Topic Politico
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Re: Topic Politico
sta gente è ridicola, o parla o taci...e poi se c'è davvero qualcosa di illegale dovrebbero chiamarlo i magistrati per sentirlo
Mattia80- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
I magistrati comunisti?
PerSempreConTe- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
84 anni. Ma parlasse finchè gliela fa. Per quanto preferisca il liquame delle fogne ai due personaggi citati, non è che il resto della cricca sia meglio, eh... da una parte e dall'altra non si salva nessuno.
Kook- Manchester 2003
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Re: Topic Politico
"Non conosco papà Boschi". Ora le bugie inguaiano il procuratore di Etruria
Spunta una lettera in cui il procuratore Rossi ammette di aver indagato sul padre della Boschi. Il Csm riapre l'istruttoria. Nelle sue aduzioni il pm aveva detto di non conoscere "nessuno della famiglia Boschi"
http://www.ilgiornale.it/news/politica/non-conosco-pap-boschi-ora-bugie-inguaiano-procuratore-etrur-1215606.html
costui sta indagando su banca etruria
Spunta una lettera in cui il procuratore Rossi ammette di aver indagato sul padre della Boschi. Il Csm riapre l'istruttoria. Nelle sue aduzioni il pm aveva detto di non conoscere "nessuno della famiglia Boschi"
http://www.ilgiornale.it/news/politica/non-conosco-pap-boschi-ora-bugie-inguaiano-procuratore-etrur-1215606.html
costui sta indagando su banca etruria
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Re: Topic Politico
https://www.facebook.com/giorgiameloni.paginaufficiale/videos/10153829956552645/
se si dovesse rivelare vero mamma mia...mamma mia..
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ACMILANo since 1899- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
Somalia, Al Shabaab assediano ristorante a Mogadiscio: 20 morti
Finite le operazioni delle forze speciali, l'attacco sul lungomare della capitale
Le forze di sicurezza somale hanno ripreso il controllo, poco prima dell'alba, di un ristorante sul lungomare di Mogadiscio attaccato ed assediato ieri da uomini armati di Al-Shabaab: l'ultimo bilancio parla di almeno 20 morti. Lo rende noto noto la polizia.
Esplosioni e raffiche di mitra hanno risuonato nell'edificio, con le forze speciali somale che passavano da una stanza all'altra inseguendo i terroristi asserragliatisi all'interno del ristorante. Il capitano Mohamed Hussein ha detto che le forze di sicurezza hanno salvato molte persone rimaste intrappolate all'interno della sala del locale, dove al momento dell'attacco era in corso una festa. Il gruppo estremista islamico Al-Shabaab aveva rivendicato in tarda serata la responsabilità dell'attacco, in una trasmissione sulla sua radio online
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2016/01/21/autobomba-a-ristorante-a-mogadiscio_ce082559-55fd-4081-975c-4f004e3da581.html
giusto per farvi capire
https://it.wikipedia.org/wiki/Al-Shabaab#/media/File:ShababFlag.svg
questa è la bandiera del gruppo e mi sembra di averla già vista da qualche parte
Finite le operazioni delle forze speciali, l'attacco sul lungomare della capitale
Le forze di sicurezza somale hanno ripreso il controllo, poco prima dell'alba, di un ristorante sul lungomare di Mogadiscio attaccato ed assediato ieri da uomini armati di Al-Shabaab: l'ultimo bilancio parla di almeno 20 morti. Lo rende noto noto la polizia.
