Nuovo stadio Milan?

Ad.Unicredit: "Finanziare lo stadio del Milan? Se il progetto è sostenibile..."

A margine dell'inaugurazione dell'Unicredit Pavilion, l'ad di Unicredit Federico Ghizzoni ha commentato così le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni in merito al possibile finanziamento della sua banca al nuovo stadio del Milan al Portello: "Ho letto anch'io queste indiscrezioni, ma non ho la certezza che sia così - riporta repubblica.it -. Non lo so, vedremo, ma mi sembra che il progetto non sia stato ancora completamente approvato. Di certo, Unicredit anche in passato è stata operativa nel project financing e l'ha fatto con stadi importanti come l'Allianz Arena del Bayern Monaco, con due stadi polacchi per gli Europei e per uno stadio in Turchia. Se è un progetto che si autofinanzia siamo aperti a valutarlo, ma non mi sembra che ci sia stato un approccio concreto sul tema".

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Repubblica - Milan, ancora dubbi sul nuovo stadio: oggi il progetto sarà studiato da Mr.Bee

Secondo quanto riferisce l’edizione odierna di Repubblica, Bee Taechaubol, che ieri ha incontrato ad Arcore per 4 ore Silvio Berlusconi, oggi prenderà visione del progetto rossonero per la costruzione del nuovo stadio al Portello. Le perplessità e i duebbi sul nuovo impianto milanista, però, rimangono sia in Fininvest che nella famiglia Berlusconi.

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Lo amplierà a 100k posti a sedere.

Tutta sta tiritera sul Portello poi nemmeno in Fininvest&Berlusconi Famiglia sono convinti del progetto?

magari SB si e' ricordato l'altroieri che la figlia vuole far lo stadio

Ma se avevano dubbi che minchia si sono presentati a fare per l'assegnazione dell'area?
Se cambiano idea dopo aver vinto praticamente avrebbero danneggiato la concorrenza e anche Ente Fiera credo che avrebbe molto da ridire e immaginop che ci sarebbe qualche penale da pagare.

Forse per loro non conviene investire sullo stadio con i loro soldi con la prospettiva di cedere la maggioranza entro 5 anni. Vorrebbero vedere se Bee è d'accordo sul progetto dello stadio per sgravare l'onere di investimento sullo stadio.

e immagino che tutto questo 2-3 mesi fa nn lo sapevano

basta ampliarlo

Stadio al Portello, dietrofront del Milan: «Non paghiamo la bonifica»
Lettera del club alla Fiera, disattesi gli impegni. Portello a rischio

Silvio Berlusconi che entra direttamente in campo per sbaragliare l’ultimo concorrente e poter costruire il nuovo stadio che pareva diventato di importanza vitale proprio lì, al Portello. Alla fine l’aggiudicazione delle aree messe a bando, il 7 luglio. Poi, per un mese, l’attesa per la firma del contratto. Quattrocento pagine approvate una ad una da decine di legali. Ma ieri, a sorpresa, l’incredibile dietrofront dell’Ac Milan. Arrivato per mail alle 17 come una doccia fredda sulla testa del presidente di Fondazione Fiera, Benito Benedini, che nelle battute finali della gara aveva condotto con abilità magistrale l’asta al rialzo tra il club rossonero e Vitali portando entrambi i candidati ad offrire come canone 4 milioni (da 2,5).

Erano giorni che Fondazione aspettava di ricevere controfirmata la lettera dove aveva riassunto tutti gli impegni presi dal Milan in fase di aggiudicazione della gara. Il giorno «X» doveva essere il 27 luglio, lunedì: ma poi il cda fissato ad hoc dal Milan sullo stadio era stato posticipato di una settimana, a ieri. Forse per lasciare ampie manovre alle trattative in corso con Bee Taechaubol. Domenica però s’è chiuso l’accordo col nuovo socio tailandese. E cosa ne è dunque dello stadio?
Il verdetto sta in quelle due pagine fitte, siglate da Barbara Berlusconi. Dove paiono disattesi molti degli impegni scritti «già assunti per vincere il bando». In particolare il più critico, quello sui costi di bonifica. Ac Milan, messo alle strette, alle ultime battute della sfida aveva garantito la manleva totale. Ora fa marcia indietro: «Gli esperti hanno valutato (...) una spesa onerosa oltre le attese (...). Dobbiamo limitare il costo a nostro carico». Trattativa (tardiva) sul prezzo? O modo per sfilarsi, un ritiro a sorpresa su cui hanno pesato l’opposizione di Fininvest e la freddezza di Bee che nel suo soggiorno milanese, Barbara Berlusconi non l’ha neanche incontrata? O magari: ci sono trattative parallele in corso?

Tra le alternative al Portello, Ac Milan considerava ad esempio l’ex area Falck a Sesto. Un milione di metri quadrati che fanno capo ad un imprenditore privato (Davide Bizzi): cosa che renderebbe veloci i tempi per eventuali negoziati. Laddove invece per il Portello, con le autorizzazioni pubbliche richieste, il percorso si presentava fin da principio in salita. Riserbo assoluto dall’ente, da cui ora si aspetta la risposta. C’è già un piano «B», se davvero il Milan uscisse di scena? Potrebbe rientrare Vitali con «Milano Alta»? O forse sarebbe indetta una nuova gara? E con quale penale, per il Milan? Da via Aldo Rossi arrivano parole che vorrebbero essere neutre, o persino rassicuranti, ma suonano invece significative: «Il consiglio d’amministrazione ha deliberato all’unanimità la valenza strategica del nuovo stadio». Non si esplicita dove: al Portello? Forse no.

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