Topic Politico

Enrico, le lotte del movimento operaio inglese sono venute decenni prima di quelle italiane. E sono costate molto di piu'.

Poi, quando si sono trovati di fronte ad un'altra crisi nera, la Tatcher disse: "suck it up, buttercup". Si fecero il culo nero per un decennio.

Societa' straordinaria quella anglosassone. Avremmo solo da imparare.

Daniel Kaffee ha scritto:

Puccio7 ha scritto:

Daniel Kaffee ha scritto:in Italia i lavoratori hanno lottato duramente per ottenere dei diritti che prima nessuno gli riconosceva, questo non va scordato e va cmq testimoniato

In Italia non hanno lottato un nulla a confronto della maggior parte dei paesi occidentali.

I lavoratori italiani sono sempre stati quelli meglio trattati, coccolati, accuditi e imboccati.

Una tragedia sociale di cui l'Italia come nazione paga un prezzo altissimo.

Sarà che essendo figlio di operai e abitando non lontano da Porto Marghera la so un po' diversamente...

Enri', da dove pensi che arrivi io. Figlio di operai, nipote di contadini. Cresciuto nella provincia milanese.

Eppure, grazie a Dio e ai miei genitori, ho girato il mondo in lungo e largo. Ho studiato e lavorato in tanti paesi diversi e ho potuto toccare con mano e fare esperienza in altre societa'.

E posso dirti con cognizione di causa, che i lavoratori italiani sono sempre stati quelli meglio trattati, coccolati, accuditi e imboccati. E lo sono ancora oggi, almeno quelli con il contratto a tempo indeterminato. Cioe' il 30% che poi e' iscritto ai sindacati.

I privilegi che hanno massacrato il presente di tanti giovani italiani. Quelli ottenuti dalle "lotte operaie" degli anni 60-70.

Non poterti licenziare nemmeno se rubi nell'azienda dove lavori.
Non poter MAI licenziare il lavoratore pubblico.
La demonizzazione dell'impresa privata.
I privilegi pensionistici da insanita' totale (15 anni di lavoro per il pubblico - 30 e poi 35 per il privato).
La totale mancanza di meritocrazia.
Gli avanzamenti basati solo sull'anzianita'.
Gli scatti di stipendio basati solo sull'anzianita'.
Il contratto collettivo nazionale, in un paese con differenze regionali immense.

Potrei continuare, ma mi fermo.

mi vengono i brividi quando rivedo immagini come questa

Puccio7 ha scritto:I privilegi che hanno massacrato il presente di tanti giovani italiani. Quelli ottenuti dalle "lotte operaie" degli anni 60-70.

Non poterti licenziare nemmeno se rubi nell'azienda dove lavori.
Non poter MAI licenziare il lavoratore pubblico.
La demonizzazione dell'impresa privata.
I privilegi pensionistici da insanita' totale (15 anni di lavoro per il pubblico - 30 e poi 35 per il privato).
La totale mancanza di meritocrazia.
Gli avanzamenti basati solo sull'anzianita'.
Gli scatti di stipendio basati solo sull'anzianita'.
Il contratto collettivo nazionale, in un paese con differenze regionali immense.

Potrei continuare, ma mi fermo.

Hai ragione sul fatto che spesso sia stato difeso l'indifendibile, però neanche dare sempre la colpa di tutto ai lavoratori e agli operai però...

cmq il comunista floris ha rotto le palle,sempre a interrompere chiunque

Puccio7 ha scritto:I privilegi che hanno massacrato il presente di tanti giovani italiani. Quelli ottenuti dalle "lotte operaie" degli anni 60-70.

Non poterti licenziare nemmeno se rubi nell'azienda dove lavori.
Non poter MAI licenziare il lavoratore pubblico.
La demonizzazione dell'impresa privata.
I privilegi pensionistici da insanita' totale (15 anni di lavoro per il pubblico - 30 e poi 35 per il privato).
La totale mancanza di meritocrazia.
Gli avanzamenti basati solo sull'anzianita'.
Gli scatti di stipendio basati solo sull'anzianita'.
Il contratto collettivo nazionale, in un paese con differenze regionali immense.

Potrei continuare, ma mi fermo.

concordo su tutto.
hai elencato in modo impeccabile i problemi nel mondo del lavoro italiano.

Enrico, per il bene tuo e dell'Italia (siccome farai parte della classe dirigente di questo povero paese).

Fai le valigie e vai via, almeno per 5 anni. Lavora in giro. Impara dalla vita, non dalla scuola o dai libri di storia. La storia la scrivono solo i vincitori.

Non farmi passare per un gauchista, Puccio. Non è corretto da parte tua.

Sono un liberal democratico, ho idee diversissime da quelle di Vendola sulla quasi totalità dei temi, dico solo che in una coalizione maggioritaria di governo va data testimonianza anche alle sue idee, che rappresentano una parte importante per la storia della sinistra italiana.

Poi sono d'accordo con quanto dici, il mondo è cambiato e oggi è molto più di sinistra tutelare i giovani precari che non gli impiegati pubblici o gli operai.

Daniel Kaffee ha scritto:Non farmi passare per un gauchista, Puccio. Non è corretto da parte tua.

Sono un liberal democratico, ho idee diversissime da quelle di Vendola sulla quasi totalità dei temi, dico solo che in una coalizione maggioritaria di governo va data testimonianza anche alle sue idee, che rappresentano una parte importante per la storia della sinistra italiana.

Poi sono d'accordo con quanto dici, il mondo è cambiato e oggi è molto più di sinistra tutelare i giovani precari che non gli impiegati pubblici o gli operai.

Lungi da me definirti gauchista. Sono conscio delle tue idee liberal.

Ma proprio per questo vorrei che gente come te porti avanti un'idea liberal sul modello Clinton, e si liberi del peso che rappresenta gente come Vendola.

Anche il fascismo rappresenta una parte importante della storia italiana. Che diamine, in fatto di opere pubbliche, sistema pensionistico, riforma del diritto criminale, e sistema fiscale, erano all'avanguardia. Eppure nessuno si sognerebbe di farli governare ora.

La storia e' acqua passata. Bisogna liberarsi dei rami vecchi e far crescere l'albero.