Esplosioni e raffiche di mitra hanno risuonato nell'edificio, con le forze speciali somale che passavano da una stanza all'altra inseguendo i terroristi asserragliatisi all'interno del ristorante. Il capitano Mohamed Hussein ha detto che le forze di sicurezza hanno salvato molte persone rimaste intrappolate all'interno della sala del locale, dove al momento dell'attacco era in corso una festa. Il gruppo estremista islamico Al-Shabaab aveva rivendicato in tarda serata la responsabilità dell'attacco, in una trasmissione sulla sua radio online
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2016/01/21/autobomba-a-ristorante-a-mogadiscio_ce082559-55fd-4081-975c-4f004e3da581.html
giusto per farvi capire
https://it.wikipedia.org/wiki/Al-Shabaab#/media/File:ShababFlag.svg
questa è la bandiera del gruppo e mi sembra di averla già vista da qualche parte
ACMILANo since 1899- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
Renzi che si compra verdini per dei voti e in cambio gli regala 3 poltrone ... dove sono i magistrati? voto di scambio incredibile... ma fa niente... adesso tutto è concesso
PerSempreConTe- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
intanto sul papà boschi sta uscendo tanto di quel marcio che si comincia a capire come la figlia abbia fatto ad arrivare dov'è'
Il terreno di papà Boschi in odore di 'ndrangheta
Il manager nel 2010 venne indagato per estorsione e riciclaggio per l'acquisto di una fattoria: il pm Rossi archiviò tutto ma adesso rischia un'azione disciplinare. La strana compravendita e quei 250mila euro in nero
Roma Il procuratore di Arezzo Roberto Rossi ha fatto di tutto per non farsi salvare dal Csm. La prima bugia su Pier Luigi Boschi e Banca Etruria gli è stata perdonata, ma la seconda fa riaprire il suo caso, che sembrava avviato all'archiviazione.
E non rischia solo il trasferimento d'ufficio, ma anche un'azione disciplinare.Il procuratore generale della Cassazione ha infatti chiesto gli atti al Csm, evidentemente per una preistruttoria disciplinare. Rossi, infatti, potrebbe aver violato l'obbligo di astensione dall'inchiesta su Banca Etruria ed essere accusato di dichiarazioni infedeli al Csm. Ma i suoi guai potrebbero non fermarsi qui.Perché sembra che da Arezzo stia uscendo nuovo fango dalle vecchie inchieste sul padre del ministro Maria Elena e il pm ha fatto archiviare, forse con troppa facilità. Prima di diventare procuratore e di diventare consulente di Palazzo Chigi.A cambiare le carte in tavola sono le notizie di Panorama sul fatto che il titolare dell'inchiesta su Banca Etruria quando era sostituto procuratore ha indagato Boschi nel 2010 per turbativa d'asta e riciclaggio, poi per estorsione nel 2013. A febbraio il papà viene iscritto nel registro degli indagati e Maria Elena diventava ministro, a luglio Rossi inizia la consulenza con il governo, a novembre archivia tutto.Eppure al Csm Rossi, sotto esame per la possibile incompatibilità tra il suo ruolo di inquirente del padre del ministro e la consulenza con Palazzo Chigi, disse di non conoscere nessuno della famiglia. Ieri il pm è corso ai ripari inviando una lettera a palazzo De' Marescialli, spiegando: «L'ho indagato, ma non lo conoscevo». Troppo tardi. La prima commissione aveva creduto alle sue giustificazioni quando aveva negato che papà Boschi facesse parte del consiglio «informale» della banca che rifiutò l'opa della Banca Popolare di Vicenza senza informare il Cda, mentre Bankitalia sosteneva il contrario. Una confusione tra la prima gestione Forsasari e la seconda Rosi, aveva assicurato. Ma stavolta, la fiducia ottenuta al Csm evapora. E tra i consiglieri c'è molta irritazione per la sua seconda e più pesante bugia. Ha taciuto di aver già indagato Boschi, un personaggio molto noto ad Arezzo anche al di là del ruolo politico della figlia.«Abbiamo preso tutti atto con rammarico di un ennesimo equivoco in cui sembra essere caduto il procuratore», ironizza il laico di Fi Pier Antonio Zanettin. È lui, che aveva voluto l'apertura della pratica su Rossi a chiedere ora una nuova istruttoria. La delibera assolutoria, che aspettava solo l'ok del plenum, viene sospesa. «A tutela della trasparenza e della credibilità dell'operato della magistratura la prima Commissione ha deciso all'unanimità un ulteriore approfondimento sulla vicenda Rossi, alla luce di circostanze che emergerebbero da articoli di stampa», spiegano i togati di Area Piergiorgio Morosini (relatore) e Antonello Ardituro.Gli atti sono già stati inviati al Pg della Cassazione per gli accertamenti disciplinari, mentre per verificare l'incompatibilità il Csm ha chiesto informazioni al procuratore generale di Firenze. La relazione potrebbe arrivare per la riunione di lunedì. E si potrebbe anche convocare di nuovo Rossi. Dovrà spiegare come mai ha dimenticato che 6 anni fa ha indagato Boschi (con altre 8 persone) per irregolarità nell'acquisto della grande tenuta Fattoria di Dorna per 7,5 milioni (era valutata almeno 9), da parte della coop Valdarno superiore che presiedeva, poi diventata una società di cui Pier Luigi aveva il 90 per cento e il resto era del crotonese Francesco Saporito, in odore di 'ndrangheta. E anche di aver indagato una seconda volta nel 2013 Boschi, perché un certo Apolloni che acquistò un podere della tenuta lo accusò di essersi fatto pagare in nero 250mila euro su 460 mila.
