Voci e idee sul Calciomercato 2014/2015
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Re: Voci e idee sul Calciomercato 2014/2015
torna a casa adel
Spirit of Saint Louis- Yokohama 2007
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Re: Voci e idee sul Calciomercato 2014/2015
Sols chiama torres il pupazzo spagnolo e difende sti escrmenti della società...
Janko- Milano 1995
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Re: Voci e idee sul Calciomercato 2014/2015
da noi è stato il migliore della rosa appena 5 mesi fa, mi basta
Spirit of Saint Louis- Yokohama 2007
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Re: Voci e idee sul Calciomercato 2014/2015
Dovrebbe bastarti anche il fatto che Redknapp abbia dichiarato che corre più lui che Taarabt LOL
OvunqueMilan89- Atene 2007
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Re: Voci e idee sul Calciomercato 2014/2015
ma basta con taarabt
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Re: Voci e idee sul Calciomercato 2014/2015
in pochi l'avevamo già squadrato l'anno scorso quando giocava con noi, non capivo l'impazzimento generale per lui francamente
Bleed- Montecarlo 2003
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Re: Voci e idee sul Calciomercato 2014/2015
Non è motivato, da noi lo sarebbe
MilanOnlyYou- Yokohama 2007
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Re: Voci e idee sul Calciomercato 2014/2015
la trovo una scusa, un giocatore se è professionale non si lascia condizionare cosi tanto dall'ambiente
Bleed- Montecarlo 2003
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Re: Voci e idee sul Calciomercato 2014/2015
Si é innamorato di Milanello e sta soffrendo
MilanOnlyYou- Yokohama 2007
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Re: Voci e idee sul Calciomercato 2014/2015
Non si è fatta attendere la risposta di Adel Taarabt ad Harry Redknapp, tecnico del QPR, il quale aveva accusato al marocchino di non essere ancora in forma. Questa l'intervista fiume dell'ex rossonero ai microfoni del Daily Mail:
Sulle parole Redknapp: "Spende la maggior parte del tempo in ufficio, quando mette giù il telefono scende a vederci per 10 minuti. E' stato in quel caso che ha detto di avere in mente di utilizzarmi contro il Liverpool (ma il marocchino non è andato nemmeno in panchina ndr.). Sono un professionista, questo non si tratta di rappresaglia, ma per difendere la mia reputazione. Ho giocato nella squadra riserve per 90 minuti e se pensava che non stessi correndo poteva farmi uscire. Forse non rendo come posso perché era una partita riserve e mi stavo proteggendo. Non è che posso buttare il pallone se perdiamo le partite. Il mio lavoro è creare, portare gol alla squadra. Magari si aspetta più scivolate, ma non sono questo tipo di giocare. Posso entrare in forma solo giocando in Premier League. Puoi allenarti sei o sette ore, ma non sarai mai in forma.
Sugli allenamenti e le partite: "Gli allenamenti non sono dello stesso livello di quelli del Milan, o quello che potrei aspettarmi sotto un altro allenatore. Non sono così intensi, i giocatori non sono così motivati. E' lo stesso che accadeva al Tottenham anni fa. Quando abbiamo giocato con il West Ham ha detto ai giocatori: "Non siete in forma, non siete questo, non siete quello". Io ho detto: "Il problema è che non abbiamo nessun piano partita, non sappiamo come pressare come una squadra. Non è questione di correre intorno, bisogna giocare con il cervello". Pensavo che il West Ham non aveva giocatori migliori dei nostri, semplicemente erano meglio organizzati. Quasi tutte le volte che perdiamo la palla la squadra avversaria segna Dobbiamo fare qualcosa per questo. Se lavori come una squadra corri di meno. Se qualcuno sprinta 100 metri, gli altri giocano un triangolo e lui non prenderà mai la palla. Se tutti corressero 10 metri allora saremmo in forma, ma noi non lo facciamo mai. Lui non lo capisce, i tecnici non hanno alcuna influenza su Harry, nessuna. Sono lì giusto per essere lì. Dopo la gara col West Ham disse che la squadra non era in forma. Dopo il Liverpool che la prestazione non era buona, disse che tutto è stato perfetto. Che? In una settimana è cambiato lo stato di forma? Impossibile".
