Topic Politico
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Re: Topic Politico
è un vero democristiano
CaMi- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
Letta: "tasse in calo anche nel 2014"
quindi nel 2013 sono diminuite e non me ne sono accorto lol
quindi nel 2013 sono diminuite e non me ne sono accorto lol
PerSempreConTe- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
lei è congolese e quindi dovrebbero ascoltarla di più, però il compito vero è della bonino
solita farnesina ridicolissima
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CaMi- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
se non sbaglio gli accordi con il congo li ha presi lei
PerSempreConTe- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
beh sicuramente essendo congolese magari l'hanno fatta parlare coi suoi connazionali
io so che la questione è andata così le regole per l'adozione c'erano già da tempo, era tutto a posto mancava solo l'andare a prendere i bambini.
Quando stavano per ripartire in congo hanno bloccato tutto, dicono loro perché vogliono fare altri controlli e vogliono essere ancora più sicuri.. quando in realtà questi controlli erano già stati fatti.. Ora sappiamo tutti che l'italia diplomaticamente fa ridere, kyenge o non kyenge è semplicemente l'ennesima figura da perecottai che facciamo
io so che la questione è andata così le regole per l'adozione c'erano già da tempo, era tutto a posto mancava solo l'andare a prendere i bambini.
Quando stavano per ripartire in congo hanno bloccato tutto, dicono loro perché vogliono fare altri controlli e vogliono essere ancora più sicuri.. quando in realtà questi controlli erano già stati fatti.. Ora sappiamo tutti che l'italia diplomaticamente fa ridere, kyenge o non kyenge è semplicemente l'ennesima figura da perecottai che facciamo
CaMi- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
la bonino neanche la considero... basta che pensa alla kazakistana ... intanto i marò sono ancora li
PerSempreConTe- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
pensa che se putin non avesse deciso di fare questa campagna per far venire più diplomatici alle olimpiadi, anche il tipo di greenpeace sarebbe rimasto a morire nelle galere russe LOL
CaMi- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
Buon Anno
Dai forestali a San Marino Tv le marchette non finiscono mai
Ecco le "marchette" nascoste nel Milleproroghe. 130 milioni destinati a nuove assunzioni e soldi per un'orchestra che non c'è
«La politica cambi, condivida i sacrifici che tanti italiani stanno facendo a causa della crisi economica» ammoniva Napolitano l'ultimo dell'anno. Pochi giorni prima, però, la maggioranza del «suo» governo Letta ha fatto tutt'altro, approvando, insieme alle «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014)», una sfilza di marchette e mance ad amici e clientes che ha dell'incredibile.
L'elenco completo lo ha pubblicato il deputato renziano del Pd Dario Nardella sul suo sito, promettendo battaglie per cancellare «le prebende date senza logica a Tizio e Caio». La lista della spesa (pubblica) per le esigenze elettorali della politica fa spavento ma è ben ordinata, per importi crescenti, da 100mila euro in su. La logica, in tempi di spending review e crisi nera, sfugge davvero o è fin troppo chiara. Partiamo dai famigerati forestali, che solo in Calabria sono 10.500, due volte e mezza i ranger canadesi che controllano 400mila chilometri quadrati di foreste. Bastano, no? No, perché il comma 10 bis stanzia 1,5 milioni di euro, per ogni anno fino al 2016, per «Assunzione a tempo determinato di personale operaio da parte del Corpo forestale dello Stato». Premiatissimi anche altri dipendenti pubblici, con 15 milioni di euro destinati alla «Incentivazione del personale amministrativo appartenente agli uffici giudiziari che abbiano raggiunto gli obiettivi di performance». Siccome hanno lavorato, gli diamo in premio 7,5 milioni di euro l'anno, per due anni.
Il miglior modo per creare consenso elettorale sono i posti di lavoro, Prima repubblica docet (anche se improduttivi, pazienza). Perciò, dopo i forestali, ci sono i 100milioni di euro per assumere Lavoratori socialmente utili (Lsu) a Napoli e Palermo, poi 1 milione per Lsu nei Comuni con meno di 50mila abitanti, quindi 16,5 milioni per «Assunzioni 120 unità per impiego e monitoraggio sull'utilizzo dei fondi strutturali Ue». Cioè per capire come spendere i soldi spendiamo 16,5 milioni di euro. Così come si stanziano 8 milioni di euro per «monitoraggio dei costi standard» della pubblica amministrazione. Quando ci saranno, i costi standard, lo Stato risparmierà molto. Nell'attesa li monitoriamo, spendendo 8 milioni.
