MILAN - Barcellona
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Devils Élite • AC Milan Forum :: ROSSONERI :: PARTITE :: ARCHIVIO :: 2011/2012
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Re: MILAN - Barcellona
RedBlackHeart ha scritto:Tassotti deve decidersi a 50 anni di fare l'allenatore con i coglioni, sempre a fare il vice...
Tassotti non fa l'allenatore del Milan perche' non ha voluto rifarsi il naso, come ordinato da Silvio.
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Re: MILAN - Barcellona
muccy ha scritto:Sto video sembra un cimitero: Cassano, Pato, Thiago, Clarence. Manca giusto Chiara Poggi.
C'era lo zio Misseri?
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Re: MILAN - Barcellona
ESCLUSIVA MN - Donadoni: "Atene '94: davano il Barcellona vincente, poi fu trionfo del Milan. Ecco come si può batterli"
26.03.2012 15:30 di Gaetano Mocciaro articolo letto 8589 volte
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Il tecnico del Parma Roberto Donadoni, protagonista nella notte magica di Atene del 1994, quando con la maglia del Milan vinse la Champions a scapito del Barcellona super favorito, parla del big match di San Siro mercoledì sera fra i rossoneri e i catalani. In esclusiva per MilanNews.
Roberto Donadoni, mercoledì va in scena il piatto forte dei quarti di finale di Champions League: Milan-Barcellona
“Una partita fra due squadre che hanno giocatori di grandissimo livello. Le motivazioni che subentrano, soprattutto nel momento un cui una è sfavorita, possono portare a rivelare il contrario di quello che in partenza uno è portato a pensare. Quindi, sulla carta il Barcellona può avere qualche vantaggio ma il Milan se la giocherà alla grande”.
In difesa mancherà Thago Silva. Una situazione che in qualche modo ricorda Atene 1994, quando mancarono Costacurta e Baresi
“È chiaro che il valore di Thiago Silva sia indiscutibile, è uno di quei giocatori che se mancano si sente ma al tempo stesso questo deve dare più motivazioni a chi lo sostituirà, dando ancora di più. E poi parliamo di Milan e coloro che possono essere considerati rincalzi sono giocatori di una certa levatura”.
Nel 1994 il Barcellona era superfavorito, poi è andata a finire come tutti sappiamo. Quel clima i sfiducia nei vostri confronti portò a una reazione decisa?
“Non è che era scattato qualcosa, è che la nostra era una squadra che sapeva di avere un grande potenziale e di potersela giocare con qualsiasi avversario. Quelli che si sentivano erano più che altro discorsi da parte di esperti, di critici. Noi lasciavamo che gli altri parlassero e abbiamo semplicemente tradotto in campo la nostra qualità, mettendo il Barcellona in difficoltà e facendolo sembrare più debole di quanto si potesse immaginare. Eravamo andati in campo partendo dal presupposto di volercela giocare alla pari”.
Allora fu partita secca, adesso gara di andata e ritorno. C’è differenza?
“Giocare due partite è differente perché dà la possibilità a una squadra di rimediare una partita che è andata male. In ogni caso i vantaggi nei 180’ sono divisi e il fatto di giocare la prima in casa o fuori è relativo, dipende sempre come sfrutti le chances”.
Crede che questo Barcellona sia superiore alla squadra del 1994?
“Paragoni non se ne possono fare, perché ogni squadra ha il suo ciclo, il suo periodo storico e va valutata in quel contesto. Quello del 1994 era un Barcellona di ottimi giocatori, come lo era il Milan e in quel momento erano fra le 2-3 squadre più forti al mondo”.
Quale può essere l’arma del Milan contro questo Barcellona?
“Difficile dire quale possa essere l’arma vincente, perché in questi casi servirebbe avere la sfera di cristallo. Quel che posso dire è che il Milan non deve e non può adattarsi ai ritmi blandi, altrimenti la tecnica del Barcellona ha più valenza. Per cui i rossoneri devono mantenere alto il ritmo”.
www.milannews.it
Ultima risposta è ciò che penso anche io..ritmi altri o sarà peggio di come potremmo pensare...
