Serie A 2011/2012
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Re: Serie A 2011/2012
PerSempreConTe ha scritto:chissene ... perde i preliminari e va in europa league cosi fa più punti rispetto a quelli che avrebbe preso in champions.
in CL ha 6 partite garantite, in EL va ai gironi o farebbe prima un altro turno di scontri diretti?
Spirit of Saint Louis- Yokohama 2007
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Re: Serie A 2011/2012
il prode lotito ieri nn era a seguire l'amata lazio ma era a salerno ad evitare poderosi gavettoni:
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Re: Serie A 2011/2012
Spirit of Saint Louis ha scritto:PerSempreConTe ha scritto:chissene ... perde i preliminari e va in europa league cosi fa più punti rispetto a quelli che avrebbe preso in champions.
in CL ha 6 partite garantite, in EL va ai gironi o farebbe prima un altro turno di scontri diretti?
1 turno a scontri diretti
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Re: Serie A 2011/2012
allora meglio in CL
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Re: Serie A 2011/2012
Ljajic: "Non perdono Delio Rossi"
"Non l'ho insultato ed ero indifeso"
09/05/12
Adem Ljajic parla per la prima volta dopo l'episodio di Fiorentina-Novara dove l'allenatore Delio Rossi ha cercato di picchiarlo. L'attaccante viola racconta la sua verità al Corriere della Sera: "Non ho insultato il tecnico. Chiedo la prova tv e se lo dimostrano smetto di giocare. Rossi ha cercato più volte di colpirmi, mentre mi diceva 'sei uno stronzo, ti ammazzo', e lì ho risposto in serbo e non erano complimenti. Perdonarlo? Non posso".
"Non posso perdonarlo perché ha cercato di picchiarmi mentre io ero indifeso. Ho un cuginetto di 10 anni che, in Serbia, vede tutte le mie partite: è rimasto sconvolto. I miei genitori hanno preso immediatamente la macchina e sono venuti a Firenze. In questi giorni mi sono stati sempre vicino", continua Ljajic.
L'attaccante della Fiorentina svela tutti i retroscena dell'accaduto, senza risparmiare alcun dettaglio: "Quando sono uscito ho applaudito, ho fatto il gesto con il pollice e ho detto in italiano: 'Sei un grande, sei proprio bravo!' Ripeto, ho sbagliato. Ma mai pensavo a una reazione del genere. Chiedo alle tv di mostrare il fimato, leggete pure il mio labiale: sono pronto a qualsiasi prova televisiva. Hanno messo in giro la voce che io abba insultato la madre morta, che abbia parlato di un figlio handicappato e invece non è vero. Se si vede che dico cose simili, sono pronto a lasciare il calcio per sempre. E' solo dopo che Delio Rossi ha cercato più volte di colpirmi, mente mi diceva: 'Sei uno stronzo, ti ammazzo', che io gli ho risposto in serbo e di sicuro non erano complimenti. Un dei suoi collaboratori mi teneva per un braccio e diceva: 'Adem, stai fermo'. Un dirigente della Fiorentina mi teneva per l'altro. Ma non ero io che dove essere calmato. Per fortuna non mi ha colpito in pieno. Non ho reagito all'attacco e ne sono orgoglioso. Dimostra che i miei genitori mi hanno insegnato l'educazione".
Lo scontro è proseguito negli spogliatoi all'intervallo: "Stavo spiegando cosa era successo a qualche compagno di squadra, poi è entrato il mister. Ha buttato per terra la lavagna e ha ripreso a insultarmi. Io ho risposto, Nastasic e De Silvestri mi hanno calmato. Li ringrazio. E ringrazio Gamberini, il capitano, che dopo la vittoria a Lecce ha avuto belle parole per me".
Il futuro? "Voglio restare. Spero di restare. Questa casa l'ho comperata, pago le rate. Era di Osvaldo, il calciatore che ora è alla Roma. Chi compra casa vuole mettere le radici. Non temo i fischi. Non sono un ragazzino viziato che pensa solo ai soldi e alle macchine. Novi Pazar è vicino al Kosovo. Quando ero bambino, a casa mia, volavano le bombe. Non posso avere paura dei fischi".