Poi c'è mezzo milione di euro per il «Fondo nazionale per le attività delle consigliere e dei consiglieri di parità». Attenzione anche ai 2 milioni euro all'Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (Isnart) per promuovere il «Marchio Ospitalità Italiana», ai 200mila euro per uno «Studio di fattibilità per l'offerta trasportistica nello Stretto di Messina» e 300mila euro alla «Scuola cani di Campagnano» (cani per non vedenti).
Sei milioni di euro servono per finanziare nel 2014 la tv di San Marino (messa tra le «esigenze indifferibili»), in base ad una vecchia convenzione con la Rai, da cui provengono poi i vertici di SanMarinotv. L'Isola di Budelli è stata comprata all'asta lo scorso ottobre dal banchiere neozelandese Michael Harte per poco meno di 3 milioni di euro. Il Parlamento però ha fregato i nababbo, acquistando per 3 milioni di il «Diritto di prelazione all'acquisto isola di Budelli». Persino Legambiente ha criticato il riacquisto: «Budelli è privata dalla metà dell'800, la proprietà pubblica non è una necessità, quei soldi vadano ad alluvionati e area protetta».
E che dire poi del milione al Teatro San Carlo di Napoli? Nulla, se ci fosse l'orchestra, che invece non c'è, come denuncia il M5S: «L'orchestra del Mediterraneo presso il San Carlo di Napoli non esiste ancora, è solo un progetto, pertanto non è chiaro a chi verrà elargito questo milione di euro» nota il deputato M5S Luigi Gallo.
Poi c'è il settore della memorialistica bellica, sempre ricco di elargizioni. L'anno scorso era il sessantanovesimo anniversario della Resistenza, il 2014 è il settantesimo, ed quindi ecco 3 milioni per le «Celebrazioni del settantesimo anniversario della Resistenza e della guerra di liberazione promosse dalla Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane». Ma c'è anche la Prima guerra mondiale, e qui partono 4,5 milioni di euro per «Recupero lettere, materiali, documenti storici Prima guerra mondiale».
Un grande lavoro di lobbing territoriale va riconosciuto ai parlamentari valdostani (14milioni di euro per «Soppressione maggiorazione Tares in Valle d'Aosta) e ai veronesi, tra cui spicca il sottosegretario al Tesoro Alberto Giorgetti (Nuovo centrodestra). Aveva promesso nuovi fondi per la Fiera di Verona, ed eccoli qui: 5 milioni di euro. Ma nella città di Romeo e Giulietta arrivano anche 300mila euro per l'Orchestra «I Virtuosi italiani», e su rotaia, a 300km/h, anche 29milioni per l'Alta velocità Milano-Verona. «Con questi favori e prebende il governo perde ogni credibilità» ammonisce il renziano Nardella. Che in Parlamento si sta occupando di una legge per gli stadi privati. Pratica che sta molto a cuore a Della Valle, patron (renziano) della Fiorentina...
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Dai forestali a San Marino Tv le marchette non finiscono mai
Ecco le "marchette" nascoste nel Milleproroghe. 130 milioni destinati a nuove assunzioni e soldi per un'orchestra che non c'è
«La politica cambi, condivida i sacrifici che tanti italiani stanno facendo a causa della crisi economica» ammoniva Napolitano l'ultimo dell'anno. Pochi giorni prima, però, la maggioranza del «suo» governo Letta ha fatto tutt'altro, approvando, insieme alle «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014)», una sfilza di marchette e mance ad amici e clientes che ha dell'incredibile.
