21 - Andrea PIRLO
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Devils Élite • AC Milan Forum :: ROSSONERI :: GIOCATORI :: ARCHIVIO :: 2010/2011
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Re: 21 - Andrea PIRLO
Credo che non fosse una questione di soldi, ma di anni di contratto.
Il Milan con gli over 30 sembra non voglia andare piu' oltre 1-2 anni di contratto. Lui probabilmente ne voleva almeno 3
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Re: 21 - Andrea PIRLO
era straora porco giuda
che bella giornata
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niam- Milano 1995
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Re: 21 - Andrea PIRLO
Cerry ha scritto:Stavo dal barbiere quando ho sentito la lieta novella, a momenti non partiva la giugulare
o il taglio alla borie mi sa
niam- Milano 1995
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Re: 21 - Andrea PIRLO
Questo deve essersi fermato al 2006
da www.milannews.it
Spett. redazione di Milan News
Non posso esimermi dallo spendere un breve pensiero di ringraziamento, un messaggio di stima ed infinita gratitudine nei confronti di colui che nell’ultimo decennio ha svolto la parte di indiscusso protagonista (e non temo di essere smentito) nel glorioso film rossonero.
Per la prima volta, ahimè, mi trovo in totale disaccordo con una gestione sportiva, quella dell'AC MILAN, che fin qui ho sempre reputato impeccabile, in tutte le sue scelte, in ogni operazione di mercato, nessuna esclusa, neanche in occasione delle più dolorose cessioni (Shevchenko e Kakà su tutte!) Anzi, colgo l’occasione per ringraziare la società per le emozioni che ci ha fatto vivere da più di 20 anni a questa parte, fino a sabato scorso, facendo della mia squadra la più titolata al mondo.
A mio avviso, però, quella di oggi rappresenta una delle rare pagine stonate della leggendaria presidenza Berlusconi! Non posso rimanere indifferente dinanzi ad un divorzio (che stento a credere – malgrado le dichiarazioni di circostanza - sia stato consensuale) da un campione unico, uno dei pochi veri signori del nostro calcio. Lungi da me la retorica! Pacato, pulito (e non mi riferisco solo all’assenza delle decine di tatuaggi che mediamente tappezzano il corpo dei sui colleghi), composto ma nel contempo divertente (“non tragga in inganno il suo serioso volto televisivo!” assicurano amici e compagni di squadra). Estremamente elegante, dotato di una personalità spiccata, di una consapevolezza dei propri mezzi fuori dal comune. Che dire dei rimproveri dei suoi allenatori quando il suo immane altruismo lo spingeva, anche a due passi dalla porte avversaria, alla continua ricerca del passaggio vincente per il compagno, piuttosto che sfondare il suo gran tiro? Sarà doloroso rievocare la sua classe cristallina, le sue “veroniche”, la sensibilità del suo tocco di palla, i lanci con cui – non importa con quale piede – mandava in porta da 40 metri Shevchenko piuttosto Tomasson! L’estro del genio, il colpo del fuoriclasse, la velocità di pensiero che hanno sempre dato una marcia in più al Milan e al suo gioco, altrimenti confuso, lento ed improvvisato … Esagero se parlo di uno dei più grandi registi “bassi”, “metronomi”, “playmaker” - che dir si voglia - della storia del calcio italiano?
La chiave dei successi degli ultimi anni è sempre stata la vecchia guardia, gli over 30... Altro che giovani della “Primavera”! Ho sempre condiviso la politica di Galliani, specie sul fatto che, checché ne dicano i sapientoni della domenica sera, nel calcio, almeno fino a 35 anni (e Seedorf, Raul, Zanetti, Inzaghi e Del Piero ne sono solo l'esempio più lampante), l'età anagrafica non conta nulla, rispetto alla classe, allo stato atletico e alle motivazioni di un professionista vero. Lo hanno dimostrato i risultati, l'interminabile serie di successi della squadra dei "vecchietti", che in più di un finale di stagione hanno stupito tutti, facendo ricredere il partito dei "24enni a tutti i costi”! Far partire, fresco del 32° compleanno, l'unico calciatore insostituibile nella rosa del Milan dal 2002 al 2010, mi sembra a dir poco irragionevole! O forse ci siamo già dimenticati del tormentone “al Milan manca un vice Pirlo, il Milan non può farne a meno”, sol perché abbiamo appena rinnovato di un anno il contratto a Mark Van Bommel o perché con l’assetto con i tre mediani la squadra è stata in grado di sopperire all’assenza di Andrea?
Nel 2011 il Milan diviene campione d’Italia grazie all’assenza di Pirlo e ai muscoli di Van Bommel? Opinabile la risposta, anche se non dimentico la prodezza di Parma. Ma a livello di “manovra” il Milan di Allegri si è rivelato certamente uno dei meno “fluidi” e divertenti degli ultimi anni … Avrà per caso influito la stagione segnata dagli infortuni del metronomo bresciano? Non credo, considerato che essere padrone del campo, non abusare del gioco di rimessa e vincere convincendo, hanno da sempre rappresentato il credo sportivo di berlusconiana memoria, che l’interrogativo possa passare in secondo piano.
