La situazione economica del Milan
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Re: La situazione economica del Milan
sì buonanotte
Giannino- Yokohama 2007
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Re: La situazione economica del Milan
tempi lunghissimi e demone ultrateso
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Re: La situazione economica del Milan
una volta che si vincola con la caparra milionaria è fatta
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Re: La situazione economica del Milan
Normale, Peter Lim ci ha messo un'anno e mezzo a comprarsi il Valencia. E' già un miracolo che uno si prende il 48% del Milan in appena 9 mesi. Cmq l'accordo vincolante rende tutto definitivo. Non ci si può più ritornare indietro.
Poi ho saputo che entrambi le parti hanno speso più di 50mln in studi legali per tutta sta cosa Ormai....
Poi ho saputo che entrambi le parti hanno speso più di 50mln in studi legali per tutta sta cosa Ormai....
Dr_Destino- Manchester 2003
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Re: La situazione economica del Milan
lo stavo scrivendo io Destino....50 mln di studi legali nn si regalanoDr_Destino ha scritto:Normale, Peter Lim ci ha messo un'anno e mezzo a comprarsi il Valencia. E' già un miracolo che uno si prende il 48% del Milan in appena 9 mesi. Cmq l'accordo vincolante rende tutto definitivo. Non ci si può più ritornare indietro.
Poi ho saputo che entrambi le parti hanno speso più di 50mln in studi legali per tutta sta cosa Ormai....
trizio81- Yokohama 2007
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Re: La situazione economica del Milan
madò potevamo prendere Firmino e Benteke
Giannino- Yokohama 2007
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Re: La situazione economica del Milan
Milan, c’è l’accordo fra Mr Bee e i Berlusconi
Raggiunta l’intesa per la cessione del 48% dei rossoneri. La firma a fine estate
La firma slitterà probabilmente alla fine dell’estate ma non è in discussione l’intesa fra Bee Taechaubol e Silvio Berlusconi. Il broker thailandese, arrivato questa mattina a Malpensa, dopo una riunione all’hotel Bulgari con legali e commercialisti alla presenza di Licia Ronzulli, l’eurodeputata di Forza Italia presente a ogni passo della trattativa, si è recato all’ora di pranzo ad Arcore.
Quattro ore di colloquio
Quattro ore di colloquio con l’ex Cavaliere, la figlia Barbara e i vertici di Fininvest hanno condotto a “una fiduciosa conclusione dell’operazione” come riferiscono fonti vicine alle parti. Bee e Berlusconi (che ha appurato la presenza di garanzie bancarie) sono d’accordo sulle cifre dell’operazione (480 milioni) e sulle percentuali di partecipazione societaria (48% e 52%). Ma essendoci cioè ancora dettagli non di poco conto da definire (tra cui il progetto dello stadio al Portello, che non convince del tutto Fininvest e la governance, ovvero la composizione del prossimo cda) Bee e Berlusconi hanno convenuto di siglare un accordo cornice vincolante (per sottrarsi al quale si renderebbe cioè obbligatorio l’esborso di una salatissima penale).
Si firma fra qualche settimana
Da oggi gli staff saranno perciò al lavoro per mettere a punto il documento preparatorio che verrà sottoscritto da una parte da Bee e da Marina Berlusconi e Pasquale Cannatelli per conto di Fininvest. Si conta di concluderlo entro la fine della prossima settimana mentre la firma per il passaggio storico di quote arriverà con calma fra qualche settimana.
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Ecco come il Milan cambierà faccia Tutte le tessere ancora da incastrare
Le piccole e grandi questioni da chiarire non fermeranno l’affare Lavori in corso
I temi ancora sul tavolo: dal cda al nuovo stadio allo sviluppo del brand in Asia
Non è ancora fatto, ma si farà. Non solo perché rompere il matrimonio più annunciato del secolo, a Silvio Berlusconi o a mr Bee ora costerà una penale di svariati milioni di euro (chi si tira indietro paga, siamo adesso nella situazione che i più ottimisti descrivevano a Natale), ma perché i due continuano a trovare conveniente l’essersi reciprocamente promessi. Il magnate thailandese sicuro che il suo dettagliato business plan (una volta potenziato il marchio in Asia, anche aprendo corner del Milan nei centri commerciali e scuole calcio) possa fruttare un bell’investimento al momento della quotazione in Borsa, Berlusconi felice per i nuovi soldi che entrano in società, la valutazione monstre del Milan e per aver mantenuto intatta (o quasi) la governance. Diciamolo pure: se funzionerà, sarà un capolavoro. Certo, è tutto da vedere che alla lunga funzionerà, perché - una volta superati gli ultimi ostacoli e chiuso davvero l’accordo - la nuova gestione a due teste avrà equilibri tutti da trovare, visto che Berlusconi avrà a che fare con un socio con ben il 48% (nel patto mr Bee sarà l’unico depositario di firma, i suoi investitori non figurano).