ESCLUSIVA MN - Arancha Rodriguez: "A Barcellona temono il Milan. Ibra più importante per i rossoneri che Messi per il Barça. In Spagna rispettano le italiane..."
26.03.2012 17:30 di Antonio Vitiello articolo letto 4549 volte
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
La redazione di MilanNews.it ha intervistato la giornalista spagnola di Cadena Cope, Arancha Rodríguez, corrispondente di Sky Sport 24, La Stampa e direttrice del portale TodoMercadoWeb.es. Si avvicina la grande sfida di Champions tra Milan e Barcellona, senza dubbio il quarto di finale più affascinante, per storia e tradizione: "Per me il derby d'Europa è Milan-Real Madrid, ma subito dopo c'è la sfida con il Barcellona, un match che evoca grandi ricordi come la finale di Atene nel '94. Due squadre con una storia gloriosa alle spalle, parliamo dei top club al mondo. Già la sfida nel girone è stata incredibile. Nessuno pensava che il Milan potesse pareggiare e vendere cara la pelle al Cam Nou, i rossoneri hanno tutto per regalare una bella serata ai tifosi".
Guardiola aveva dichiarato di non voler pescare il Milan ai quarti più di ogni altra squadra, c'è grande rispetto a Barcellona nei confronti della squadra rossonera...
"Il Milan nelle due partite del girone ha fatto soffrire molto il Barcellona. Anche se partono favoriti i catalani non sono mai sicuri quando pescano il Milan. Dopo la finale del '94 e la vittoria dell'Inter di Mourinho, le spagnole hanno grande rispetto per le italiane. Per questo Guardiola preferiva incontrare un'altra rivale. Tutti dicevano che questo Milan era vecchio e logoro, ma dopo il 2-2 nel girone si sono ricreduti. Inoltre era una squadra che non attraversava un bel periodo, invece ora è cresciuta e sta dominando il campionato italiano. Ma in generale posso dire che in Spagna non piace mai affrontare un'italiana, hanno sempre qualcosa in più, non mollano mai fino alla fine".
Ibrahimovic contro il suo passato. Lo svedese ha segnato a San Siro, questa volta però oltre al gol vorrebbe incidere anche sul risultato...
"Ibrahimovic vuole dimostrare di essere un vincente, prendendosi una rivincita contro il suo passato spagnolo. Al Barcellona è stato giudicato più per il suo carattere che per le doti da giocatore. Proprio per questo ha delle motivazioni in più per far vedere a tutti che si sbagliavano".
Considerando il gioco delle due squadre, potrebbe pesare più un'eventuale assenza di Messi o Ibrahimovic?
"Secondo me il Milan dipende tanto da Ibra. Anche se la squadra ha fatto bene anche in sua assenza quando era squalificato. Ma credo che Ibra sia più importante per il Milan che Messi per il Barcellona. Messi è il giocatore più forte al mondo ma ci sono altri due campioni che lo aiutano. Xavi e Iniesta sono meno conosciuti perchè fanno un lavoro oscuro, ma senza di loro Messi non segnerebbe così tanto. Infatti con la Nazionale argentina fa fatica".
Il Barcellona in estate ha intenzione di continuare a dare la caccia a Thiago Silva? Uno dei difensori più forti al mondo...
"E' un giocatore importantissimo ed è stato molto seguito dal Barcellona. L'anno scorso hanno rinforzato l'attacco, quest'anno dovranno farlo in difesa. Hanno qualche problema con gli infortuni e penso che busseranno in via Turati per chiedere Thiago Silva. Ovviamente è un giocatore molto caro che il Milan vuole tenere".
Una percentuale del passaggio del turno del Milan e del Barcellona...
"In questo momento Real Madrid e Barcellona sono le squadre più forti d'Europa. Il Milan può giocarsi le sue carte perchè ha molta esperienza, ma al momento siamo su 60% a 40% per il Barcellona. Nonostante tutto ho visto un Milan cresciuto rispetto a qualche mese fa, nel calcio mai dire mai".
www.milannews.it
26.03.2012 15:30 di Gaetano Mocciaro articolo letto 8589 volte
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Il tecnico del Parma Roberto Donadoni, protagonista nella notte magica di Atene del 1994, quando con la maglia del Milan vinse la Champions a scapito del Barcellona super favorito, parla del big match di San Siro mercoledì sera fra i rossoneri e i catalani. In esclusiva per MilanNews.