L'elenco completo lo ha pubblicato il deputato renziano del Pd Dario Nardella sul suo sito, promettendo battaglie per cancellare «le prebende date senza logica a Tizio e Caio». La lista della spesa (pubblica) per le esigenze elettorali della politica fa spavento ma è ben ordinata, per importi crescenti, da 100mila euro in su. La logica, in tempi di spending review e crisi nera, sfugge davvero o è fin troppo chiara. Partiamo dai famigerati forestali, che solo in Calabria sono 10.500, due volte e mezza i ranger canadesi che controllano 400mila chilometri quadrati di foreste. Bastano, no? No, perché il comma 10 bis stanzia 1,5 milioni di euro, per ogni anno fino al 2016, per «Assunzione a tempo determinato di personale operaio da parte del Corpo forestale dello Stato». Premiatissimi anche altri dipendenti pubblici, con 15 milioni di euro destinati alla «Incentivazione del personale amministrativo appartenente agli uffici giudiziari che abbiano raggiunto gli obiettivi di performance». Siccome hanno lavorato, gli diamo in premio 7,5 milioni di euro l'anno, per due anni.
Il miglior modo per creare consenso elettorale sono i posti di lavoro, Prima repubblica docet (anche se improduttivi, pazienza). Perciò, dopo i forestali, ci sono i 100milioni di euro per assumere Lavoratori socialmente utili (Lsu) a Napoli e Palermo, poi 1 milione per Lsu nei Comuni con meno di 50mila abitanti, quindi 16,5 milioni per «Assunzioni 120 unità per impiego e monitoraggio sull'utilizzo dei fondi strutturali Ue». Cioè per capire come spendere i soldi spendiamo 16,5 milioni di euro. Così come si stanziano 8 milioni di euro per «monitoraggio dei costi standard» della pubblica amministrazione. Quando ci saranno, i costi standard, lo Stato risparmierà molto. Nell'attesa li monitoriamo, spendendo 8 milioni.
Poi c'è mezzo milione di euro per il «Fondo nazionale per le attività delle consigliere e dei consiglieri di parità». Attenzione anche ai 2 milioni euro all'Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (Isnart) per promuovere il «Marchio Ospitalità Italiana», ai 200mila euro per uno «Studio di fattibilità per l'offerta trasportistica nello Stretto di Messina» e 300mila euro alla «Scuola cani di Campagnano» (cani per non vedenti).
Sei milioni di euro servono per finanziare nel 2014 la tv di San Marino (messa tra le «esigenze indifferibili»), in base ad una vecchia convenzione con la Rai, da cui provengono poi i vertici di SanMarinotv. L'Isola di Budelli è stata comprata all'asta lo scorso ottobre dal banchiere neozelandese Michael Harte per poco meno di 3 milioni di euro. Il Parlamento però ha fregato i nababbo, acquistando per 3 milioni di il «Diritto di prelazione all'acquisto isola di Budelli». Persino Legambiente ha criticato il riacquisto: «Budelli è privata dalla metà dell'800, la proprietà pubblica non è una necessità, quei soldi vadano ad alluvionati e area protetta».
E che dire poi del milione al Teatro San Carlo di Napoli? Nulla, se ci fosse l'orchestra, che invece non c'è, come denuncia il M5S: «L'orchestra del Mediterraneo presso il San Carlo di Napoli non esiste ancora, è solo un progetto, pertanto non è chiaro a chi verrà elargito questo milione di euro» nota il deputato M5S Luigi Gallo.
Poi c'è il settore della memorialistica bellica, sempre ricco di elargizioni. L'anno scorso era il sessantanovesimo anniversario della Resistenza, il 2014 è il settantesimo, ed quindi ecco 3 milioni per le «Celebrazioni del settantesimo anniversario della Resistenza e della guerra di liberazione promosse dalla Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane». Ma c'è anche la Prima guerra mondiale, e qui partono 4,5 milioni di euro per «Recupero lettere, materiali, documenti storici Prima guerra mondiale».
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Re: Topic Politico
Buon Anno
Autostrade, canone Rai e tasse: una raffica di aumenti per il 2014
Autostrade, carburanti, canone Rai, tasse vecchie e nuove: il nuovo anno si apre con una serie di rincari e scadenze fiscali che pesano sul portafogli degli italiani
Il nuovo anno inizia e a festeggiare non è di certo il portafogli. Con il 2014 arriva infatti una raffica di aumenti e scadenze fiscali.
La prima stangata arriva al casello: sono aumentate le tariffe autostradali, come stabilito dai decreti dei ministri Maurizio Lupi e Fabrizio Saccomanni.
