45 - Mario BALOTELLI

Mi auguro vada via. Altre volte l'ho detto provocatoriamente, questa volta sono serio.
Molto semplicemente: certi giocatori non possiamo permetterceli. Non mi riferisco al lato economico o tecnico. Non possiamo permetterci personaggi che per una ragione o per l'altra hanno un simile risalto mediatico. Altrimenti con noi è sempre un tiro al bersaglio.
Non è possibile ogni volta accendere la televisione, aprire il giornale o una pagina web e ascoltare e leggere le solite lagne contro la stessa persona. Il comportamento non c'entra un bel niente. Trenta secondi di intervista dopo una sconfitta non possono scatenare un simile putiferio. Conte insulta il genere umano ogni volta che un microfono si trova nei paraggi, compresi gli stessi compiaciuti intervistatori, con una tale arroganza da fare impallidire il nostro. Come lui molti altri, allenatori, calciatori, dirigenti.
Neanche le prestazioni c'entrano, mi spiace. Matri incespica sul pallone per mesi e non si legge mezza critica. Altri non fanno molto meglio, ma vengono esaltati come eroi romantici. Quanto all'impegno, alla dedizione, alla voglia, la pecora nera non bruca in solitudine.
Forse qualcuno ha dimenticato, ma io ricordo cosa scriveva la stampa di Ibrahimovic. Ibrahimovic dico, non Balotelli, Tevez o Paloschi. Un calciatore inimitabile, assolutamente unico, se non il più forte di tutti, certamente tra i più forti. Eppure rammento le insinuazioni, i dubbi degli esperti (potete sorridere), i casi costruiti per ogni colpo di tosse. Un grande solista, ma un limite per la squadra. Con lui si gioca un brutto calcio. Pessimo elemento nello spogliatoio. Nervoso, antisportivo, arrogante. Opportunista. Avido. Misogino. Convegni, trattati, dissertazioni scientifiche intorno ai suoi presunti mal di pancia. Negli illustri pareri dei cervelloni del pallone c'era una sorta di ripresa anaforica, una formula fissa con cui scandire il discorso: "Un grande talento, però..." Sempre un però, una scusa, un pretesto per buttarla in caciara.
Sono convinto che se Balotelli fosse un giocatore della Juventus i giudizi sarebbero molto diversi. Magari non sarebbe presentato come il Mandela italiano, perché il ragazzo purtroppo ha problemi evidenti che nessuno intende negare, ma eviterebbe almeno il processo per crimini contro l'umanità. Allo stesso modo, qualunque testa potenzialmente tiepida accostata a noi diverrebbe e diviene, basti pensare a Taarabt, oggetto di censura. Quando Tevez al Milan sembrava cosa fatta, Massimo Mauro aveva già affilato zanne e artigli. Se la società non interviene con decisione, allora tanto vale lasciar perdere certi nomi.

dany ha scritto:ma non l'ha fatta per la campagna anti razzismo?

Appunto. Serve proprio a sconvolgere quei poveretti che sono ancora razzisti nel 2014.

Giannino ha scritto:l'ha fatta anche Suarez

...............................


..................

e non l'ha fatta evra poi... campagna anti razzismo totalmente a puttane per scelta illogica.

Giannino ha scritto:l'ha fatta anche Suarez

...............................


..................

  

suarez credibilissimo

Monaco, Falcao sogna Balotelli: "Un giocatore importante"
Il colombiano vorrebbe come partner d'attacco SuperMario


Radamel Falcao e Mario Balotelli, una coppia gol pazzesca, si potrebbe formare al Monaco. Almeno queste sarebbero le intenzioni dell'attaccante colombiano, che ad "AS" ha confidato la sua speranza di avere a fianco il numero 45 rossonero: "Il progetto del Monaco è ambizioso, normale che si vogliano giocatori importanti come Balotelli". Il giocatore ha poi aggiunto: "Io però penso solo a recuperare per il Mondiale".

Infine, Falcao rivolge un pensiero pieno di felicità anche agli ex-compagni dell'Atletico Madrid, autori finora di un'annata strepitosa: "Sono molto felice di quanto stanno facendo e gli auguro il meglio: nella vita di un calciatore le squadre si cambiano, la vita è così".

www.sportmediaset.it

Corriere - Prandelli: "Balotelli sarà in Brasile, ma lo voglio rispettoso"

"Concordo con Seedorf quando sottolinea come Mario abbia fatto un salto in avanti, non alzando le mani per protestare, in campo ha un atteggiamento migliore nelle ultime settimane, ma dopo la sfida di Roma non doveva andare a parlare alla televisione". La voce è del commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli che, al Corriere della Sera oggi in edicola, parla del momento dell'attaccante rossonero Mario Balotelli. "In Nazionale Mario ha segnato 14 reti - commenta Prandelli - e non sono di certo poche, chi vede la porta come lui deve stare vicino alla porta. In Brasile Mario ci sarà, ma sarà un Mondiale con un grande dispendio di energie e nessuno sarà titolare inamovibile. Poi, prima di ogni altra cosa, voglio che vi sia rispetto verso tutti".

www.milannews.it

"chi vede la porta come lui deve stare vicino alla porta"

un anno e mezzo che impazzisco per questa cosa

è il primo a starci lontano

io mi domando se questo guarda queste partite e magari ci fa una riflessione sopra..