Roberto Donadoni, mercoledì va in scena il piatto forte dei quarti di finale di Champions League: Milan-Barcellona
“Una partita fra due squadre che hanno giocatori di grandissimo livello. Le motivazioni che subentrano, soprattutto nel momento un cui una è sfavorita, possono portare a rivelare il contrario di quello che in partenza uno è portato a pensare. Quindi, sulla carta il Barcellona può avere qualche vantaggio ma il Milan se la giocherà alla grande”.
In difesa mancherà Thago Silva. Una situazione che in qualche modo ricorda Atene 1994, quando mancarono Costacurta e Baresi
“È chiaro che il valore di Thiago Silva sia indiscutibile, è uno di quei giocatori che se mancano si sente ma al tempo stesso questo deve dare più motivazioni a chi lo sostituirà, dando ancora di più. E poi parliamo di Milan e coloro che possono essere considerati rincalzi sono giocatori di una certa levatura”.
Nel 1994 il Barcellona era superfavorito, poi è andata a finire come tutti sappiamo. Quel clima i sfiducia nei vostri confronti portò a una reazione decisa?
“Non è che era scattato qualcosa, è che la nostra era una squadra che sapeva di avere un grande potenziale e di potersela giocare con qualsiasi avversario. Quelli che si sentivano erano più che altro discorsi da parte di esperti, di critici. Noi lasciavamo che gli altri parlassero e abbiamo semplicemente tradotto in campo la nostra qualità, mettendo il Barcellona in difficoltà e facendolo sembrare più debole di quanto si potesse immaginare. Eravamo andati in campo partendo dal presupposto di volercela giocare alla pari”.
Allora fu partita secca, adesso gara di andata e ritorno. C’è differenza?
“Giocare due partite è differente perché dà la possibilità a una squadra di rimediare una partita che è andata male. In ogni caso i vantaggi nei 180’ sono divisi e il fatto di giocare la prima in casa o fuori è relativo, dipende sempre come sfrutti le chances”.
Crede che questo Barcellona sia superiore alla squadra del 1994?
“Paragoni non se ne possono fare, perché ogni squadra ha il suo ciclo, il suo periodo storico e va valutata in quel contesto. Quello del 1994 era un Barcellona di ottimi giocatori, come lo era il Milan e in quel momento erano fra le 2-3 squadre più forti al mondo”.
Quale può essere l’arma del Milan contro questo Barcellona?
“Difficile dire quale possa essere l’arma vincente, perché in questi casi servirebbe avere la sfera di cristallo. Quel che posso dire è che il Milan non deve e non può adattarsi ai ritmi blandi, altrimenti la tecnica del Barcellona ha più valenza. Per cui i rossoneri devono mantenere alto il ritmo”.
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26.03.2012 17:30 di Antonio Vitiello articolo letto 4549 volte
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La redazione di MilanNews.it ha intervistato la giornalista spagnola di Cadena Cope, Arancha Rodríguez, corrispondente di Sky Sport 24, La Stampa e direttrice del portale TodoMercadoWeb.es. Si avvicina la grande sfida di Champions tra Milan e Barcellona, senza dubbio il quarto di finale più affascinante, per storia e tradizione: "Per me il derby d'Europa è Milan-Real Madrid, ma subito dopo c'è la sfida con il Barcellona, un match che evoca grandi ricordi come la finale di Atene nel '94. Due squadre con una storia gloriosa alle spalle, parliamo dei top club al mondo. Già la sfida nel girone è stata incredibile. Nessuno pensava che il Milan potesse pareggiare e vendere cara la pelle al Cam Nou, i rossoneri hanno tutto per regalare una bella serata ai tifosi".
Guardiola aveva dichiarato di non voler pescare il Milan ai quarti più di ogni altra squadra, c'è grande rispetto a Barcellona nei confronti della squadra rossonera...
