Allenatore - Filippo INZAGHI
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Devils Élite • AC Milan Forum :: ROSSONERI :: GIOCATORI :: ARCHIVIO :: 2014/2015
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Re: Allenatore - Filippo INZAGHI
col Verona no, per dio, luridi bastardi...
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Re: Allenatore - Filippo INZAGHI
suma intervista il prossimo allenatore, mosciolivo in paragone sembra carismatico
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Re: Allenatore - Filippo INZAGHI
andava cacciato dopo la vergogna di Torino. Altro che aspettare col Verona. LOL
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Re: Allenatore - Filippo INZAGHI
Maurone infastidito dalla presenza di Tassotti.pollo0389 ha scritto:suma intervista il prossimo allenatore, mosciolivo in paragone sembra carismatico
Suma così insofferente verso i nostri mai visto, non riesce a difenderli neppure lui.
stetho- Rotterdam 1968
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Re: Allenatore - Filippo INZAGHI
serve con urgenza un allenatore di fama mondiale, è il primo passo per tornare invulnerabili
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Re: Allenatore - Filippo INZAGHI
Incredibile come ci sia gente che ancora cerca di difenderlo...che schifo
Dopo il triste pareggio del Milan a Verona contro il Chievo, sembra che nell’irritabile galassia chiamata popolo del web si sia scatenata la nostalgia per Clarence Seedorf, allenatore rossonero licenziato per far posto a Filippo Inzaghi. Nella logica elementare della lite sul web (e del tifoso italiano molto risultatista), poiché Seedorf in 19 partite ha realizzato 35 punti (media 1,84 a partita) e Inzaghi 34 in 25 (1,36), allora l’olandese ha fatto meglio e tanto valeva tenersi lui.
Premesso che con questa logica l’Inter dovrebbe cacciare Mancini e tornare a Mazzarri (ma a parte Walterone non c’è pressoché nessun tifoso nerazzurro nemmeno disposto a pensarci) la questione è interessante. Soprattutto se la si analizza alla luce di altri numeri: quelli di un confronto in profondità tra i due Milan, quello di Seedorf e quello di Inzaghi.
Ebbene, secondo quanto emerge dai dati forniti da Opta, il Milan dell’anno scorso e quello di quest’anno sono due squadre praticamente identiche. Che ci fosse in panchina Seedorf o Inzaghi, che ci fossero in campo Balotelli, Kaká, Taarabt e Pazzini o Ménez, Honda, Bonaventura e Destro, mediamente i palloni giocati erano 653,2 o 654, con una percentuale di utilità del 79% contro l’80%.
Minime anche le differenze sul posizionamento in campo. Il Milan di Seedorf aveva un baricentro medio di 50,4 metri, una lunghezza di squadra di 37,4 e una larghezza di 48,1. Quello di Inzaghi ha un baricentro di 48,7 metri, è leggermente più corta (34,3 metri: teoricamente un dato migliore) ed è larga 48,4. Se invece la si mette sul piano dell’atteggiamento mentale in campo, le cose non cambiano di molto. E comunque cambiano a favore di Inzaghi: il numero di palle recuperate è identico quasi al decimale (57,47 la scorsa stagione, 57,52 in questa), mentre i dati sui contrasti vinti e sui palloni intercettati sono migliorati con l’arrivo di Pippo sulla panchina rossonera (da 12,84 e 13,74 a 14,36 e 18,68).
Stesso discorso per l’unica differenza rilevante in attacco: il Milan di Inzaghi effettua meno tiri dall’interno dell’area avversaria (6,32 contro 7,05). Ma ha una percentuale di realizzazione molto più alta: 16% contro il 12 del Milan di Seedorf (e infatti la media gol, per quanto di pochissimo, è superiore: 1,4 contro 1,37).
E allora? Allora «uno studio-Uefa racconta che il cambio di allenatore dà la scossa per le prime quattro partite e poi la situazione dopo si assesta, torna come prima...». Può sembrare perfido citare le parole dell’a.d. milanista Adriano Galliani lo scorso novembre, a proposito del ritorno di Mancini all’Inter proprio alla vigilia del derby di Milano. Ma la realtà è ancora peggiore. I numeri parlano chiaro: quei pochi punti in più realizzati da Seedorf non possono che essere frutto di una qualche casualità. E di certo non sono figli della messa in pratica di un’idea di gioco. Che, se c’era, non si è molto vista.
