La situazione economica del Milan
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Re: La situazione economica del Milan
non credo piu alla cessione, non è mai esistita alcuna trattativa
Demone85- Bologna 1990
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Re: La situazione economica del Milan
Ci ha già comprati Bee, aspettano solo il momento migliore per annunciarlo
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Re: La situazione economica del Milan
Dr_Destino ha scritto:non capisco la differenza della censura... me la dici tu?
in pratica quelle due immagini sono state online solo poche ore poi la censura cinese le ha fatte sparire dal web
qualcuno però le ha salvate in tempo..
pollo0389- Montecarlo 2003
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Re: La situazione economica del Milan
Riporto questo bellissimo articolo di milanworld che al momento mi sembrano i più attendibili e da cui pure la gazzetta ha preso spunto per l'articolo odierno
[size=37]Clamorosa rivelazione della Gazzetta dello Sport che conferma quanto riportato in esclusiva da Milan World, che ancora una volta non ha ricevuto alcuna menzione. Il quotidiano riporta le immagini già pubblicate in questo forum, grazie alle quali avevamo scoperto (per merito di @[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]) che la rappresentante del governo di Pechino non era nient'altro che una persona facente parte di APECF, ossia Wang Xingxian. Ma riepiloghiamo la notizia dall'inizio.
Quando la prima volta, nel 2009, il presidente Xi Jinping chiese a Silvio se il Milan fosse in vendita, Berlusconi rispose con un sorriso e la promessa che se quel giorno fosse arrivato, lui sarebbe stata la prima persona che avrebbe avvisato. E quel giorno è arrivato. Da Arcore, quindi, hanno subito attivato un ponte comunicativo con Pechino.
Xi Jinping, uno degli uomini più potenti del mondo, leader del partito comunista cinese, sta dialogando e ragionando direttamente con Silvio Berlusconi per costruire la nuova era rossonera. Se per qualcuno non è ancora chiaro, l'acquisto del Milan in Cina è diventato un affare di Stato. Ad altissimi livelli.Quando Berlusconi parlava di "due offerte cinesi che a breve si riveleranno", faceva riferimento proprio a queste: da una parte Bee, thailandese con alle spalle fondi cinesi, e dall'altra parte c'è il governo cinese. Con il quale si sta ragionando su uno scenario che supera i confini del Milan e arriva fino a Mediaset e della possibilità di garantire a Fininvest una fetta importante del mercato televisivo orientale. Non si tratta quindi di un appoggio esterno, ma di una trattativa in cui il governo cinese è direttamente coinvolto e protagonista. La svolta è arrivata quando è giunta a Milano la famigerata dama cinese. Questo forum, il primo in Italia, da ormai sei giorni ne aveva riportato l'identità ([Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]). Si tratta di Wang Xingxian, direttore «The power of dream, come with love» dell’organismo Apecf, una sorta di consorzio d’imprese creato dal governo cinese per incrementare gli investimenti in Europa. Dunque la ricostruzione e le notizie riportate da mesi in questo forum sono ancora vive, forti e in prima linea.
Miss Wang si è vista per la prima volta il 30 aprile, quando la sua cordata ha concluso la due diligence. Nei due giorni successivi è stata ricevuta ad Arcore, dove il 2 e 3 maggio ha incontrato Silvio. L'offerta recapitata è quella già detta: 580M per il 51% del Milan.
Mrs Wang è stata un’ambasciatrice di un governo che indirizza le scelte di tutte le grandi aziende cinesi attraverso la partecipazione con fondi pubblici al bilancio o con la politica.
Silvio Berlusconi ha condotto personalmente da Villa San Martino la trattativa con il presidente Xi Jinping e con il primo ministro del Consiglio di Stato, Li Keqiang. Silvio ha parlato in conference call con Pechino, a conferma che l’interesse dell’apparato cinese è fortissimo: vuoi perché Xi è grande appassionato di calcio e simpatizzante del Milan, vuoi perché il calcio è stato individuato come la prossima frontiera da conquistare per affermare la leadership mondiale.
