Allenatore - Clarence SEEDORF
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Re: Allenatore - Clarence SEEDORF
PerSempreConTe ha scritto:prima fai un po' di esperienza... tra qualche anno ti aspetteremo a braccia aperte
muccy- Manchester 2003
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Re: Allenatore - Clarence SEEDORF
Seedorf: "Mi ispiro a Phil Jackson, che bravi Conte e Montella"
Ha riportato il Botafogo al successo, ma presto l'olandese farà l’allenatore: "Ho in testa un calcio totale, un mix di tutte le scuole calcistiche"
Con gli occhi di Clarence. Calcio e dintorni raccontati dal campione che è stato a un passo dalla panchina del Milan. Seedorf è un uomo che ama le sfide. Il suo prossimo obiettivo è provare a conquistare lo scudetto con il Botafogo poi, in un futuro non lontano, inizierà la carriera di allenatore con un’idea che è da sempre la sua compagna di viaggio: creare uno stile vincente.
Studiando da tecnico qual è il suo modello di riferimento?
“Phil Jackson e tutte le esperienze degli allenatori con i quali ho avuto a che fare nel corso della mia carriera. Sono stato fortunato visto che ho potuto lavorare con i migliori tecnici degli ultimi venti anni”.
Cosa prova a guidare i giovani del Boavista e del Nova Iguacu?
“È bello vedere che migliorano le proprie qualità e la propria autostima”.
Da calciatore ha sempre amato il calcio offensivo e da allenatore?
“Non tradirò questa mia filosofia ma si può essere offensivi in modi differenti. Cercherò di insegnare un calcio totale. Un mix di possesso palla olandese, movimenti d’attacco spagnoli, qualità difensive italiane combinate alla mentalità orientata al risultato e creatività e velocità brasiliane”.
Gli allenatori di oggi che la intrigano di più?
“Non ho mai lavorato con Mourinho e Ferguson e mi piacerebbe sapere di più dei loro metodi. Apprezzo anche le idee calcistiche che stanno sviluppando Montella, Conte e Klopp”.
Il suo Botafogo è nel gruppo di testa del Brasileirao.
“È sempre un piacere servire un gruppo da leader. Il Botafogo ha un gruppo stupendo e gran parte del merito va all’allenatore Oswaldo de Oliveira. Dopo anni di astinenza il Botafogo ha vinto Taca Rio, taca Guanabara e campionato carioca”.
Ha ancora spazio nella sua bacheca per altri trofei?
“Lo spazio si trova sempre” E ride.
Seguendo gli allenamenti del Botafogo spesso capita di vederla mentre mostra ai suoi compagni come muoversi correttamente.
“È quello che ho sempre fatto nella mia carriera. Naturalmente mi sono evoluto e sono sempre più desideroso di insegnare ai miei compagni la mia visione del calcio per aiutare la loro crescita e la loro carriera”.
I giocatori brasiliani che l’hanno impressionata di più?
“Sicuramente Neymar. Ma anche Bernard dell’Atletico Mineiro. C’è generalmente anche una buona scuola di difensori”.
Da persona impegnata da anni nella lotta al razzismo come valuta la battaglia che il calcio sta portando avanti?
“Come possiamo combattere il razzismo nel calcio se in molti casi non si tratta di razzismo ma di ignoranza e di mancanza di rispetto verso gli altri? Nei casi di razzismo invece spetta alle autorità governative intervenire alla radice del problema. Il calcio può supportare le loro azioni mettendo a disposizione la voce dei personaggi del mondo del pallone. Il modello può essere la campagna Respect Campaign promossa dalla Fifa. Credo che non abbia portato grandi risultati dire solo Stop al razzismo, è tempo di cambiare strategia”.
Lei fa parte della Legacy Champions di Mandela. Cosa le ha insegnato?
“A perdonare sempre, questa è la vera forza interiore”.
www.gazzetta.it
Ha riportato il Botafogo al successo, ma presto l'olandese farà l’allenatore: "Ho in testa un calcio totale, un mix di tutte le scuole calcistiche"
Con gli occhi di Clarence. Calcio e dintorni raccontati dal campione che è stato a un passo dalla panchina del Milan. Seedorf è un uomo che ama le sfide. Il suo prossimo obiettivo è provare a conquistare lo scudetto con il Botafogo poi, in un futuro non lontano, inizierà la carriera di allenatore con un’idea che è da sempre la sua compagna di viaggio: creare uno stile vincente.