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"Non l'ho insultato ed ero indifeso"
09/05/12
Adem Ljajic parla per la prima volta dopo l'episodio di Fiorentina-Novara dove l'allenatore Delio Rossi ha cercato di picchiarlo. L'attaccante viola racconta la sua verità al Corriere della Sera: "Non ho insultato il tecnico. Chiedo la prova tv e se lo dimostrano smetto di giocare. Rossi ha cercato più volte di colpirmi, mentre mi diceva 'sei uno stronzo, ti ammazzo', e lì ho risposto in serbo e non erano complimenti. Perdonarlo? Non posso".
"Non posso perdonarlo perché ha cercato di picchiarmi mentre io ero indifeso. Ho un cuginetto di 10 anni che, in Serbia, vede tutte le mie partite: è rimasto sconvolto. I miei genitori hanno preso immediatamente la macchina e sono venuti a Firenze. In questi giorni mi sono stati sempre vicino", continua Ljajic.
L'attaccante della Fiorentina svela tutti i retroscena dell'accaduto, senza risparmiare alcun dettaglio: "Quando sono uscito ho applaudito, ho fatto il gesto con il pollice e ho detto in italiano: 'Sei un grande, sei proprio bravo!' Ripeto, ho sbagliato. Ma mai pensavo a una reazione del genere. Chiedo alle tv di mostrare il fimato, leggete pure il mio labiale: sono pronto a qualsiasi prova televisiva. Hanno messo in giro la voce che io abba insultato la madre morta, che abbia parlato di un figlio handicappato e invece non è vero. Se si vede che dico cose simili, sono pronto a lasciare il calcio per sempre. E' solo dopo che Delio Rossi ha cercato più volte di colpirmi, mente mi diceva: 'Sei uno stronzo, ti ammazzo', che io gli ho risposto in serbo e di sicuro non erano complimenti. Un dei suoi collaboratori mi teneva per un braccio e diceva: 'Adem, stai fermo'. Un dirigente della Fiorentina mi teneva per l'altro. Ma non ero io che dove essere calmato. Per fortuna non mi ha colpito in pieno. Non ho reagito all'attacco e ne sono orgoglioso. Dimostra che i miei genitori mi hanno insegnato l'educazione".
Lo scontro è proseguito negli spogliatoi all'intervallo: "Stavo spiegando cosa era successo a qualche compagno di squadra, poi è entrato il mister. Ha buttato per terra la lavagna e ha ripreso a insultarmi. Io ho risposto, Nastasic e De Silvestri mi hanno calmato. Li ringrazio. E ringrazio Gamberini, il capitano, che dopo la vittoria a Lecce ha avuto belle parole per me".
Il futuro? "Voglio restare. Spero di restare. Questa casa l'ho comperata, pago le rate. Era di Osvaldo, il calciatore che ora è alla Roma. Chi compra casa vuole mettere le radici. Non temo i fischi. Non sono un ragazzino viziato che pensa solo ai soldi e alle macchine. Novi Pazar è vicino al Kosovo. Quando ero bambino, a casa mia, volavano le bombe. Non posso avere paura dei fischi".
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Re: Serie A 2011/2012
LUIS ENRIQUE LASCIA LA ROMA
Annuncio fatto alla squadra a Trigoria
10/05/12
E' finita dopo una sola stagione l'avventura di Luis Enrique alla Roma. L'allenatore spagnolo, infatti, ha annunciato alla squadra il suo addio nel corso dell'allenamento sul campo di Trigoria. "Lucho", seduto su un pallone circondato dai suoi giocatori, ha ringraziato e salutato tutti con gli occhi lucidi. Pochi minuti di colloquio per confermare le voci degli ultimi tempi: la partita contro il Cesena sarà l'ultima sulla panchina giallorossa.
