Motomondiale 2015
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Re: Motomondiale 2015
Anche oggi davanti a Lorenzo
Stark- Yokohama 2007
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Re: Motomondiale 2015
Doppietta in casa Marquez
Vale chiude secondo gara e mondiale, Lorenzo tenta il tutto per tutto per rimontare ma gli va malissimo
Vale chiude secondo gara e mondiale, Lorenzo tenta il tutto per tutto per rimontare ma gli va malissimo
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Re: Motomondiale 2015
La tengo registrata, visto il tuo messaggio mi sa che evito di guardarla
MilanOnlyYou- Yokohama 2007
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Motomondiale 2015
Dovizioso: "Stoner dominava, ma questa Ducati è più forte"
Il forlivese carico per il via del mondiale: "Casey volava, ma era lui a fare la differenza perché la seconda Desmo non gli è mai stata vicina: noi oggi, invece, siamo più competitivi e forti e la GP15 funziona bene"
22 MARZO 2015 - PARMA
Il professor Andrea Dovizioso è carico. Anzi, parole sue, "mai stato più pronto". Sorride, il Dovi, perfettamente a suo agio nei panni di grande protagonista annunciato con una Ducati rinata nel Mondiale che scatta la prossima settimana in Qatar. Così come nel ruolo di insegnante per un giorno. È suo, infatti, uno dei volti di #guardaavanti, la campagna sociale lanciata da Tim assieme alla Ducati, per l'uso consapevole, anzi, il non uso del telefonino quando si è al volante. E così, per qualche ora ecco Andrea sistemarsi su una sgabello davanti a qualche centinaio di studenti dei licei Bertolucci e Primo Levi di Parma per parlare di sicurezza stradale. "Sono stato ragazzo anch'io, e so che a quell'età cerchi di essere tra i più fighi. Ma correndo, capisci quanto la sicurezza sia importante. Alla vostra età ci si sente forti e invincibili, ma basta un niente perché le conseguenze siano gravi. Per te o per chi incontri sulla strada" è il messaggio.
Abituato a superare i 300 orari in pista, in strada che conducente di auto o moto è Dovizioso?
"Non sono mai stato uno che fa cavolate, anzi, odio chi si comporta così. Noi che corriamo in moto in pista abbiamo una sensibilità al rischio maggiore, conosciamo di più i rischi che stiamo correndo, anche se non sempre è facile andare piano per strada".
Da #guardaavanti a guardiamo avanti: tra una settimana si corre in Qatar e dopo un ottimo inverno lei ha detto di non essere mai stato più pronto di adesso.
"È la realtà. Soprattutto quando tocchi il fondo. Dobbiamo dire la verità, il primo anno che ho fatto in Ducati,abbiamo toccato il fondo a livello di risultati e situazioni, considerando gli obiettivi che ha sempre avuto Ducati e che ho sempre avuto io. Quello è stato un anno molto, molto difficile, e ora questa situazione ci fa godere: perché abbiamo lavorato e sofferto tantissimo e adesso, dopo un lavoro fatto particolarmente bene e in modo intelligente, ci troviamo a essere competitivi. Molto competitivi. Esserlo oggi, finendo nei test in Qatar davanti a quelli che voi giornalisti chiamate i Fantastici Quattro e davanti a Honda e Yamaha è una situazione indescrivibile. Lo dico per me, ma anche per Dall'Igna, per tutti gli ingegneri che hanno lavorato e sofferto in questi anni, per Domenicali, Ciabatti e tutta la squadra. È già bello trovarsi in questa situazione, ma siamo talmente carichi che speriamo questo sia solo l'inizio".
Non siamo ancora partiti, ma ci sono stati mezzi sussurri di Rossi, di Lorenzo, di Marquez... Sembra di essere tornati ai tempi di Stoner, quando le vittorie Ducati erano spiegate con le gomme Bridgestone, la benzina nascosta nel telaio... Insomma, in poche settimane la Ducati è tornata a far paura.