"Il Milan nelle due partite del girone ha fatto soffrire molto il Barcellona. Anche se partono favoriti i catalani non sono mai sicuri quando pescano il Milan. Dopo la finale del '94 e la vittoria dell'Inter di Mourinho, le spagnole hanno grande rispetto per le italiane. Per questo Guardiola preferiva incontrare un'altra rivale. Tutti dicevano che questo Milan era vecchio e logoro, ma dopo il 2-2 nel girone si sono ricreduti. Inoltre era una squadra che non attraversava un bel periodo, invece ora è cresciuta e sta dominando il campionato italiano. Ma in generale posso dire che in Spagna non piace mai affrontare un'italiana, hanno sempre qualcosa in più, non mollano mai fino alla fine".
Ibrahimovic contro il suo passato. Lo svedese ha segnato a San Siro, questa volta però oltre al gol vorrebbe incidere anche sul risultato...
"Ibrahimovic vuole dimostrare di essere un vincente, prendendosi una rivincita contro il suo passato spagnolo. Al Barcellona è stato giudicato più per il suo carattere che per le doti da giocatore. Proprio per questo ha delle motivazioni in più per far vedere a tutti che si sbagliavano".
Considerando il gioco delle due squadre, potrebbe pesare più un'eventuale assenza di Messi o Ibrahimovic?
"Secondo me il Milan dipende tanto da Ibra. Anche se la squadra ha fatto bene anche in sua assenza quando era squalificato. Ma credo che Ibra sia più importante per il Milan che Messi per il Barcellona. Messi è il giocatore più forte al mondo ma ci sono altri due campioni che lo aiutano. Xavi e Iniesta sono meno conosciuti perchè fanno un lavoro oscuro, ma senza di loro Messi non segnerebbe così tanto. Infatti con la Nazionale argentina fa fatica".
Il Barcellona in estate ha intenzione di continuare a dare la caccia a Thiago Silva? Uno dei difensori più forti al mondo...
"E' un giocatore importantissimo ed è stato molto seguito dal Barcellona. L'anno scorso hanno rinforzato l'attacco, quest'anno dovranno farlo in difesa. Hanno qualche problema con gli infortuni e penso che busseranno in via Turati per chiedere Thiago Silva. Ovviamente è un giocatore molto caro che il Milan vuole tenere".
Una percentuale del passaggio del turno del Milan e del Barcellona...
"In questo momento Real Madrid e Barcellona sono le squadre più forti d'Europa. Il Milan può giocarsi le sue carte perchè ha molta esperienza, ma al momento siamo su 60% a 40% per il Barcellona. Nonostante tutto ho visto un Milan cresciuto rispetto a qualche mese fa, nel calcio mai dire mai".
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Re: MILAN - Barcellona
È stato lui! (CIT)Puccio7 ha scritto:muccy ha scritto:Sto video sembra un cimitero: Cassano, Pato, Thiago, Clarence. Manca giusto Chiara Poggi.
C'era lo zio Misseri?
Nel senso che era il regista pare.
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Re: MILAN - Barcellona
Paragoni col 1994 impossibili
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Re: MILAN - Barcellona
Ignazio
Abate, nel pomeriggio odierno, ha iniziato nuovamente a lavorare
parzialmente in gruppo facendo esercizi specifici previsti dal suo
programma di recupero. Nella giornata di domani, il terzino rossonero
potrebbe sostenere un provino per valutare le sua condizioni per essere
almeno nella lista dei convocati ma le possibilità di vederlo tra i nomi
scelti dal mister sono davvero minime.
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Abate, nel pomeriggio odierno, ha iniziato nuovamente a lavorare
parzialmente in gruppo facendo esercizi specifici previsti dal suo
programma di recupero. Nella giornata di domani, il terzino rossonero
potrebbe sostenere un provino per valutare le sua condizioni per essere
almeno nella lista dei convocati ma le possibilità di vederlo tra i nomi
scelti dal mister sono davvero minime.
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Re: MILAN - Barcellona
Lui ha gia' postato nell'apposito topic di Abate la notizia
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