Così l’accordo quadro è diventato un preaccordo vincolante molto più dettagliato che sarà firmato nei prossimi giorni, entro il famoso 3 agosto che definiva la trattativa in esclusiva. Gli architravi restano quelli già definiti a giugno: 480 milioni per il 48%, quotazione in Borsa entro un anno, Fininvest che manterrà la maggioranza relativa anche dopo lo sbarco sul mercato, con una quota attorno al 39% (e mr Bee al 36%, salvo che poi non decida di vendere, una volta realizzato il suo investimento, ma questo è un discorso prematuro da fare oggi, seppur non del tutto estraneo alla filosofia del thailandese). Non c’era nessuno ieri, tra coloro che sono usciti da Arcore (oltre agli uomini Fininvest, a Licia Ronzulli, c’era Federico Bazzoni, responsabile M&I della Citic Securities, la banca cinese advisor di mr Bee) o che hanno seguito da vicino la trattativa, che non si definisse «molto fiducioso». La chiusura però è comunque slittata, perché sono tantissimi i punti su cui lavorare: tecnicismi per lo più. I modi e i tempi del trasferimento di denaro; mille questioni che riguardano l’organizzazione della nuova società, dalla composizione del collegio sindacale a quella del nuovo cda, che forse sarà allargato e vedrà l’inserimento di uomini di fiducia di mr Bee. Ma soprattutto argomento centrale di discussione (ieri e nei prossimi giorni) è come sviluppare al meglio il brand in Asia.
Infine, c’è la questione dello stadio. Barbara Berlusconi non ha ancora illustrato il suo progetto per l’impianto al Portello a mr Bee: lo farà nei prossimi giorni e il thailandese finalmente dirà la sua. Sul quel progetto Fininvest ha già mostrato notevoli perplessità. E si dice che gli elementi di discussione continuino a non mancare, perché Barbara vorrebbe che parte delle entrate garantite da mr Bee per l’acquisto delle quote andassero a finanziare lo stadio. Insomma, non tutto è chiaro, ma nessuna di queste questioni aperte si trasformerà in un ostacolo insormontabile. Dopo l’estate il Milan cambierà faccia: pronto ad affrontare una scommessa che, se dovesse andare bene, può rila nciarlo ai vertici del calcio.
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Raggiunta l’intesa per la cessione del 48% dei rossoneri. La firma a fine estate
La firma slitterà probabilmente alla fine dell’estate ma non è in discussione l’intesa fra Bee Taechaubol e Silvio Berlusconi. Il broker thailandese, arrivato questa mattina a Malpensa, dopo una riunione all’hotel Bulgari con legali e commercialisti alla presenza di Licia Ronzulli, l’eurodeputata di Forza Italia presente a ogni passo della trattativa, si è recato all’ora di pranzo ad Arcore.
Quattro ore di colloquio
Quattro ore di colloquio con l’ex Cavaliere, la figlia Barbara e i vertici di Fininvest hanno condotto a “una fiduciosa conclusione dell’operazione” come riferiscono fonti vicine alle parti. Bee e Berlusconi (che ha appurato la presenza di garanzie bancarie) sono d’accordo sulle cifre dell’operazione (480 milioni) e sulle percentuali di partecipazione societaria (48% e 52%). Ma essendoci cioè ancora dettagli non di poco conto da definire (tra cui il progetto dello stadio al Portello, che non convince del tutto Fininvest e la governance, ovvero la composizione del prossimo cda) Bee e Berlusconi hanno convenuto di siglare un accordo cornice vincolante (per sottrarsi al quale si renderebbe cioè obbligatorio l’esborso di una salatissima penale).