Sul periodo al Milan: "Ho parlato con Les Ferdinand e mi ha detto: "Che giocatore che sei, dovresti giocare ogni volta, ti ho seguito al Milan e sei stato fantastico". Les non ci parla in allenamento, ci guarda e poi va a vedere i ragazzi allo stesso modo. Mi conosce dai tempi del Tottenham e abbiamo un bel rapporto. Quando ero al Milan, qualche volta Kakà e Robinho non giocavano. Poi sono arrivato al QPR, e non sto mancando di rispetto ai miei compagni perché ho un buon rapporto con loro, ma sono stato sorpreso di non giocare".
Sul numero di maglia e il rapporto con i tifosi: "Quando sono tornato dal Milan mi è stato detto che non sarei più stato il numero 10. Non ho mai voluto essere il numero 10, ma i tifosi hanno chiesto di prendere il 10 e non il 7 per via della leggenda Stan Bowles. Volevano che avessi la maglia numero 10. Hanno detto che non hanno visto un giocatore così esaltante per 20 o 25 anni, così ho detto a Tony Fernandes che l'avrei preso. Poi questa estate mi è stato detto che avrei avuto il 27 e ho detto: "Ok, no problem", Non ho detto niente". Penso che ovviamente i tifosi del QPR mi vogliono bene. Io voglio bene al QPR e ai tifosi, sono il mio club. Non si può rompere il rapporto tra me e i tifosi, sta cercando di mettere i tifosi contro di me".
Sullo stato di forma e il presunto sovrappeso: "Non mi piace il cibo che ci danno al centro allenamenti, ma mangio sano come tutti gli altri giocatori. Semplice. Il mio peso più alto al Milan era 86kg, quello più basso 84kg. Adesso sono 85 kg, non è vero che non sono in forma. Ha cercato di dare una scusa. (Taarabt alza la maglietta mostrando effettivamente di essere in forma ndr.).
Sul fatto di non aver giocato col Liverpool e ancora su Redknapp: "Volevo giocare quella partita, quando ho saputo che non avrei giocato e mi sono arrabbiato. Mio padre e la mia famiglia mi hanno chiamato ma non ho risposto. Amo il calcio, quando non gioco mi arrabbio. Perché ha parlato di un giocatore non impiegato nella partita? Il giornalista ha fatto il suo lavoro e ha chiesto se fossi infortunato. Lui avrebbe dovuto rispondere "Quando sarà in forma giocherà". Non ha 30 o 35 anni, è un manager esperto e avrebbe dovuto avere il controllo della situazione. Non ho fatto il pre-campionato con la squadra perché avevo un infortunio alla caviglia, così non ero al 100%. Il club non merita di essere in questa situazione. Abbiamo fantastici proprietari che vogliono aiutarci e ci danno tutto per rendere. Non ci sono molti proprietari del genere e meritano di meglio. Sono fantastici con me e tutti gli altri. Sono anche molto pazienti. Non c'è panico, sono rilassati, vogliono migliorare, rendere il club migliore e farei i tifosi felici".
www.milannews.it
Sulle parole Redknapp: "Spende la maggior parte del tempo in ufficio, quando mette giù il telefono scende a vederci per 10 minuti. E' stato in quel caso che ha detto di avere in mente di utilizzarmi contro il Liverpool (ma il marocchino non è andato nemmeno in panchina ndr.). Sono un professionista, questo non si tratta di rappresaglia, ma per difendere la mia reputazione. Ho giocato nella squadra riserve per 90 minuti e se pensava che non stessi correndo poteva farmi uscire. Forse non rendo come posso perché era una partita riserve e mi stavo proteggendo. Non è che posso buttare il pallone se perdiamo le partite. Il mio lavoro è creare, portare gol alla squadra. Magari si aspetta più scivolate, ma non sono questo tipo di giocare. Posso entrare in forma solo giocando in Premier League. Puoi allenarti sei o sette ore, ma non sarai mai in forma.