"E io credo che noi oggi siamo più competitivi e forti. Allora Casey dominava, ma era soprattutto lui che faceva la differenza, infatti la seconda Ducati non gli è mai stata vicina. Vuol dire che la moto non era così competitiva. In questo momento, invece, la GP15 è competitiva, è una moto normale di base, che funziona. Ora sta a noi lavorare sulle rifiniture per fare la differenza e vincere".
Intende dire che si va in Qatar per vincere?
"No, andiamo in Qatar per fare il podio. Nei test eravamo veloci. Però io conosco benissimo quei quattro avversari, so che moto hanno, come lavorano nei test e nei weekend di gara. Fare il podio sarà comunque una impresa molto difficile".
Se Dall'Igna è riuscito a fare questa moto, il merito in ogni caso è anche suo e di Andrea Iannone che avete dato certe indicazioni.
"Un risultato a questo livelli non lo si può ottenere per merito di una sola persona. Un pilota non può riuscirci se non ha una squadra alle spalle, ma lo stesso vale per un ingegnere, se non ha sotto di lui persone che lavorano bene e un pilota che lo indirizza nella direzione giusta. Ci sono piloti più sensibili, bravi e meno bravi, ma se non hai alle spalle una struttura con persone che hanno una certa conoscenza e intelligenza nel lavorare insieme, non vai da nessuna parte".
Tre parole per definire Dall'Igna.
"Maturo. Competente e... (lunghissima pausa; n.d.r. ) determinato".
La prima cosa che gli ha detto a Sepang dopo il primo giro in sella alla GP15.
"Cazzo, la moto gira. Ed era l'unica cosa che voleva sentirsi dire".
Dovizioso in questo momento si sente rivalutato?
"Ci tengo a rispondere a questa domanda. Perché quando tu difendi certi colori che hanno vinto tanto, automaticamente la gente pensa che quella sia la moto vincente. È stupido e sbagliato. Io credo di essere stato sottovalutato in certi anni passati, quando ho fatto buoni risultati ma non ho vinto. In Ducati, dove da tanto nessuno riusciva a vincere, facendo buoni risultati adesso sono invece rivalutato. Sì, sono maturato, gestisco meglio certe situazioni, ma non sono molto diverso dal passato. La verità sta come sempre nel mezzo".
Di sicuro, dopo essere stata rifiutata da molti piloti nel passato, anche sull'esperienza del fallimento di Rossi, se confermerà le attese adesso questa Ducati farà gola a molti.
"Sì ma io voglio restare qui. Se mi guardassi in giro significherebbe che non sto facendo i risultati che voglio, invece davanti abbiamo due anni assieme con un progetto buono. L'obiettivo è vincere, poi al futuro ci penseremo".
Iannone che cosa le dice della GP15?
"Lui ha un modo diverso di parlare e descrivere le cose. Alla fine i concetti sono gli stessi, ma in termini diversi. Ha avvertito le stesse sensazioni, la moto funziona, non può certo dire che non va".
Il problema con la frenata è risolto?
"No. Perché non abbiamo avuto tempo per lavorarci, ma il Qatar non ti richiede questa stabilità come la Malesia. Quindi a Losail non è stato un grosso problema".
Parlava dei Fantastici Quattro. Lei dove si mette?
"Io sento che quest'anno posso inserirmi. Marquez ha qualcosa in più e in questo momento il livello è altissimo, in passato non ci sono mai stati così tanti grandi piloti nello stesso momento. In ogni caso, Marc, Valentino, Lorenzo e Pedrosa hanno vinto più di me, quindi sarebbe inutile dire che mi sento alla loro pari. Però sento che posso farcela".
Quante gare passeranno prima che la Ducati cominci a dover fare a meno dei vantaggi di gomme e benzina riservati alle Open?