Si tende, invece, troppo spesso a dimenticare la vera, grande cosa che Seedorf e Inzaghi hanno in comune: che sono due allenatori per i quali la panchina del Milan rappresenta il debutto come tecnici professionisti. Nella storia del calcio a volte ha funzionato, certo. Ma sono casi che si contano sulle dita di una mano. Guardiola al Barcellona. O un certo Fabio Capello al Milan. Erano gli anni 90: gloriosi, gloriosissimi. E per qualcuno, a quanto pare, anche irripetibili.
http://www.corriere.it/sport/calcio/serie-a/2014-2015/notizie/milan-meglio-seedorf-o-inzaghi-nessuno-due-lo-dicono-numeri-4eca648c-c0cc-11e4-b2c9-4738a8583ea9.shtml
Dopo il triste pareggio del Milan a Verona contro il Chievo, sembra che nell’irritabile galassia chiamata popolo del web si sia scatenata la nostalgia per Clarence Seedorf, allenatore rossonero licenziato per far posto a Filippo Inzaghi. Nella logica elementare della lite sul web (e del tifoso italiano molto risultatista), poiché Seedorf in 19 partite ha realizzato 35 punti (media 1,84 a partita) e Inzaghi 34 in 25 (1,36), allora l’olandese ha fatto meglio e tanto valeva tenersi lui.
Premesso che con questa logica l’Inter dovrebbe cacciare Mancini e tornare a Mazzarri (ma a parte Walterone non c’è pressoché nessun tifoso nerazzurro nemmeno disposto a pensarci) la questione è interessante. Soprattutto se la si analizza alla luce di altri numeri: quelli di un confronto in profondità tra i due Milan, quello di Seedorf e quello di Inzaghi.
Ebbene, secondo quanto emerge dai dati forniti da Opta, il Milan dell’anno scorso e quello di quest’anno sono due squadre praticamente identiche. Che ci fosse in panchina Seedorf o Inzaghi, che ci fossero in campo Balotelli, Kaká, Taarabt e Pazzini o Ménez, Honda, Bonaventura e Destro, mediamente i palloni giocati erano 653,2 o 654, con una percentuale di utilità del 79% contro l’80%.
Minime anche le differenze sul posizionamento in campo. Il Milan di Seedorf aveva un baricentro medio di 50,4 metri, una lunghezza di squadra di 37,4 e una larghezza di 48,1. Quello di Inzaghi ha un baricentro di 48,7 metri, è leggermente più corta (34,3 metri: teoricamente un dato migliore) ed è larga 48,4. Se invece la si mette sul piano dell’atteggiamento mentale in campo, le cose non cambiano di molto. E comunque cambiano a favore di Inzaghi: il numero di palle recuperate è identico quasi al decimale (57,47 la scorsa stagione, 57,52 in questa), mentre i dati sui contrasti vinti e sui palloni intercettati sono migliorati con l’arrivo di Pippo sulla panchina rossonera (da 12,84 e 13,74 a 14,36 e 18,68).
Stesso discorso per l’unica differenza rilevante in attacco: il Milan di Inzaghi effettua meno tiri dall’interno dell’area avversaria (6,32 contro 7,05). Ma ha una percentuale di realizzazione molto più alta: 16% contro il 12 del Milan di Seedorf (e infatti la media gol, per quanto di pochissimo, è superiore: 1,4 contro 1,37).
E allora? Allora «uno studio-Uefa racconta che il cambio di allenatore dà la scossa per le prime quattro partite e poi la situazione dopo si assesta, torna come prima...». Può sembrare perfido citare le parole dell’a.d. milanista Adriano Galliani lo scorso novembre, a proposito del ritorno di Mancini all’Inter proprio alla vigilia del derby di Milano. Ma la realtà è ancora peggiore. I numeri parlano chiaro: quei pochi punti in più realizzati da Seedorf non possono che essere frutto di una qualche casualità. E di certo non sono figli della messa in pratica di un’idea di gioco. Che, se c’era, non si è molto vista.
Si tende, invece, troppo spesso a dimenticare la vera, grande cosa che Seedorf e Inzaghi hanno in comune: che sono due allenatori per i quali la panchina del Milan rappresenta il debutto come tecnici professionisti. Nella storia del calcio a volte ha funzionato, certo. Ma sono casi che si contano sulle dita di una mano. Guardiola al Barcellona. O un certo Fabio Capello al Milan. Erano gli anni 90: gloriosi, gloriosissimi. E per qualcuno, a quanto pare, anche irripetibili.
http://www.corriere.it/sport/calcio/serie-a/2014-2015/notizie/milan-meglio-seedorf-o-inzaghi-nessuno-due-lo-dicono-numeri-4eca648c-c0cc-11e4-b2c9-4738a8583ea9.shtml
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Re: Allenatore - Filippo INZAGHI
Articolo delirante.
Quindi se Inzaghi e Seedorf praticamente sono sullo stesso livello e i punti in più fatti da Seedorf sono solo frutto della casualità significa che la colpa di tutto èe della dirigenza che ha costruito negli ultimi due anni due squadre scarse e piene di lacune...o no?