Ma nel web vi era stata già una importante conferma il 7 maggio: una testata, infatti, ha pubblicato la foto di un membro del partito con alle spalle lo stemma del Milan e la scritta: «Il presidente Xi dà il via all’attacco: la forte Cina potrebbe comprare il Milan per 1
miliardo e 190 milioni». Non solo. Poche ore dopo, ecco un’altra foto. Stavolta in primo piano c’era Wang Jianlin, il boss di Wanda Group e amico personale del presidente Xi, con alle spalle ancora il marchio rossonero: «Jianlin irrompe nei campionati europei e attacca ancora, stavolta la Serie A». Le foto sono però durate poco perché la censura governativa ha fatto il suo lavoro, eliminandole dal web. Ma il dado è tratto: il Milan sarà la nuova squadra del governo cinese.[/size]
[size=37]Ecco le foto censurate: [/size]
[size=37]Il piano di Pechino è molto ambizioso: partire dalla base per arrivare all'eccellenza. Il progetto di sviluppo del calcio cinese prevede un piano di investimenti decennale pari a 12,5 miliardi di euro.L'obiettivo è costruire 20 mila campi, formare 6 mila insegnanti di calcio, perché nel 2017 il calcio diventerà materia obbligatoria in tutte le scuole. E' in questo contesto che il Milan è stato individuato dai vertici del governo cinese come uno dei modelli di riferimento (l'acquisto del Milan rientrerebbe in quei 12,5 miliardi già stanziati). Il calcio per molti anni, infatti, è stata fonte d'imbarazzo in tutta la Cina che quindi ha deciso di svoltare anche in questo campo. L'obiettivo è quello di trasformare la Cina in una potenza mondiale anche in questo sport, che diventerebbe un veicolo per affermare la supremazia cinese nell'economia mondiale.
Il presidente Xi si è innamorato del Milan di Berlusconi che vinceva tutto. E non è solo un tifoso, ma un autentico fissato per il calcio. E il suo sogno era quello di diventare calciatore. Negli anni, tuttavia, è dovuto passare attraverso dolorosissime delusioni: il 15 giugno 2013, nel giorno del suo 60°
compleanno, dopo aver già perso in amichevole contro Uzbekistan e Olanda, la Cina fu travolta a Hefei 5-1 da una selezione giovanile thailandese. Xi tuonò: «Inaccettabile: è uno dei giorni più brutti della storia del calcio cinese», obbligando alle dimissioni il c.t. José Antonio Camacho.
Xi, inoltre, è amico personale di Silvio Berlusconi con il quale ha già avuto numerosi incontri in passato. E a Pechino lo stesso Silvio è considerato un amico.[/size]
[size=37][Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link][/size]
[size=37]Clamorosa rivelazione della Gazzetta dello Sport che conferma quanto riportato in esclusiva da Milan World, che ancora una volta non ha ricevuto alcuna menzione. Il quotidiano riporta le immagini già pubblicate in questo forum, grazie alle quali avevamo scoperto (per merito di @[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]) che la rappresentante del governo di Pechino non era nient'altro che una persona facente parte di APECF, ossia Wang Xingxian. Ma riepiloghiamo la notizia dall'inizio.
Quando la prima volta, nel 2009, il presidente Xi Jinping chiese a Silvio se il Milan fosse in vendita, Berlusconi rispose con un sorriso e la promessa che se quel giorno fosse arrivato, lui sarebbe stata la prima persona che avrebbe avvisato. E quel giorno è arrivato. Da Arcore, quindi, hanno subito attivato un ponte comunicativo con Pechino.
Xi Jinping, uno degli uomini più potenti del mondo, leader del partito comunista cinese, sta dialogando e ragionando direttamente con Silvio Berlusconi per costruire la nuova era rossonera. Se per qualcuno non è ancora chiaro, l'acquisto del Milan in Cina è diventato un affare di Stato. Ad altissimi livelli.Quando Berlusconi parlava di "due offerte cinesi che a breve si riveleranno", faceva riferimento proprio a queste: da una parte Bee, thailandese con alle spalle fondi cinesi, e dall'altra parte c'è il governo cinese. Con il quale si sta ragionando su uno scenario che supera i confini del Milan e arriva fino a Mediaset e della possibilità di garantire a Fininvest una fetta importante del mercato televisivo orientale. Non si tratta quindi di un appoggio esterno, ma di una trattativa in cui il governo cinese è direttamente coinvolto e protagonista. La svolta è arrivata quando è giunta a Milano la famigerata dama cinese. Questo forum, il primo in Italia, da ormai sei giorni ne aveva riportato l'identità ([Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]). Si tratta di Wang Xingxian, direttore «The power of dream, come with love» dell’organismo Apecf, una sorta di consorzio d’imprese creato dal governo cinese per incrementare gli investimenti in Europa. Dunque la ricostruzione e le notizie riportate da mesi in questo forum sono ancora vive, forti e in prima linea.
Miss Wang si è vista per la prima volta il 30 aprile, quando la sua cordata ha concluso la due diligence. Nei due giorni successivi è stata ricevuta ad Arcore, dove il 2 e 3 maggio ha incontrato Silvio. L'offerta recapitata è quella già detta: 580M per il 51% del Milan.