"Indipendentemente da quello che succederà, non ci condizionerà. Abbiamo realizzato una moto competitiva, se ci toglieranno questi vantaggi non ci faranno tornare indietro".
http://www.gazzetta.it/Moto/moto-GP/22-03-2015/motogp-dovizioso-questa-ducati-piu-forte-stoner-110196806932.shtml
Il forlivese carico per il via del mondiale: "Casey volava, ma era lui a fare la differenza perché la seconda Desmo non gli è mai stata vicina: noi oggi, invece, siamo più competitivi e forti e la GP15 funziona bene"
22 MARZO 2015 - PARMA
Il professor Andrea Dovizioso è carico. Anzi, parole sue, "mai stato più pronto". Sorride, il Dovi, perfettamente a suo agio nei panni di grande protagonista annunciato con una Ducati rinata nel Mondiale che scatta la prossima settimana in Qatar. Così come nel ruolo di insegnante per un giorno. È suo, infatti, uno dei volti di #guardaavanti, la campagna sociale lanciata da Tim assieme alla Ducati, per l'uso consapevole, anzi, il non uso del telefonino quando si è al volante. E così, per qualche ora ecco Andrea sistemarsi su una sgabello davanti a qualche centinaio di studenti dei licei Bertolucci e Primo Levi di Parma per parlare di sicurezza stradale. "Sono stato ragazzo anch'io, e so che a quell'età cerchi di essere tra i più fighi. Ma correndo, capisci quanto la sicurezza sia importante. Alla vostra età ci si sente forti e invincibili, ma basta un niente perché le conseguenze siano gravi. Per te o per chi incontri sulla strada" è il messaggio.
Abituato a superare i 300 orari in pista, in strada che conducente di auto o moto è Dovizioso?
"Non sono mai stato uno che fa cavolate, anzi, odio chi si comporta così. Noi che corriamo in moto in pista abbiamo una sensibilità al rischio maggiore, conosciamo di più i rischi che stiamo correndo, anche se non sempre è facile andare piano per strada".
Da #guardaavanti a guardiamo avanti: tra una settimana si corre in Qatar e dopo un ottimo inverno lei ha detto di non essere mai stato più pronto di adesso.
"È la realtà. Soprattutto quando tocchi il fondo. Dobbiamo dire la verità, il primo anno che ho fatto in Ducati,abbiamo toccato il fondo a livello di risultati e situazioni, considerando gli obiettivi che ha sempre avuto Ducati e che ho sempre avuto io. Quello è stato un anno molto, molto difficile, e ora questa situazione ci fa godere: perché abbiamo lavorato e sofferto tantissimo e adesso, dopo un lavoro fatto particolarmente bene e in modo intelligente, ci troviamo a essere competitivi. Molto competitivi. Esserlo oggi, finendo nei test in Qatar davanti a quelli che voi giornalisti chiamate i Fantastici Quattro e davanti a Honda e Yamaha è una situazione indescrivibile. Lo dico per me, ma anche per Dall'Igna, per tutti gli ingegneri che hanno lavorato e sofferto in questi anni, per Domenicali, Ciabatti e tutta la squadra. È già bello trovarsi in questa situazione, ma siamo talmente carichi che speriamo questo sia solo l'inizio".
Non siamo ancora partiti, ma ci sono stati mezzi sussurri di Rossi, di Lorenzo, di Marquez... Sembra di essere tornati ai tempi di Stoner, quando le vittorie Ducati erano spiegate con le gomme Bridgestone, la benzina nascosta nel telaio... Insomma, in poche settimane la Ducati è tornata a far paura.
"E io credo che noi oggi siamo più competitivi e forti. Allora Casey dominava, ma era soprattutto lui che faceva la differenza, infatti la seconda Ducati non gli è mai stata vicina. Vuol dire che la moto non era così competitiva. In questo momento, invece, la GP15 è competitiva, è una moto normale di base, che funziona. Ora sta a noi lavorare sulle rifiniture per fare la differenza e vincere".
Intende dire che si va in Qatar per vincere?
"No, andiamo in Qatar per fare il podio. Nei test eravamo veloci. Però io conosco benissimo quei quattro avversari, so che moto hanno, come lavorano nei test e nei weekend di gara. Fare il podio sarà comunque una impresa molto difficile".
