Una giornata emozionante BUONA FORTUNA RAGAZZI!!

La mia ragazza mi guarda con occhi strani quando vede i miei lucidi, sui video di commiato, sulle immagini del ritiro di questi ragazzi.
Ho provato, anche più di una volta, di spiegare che è gente che ho visto tutte le settimane per 10 anni, Gattuso addirittura c'era già quando incominciavo a vedere le prima partite sulla pay tv, avevo 12 anni.
Ho provato a spiegare che per ciò che hanno fatto son passate tante emozioni, che ho preso una sedia in testa grazie ad Inzaghi in Milan - Ajax, sono rimasto mezzora steso su un marciapiede, dopo Istambul, ho dormito nel corridoio di un intercity notte al ritorno da Milan - Juve 0-1, con la gente che camminava a 10 cm dalla faccia.
Ho provato a spiegare, che c'erano giornate che diventavano splendide solo perchè il Milan aveva vinto, o ti deprimevi perchè aveva perso inaspettamente. Le ho anche spiegato che se ci si appassiona ad una serie, ad un film, che durano molto meno. Figurati se non si può star male per la propria squadra. Se mi chiedessero perchè si diventa tifosi, nemmeno saprei rispondere.

E mano a mano diventano un po' come tuoi amici, non perchè ti ascoltino o siano accanto a te, ma perchè per tutto questo tempo ci sono stati come sottofondo delle tue giornate, ed hanno dettato il tuo umore. Ed ho bestemmiato per 2 anni un giorno si e l'altro pure perchè andassero via, ma adesso è normale che manchino. Mancano come un amico che si trasferisce, non muore mica, ma mancherà quel loro sottofondo. Mancherà la faccia dura di Gattuso, il senso di agitazione di Inzaghi, la sensazione che Nesta abbia tutto sotto controllo anche quando toglie una palla dalla porta a Lacoruna... in rovesciata.

Non credo che abbia capito, ma va bene così.
Una piccola nota a margine. Chi ha lasciato ieri, anche solo 2-3 anni fa, non avrebbe mai perso lo scudetto come lo abbiamo perso noi a +5

Ieri, davanti alla tv, ho avuto la sensazione che sia finito veramente un ciclo societario.
Non so se sarà così, ma mi spiego.
Ma non solo il ciclo del Milan "ancelottiano" che è stato portato a conclusione prima da Leo e poi da Allegri, ma proprio il ciclo del Milan come tipo di società.
I tanti addii tutti insieme non sono da vecchio Milan.
Le parole di Nesta, Gattuso, Inzaghi sulla società, sullo spogliatoio mi paiono parole che devono lanciare un grande campanello di allarme: il Milan sta cambiando e non pare in meglio per adesso.
Qualche mese fa Barbara B. aveva detto che è l'ora di chiudere con un certo tipo di società-squadra di vecchio stampo e di iniziare un progetto nuovo, giovane, che abbia lo scopo di dare nuova linfa alla società e squadra.
Dopo pochi mesi:
rino via, nesta, via, zambro via, roma via, pippo via, mvb via, seedorf probabilmente via.
Le RIVOLUZIONI al Milan (come quantità di giocatori cambiati) in 26 anni sono state rarissime e direi quasi mai positive:
il Capello bis fu un disastro, l'era Terim stava andando a rotoli se Fester non avesse chiamato carletto...

Quello che serve a questa società è chiudere con il passato e guardare al futuro. A conservare certi valori e certe caratteristiche, ma entrando a piè pari nel nuovo millennio, cercando di far innamorare di nuovo della propria squadra un popolo rossonero che mi pare un pò stanco...servirebbe una scintilla nuova, qualcosa che riporti la voglia di Milan a tanti che la hanno perduta (non solo per questioni politiche).

Una cosa da considerare è IL GIOCO: ho 32 anni e seguo il milan da 25; ho iniziato a tifare Milan perchè la società aveva posto come obiettivo primario quello di vincere e convincere, di giocare bene; ogni qualvolta la squadra ha giocato bene, ha divertito (al di là delle vittorie) lo stadio era pieno. Non è secondario che il vincere e basta a volte non basti. La mission di Berlusconi puntava molto sul gioco, sullo spettacolo...bene...negli ultimi anni (dal 2008 in poi) raramente il Milan ha giocato bene, ha entusiasmato (poi si può anche perdere). Questo non è un dato da sottovalutare a mio avviso.

Io ripartirei da qui.

Analisi giusta Fabrizinho.

Anche se c'è da dire che alcuni senatori erano ormai ai margini della rosa, come Pippo e Gattuso, perciò non sarà necessario sostituirli e non si tratta di una vera rivoluzione.

Senza dubbio si è chiusa un'era...Berlusconi e Galliani sono sempre stati bravi a farne iniziare un'altra, ma ogni volta sono serviti investimenti e scelte azzeccate di mercato, vedi Pirlo e Seedorf scartati dall'Inter ad esempio.Questa volta la mia paura è che si possa andare verso un'era Zaccheroni bis, in cui, dopo i fasti di un passato glorioso targato Sacchi - Capello, puntavamo su operazioni low cost di mercato, riempiendo la squadra di mediocri come i vari Josè Mari, Giunti, Pablo Garcia ec...per fortuna il tutto si interruppe nel 2001 con gli arrivi di Inzaghi e Rui, e nel 2002 con quello di Nesta...ora come ora, ahimè, non vedo le basi per aprire un nuovo ciclo vincente.

Daniel Kaffee ha scritto:Analisi giusta Fabrizinho.

Anche se c'è da dire che alcuni senatori erano ormai ai margini della rosa, come Pippo e Gattuso, perciò non sarà necessario sostituirli e non si tratta di una vera rivoluzione..

non tanto a livello di impiego dei giocatori (nessuno di questi era titolare) ma come filosofia/concetto mi pare una rivoluzione piuttosto evidente per una società conservatrice come il Milan.

wallpaper

http://www.imagebam.com/image/dca41e190586742

a furia di tiracela così va a finire che seedorf firma un triennale

pollo0389 ha scritto:wallpaper

http://www.imagebam.com/image/dca41e190586742

bellissimo!!
al centro avrei preferito uno tra rino e sandro

povero zambro 19