Carlo Pellegatti

Si é calato un acido x forza

La vera storia di Mattia De Sciglio, la Maschera di Ferro! I giardinieri di Milanello intanto triplicano sulla gramigna!



Che coraggio, che carattere Sinisa Mihailovic! E’ coraggioso quando non esita a schierare insieme due ragazzi, Romagnoli e Ely, che non hanno mai giocato insieme, ma che rappresentano un prospetto di grande coppia, suscitando l’invidia anche dei maggiori club europei, molti di loro oggi privi, in difesa, di elementi che possano garantire un futuro sereno e tranquillo. Intanto il suo carattere lo mostra sempre. A Milanello si dice che abbia dato istruzioni precise anche ai giardinieri. Oggi sembra che rastrellino i campi e piantino i fiori con una maggiore intensità e velocità. Appena poi vedono un filo di gramigna, lo attaccano in tre, con la massima determinazione, strappandola dal terreno. Senza scampo! Proprio come i giocatori rossoneri, che, contro il Perugia, sembravano trasformati per ferocia, cattiveria agonistica, rapidità, ma anche eccellenti interpreti quanto a brio, senso del gioco e fraseggio spesso spettacolare. Un godimento per gli occhi e il cuore! Sul piano dei singoli abbiamo riscoperto un De Jong, che, grazie al movimento totale dei compagni, bravi a offrirgli sempre svariate opzioni, ha illuminato l'azione con passaggi affilati, precisi e …lunghi. Un vero Steven Spielberg del centrocampo.

Restiamo ancora nel campo cinematografico e letterario per raccontarvi la vera storia di Mattia De Sciglio, un personaggio che avrebbe ispirato la penna di Alessandro Dumas. Proprio lo scrittore francese narra la leggendaria avventura della "Maschera di Ferro". Il malvagio re francese Luigi XIV imprigiona il fratello gemello, nel carcere della Bastiglia, imponendogli, sul volto, una terribile maschera di ferro, perché nessuno lo riconoscesse. Quello che è capitato a Mattia De Sciglio, che, nei suoi primi passi da titolare, mette in mostra una sicurezza, una classe, uno stile da giocatore, già con la prestigiosa griffe di Campione da Milan. Poi, improvvisamente, un malvagio gemello prende il suo posto in squadra, relegando Mattia in qualche sperduto angolo del mondo, con una dolorosa maschera di ferro. Si guardano stupiti i tifosi del Milan. Certo i continui infortuni sembrano una ragione plausibile per le sue prestazioni,in troppe occasioni balbettanti e insicure. "Porthos" Mihailovic indaga e vuole scoprire la verità. Con l’aiuto di “Athos” Sakic e “Aramis” De Leo, libera Mattia, infila la maschera al suo gemello malvagio, dando ordine di allontanarlo da Milanello. Sono sufficienti poche settimane di allenamento ed ecco a San Siro, contro il Perugia, i tifosi, sorridenti, compiaciuti, entusiasti rivedono e riconoscono il vero De Sciglio. Arrembante, implacabile, esuberante, preciso, volitivo, vivace e coraggioso. Uno spettacolo! Da oggi non sarà più "L’Apprendista Stregone", perché è cresciuto. Ma, uscito da un incubo, sarà la nuova leggendaria “Maschera di Ferro" del nuovo Milan di “Porthos" Mihailovic.

http://www.milannews.it/l-editoriale/la-vera-storia-di-mattia-de-sciglio-la-maschera-di-ferro-i-giardinieri-di-milanello-intanto-triplicano-sulla-gramigna-184984

la gramigna

Mattia e la maschera di ferro, poverino :°°

Ha tirato una gufata unica

ma è un bambino porca puttana
doveva scrivere favole per bambini e nn fare il giornalista sportivo

e' roba da TSO

PerSempreConTe ha scritto:Siete peggio dei giornalisti a scrivere cazzate lol

Ha detto che quando era al bayern lo chiamavano il piccolo ballack.

per scrivere sta cazzata,mi sa che ti sei perso il servizio televisivo di pellecazzi su soriano il nuovo ballack, 5 minuti di deliri con dietro la musica di Cats

Di a quello a cui hai copiato la risposta di passare a amplifon

cioè dovrei passare ad amplifon? perchè? Mi stupisco di me che perdo pure tempo a risponderti.

E'ufficiale. Sono contento del ritorno di Mario Balotelli! Torna un vecchio cuore rossonero, torna uno dei giocatori piu forti sul piano tecnico, torna un attaccante che segna su azione, su punizione, su rigore. Gol mai banali, sempre profumati di classe, spesso irresistibili e sorprendenti. Per quanto riguarda il lato caratteriale, mi auguro che Balo B the Rapper sia maturato, evitando qualche inutile gesto plateale in campo, anche perchè, fuori, a Milanello e nella sua vita privata, i precedenti diciotto mesi rossoneri sono trascorsi senza grandi problemi. In questo senso, Sinisa Mihailovic rappresenta una garanzia, perchè l'allenatore serbo non vuole certo fratture in un gruppo, che deve essere saldo e coeso come la falange macedone, potente come il Tannhauser di Richard Wagner.
Forse già a settembre, io ci spero disperatamente ancora, ma certamente nella prossima stagione, l'attacco del Milan potrebbe schierare insieme Balotelli e Ibrahimovic, uno spettacolo. Una coppia che garantirà certamente emozioni. Non voglio però scappare dal problema più scottante, più sentito dai tifosi rossoneri. La necessità di un nuovo centrocampista, o meglio di un regista. Io continuo a credere che il potente Witsel o il positivo Soriano rappresenterebbero scelte importanti, ma non sarebbero la soluzione del problema. In questa fase ultima del mercato, non vedo una soluzione pronta e facile, il Van Bommel della situazione, insomma. Spero quindi che la velocizzazione della manovra, una crescita fisica del gruppo e tattica del gioco possano supplire alla carenza del regista. A volte un magnifico copione, splendidi attori, una recitazione ispirata possono far dimenticare le qualità del regista anche di un film famosissimo. Ricordate chi ha diretto "Sole a Catinelle?" Chiedendo scusa al bravo Gennaro Nunziante.

http://www.milannews.it/l-editoriale/con-balotelli-milan-piu-forte-ricordate-il-regista-di-sole-a-catinelle-185658



Ha già bocciato la coppia bacca & adriano...è già proiettato sulla coppia da sogno  ibra - bubba....certo che leggere un attimo prima che il potente Witsel non risolverebbe comunque tutti i problemi, e l'attimo dopo leggere: "colpo Milan, preso Kucka per il centrocampo"