Se Dall'Igna è riuscito a fare questa moto, il merito in ogni caso è anche suo e di Andrea Iannone che avete dato certe indicazioni.
"Un risultato a questo livelli non lo si può ottenere per merito di una sola persona. Un pilota non può riuscirci se non ha una squadra alle spalle, ma lo stesso vale per un ingegnere, se non ha sotto di lui persone che lavorano bene e un pilota che lo indirizza nella direzione giusta. Ci sono piloti più sensibili, bravi e meno bravi, ma se non hai alle spalle una struttura con persone che hanno una certa conoscenza e intelligenza nel lavorare insieme, non vai da nessuna parte".
Tre parole per definire Dall'Igna.
"Maturo. Competente e... (lunghissima pausa; n.d.r. ) determinato".
La prima cosa che gli ha detto a Sepang dopo il primo giro in sella alla GP15.
"Cazzo, la moto gira. Ed era l'unica cosa che voleva sentirsi dire".
Dovizioso in questo momento si sente rivalutato?
"Ci tengo a rispondere a questa domanda. Perché quando tu difendi certi colori che hanno vinto tanto, automaticamente la gente pensa che quella sia la moto vincente. È stupido e sbagliato. Io credo di essere stato sottovalutato in certi anni passati, quando ho fatto buoni risultati ma non ho vinto. In Ducati, dove da tanto nessuno riusciva a vincere, facendo buoni risultati adesso sono invece rivalutato. Sì, sono maturato, gestisco meglio certe situazioni, ma non sono molto diverso dal passato. La verità sta come sempre nel mezzo".
Di sicuro, dopo essere stata rifiutata da molti piloti nel passato, anche sull'esperienza del fallimento di Rossi, se confermerà le attese adesso questa Ducati farà gola a molti.
"Sì ma io voglio restare qui. Se mi guardassi in giro significherebbe che non sto facendo i risultati che voglio, invece davanti abbiamo due anni assieme con un progetto buono. L'obiettivo è vincere, poi al futuro ci penseremo".
Iannone che cosa le dice della GP15?
"Lui ha un modo diverso di parlare e descrivere le cose. Alla fine i concetti sono gli stessi, ma in termini diversi. Ha avvertito le stesse sensazioni, la moto funziona, non può certo dire che non va".
Il problema con la frenata è risolto?
"No. Perché non abbiamo avuto tempo per lavorarci, ma il Qatar non ti richiede questa stabilità come la Malesia. Quindi a Losail non è stato un grosso problema".
Parlava dei Fantastici Quattro. Lei dove si mette?
"Io sento che quest'anno posso inserirmi. Marquez ha qualcosa in più e in questo momento il livello è altissimo, in passato non ci sono mai stati così tanti grandi piloti nello stesso momento. In ogni caso, Marc, Valentino, Lorenzo e Pedrosa hanno vinto più di me, quindi sarebbe inutile dire che mi sento alla loro pari. Però sento che posso farcela".
Quante gare passeranno prima che la Ducati cominci a dover fare a meno dei vantaggi di gomme e benzina riservati alle Open?
"Indipendentemente da quello che succederà, non ci condizionerà. Abbiamo realizzato una moto competitiva, se ci toglieranno questi vantaggi non ci faranno tornare indietro".
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Spirit of Saint Louis- Yokohama 2007
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Re: Motomondiale 2015
ed è pole
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Re: Motomondiale 2015
Sta andando piano Vale...
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Re: Motomondiale 2015
Ducati impressionante quest'anno.
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Re: Motomondiale 2015
Bruttina questa prima gara... mamma mia E podio tutto italiano!
Valentino immortale. 36 anni e 30 kg più degli altri piloti, ma di cosa stiamo parlando?
Valentino immortale. 36 anni e 30 kg più degli altri piloti, ma di cosa stiamo parlando?
Stark- Yokohama 2007
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Re: Motomondiale 2015
Gara allucinante
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