“Non me la sentivo di andare in vacanza e tornare qui dove non sono riuscito a dare il 100% di me stesso. Per me andare via è una grande sconfitta, non sono riuscito a trasmettere quello che volevo. Non sono riuscito a trasmettere quello che volevo a mettere sul campo le idee che volevo. Sono un tecnico e ho fatto le mie scelte. Chiedo scusa per non essere riuscito a valorizzare tutti voi. Ma dovete continuare a seguire questa società, perché è una grande società", avrebbe detto alla squadra.
A distanza la scena era osservata dal direttore generale Franco Baldini e dal direttore sportivo Walter Sabatini, posizionati su una delle terrazze che affacciano sui campi del centro sportivo giallorosso. Fuori da Trigoria era presente uno striscione ''Luis tieni duro, qui è il tuo futuro''. Futuro ormai lontano dalla Capitale.
A ROMA "NEW LOOK" PER LE PANCHINE
Roma e Lazio pronte a cambiare tecnico
10/05/12
Con il campionato 2011/2012 ormai alla chiusura le società di Serie A iniziano a progettare la nuova stagione. Prima del mercato giocatori ci sono da sistemare le panchine. Tra le squadre di vertice Roma e Lazio sono pronte ad affidarsi a un nuovo allenatore. Luis Enrique è sul piede d'addio e al suo posto sembra in pole Montella, mentre sulla sponda biancoceleste anche Reja dovrebbe salutare. Panchina nuova anche per Fiorentina, Genoa, Palermo, Siena, Catania.
Via al mercato? No, prima l'allenatore. Questa è la risposta che molti Presidenti di Serie A dovranno dare a chi li interrogherà sulle prossime mosse di mercato. A campionato finito molti tecnici saluteranno le proprie squadre per abbracciarne altre o addirittura lasciare l'Italia. Se Juventus, Milan e Inter hanno già confermato i propri tecnici, nella Capitale la situazione è l'opposta. Roma e Montella continuano a scambiarsi messaggi d'amore visto l'addio, certo, di Luis Enrique. L'ex "aeroplanino" è pronto a sedersi nuovamente sulla panchina giallorossa, lasciando Catania. La Lazio, invece, con o senza Champions League dovrebbe salutare Reja, messo in dubbio già durante il campionato. Lotito ha già bloccato, da diverso tempo, Zola ma il sogno resta Mazzarri. Quest'ultimo discuterà del suo futuro con De Laurentiis dopo la finale di Coppa Italia del 20 Maggio. Se dovesse partire si fa già il nome di Gasperini, ma anche di Pioli.
In Emilia, Parma e Bologna sono pronte a continuare, rispettivamente, con Donadoni e Pioli vista l'ottima stagione di entrambi. La Fiorentina visto l'addio, obbligato, di Delio Rossi non confermerà Guerini e spera di riportare Ranieri, con un occhio puntato anche su Del Neri e Reja.
Il Palermo di Zamparini aspetta Sannino, che piace anche al Genoa di Preziosi. L'unica certezza è che lascerà Siena e, salvo sorprese, approderà, con il ds Perinetti, in Sicilia. Dionigi, possibile candidato per il dopo Sannino. Sponda Catania, invece, con l'addio di Montella il ballottaggio è tra Marino e Di Carlo, ma quest'ultimo è difficile che lasci Verona.
Il Cagliari sembra intenzionato a continuare con Ficcadenti così come il Lecce con Cosmi, anche in Serie B. Confermatissimo Colantuono a Bergamo. Il Novara, dopo l'esonero di Mondonico e il ritorno di Tesser ha espresso chiaramente la volontà di continuare con lui in Serie B. Pronto a lasciare anche Beretta, che non dovrebbe guidare nella serie cadetta il Cesena, si pensa ad Atzori.
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Annuncio fatto alla squadra a Trigoria
10/05/12
E' finita dopo una sola stagione l'avventura di Luis Enrique alla Roma. L'allenatore spagnolo, infatti, ha annunciato alla squadra il suo addio nel corso dell'allenamento sul campo di Trigoria. "Lucho", seduto su un pallone circondato dai suoi giocatori, ha ringraziato e salutato tutti con gli occhi lucidi. Pochi minuti di colloquio per confermare le voci degli ultimi tempi: la partita contro il Cesena sarà l'ultima sulla panchina giallorossa.