www.ilgiornale.it
Il terreno di papà Boschi in odore di 'ndrangheta
Il manager nel 2010 venne indagato per estorsione e riciclaggio per l'acquisto di una fattoria: il pm Rossi archiviò tutto ma adesso rischia un'azione disciplinare. La strana compravendita e quei 250mila euro in nero
Roma Il procuratore di Arezzo Roberto Rossi ha fatto di tutto per non farsi salvare dal Csm. La prima bugia su Pier Luigi Boschi e Banca Etruria gli è stata perdonata, ma la seconda fa riaprire il suo caso, che sembrava avviato all'archiviazione.
E non rischia solo il trasferimento d'ufficio, ma anche un'azione disciplinare.Il procuratore generale della Cassazione ha infatti chiesto gli atti al Csm, evidentemente per una preistruttoria disciplinare. Rossi, infatti, potrebbe aver violato l'obbligo di astensione dall'inchiesta su Banca Etruria ed essere accusato di dichiarazioni infedeli al Csm. Ma i suoi guai potrebbero non fermarsi qui.Perché sembra che da Arezzo stia uscendo nuovo fango dalle vecchie inchieste sul padre del ministro Maria Elena e il pm ha fatto archiviare, forse con troppa facilità. Prima di diventare procuratore e di diventare consulente di Palazzo Chigi.A cambiare le carte in tavola sono le notizie di Panorama sul fatto che il titolare dell'inchiesta su Banca Etruria quando era sostituto procuratore ha indagato Boschi nel 2010 per turbativa d'asta e riciclaggio, poi per estorsione nel 2013. A febbraio il papà viene iscritto nel registro degli indagati e Maria Elena diventava ministro, a luglio Rossi inizia la consulenza con il governo, a novembre archivia tutto.Eppure al Csm Rossi, sotto esame per la possibile incompatibilità tra il suo ruolo di inquirente del padre del ministro e la consulenza con Palazzo Chigi, disse di non conoscere nessuno della famiglia. Ieri il pm è corso ai ripari inviando una lettera a palazzo De' Marescialli, spiegando: «L'ho indagato, ma non lo conoscevo». Troppo tardi. La prima commissione aveva creduto alle sue giustificazioni quando aveva negato che papà Boschi facesse parte del consiglio «informale» della banca che rifiutò l'opa della Banca Popolare di Vicenza senza informare il Cda, mentre Bankitalia sosteneva il contrario. Una confusione tra la prima gestione Forsasari e la seconda Rosi, aveva assicurato. Ma stavolta, la fiducia ottenuta al Csm evapora. E tra i consiglieri c'è molta irritazione per la sua seconda e più pesante bugia. Ha taciuto di aver già indagato Boschi, un personaggio molto noto ad Arezzo anche al di là del ruolo politico della figlia.«Abbiamo preso tutti atto con rammarico di un ennesimo equivoco in cui sembra essere caduto il procuratore», ironizza il laico di Fi Pier Antonio Zanettin. È lui, che aveva voluto l'apertura della pratica su Rossi a chiedere ora una nuova istruttoria. La delibera assolutoria, che aspettava solo l'ok del plenum, viene sospesa. «A tutela della trasparenza e della credibilità dell'operato della magistratura la prima Commissione ha deciso all'unanimità un ulteriore approfondimento sulla vicenda Rossi, alla luce di circostanze che emergerebbero da articoli di stampa», spiegano i togati di Area Piergiorgio Morosini (relatore) e Antonello Ardituro.Gli atti sono già stati inviati al Pg della Cassazione per gli accertamenti disciplinari, mentre per verificare l'incompatibilità il Csm ha chiesto informazioni al procuratore generale di Firenze. La relazione potrebbe arrivare per la riunione di lunedì. E si potrebbe anche convocare di nuovo Rossi. Dovrà spiegare come mai ha dimenticato che 6 anni fa ha indagato Boschi (con altre 8 persone) per irregolarità nell'acquisto della grande tenuta Fattoria di Dorna per 7,5 milioni (era valutata almeno 9), da parte della coop Valdarno superiore che presiedeva, poi diventata una società di cui Pier Luigi aveva il 90 per cento e il resto era del crotonese Francesco Saporito, in odore di 'ndrangheta. E anche di aver indagato una seconda volta nel 2013 Boschi, perché un certo Apolloni che acquistò un podere della tenuta lo accusò di essersi fatto pagare in nero 250mila euro su 460 mila.