Mrs Wang è stata un’ambasciatrice di un governo che indirizza le scelte di tutte le grandi aziende cinesi attraverso la partecipazione con fondi pubblici al bilancio o con la politica.
Silvio Berlusconi ha condotto personalmente da Villa San Martino la trattativa con il presidente Xi Jinping e con il primo ministro del Consiglio di Stato, Li Keqiang. Silvio ha parlato in conference call con Pechino, a conferma che l’interesse dell’apparato cinese è fortissimo: vuoi perché Xi è grande appassionato di calcio e simpatizzante del Milan, vuoi perché il calcio è stato individuato come la prossima frontiera da conquistare per affermare la leadership mondiale.
Ma nel web vi era stata già una importante conferma il 7 maggio: una testata, infatti, ha pubblicato la foto di un membro del partito con alle spalle lo stemma del Milan e la scritta: «Il presidente Xi dà il via all’attacco: la forte Cina potrebbe comprare il Milan per 1
miliardo e 190 milioni». Non solo. Poche ore dopo, ecco un’altra foto. Stavolta in primo piano c’era Wang Jianlin, il boss di Wanda Group e amico personale del presidente Xi, con alle spalle ancora il marchio rossonero: «Jianlin irrompe nei campionati europei e attacca ancora, stavolta la Serie A». Le foto sono però durate poco perché la censura governativa ha fatto il suo lavoro, eliminandole dal web. Ma il dado è tratto: il Milan sarà la nuova squadra del governo cinese.[/size]
[size=37]Ecco le foto censurate: [/size]
[size=37]Il piano di Pechino è molto ambizioso: partire dalla base per arrivare all'eccellenza. Il progetto di sviluppo del calcio cinese prevede un piano di investimenti decennale pari a 12,5 miliardi di euro.L'obiettivo è costruire 20 mila campi, formare 6 mila insegnanti di calcio, perché nel 2017 il calcio diventerà materia obbligatoria in tutte le scuole. E' in questo contesto che il Milan è stato individuato dai vertici del governo cinese come uno dei modelli di riferimento (l'acquisto del Milan rientrerebbe in quei 12,5 miliardi già stanziati). Il calcio per molti anni, infatti, è stata fonte d'imbarazzo in tutta la Cina che quindi ha deciso di svoltare anche in questo campo. L'obiettivo è quello di trasformare la Cina in una potenza mondiale anche in questo sport, che diventerebbe un veicolo per affermare la supremazia cinese nell'economia mondiale.
Il presidente Xi si è innamorato del Milan di Berlusconi che vinceva tutto. E non è solo un tifoso, ma un autentico fissato per il calcio. E il suo sogno era quello di diventare calciatore. Negli anni, tuttavia, è dovuto passare attraverso dolorosissime delusioni: il 15 giugno 2013, nel giorno del suo 60°
compleanno, dopo aver già perso in amichevole contro Uzbekistan e Olanda, la Cina fu travolta a Hefei 5-1 da una selezione giovanile thailandese. Xi tuonò: «Inaccettabile: è uno dei giorni più brutti della storia del calcio cinese», obbligando alle dimissioni il c.t. José Antonio Camacho.
Xi, inoltre, è amico personale di Silvio Berlusconi con il quale ha già avuto numerosi incontri in passato. E a Pechino lo stesso Silvio è considerato un amico.[/size]
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Re: La situazione economica del Milan
Silvio amico dei comunisti
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Re: La situazione economica del Milan
Si ma il governo cinese non è che può comprare club sportivi, giusto così per il gusto di farlo. Tra l'altro il regolamento della FIFA vieta interventi "diretti" degli enti governativi nei club. Quindi ha bisogno di un prestanome. Molti dicono che sia Mr.Bee.
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Re: La situazione economica del Milan
E' l'ultimo dei loro problemi, basta creare un veicolo apposito come ha lo sceicco del City o del PSG, mal che vada ci piazzano qualcuno dei loro tramite qualche società come socio...è una cosa banalissima da aggirareDr_Destino ha scritto:Si ma il governo cinese non è che può comprare club sportivi, giusto così per il gusto di farlo. Tra l'altro il regolamento della FIFA vieta interventi "diretti" degli enti governativi nei club. Quindi ha bisogno di un prestanome. Molti dicono che sia Mr.Bee.
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Re: La situazione economica del Milan
Che odio l'editoriale di Fabrizio Biasin in cui gongola dicendo che sarà il Milan italiano degli Okaka e Baselli.
OvunqueMilan89- Atene 2007
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Re: La situazione economica del Milan
L'interista biasin?
PerSempreConTe- Yokohama 2007
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Re: La situazione economica del Milan
Non siete contenti di un Milan tutto italiano?
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