Si firma fra qualche settimana
Da oggi gli staff saranno perciò al lavoro per mettere a punto il documento preparatorio che verrà sottoscritto da una parte da Bee e da Marina Berlusconi e Pasquale Cannatelli per conto di Fininvest. Si conta di concluderlo entro la fine della prossima settimana mentre la firma per il passaggio storico di quote arriverà con calma fra qualche settimana.
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Le piccole e grandi questioni da chiarire non fermeranno l’affare Lavori in corso
I temi ancora sul tavolo: dal cda al nuovo stadio allo sviluppo del brand in Asia
Non è ancora fatto, ma si farà. Non solo perché rompere il matrimonio più annunciato del secolo, a Silvio Berlusconi o a mr Bee ora costerà una penale di svariati milioni di euro (chi si tira indietro paga, siamo adesso nella situazione che i più ottimisti descrivevano a Natale), ma perché i due continuano a trovare conveniente l’essersi reciprocamente promessi. Il magnate thailandese sicuro che il suo dettagliato business plan (una volta potenziato il marchio in Asia, anche aprendo corner del Milan nei centri commerciali e scuole calcio) possa fruttare un bell’investimento al momento della quotazione in Borsa, Berlusconi felice per i nuovi soldi che entrano in società, la valutazione monstre del Milan e per aver mantenuto intatta (o quasi) la governance. Diciamolo pure: se funzionerà, sarà un capolavoro. Certo, è tutto da vedere che alla lunga funzionerà, perché - una volta superati gli ultimi ostacoli e chiuso davvero l’accordo - la nuova gestione a due teste avrà equilibri tutti da trovare, visto che Berlusconi avrà a che fare con un socio con ben il 48% (nel patto mr Bee sarà l’unico depositario di firma, i suoi investitori non figurano).
Così l’accordo quadro è diventato un preaccordo vincolante molto più dettagliato che sarà firmato nei prossimi giorni, entro il famoso 3 agosto che definiva la trattativa in esclusiva. Gli architravi restano quelli già definiti a giugno: 480 milioni per il 48%, quotazione in Borsa entro un anno, Fininvest che manterrà la maggioranza relativa anche dopo lo sbarco sul mercato, con una quota attorno al 39% (e mr Bee al 36%, salvo che poi non decida di vendere, una volta realizzato il suo investimento, ma questo è un discorso prematuro da fare oggi, seppur non del tutto estraneo alla filosofia del thailandese). Non c’era nessuno ieri, tra coloro che sono usciti da Arcore (oltre agli uomini Fininvest, a Licia Ronzulli, c’era Federico Bazzoni, responsabile M&I della Citic Securities, la banca cinese advisor di mr Bee) o che hanno seguito da vicino la trattativa, che non si definisse «molto fiducioso». La chiusura però è comunque slittata, perché sono tantissimi i punti su cui lavorare: tecnicismi per lo più. I modi e i tempi del trasferimento di denaro; mille questioni che riguardano l’organizzazione della nuova società, dalla composizione del collegio sindacale a quella del nuovo cda, che forse sarà allargato e vedrà l’inserimento di uomini di fiducia di mr Bee. Ma soprattutto argomento centrale di discussione (ieri e nei prossimi giorni) è come sviluppare al meglio il brand in Asia.
Infine, c’è la questione dello stadio. Barbara Berlusconi non ha ancora illustrato il suo progetto per l’impianto al Portello a mr Bee: lo farà nei prossimi giorni e il thailandese finalmente dirà la sua. Sul quel progetto Fininvest ha già mostrato notevoli perplessità. E si dice che gli elementi di discussione continuino a non mancare, perché Barbara vorrebbe che parte delle entrate garantite da mr Bee per l’acquisto delle quote andassero a finanziare lo stadio. Insomma, non tutto è chiaro, ma nessuna di queste questioni aperte si trasformerà in un ostacolo insormontabile. Dopo l’estate il Milan cambierà faccia: pronto ad affrontare una scommessa che, se dovesse andare bene, può rila nciarlo ai vertici del calcio.
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PerSempreConTe- Yokohama 2007
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Re: La situazione economica del Milan
firma il 28 agosto e poi sotto con i 3 giorni del condor?