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Re: Topic Politico
Spiegate alla Madia la sua riforma. Non la conosce
La sera di giovedì 21 gennaio il ministro della P.A. Marianna Madia ha spiegato a Piazza Pulita il suo decreto legislativo sul licenziamento di chi bolla il cartellino e poi non va al lavoro. Corrado Formigli a un certo punto le chiede che fine fanno i dirigenti che non procedono a quel licenziamento in 48 ore che è lo slogan dell’operazione.La Madia risponde così: “se non allontana quel lavoratore, è il dirigente stesso che viene licenziato e può essere perseguito per reato penale”. Formigli si stupisce: “Teoricamente il dirigente potrebbe anche essere arrestato?”. La Madia sbatte le palpebre e sorride tutta compiaciuta della sua cattiveria: “Eh… è reato penale… quindi… sì…”. Ecco, a parte che molti reati sono inseriti nel codice penale senza prevedere alcun arresto (non pochi, bisogna spiegarglielo, li ha depenalizzati da una settimana proprio il consiglio dei ministri dove siede la stessa Madia), sul licenziamento dei fannulloni il governo come al solito ha approvato un testo fantasma, che normalmente viene scritto nei giorni successivi. Quindi non si può sapere davvero che cosa contenga. Ma esiste un comunicato del consiglio dei ministri (qui riprodotto) che non parla proprio di nessun reato penale per i dirigenti. Cita solo la “responsabilità disciplinare del dirigente che non proceda alla sospensione e all’avvio del procedimento”. Urge quindi che qualcuno, magari Matteo Renzi, spieghi alla Madia la riforma che porta la sua firma. Perchè lei sembra non averla capita…
www.liberoquotidiano.it
sono tutte veline messe lì per il visino carino
La sera di giovedì 21 gennaio il ministro della P.A. Marianna Madia ha spiegato a Piazza Pulita il suo decreto legislativo sul licenziamento di chi bolla il cartellino e poi non va al lavoro. Corrado Formigli a un certo punto le chiede che fine fanno i dirigenti che non procedono a quel licenziamento in 48 ore che è lo slogan dell’operazione.La Madia risponde così: “se non allontana quel lavoratore, è il dirigente stesso che viene licenziato e può essere perseguito per reato penale”. Formigli si stupisce: “Teoricamente il dirigente potrebbe anche essere arrestato?”. La Madia sbatte le palpebre e sorride tutta compiaciuta della sua cattiveria: “Eh… è reato penale… quindi… sì…”. Ecco, a parte che molti reati sono inseriti nel codice penale senza prevedere alcun arresto (non pochi, bisogna spiegarglielo, li ha depenalizzati da una settimana proprio il consiglio dei ministri dove siede la stessa Madia), sul licenziamento dei fannulloni il governo come al solito ha approvato un testo fantasma, che normalmente viene scritto nei giorni successivi. Quindi non si può sapere davvero che cosa contenga. Ma esiste un comunicato del consiglio dei ministri (qui riprodotto) che non parla proprio di nessun reato penale per i dirigenti. Cita solo la “responsabilità disciplinare del dirigente che non proceda alla sospensione e all’avvio del procedimento”. Urge quindi che qualcuno, magari Matteo Renzi, spieghi alla Madia la riforma che porta la sua firma. Perchè lei sembra non averla capita…
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Re: Topic Politico
http://video.corriere.it/imam-aggressioni-colonia-donne-svestite-un-profumo-che-istigava/cf0b2f88-c06b-11e5-a781-c1871777b86c?cmpid=SF020103COR
questo non è un terrorista incappuciato a Baghdad, questo è un Imam di Colonia di cui si sa nome, cognome e indirizzo, qualcuno fa qualcosa o no?
questo non è un terrorista incappuciato a Baghdad, questo è un Imam di Colonia di cui si sa nome, cognome e indirizzo, qualcuno fa qualcosa o no?
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