Quindi se Inzaghi e Seedorf praticamente sono sullo stesso livello e i punti in più fatti da Seedorf sono solo frutto della casualità significa che la colpa di tutto èe della dirigenza che ha costruito negli ultimi due anni due squadre scarse e piene di lacune...o no?
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Re: Allenatore - Filippo INZAGHI
Mattia80 ha scritto:Incredibile come ci sia gente che ancora cerca di difenderlo...che schifo
Dopo il triste pareggio del Milan a Verona contro il Chievo, sembra che nell’irritabile galassia chiamata popolo del web si sia scatenata la nostalgia per Clarence Seedorf, allenatore rossonero licenziato per far posto a Filippo Inzaghi. Nella logica elementare della lite sul web (e del tifoso italiano molto risultatista), poiché Seedorf in 19 partite ha realizzato 35 punti (media 1,84 a partita) e Inzaghi 34 in 25 (1,36), allora l’olandese ha fatto meglio e tanto valeva tenersi lui.
Premesso che con questa logica l’Inter dovrebbe cacciare Mancini e tornare a Mazzarri (ma a parte Walterone non c’è pressoché nessun tifoso nerazzurro nemmeno disposto a pensarci) la questione è interessante. Soprattutto se la si analizza alla luce di altri numeri: quelli di un confronto in profondità tra i due Milan, quello di Seedorf e quello di Inzaghi.
Ebbene, secondo quanto emerge dai dati forniti da Opta, il Milan dell’anno scorso e quello di quest’anno sono due squadre praticamente identiche. Che ci fosse in panchina Seedorf o Inzaghi, che ci fossero in campo Balotelli, Kaká, Taarabt e Pazzini o Ménez, Honda, Bonaventura e Destro, mediamente i palloni giocati erano 653,2 o 654, con una percentuale di utilità del 79% contro l’80%.
Minime anche le differenze sul posizionamento in campo. Il Milan di Seedorf aveva un baricentro medio di 50,4 metri, una lunghezza di squadra di 37,4 e una larghezza di 48,1. Quello di Inzaghi ha un baricentro di 48,7 metri, è leggermente più corta (34,3 metri: teoricamente un dato migliore) ed è larga 48,4. Se invece la si mette sul piano dell’atteggiamento mentale in campo, le cose non cambiano di molto. E comunque cambiano a favore di Inzaghi: il numero di palle recuperate è identico quasi al decimale (57,47 la scorsa stagione, 57,52 in questa), mentre i dati sui contrasti vinti e sui palloni intercettati sono migliorati con l’arrivo di Pippo sulla panchina rossonera (da 12,84 e 13,74 a 14,36 e 18,68).
Stesso discorso per l’unica differenza rilevante in attacco: il Milan di Inzaghi effettua meno tiri dall’interno dell’area avversaria (6,32 contro 7,05). Ma ha una percentuale di realizzazione molto più alta: 16% contro il 12 del Milan di Seedorf (e infatti la media gol, per quanto di pochissimo, è superiore: 1,4 contro 1,37).
E allora? Allora «uno studio-Uefa racconta che il cambio di allenatore dà la scossa per le prime quattro partite e poi la situazione dopo si assesta, torna come prima...». Può sembrare perfido citare le parole dell’a.d. milanista Adriano Galliani lo scorso novembre, a proposito del ritorno di Mancini all’Inter proprio alla vigilia del derby di Milano. Ma la realtà è ancora peggiore. I numeri parlano chiaro: quei pochi punti in più realizzati da Seedorf non possono che essere frutto di una qualche casualità. E di certo non sono figli della messa in pratica di un’idea di gioco. Che, se c’era, non si è molto vista.
Si tende, invece, troppo spesso a dimenticare la vera, grande cosa che Seedorf e Inzaghi hanno in comune: che sono due allenatori per i quali la panchina del Milan rappresenta il debutto come tecnici professionisti. Nella storia del calcio a volte ha funzionato, certo. Ma sono casi che si contano sulle dita di una mano. Guardiola al Barcellona. O un certo Fabio Capello al Milan. Erano gli anni 90: gloriosi, gloriosissimi. E per qualcuno, a quanto pare, anche irripetibili.
http://www.corriere.it/sport/calcio/serie-a/2014-2015/notizie/milan-meglio-seedorf-o-inzaghi-nessuno-due-lo-dicono-numeri-4eca648c-c0cc-11e4-b2c9-4738a8583ea9.shtml
Il pronto soccorso mediatico degli amici del coniglietto mangia bresaola e plasmon. Ieri si è offeso perché un tizio in conferenza gli ha spiattellato la verità.
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Re: Allenatore - Filippo INZAGHI
Pellizzari?
http://www.milannews.it/altre-notizie/pellizzari-a-sky-milan-piu-interessante-sorpresa-della-prima-giornata-154168
da notare la perla finale
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Re: Allenatore - Filippo INZAGHI
ci sarebbe da chiedergli "come gioca il Milan?"
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