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Re: La situazione economica del Milan
rimandano all'infinito
death from above- Yokohama 2007
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Re: La situazione economica del Milan
CorSera - Milan, Mr.Bee continua i suoi incontri con avvocati, consulenti e finanziatori. E Berlusconi mette il veto su Nelio Lucas
Anche quella di ieri è stata una lunghissima giornata per Bee Taechaubol, che, dopo essere sbarcato a Milano mercoledì e aver incontrato ad Arcore Silvio Berlusconi, ha avuto pure ieri diverse riunioni per sistemare i dettagli dell’acquisto del 48% del club di via Aldo Rossi. Il broker thailandese sta iniziando a costruire il suo Milan e in queste ore si sta occupando di aspetti finanziari e tecnici, come testimonia per esempio l’incontro con Nelio Lucas, numero uno della Doyen Sports, che non farà parte del nuovo Milan, anche a causa del veto messo da Silvio Berlusconi.
NUOVO INVESTITORE - Come racconta questa mattina il Corriere della Sera, nella giornata di ieri Mr.Bee ha avuto importanti summit con consulenti, avvocati e commercialisti: entro l’inizio della prossima settimana, sia il thailandese che Fininvest vogliono siglare il cosiddetto term sheet, cioè il documento preparatorio al contratto di cessione di quote vero e proprio. Nel pomeriggio, Bee Taechaubol ha poi incontrato presso l’hotel Bulgari anche i vertici della banca Citic Securities, la quale ha approfittato dell’occasione per presentargli un nuovo potenziale investitore.
PUNTI CHIAVE - Ma l’incontro più importante della giornata è stato certamente quello nella sede della Fininvest, al quale però non ha partecipato Mr.Bee: in rappresentanza del thailandese, erano infatti presenti Licia Ronzulli, intermediaria della trattativa, e Gerarso Segat, advisor di Bee, che sono stati accolti in via Paleocapa non solo dai dirigenti del Biscione Cannatelli, Franzosi e Pellegrino, ma anche dai legali dello studio Chiomenti, avvocati del gruppo Gianni-Orgnoni, un advisor di Rotschild e un uomo di fiducia di Taechaubol. In questa riunione, durata circa 3 ore, sono stati preparati i punti chiave del contratto che sancirà il passaggio del 48% delle azioni rossoneri nella mani del consorzio di Mr.Bee.
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Anche quella di ieri è stata una lunghissima giornata per Bee Taechaubol, che, dopo essere sbarcato a Milano mercoledì e aver incontrato ad Arcore Silvio Berlusconi, ha avuto pure ieri diverse riunioni per sistemare i dettagli dell’acquisto del 48% del club di via Aldo Rossi. Il broker thailandese sta iniziando a costruire il suo Milan e in queste ore si sta occupando di aspetti finanziari e tecnici, come testimonia per esempio l’incontro con Nelio Lucas, numero uno della Doyen Sports, che non farà parte del nuovo Milan, anche a causa del veto messo da Silvio Berlusconi.
NUOVO INVESTITORE - Come racconta questa mattina il Corriere della Sera, nella giornata di ieri Mr.Bee ha avuto importanti summit con consulenti, avvocati e commercialisti: entro l’inizio della prossima settimana, sia il thailandese che Fininvest vogliono siglare il cosiddetto term sheet, cioè il documento preparatorio al contratto di cessione di quote vero e proprio. Nel pomeriggio, Bee Taechaubol ha poi incontrato presso l’hotel Bulgari anche i vertici della banca Citic Securities, la quale ha approfittato dell’occasione per presentargli un nuovo potenziale investitore.
PUNTI CHIAVE - Ma l’incontro più importante della giornata è stato certamente quello nella sede della Fininvest, al quale però non ha partecipato Mr.Bee: in rappresentanza del thailandese, erano infatti presenti Licia Ronzulli, intermediaria della trattativa, e Gerarso Segat, advisor di Bee, che sono stati accolti in via Paleocapa non solo dai dirigenti del Biscione Cannatelli, Franzosi e Pellegrino, ma anche dai legali dello studio Chiomenti, avvocati del gruppo Gianni-Orgnoni, un advisor di Rotschild e un uomo di fiducia di Taechaubol. In questa riunione, durata circa 3 ore, sono stati preparati i punti chiave del contratto che sancirà il passaggio del 48% delle azioni rossoneri nella mani del consorzio di Mr.Bee.
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