano nella giornata di sabato. L’ambasciatore russo Andrey Karlov, è stato convocato per esprimere le dure proteste turche annunciando reazioni in caso tali incidenti dovessero ripetersi.
NATO CONTRO IL CREMLINO
Anche la Nato ha condannato duramente la violazione dello spazio aereo e ha chiesto a Mosca «l’immediata cessazione degli attacchi contro l’opposizione siriana ed i civili». La dichiarazione è stata approvata dal Consiglio Atlantico straordinario che parla di «estrema pericolosità di un tale comportamento». Gli alleati, afferma il comunicato, «hanno espresso la loro profonda preoccupazione per l’aumento della presenza militare russa in Siria, in particolare per gli attacchi dell’Aeronautica a Hama, Homs e Idlib, che hanno portato a perdite civili e non hanno colpito l’Isis».
I RUSSI: “IN SIRIA UCCISI 160 JIHADISTI”
Intanto circa 160 militanti jihadisti sarebbero rimasti uccisi ieri durante un attacco dell’esercito siriano nella provincia di Deir Ezzor mentre almeno altri 17 sono morti in un attacco a Homs e Palmira. A sostenerlo è una fonte militare russa da Latakia (dove c’è una base aerea russa) citata da Ria Novosti. Secondo la stessa fonte, ieri l’esercito di Damasco ha lanciato un’offensiva nella periferia di Damasco, nelle provincie di Deir Ezzor e Homs, come pure vicino alla città di Palmira. Stamane, invece, sempre secondo la stessa fonte, elicotteri dell’esercito siriano hanno lasciato cadere volantini nel sud della provincia di Hama, invitando i terroristi ad arrendersi e ammonendo i civili dell’inizio di una rilevante operazione militare.
MAPPA - CHI È NEL MIRINO DEI RAID RUSSI
“MILITANTI ISIS FUGGONO IN GIORDANIA”
Con l’intensificarsi dei raid (solo ieri ne sono stati compiuti 20) e dati i timori di un’avanzata dell’esercito siriano, almeno tremila militanti dell’Isis e dei gruppi jihadisti Jabhat Al-Nusra e Jaish al-Yarmouk sarebbero fuggiti dalla Siria in Giordania. Ma sulle operazioni condotte dalla Russia ha espresso dubbi anche il premier britannico, David Cameron il quale sostiene, come avevano già fatto nei giorni scorsi gli altri membri della coalizione, che i raid sono stati lanciati in zone non controllate dallo Stato islamico. Vladimir Putin deve «cambiare direzione» e non «sostenere il macellaio Assad», ha detto Cameron alla Bbc.
IL CASO - L’Isis distrugge l’arco di trionfo a Palmira (di Maurizio Molinari)
ASSAD: “SE LASCIARE È LA SOLUZIONE POSSO FARLO”
Per la prima volta ieri Assad aveva ipotizzato esplicitamente un processo di transizione politica in Siria senza di lui. «Se lasciare il mio posto è la soluzione, non esiterò a farlo», ha detto il presidente siriano in un’intervista all’emittente iraniana Khabar Tv. Poi ha messo in guardia «contro la distruzione della regione del Medio Oriente, in caso di fallimento della coalizione della Russia e dei suoi alleati che combattono le organizzazioni terroristiche» nel suo Paese.
GENTILONI: TRANSIZIONE UNICA SOLUZIONE
Degli scenari futuri ha anche parlato il ministro Gentiloni, in un’intervista a La Stampa . «A Damasco l’unica soluzione è una transizione politica che porti all’uscita di Assad, ma senza lasciare vuoti di potere», ha spiegato il titolare della Farnesina. Sul ruolo della Russia ha chiarito: «Il coinvolgimento di Mosca può essere molto utile per la transizione politica. Ma non certo i bombardamenti su bersagli controversi».
http://www.lastampa.it/2015/10/05/esteri/altri-raid-russi-in-siria-uccisi-jihadisti-ma-la-turchia-accusa-violato-lo-spazio-aereo-ss2e5eebsDju8swnsr5jLL/pagina.html
Avanti Putin
Il giorno dopo l’apertura di Assad che per la prima volta ha ipotizzato un passo indietro, in Siria continuano i raid condotti dalla Russia e torna a farsi sentire la Turchia che accusa Mosca di aver violato lo spazio aereo. Secondo Ankara un jet da combattimento russo avrebbe sconfinato nella provincia di Hatay, vicino al confine siriano nella giornata di sabato. L’ambasciatore russo Andrey Karlov, è stato convocato per esprimere le dure proteste turche annunciando reazioni in caso tali incidenti dovessero ripetersi.
