Arsenal - MILAN 3-0

Azooz ha scritto:ma Puccio alla fine l'andata l'hai guardata dopo o l'hai sentita in diretta sulla radio ?

Alla radio. Avevo deciso di tenermi 2 ore di permesso per il ritorno, permesso che non prendero'

permesso preso per milan-inter dei quarti mi sa

sti stronzi di inglesi già partono coi titoli dei giornali "noi come il deportivo!!"

ma andate a cagare voi e quei dopati del deportivo marciti nell'oblio.

Catenaccio e buonanotte. State tranquilli

Bleed ha scritto:sti stronzi di inglesi già partono coi titoli dei giornali "noi come il deportivo!!"

ma andate a cagare voi e quei dopati del deportivo marciti nell'oblio.

l'importante è crederci

Vediamo di non fare cazzate. Non fare cazzate significa a) mantenere alta la concentrazione b) tornare a Milano senza gli infortunati di turno.
Concordo con chi confida in Allegri per una buona gestione della gara.

Arsenal, Allegri non si fida
"Sarà dura, non mollano"

C’è poco da sottovalutare nella trasferta di Londra dove l’Arsenal attende il Milan. Nella loro tana i Gunners sognano una rimonta spettacolare. Ipotizzano serate da sballo del tipo Deportivo La Coruna (aprile 2004), capace di ribaltare un 4-1 con un 4-0 pazzesco. Oppure ripetere il miracolo Liverpool (battuto sabato in Premier) che a Istanbul nel 2005 agguantò il Milan nella finale di Champions appena in tempo per vincerla ai rigori. Ma Massimiliano Allegri non è uno sprovveduto. Nonostante i macigni delle assenze, predica concentrazione e attenzione, del tipo: all’Emirates sacrificio, unghie e denti saranno le armi necessarie per volare ai quarti di finale.

IL FARAONE E IBRA— Allegri, prima delle rifinitura e prima di decollare verso l’Inghilterra, fa i conti sulla punta delle dita. “Gli infortunati? Emanuelson sta abbastanza bene e giocherà, mentre devo valutare ancora le condizioni di Antonini. La buona notizia è che recupero Aquilani, ma lo farò partire dalla panchina”. Le scelte sono obbligate; la formazione da opporre a Van Persie e compagni non concede nulla alla fantasia. “Non voglio snaturare i ruoli – dice – anche se non ho molte soluzioni”. L’dea è di scalare Emanuelson alla destra di Van Bommel (Nocerino ovviamente a sinistra) e schierare Robinho dietro le punte. L’accoppiata offensiva è scontata poiché Pato e Maxi Lopez sono in infermeria, mentre Inzaghi non è nella lista. Quindi, Ibra al fianco del Faraone El Shaarawy.

RITORNO DIFFICILE— Ipotizza anche la possibilità di avanzare Mesbah a centrocampo e restituire l’attacco a Robinho, ma alla fine il brasiliano dovrebbe fare il trequartista. In realtà una mezza punta pronta a diventare parte di un tridente. Guai però sbilanciarsi; potrebbe favorire ulteriormente il pressing dell’Arsenal. Allegri è chiaro: “Sarà una partita molto più difficile dell’andata. Quelli giocano fino alla fine; non mollano mai”. Facile immaginare quale sarà l’atteggiamento dei rossoneri: grande organizzazione difensiva, molto possesso palla e ripartenze veloci con i suoi tre attaccanti.

COMPETITIVI— Ma Allegri, a proposito del futuro, lancia la sfida alle grandi d’Europa, anche se non nasconde che “per essere competitivi al 100% ci vogliono due o tre anni”. Ciò che conta, sottolinea, è che “siamo migliorati perché i giocatori si conoscono e stanno bene fisicamente”. Poi torna a parlare della Juve e del campionato. "I bianconeri non mi interessano. Mi interessa l’entusiasmo del ragazzi anche se non dobbiamo esaltarci troppo. Il calcio è strano. A Udine ci davano per morti e ora guardate cosa è successo”. E si congeda con una certezza su Ibra, il suo cavallo di razza: “Con Messi e Cristiano Ronaldo è il più forte al mondo. Non ce n’è per nessuno”.

fonte: gazzetta.it

bravo Max