“Non me la sentivo di andare in vacanza e tornare qui dove non sono riuscito a dare il 100% di me stesso. Per me andare via è una grande sconfitta, non sono riuscito a trasmettere quello che volevo. Non sono riuscito a trasmettere quello che volevo a mettere sul campo le idee che volevo. Sono un tecnico e ho fatto le mie scelte. Chiedo scusa per non essere riuscito a valorizzare tutti voi. Ma dovete continuare a seguire questa società, perché è una grande società", avrebbe detto alla squadra.
A distanza la scena era osservata dal direttore generale Franco Baldini e dal direttore sportivo Walter Sabatini, posizionati su una delle terrazze che affacciano sui campi del centro sportivo giallorosso. Fuori da Trigoria era presente uno striscione ''Luis tieni duro, qui è il tuo futuro''. Futuro ormai lontano dalla Capitale.
A ROMA "NEW LOOK" PER LE PANCHINE
Roma e Lazio pronte a cambiare tecnico
10/05/12
Con il campionato 2011/2012 ormai alla chiusura le società di Serie A iniziano a progettare la nuova stagione. Prima del mercato giocatori ci sono da sistemare le panchine. Tra le squadre di vertice Roma e Lazio sono pronte ad affidarsi a un nuovo allenatore. Luis Enrique è sul piede d'addio e al suo posto sembra in pole Montella, mentre sulla sponda biancoceleste anche Reja dovrebbe salutare. Panchina nuova anche per Fiorentina, Genoa, Palermo, Siena, Catania.
Via al mercato? No, prima l'allenatore. Questa è la risposta che molti Presidenti di Serie A dovranno dare a chi li interrogherà sulle prossime mosse di mercato. A campionato finito molti tecnici saluteranno le proprie squadre per abbracciarne altre o addirittura lasciare l'Italia. Se Juventus, Milan e Inter hanno già confermato i propri tecnici, nella Capitale la situazione è l'opposta. Roma e Montella continuano a scambiarsi messaggi d'amore visto l'addio, certo, di Luis Enrique. L'ex "aeroplanino" è pronto a sedersi nuovamente sulla panchina giallorossa, lasciando Catania. La Lazio, invece, con o senza Champions League dovrebbe salutare Reja, messo in dubbio già durante il campionato. Lotito ha già bloccato, da diverso tempo, Zola ma il sogno resta Mazzarri. Quest'ultimo discuterà del suo futuro con De Laurentiis dopo la finale di Coppa Italia del 20 Maggio. Se dovesse partire si fa già il nome di Gasperini, ma anche di Pioli.
In Emilia, Parma e Bologna sono pronte a continuare, rispettivamente, con Donadoni e Pioli vista l'ottima stagione di entrambi. La Fiorentina visto l'addio, obbligato, di Delio Rossi non confermerà Guerini e spera di riportare Ranieri, con un occhio puntato anche su Del Neri e Reja.
Il Palermo di Zamparini aspetta Sannino, che piace anche al Genoa di Preziosi. L'unica certezza è che lascerà Siena e, salvo sorprese, approderà, con il ds Perinetti, in Sicilia. Dionigi, possibile candidato per il dopo Sannino. Sponda Catania, invece, con l'addio di Montella il ballottaggio è tra Marino e Di Carlo, ma quest'ultimo è difficile che lasci Verona.
Il Cagliari sembra intenzionato a continuare con Ficcadenti così come il Lecce con Cosmi, anche in Serie B. Confermatissimo Colantuono a Bergamo. Il Novara, dopo l'esonero di Mondonico e il ritorno di Tesser ha espresso chiaramente la volontà di continuare con lui in Serie B. Pronto a lasciare anche Beretta, che non dovrebbe guidare nella serie cadetta il Cesena, si pensa ad Atzori.
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Re: Serie A 2011/2012
mi dispiace se devo essere sincero...luis enrique mi è sempre piaciuto come persona, ha sempre detto quello che pensava senza timori
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Re: Serie A 2011/2012
mi spiace per lui
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