Serie A 2015-2016

Concordo con Lalomba. Ai miei tempi si giocava sette giorni su sette e in qualsiasi luogo, dal cortile, alla parrocchia, alla piazzetta. Giocare nelle giovanili di qualsiasi squadra era gratis, anzi ti pagavano pure qualcosa in caso di vittoria (i così detti premi partita da 20/30 mila lire) e ti davano tutto gratis (scarpe, tute, borse, ti rimborsavano pure la benzina della macchina o del motorino). Mettiamoci pure che giocare al calcio era uno dei pochi svaghi che ci potevamo permettere (un altro poteva essere la partita a flipper nel bar vicino casa o dopo una certa età la pizza con gli amici il sabato sera).
Oggi i giovani hanno altri interessi e un altro stile di vita molto più agiato e vizioso dove il calcio ricopre un ruolo secondario se non nullo. Giá a 13/14 anni i giovani di oggi fanno quello che noi potevamo permetterci dopo i 20 o più in là. Giocare al calcio per noi oltre un divertimento e una maniera di fare sport gratis era qualcosa di speciale nell'ambito della vita quotidiana e soprattutto era una passione, passione che oggi mi sembra venuta meno nell'ambito non solo giovanile ma anche in quello che ci gira intorno (ricordo i paesi che andavano orgogliosi di avere una squadra da presentare nei campionati delle varie categorie con mezza popolazione sempre presente ad assistere alle partite raccogliendo un pò di spicci da regalare ai giocatori per incentivarli a fare bene).

non penso che in germania i bambini giochino in mezzo alla strada

Giusta anche la considerazione di sosl.
L'articolo nei dettagli dice che in quelle esperienze di strada e di oratorio c'era una selezione vera.

Intanto vedo un Napoli in difficoltà...

Forse in Germania hanno strutture nelle scuole,forse hanno campetti agibili quotidianamente o forse hanno scuole calcio che insegnano a giocare a calcio,qui vedo scuole calcio che cercano di insegnare tattica a bambini che non sanno palleggiare,io prima insegnerei a usare il pallone.

in Germania (ma anche in Islanda ho visto un documentario a riguardo) hanno messo in piedi un'organizzazione e delle strutture per il calcio a partire dai bambini per finire con gli stadi, in Italia non abbiamo più nulla

Da quanto sento dalla telecronaca di MP, Spalletti non risparmia critiche a El Sharawy per atteggiamento in campo etc. etc.
Gli rinfaccia errori in entrambe le fasi.
Gli dice che dovrebbe aiutare dietro come fa Salah...

Con i gol che fa non possono non riscattarlo, ma attenzione agli scherzi....

I numeri danno ragione a El Shaarawy,da quando è arrivato ha fatto bene,io lo rivedo oggi però e non vedo nulla di nuovo.

galapagos ha scritto:
1 diritti televisivi e rovesciamento degli scopi delle ex squadre vivaio.
.

Chiariamo il concetto di Sconcerti:
Le tradizionali squadre vivaio stanno abdicando dal loro ruolo: Far crescere e selezionare i migliori talenti nazionali perché la loro vita dipende dal vendere con regolarità questi giocatori alle grandi squadre.
Far crescere i talenti non e' esente da rischi di retrocessione.
Da che vi sono i ricchi diritti televisivi, lo scopo primario è diventato rimanere in serie A a tutti i costi, anche a costo del progetto tecnico, per potersi assicurare la propria quota di diritti.


Commento mio: L' Atalanta della situazione non è mai stata solita andare a prendere i Borriello ed i Diamanti.

Insomma quello che si sta prospettando e' che una squadra partita con l'handicap supera queste due e restituisce l'handicap.
Noi a disputare la partita della mestizia mentre i gobbi strombazzano.
Tutti in piedi per Totti.
Grande rimpianto Nainngolan
Bene, ma non benissimo.