Sugli allenamenti e le partite: "Gli allenamenti non sono dello stesso livello di quelli del Milan, o quello che potrei aspettarmi sotto un altro allenatore. Non sono così intensi, i giocatori non sono così motivati. E' lo stesso che accadeva al Tottenham anni fa. Quando abbiamo giocato con il West Ham ha detto ai giocatori: "Non siete in forma, non siete questo, non siete quello". Io ho detto: "Il problema è che non abbiamo nessun piano partita, non sappiamo come pressare come una squadra. Non è questione di correre intorno, bisogna giocare con il cervello". Pensavo che il West Ham non aveva giocatori migliori dei nostri, semplicemente erano meglio organizzati. Quasi tutte le volte che perdiamo la palla la squadra avversaria segna Dobbiamo fare qualcosa per questo. Se lavori come una squadra corri di meno. Se qualcuno sprinta 100 metri, gli altri giocano un triangolo e lui non prenderà mai la palla. Se tutti corressero 10 metri allora saremmo in forma, ma noi non lo facciamo mai. Lui non lo capisce, i tecnici non hanno alcuna influenza su Harry, nessuna. Sono lì giusto per essere lì. Dopo la gara col West Ham disse che la squadra non era in forma. Dopo il Liverpool che la prestazione non era buona, disse che tutto è stato perfetto. Che? In una settimana è cambiato lo stato di forma? Impossibile".
Sul periodo al Milan: "Ho parlato con Les Ferdinand e mi ha detto: "Che giocatore che sei, dovresti giocare ogni volta, ti ho seguito al Milan e sei stato fantastico". Les non ci parla in allenamento, ci guarda e poi va a vedere i ragazzi allo stesso modo. Mi conosce dai tempi del Tottenham e abbiamo un bel rapporto. Quando ero al Milan, qualche volta Kakà e Robinho non giocavano. Poi sono arrivato al QPR, e non sto mancando di rispetto ai miei compagni perché ho un buon rapporto con loro, ma sono stato sorpreso di non giocare".
Sul numero di maglia e il rapporto con i tifosi: "Quando sono tornato dal Milan mi è stato detto che non sarei più stato il numero 10. Non ho mai voluto essere il numero 10, ma i tifosi hanno chiesto di prendere il 10 e non il 7 per via della leggenda Stan Bowles. Volevano che avessi la maglia numero 10. Hanno detto che non hanno visto un giocatore così esaltante per 20 o 25 anni, così ho detto a Tony Fernandes che l'avrei preso. Poi questa estate mi è stato detto che avrei avuto il 27 e ho detto: "Ok, no problem", Non ho detto niente". Penso che ovviamente i tifosi del QPR mi vogliono bene. Io voglio bene al QPR e ai tifosi, sono il mio club. Non si può rompere il rapporto tra me e i tifosi, sta cercando di mettere i tifosi contro di me".
Sullo stato di forma e il presunto sovrappeso: "Non mi piace il cibo che ci danno al centro allenamenti, ma mangio sano come tutti gli altri giocatori. Semplice. Il mio peso più alto al Milan era 86kg, quello più basso 84kg. Adesso sono 85 kg, non è vero che non sono in forma. Ha cercato di dare una scusa. (Taarabt alza la maglietta mostrando effettivamente di essere in forma ndr.).
Sul fatto di non aver giocato col Liverpool e ancora su Redknapp: "Volevo giocare quella partita, quando ho saputo che non avrei giocato e mi sono arrabbiato. Mio padre e la mia famiglia mi hanno chiamato ma non ho risposto. Amo il calcio, quando non gioco mi arrabbio. Perché ha parlato di un giocatore non impiegato nella partita? Il giornalista ha fatto il suo lavoro e ha chiesto se fossi infortunato. Lui avrebbe dovuto rispondere "Quando sarà in forma giocherà". Non ha 30 o 35 anni, è un manager esperto e avrebbe dovuto avere il controllo della situazione. Non ho fatto il pre-campionato con la squadra perché avevo un infortunio alla caviglia, così non ero al 100%. Il club non merita di essere in questa situazione. Abbiamo fantastici proprietari che vogliono aiutarci e ci danno tutto per rendere. Non ci sono molti proprietari del genere e meritano di meglio. Sono fantastici con me e tutti gli altri. Sono anche molto pazienti. Non c'è panico, sono rilassati, vogliono migliorare, rendere il club migliore e farei i tifosi felici".
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