Studiando da tecnico qual è il suo modello di riferimento?
“Phil Jackson e tutte le esperienze degli allenatori con i quali ho avuto a che fare nel corso della mia carriera. Sono stato fortunato visto che ho potuto lavorare con i migliori tecnici degli ultimi venti anni”.
Cosa prova a guidare i giovani del Boavista e del Nova Iguacu?
“È bello vedere che migliorano le proprie qualità e la propria autostima”.
Da calciatore ha sempre amato il calcio offensivo e da allenatore?
“Non tradirò questa mia filosofia ma si può essere offensivi in modi differenti. Cercherò di insegnare un calcio totale. Un mix di possesso palla olandese, movimenti d’attacco spagnoli, qualità difensive italiane combinate alla mentalità orientata al risultato e creatività e velocità brasiliane”.
Gli allenatori di oggi che la intrigano di più?
“Non ho mai lavorato con Mourinho e Ferguson e mi piacerebbe sapere di più dei loro metodi. Apprezzo anche le idee calcistiche che stanno sviluppando Montella, Conte e Klopp”.
Il suo Botafogo è nel gruppo di testa del Brasileirao.
“È sempre un piacere servire un gruppo da leader. Il Botafogo ha un gruppo stupendo e gran parte del merito va all’allenatore Oswaldo de Oliveira. Dopo anni di astinenza il Botafogo ha vinto Taca Rio, taca Guanabara e campionato carioca”.
Ha ancora spazio nella sua bacheca per altri trofei?
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Seguendo gli allenamenti del Botafogo spesso capita di vederla mentre mostra ai suoi compagni come muoversi correttamente.
“È quello che ho sempre fatto nella mia carriera. Naturalmente mi sono evoluto e sono sempre più desideroso di insegnare ai miei compagni la mia visione del calcio per aiutare la loro crescita e la loro carriera”.
I giocatori brasiliani che l’hanno impressionata di più?
“Sicuramente Neymar. Ma anche Bernard dell’Atletico Mineiro. C’è generalmente anche una buona scuola di difensori”.
Da persona impegnata da anni nella lotta al razzismo come valuta la battaglia che il calcio sta portando avanti?
“Come possiamo combattere il razzismo nel calcio se in molti casi non si tratta di razzismo ma di ignoranza e di mancanza di rispetto verso gli altri? Nei casi di razzismo invece spetta alle autorità governative intervenire alla radice del problema. Il calcio può supportare le loro azioni mettendo a disposizione la voce dei personaggi del mondo del pallone. Il modello può essere la campagna Respect Campaign promossa dalla Fifa. Credo che non abbia portato grandi risultati dire solo Stop al razzismo, è tempo di cambiare strategia”.
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Re: Allenatore - Clarence SEEDORF
L'altro giorno mi sono ricordato quel gol
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Re: Allenatore - Clarence SEEDORF
LOL suma un misto tra delirio e crisi isterica
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Re: Allenatore - Clarence SEEDORF
tiro degno delle migliori borde da fuori area a fifa su playstation
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Re: Allenatore - Clarence SEEDORF
non mi vergogno a dire che ho pianto di gioia quel giorno
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Re: Allenatore - Clarence SEEDORF
Partita oscena che andava vinta per raggiungere l'inter in vetta
Azooz- Vienna 1990
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Re: Allenatore - Clarence SEEDORF
ricordo una partita sontuosa di ronaldinho, compagnoni disse "un ufo stasera"
vabè altri tempi, grazie acciuga
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more- Manchester 2003
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Re: Allenatore - Clarence SEEDORF
ma ancora a rimpiangere Ronaldinho????uno che gavazzava per il campo e aveva un monolocale di 10 metri quadri sulla fascia sinistra?se c'è una cosa giusta che ha fatto l'esperto di lettere di Livorno è la sua cacciata! su altre cose si può discutere ma su quel singolo episodio c'è solo da dire GRAZIE
trizio81- Yokohama 2007
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