"L’incremento medio è pari a circa il 3,9%, contro una media del richiesto dalle stesse società pari al 4,8%", spiegano dal Ministero delle infrastrutture, "La riduzione deriva dall’esigenza di attenuare l’impatto degli incrementi tariffari sull’utenza in un periodo di perdurante crisi economica.
A fronte di alcuni incrementi molto significativi spettanti ad alcuni concessionari sono stati corrisposti aumenti tariffari inferiori da compensare in sede di futuro aggiornamento quinquennale dei piani finanziari. La riduzione stabilita determina un risparmio per l’utenza quantificabile in circa 50 milioni di euro annui. Infine, incrementi lievemente superiori alla media sono stati comunque riconosciuti a quei concessionari impegnati nella realizzazione di opere di rilevante interesse per lo sviluppo del paese".
Secondo l’Osservatorio Nazionale sulle Liberalizzazioni dei Trasporti (Onlit) si tratta di "aumenti ingiustificati" che giungono "nel consueto caos dei provvedimenti di fine anno". Rialzi che, tra l'altro, sono "spesso a due cifre, come nel caso della Torino-Aosta (+15%) o della Venezia-Trieste (+12,9%)". E che si aggiungono ai rincari dei carburanti, i cui prezzi si confermano al rialzo: la benzina chiude il 2013 a 1,813 euro/litro (+0,2 centesimi), il diesel a 1,744 euro/litro (+0,2 centesimi). Fermo il Gpl Eni a 0,906 euro/litro, come pure il metano a 0,992 euro/kg.
Entro domani, poi, si possono regolarizzare le tasse (Irpef e imposte sui beni detenuti all'estero) non versate a dicembre. Dovrà essere inoltre pagato l'acconto Irap e quellodell’addizionale Irpef del 25% sulla "produzione e vendita di materiale pornografico o di incitamento alla violenza" (la cosiddetta porno tax o tassa etica), relativa all’anno 2013. Per i soggetti Ires la scadenza è invece il 9 gennaio. Scadenze anche per i proprietari di immobili che affittano i propri appartamenti: entro domani chi ha scelto la "cedolare secca" potrà regolarizzare il versamento che scadeva a dicembre. Gli altri dovranno invece versare l’imposta di registro sui contratti entro il 30 gennaio.
Venerdì 10 gennaio le imprese che hanno optato per il regime fiscale agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo (previsto dalla legge Finanziaria del 2001) dovranno comunicare all’Agenzia delle entrate i dati contabili delle operazioni effettuate nell’ultimo trimestre, mentre entro il 15 gennaio gli eredi delle persone decedute dopo il 16 febbraio del 2013 (che abbiano presentato la dichiarazione dei redditi per conto del defunto) dovranno versare il saldo dell’Irpef con la maggiorazione dello 0,40%. Stessa scadenza e stesse modalità a carico degli eredi anche per quello che riguarda il versamento del saldo dell’Irap, dell’Iva, del contributo di solidarietà, dell’imposta sugli immobili e delle attività finanziarie detenute all’estero dal defunto.
Il 16 gennaio scatta invece l’ultima finestra per il versamento della Tobin tax (l’imposta sulle transazioni finanziarie). La scadenza riguarda non solo le banche, le società fiduciarie o le imprese d’investimento, ma anche i contribuenti individuali che abbiano effettuato transazioni finanziarie senza l’intervento di intermediari o notai. Il 30 gennaio infine, è l’ultima data utile per i titolari di abbonamento alla radio e alla tv, per versare il canone annuale o della rata trimestrale o semestrale.
Intanto, sul fronte tariffe, gli aumenti colpiranno, oltre le autostrade, i servizi postali, i trasporti locali, i rifiuti e persino caffè, snack e bibite dei distributori automatici. Dal primo gennaio le tariffe dell’energia elettrica registreranno un incremento dello 0,7%, mentre quelle del gas resteranno invariate.
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Autostrade, canone Rai e tasse: una raffica di aumenti per il 2014
Autostrade, carburanti, canone Rai, tasse vecchie e nuove: il nuovo anno si apre con una serie di rincari e scadenze fiscali che pesano sul portafogli degli italiani
Il nuovo anno inizia e a festeggiare non è di certo il portafogli. Con il 2014 arriva infatti una raffica di aumenti e scadenze fiscali.