NATO CONTRO IL CREMLINO
Anche la Nato ha condannato duramente la violazione dello spazio aereo e ha chiesto a Mosca «l’immediata cessazione degli attacchi contro l’opposizione siriana ed i civili». La dichiarazione è stata approvata dal Consiglio Atlantico straordinario che parla di «estrema pericolosità di un tale comportamento». Gli alleati, afferma il comunicato, «hanno espresso la loro profonda preoccupazione per l’aumento della presenza militare russa in Siria, in particolare per gli attacchi dell’Aeronautica a Hama, Homs e Idlib, che hanno portato a perdite civili e non hanno colpito l’Isis».
I RUSSI: “IN SIRIA UCCISI 160 JIHADISTI”
Intanto circa 160 militanti jihadisti sarebbero rimasti uccisi ieri durante un attacco dell’esercito siriano nella provincia di Deir Ezzor mentre almeno altri 17 sono morti in un attacco a Homs e Palmira. A sostenerlo è una fonte militare russa da Latakia (dove c’è una base aerea russa) citata da Ria Novosti. Secondo la stessa fonte, ieri l’esercito di Damasco ha lanciato un’offensiva nella periferia di Damasco, nelle provincie di Deir Ezzor e Homs, come pure vicino alla città di Palmira. Stamane, invece, sempre secondo la stessa fonte, elicotteri dell’esercito siriano hanno lasciato cadere volantini nel sud della provincia di Hama, invitando i terroristi ad arrendersi e ammonendo i civili dell’inizio di una rilevante operazione militare.
MAPPA - CHI È NEL MIRINO DEI RAID RUSSI
“MILITANTI ISIS FUGGONO IN GIORDANIA”
Con l’intensificarsi dei raid (solo ieri ne sono stati compiuti 20) e dati i timori di un’avanzata dell’esercito siriano, almeno tremila militanti dell’Isis e dei gruppi jihadisti Jabhat Al-Nusra e Jaish al-Yarmouk sarebbero fuggiti dalla Siria in Giordania. Ma sulle operazioni condotte dalla Russia ha espresso dubbi anche il premier britannico, David Cameron il quale sostiene, come avevano già fatto nei giorni scorsi gli altri membri della coalizione, che i raid sono stati lanciati in zone non controllate dallo Stato islamico. Vladimir Putin deve «cambiare direzione» e non «sostenere il macellaio Assad», ha detto Cameron alla Bbc.
IL CASO - L’Isis distrugge l’arco di trionfo a Palmira (di Maurizio Molinari)
ASSAD: “SE LASCIARE È LA SOLUZIONE POSSO FARLO”
Per la prima volta ieri Assad aveva ipotizzato esplicitamente un processo di transizione politica in Siria senza di lui. «Se lasciare il mio posto è la soluzione, non esiterò a farlo», ha detto il presidente siriano in un’intervista all’emittente iraniana Khabar Tv. Poi ha messo in guardia «contro la distruzione della regione del Medio Oriente, in caso di fallimento della coalizione della Russia e dei suoi alleati che combattono le organizzazioni terroristiche» nel suo Paese.
GENTILONI: TRANSIZIONE UNICA SOLUZIONE
Degli scenari futuri ha anche parlato il ministro Gentiloni, in un’intervista a La Stampa . «A Damasco l’unica soluzione è una transizione politica che porti all’uscita di Assad, ma senza lasciare vuoti di potere», ha spiegato il titolare della Farnesina. Sul ruolo della Russia ha chiarito: «Il coinvolgimento di Mosca può essere molto utile per la transizione politica. Ma non certo i bombardamenti su bersagli controversi».
http://www.lastampa.it/2015/10/05/esteri/altri-raid-russi-in-siria-uccisi-jihadisti-ma-la-turchia-accusa-violato-lo-spazio-aereo-ss2e5eebsDju8swnsr5jLL/pagina.html
Mattia80- Yokohama 2007
- Messaggi : 37040
Punti : 57824
Reputazione : 699
Data d'iscrizione : 24.02.11
Età : 44
Località : Milano/Lugano
Pagina 9 di 103 • 1 ... 6 ... 8, 9, 10 ... 56 ... 103
Pagina 9 di 103
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.