La prima stangata arriva al casello: sono aumentate le tariffe autostradali, come stabilito dai decreti dei ministri Maurizio Lupi e Fabrizio Saccomanni.
"L’incremento medio è pari a circa il 3,9%, contro una media del richiesto dalle stesse società pari al 4,8%", spiegano dal Ministero delle infrastrutture, "La riduzione deriva dall’esigenza di attenuare l’impatto degli incrementi tariffari sull’utenza in un periodo di perdurante crisi economica.
A fronte di alcuni incrementi molto significativi spettanti ad alcuni concessionari sono stati corrisposti aumenti tariffari inferiori da compensare in sede di futuro aggiornamento quinquennale dei piani finanziari. La riduzione stabilita determina un risparmio per l’utenza quantificabile in circa 50 milioni di euro annui. Infine, incrementi lievemente superiori alla media sono stati comunque riconosciuti a quei concessionari impegnati nella realizzazione di opere di rilevante interesse per lo sviluppo del paese".
Secondo l’Osservatorio Nazionale sulle Liberalizzazioni dei Trasporti (Onlit) si tratta di "aumenti ingiustificati" che giungono "nel consueto caos dei provvedimenti di fine anno". Rialzi che, tra l'altro, sono "spesso a due cifre, come nel caso della Torino-Aosta (+15%) o della Venezia-Trieste (+12,9%)". E che si aggiungono ai rincari dei carburanti, i cui prezzi si confermano al rialzo: la benzina chiude il 2013 a 1,813 euro/litro (+0,2 centesimi), il diesel a 1,744 euro/litro (+0,2 centesimi). Fermo il Gpl Eni a 0,906 euro/litro, come pure il metano a 0,992 euro/kg.
Entro domani, poi, si possono regolarizzare le tasse (Irpef e imposte sui beni detenuti all'estero) non versate a dicembre. Dovrà essere inoltre pagato l'acconto Irap e quellodell’addizionale Irpef del 25% sulla "produzione e vendita di materiale pornografico o di incitamento alla violenza" (la cosiddetta porno tax o tassa etica), relativa all’anno 2013. Per i soggetti Ires la scadenza è invece il 9 gennaio. Scadenze anche per i proprietari di immobili che affittano i propri appartamenti: entro domani chi ha scelto la "cedolare secca" potrà regolarizzare il versamento che scadeva a dicembre. Gli altri dovranno invece versare l’imposta di registro sui contratti entro il 30 gennaio.
Venerdì 10 gennaio le imprese che hanno optato per il regime fiscale agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo (previsto dalla legge Finanziaria del 2001) dovranno comunicare all’Agenzia delle entrate i dati contabili delle operazioni effettuate nell’ultimo trimestre, mentre entro il 15 gennaio gli eredi delle persone decedute dopo il 16 febbraio del 2013 (che abbiano presentato la dichiarazione dei redditi per conto del defunto) dovranno versare il saldo dell’Irpef con la maggiorazione dello 0,40%. Stessa scadenza e stesse modalità a carico degli eredi anche per quello che riguarda il versamento del saldo dell’Irap, dell’Iva, del contributo di solidarietà, dell’imposta sugli immobili e delle attività finanziarie detenute all’estero dal defunto.
Il 16 gennaio scatta invece l’ultima finestra per il versamento della Tobin tax (l’imposta sulle transazioni finanziarie). La scadenza riguarda non solo le banche, le società fiduciarie o le imprese d’investimento, ma anche i contribuenti individuali che abbiano effettuato transazioni finanziarie senza l’intervento di intermediari o notai. Il 30 gennaio infine, è l’ultima data utile per i titolari di abbonamento alla radio e alla tv, per versare il canone annuale o della rata trimestrale o semestrale.
Intanto, sul fronte tariffe, gli aumenti colpiranno, oltre le autostrade, i servizi postali, i trasporti locali, i rifiuti e persino caffè, snack e bibite dei distributori automatici. Dal primo gennaio le tariffe dell’energia elettrica registreranno un incremento dello 0,7%, mentre quelle del gas resteranno invariate.
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