Ritengo altresì, per concludere, che, al di là delle discutibili strategie prettamente economiche (quale ad esempio quella di lasciarlo partire in scadenza di contratto e dunque incassare nulla), Andrea ci mancherà, e non poco! L'acquisto di nessun campione potrà colmare il suo vuoto.
Vorrei non poterlo garantire ma … dalla prossima stagione in Italia ci sarà una squadra molto più forte: quando i suoi difensori recupereranno un pallone, prima di spazzarlo via, ci penseranno quattro o cinque volte; i suoi terzini scavalcheranno la linea difensiva avversaria, i suoi centrocampisti di contenimento si limiteranno ad appoggiare la “sfera” a pochi passi, i suoi attaccanti beneficeranno di cross sulla testa ed di un fiorir di assist sul filo del fuorigioco e …”vincere convincendo” non sarà un’utopia! Sono certo che non sarà il Milan.
Alla nostra società però va dato atto – fino a prova contraria – di aver saputo valorizzare le sue qualità, di averlo accompagnato sui trionfi del palcoscenico internazionale, di averlo consegnato ad una Nazionale che di “piedi buoni” ne ha avuto tanto bisogno. A differenza di qualche altra realtà che non ha esitato un solo attimo a scambiarlo con Guglielminpietro.
Questo irrispettoso sacrificio, a prescindere da tutto, non può macchiare la mia gratitudine nei confronti del Milan ed è per questo che – certo del rinnovato entusiasmo con cui i nostri dirigenti, grazie al sempre generoso ed appassionato intervento del Presidente, allestiranno la rosa per la prossima stagione – sono sicuro che la squadra proverà a rimediare a questo grande errore e continuerà a far sognare tutti noi tifosi!
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Non posso esimermi dallo spendere un breve pensiero di ringraziamento, un messaggio di stima ed infinita gratitudine nei confronti di colui che nell’ultimo decennio ha svolto la parte di indiscusso protagonista (e non temo di essere smentito) nel glorioso film rossonero.
Per la prima volta, ahimè, mi trovo in totale disaccordo con una gestione sportiva, quella dell'AC MILAN, che fin qui ho sempre reputato impeccabile, in tutte le sue scelte, in ogni operazione di mercato, nessuna esclusa, neanche in occasione delle più dolorose cessioni (Shevchenko e Kakà su tutte!) Anzi, colgo l’occasione per ringraziare la società per le emozioni che ci ha fatto vivere da più di 20 anni a questa parte, fino a sabato scorso, facendo della mia squadra la più titolata al mondo.
A mio avviso, però, quella di oggi rappresenta una delle rare pagine stonate della leggendaria presidenza Berlusconi! Non posso rimanere indifferente dinanzi ad un divorzio (che stento a credere – malgrado le dichiarazioni di circostanza - sia stato consensuale) da un campione unico, uno dei pochi veri signori del nostro calcio. Lungi da me la retorica! Pacato, pulito (e non mi riferisco solo all’assenza delle decine di tatuaggi che mediamente tappezzano il corpo dei sui colleghi), composto ma nel contempo divertente (“non tragga in inganno il suo serioso volto televisivo!” assicurano amici e compagni di squadra). Estremamente elegante, dotato di una personalità spiccata, di una consapevolezza dei propri mezzi fuori dal comune. Che dire dei rimproveri dei suoi allenatori quando il suo immane altruismo lo spingeva, anche a due passi dalla porte avversaria, alla continua ricerca del passaggio vincente per il compagno, piuttosto che sfondare il suo gran tiro? Sarà doloroso rievocare la sua classe cristallina, le sue “veroniche”, la sensibilità del suo tocco di palla, i lanci con cui – non importa con quale piede – mandava in porta da 40 metri Shevchenko piuttosto Tomasson! L’estro del genio, il colpo del fuoriclasse, la velocità di pensiero che hanno sempre dato una marcia in più al Milan e al suo gioco, altrimenti confuso, lento ed improvvisato … Esagero se parlo di uno dei più grandi registi “bassi”, “metronomi”, “playmaker” - che dir si voglia - della storia del calcio italiano?
La chiave dei successi degli ultimi anni è sempre stata la vecchia guardia, gli over 30... Altro che giovani della “Primavera”! Ho sempre condiviso la politica di Galliani, specie sul fatto che, checché ne dicano i sapientoni della domenica sera, nel calcio, almeno fino a 35 anni (e Seedorf, Raul, Zanetti, Inzaghi e Del Piero ne sono solo l'esempio più lampante), l'età anagrafica non conta nulla, rispetto alla classe, allo stato atletico e alle motivazioni di un professionista vero. Lo hanno dimostrato i risultati, l'interminabile serie di successi della squadra dei "vecchietti", che in più di un finale di stagione hanno stupito tutti, facendo ricredere il partito dei "24enni a tutti i costi”! Far partire, fresco del 32° compleanno, l'unico calciatore insostituibile nella rosa del Milan dal 2002 al 2010, mi sembra a dir poco irragionevole! O forse ci siamo già dimenticati del tormentone “al Milan manca un vice Pirlo, il Milan non può farne a meno”, sol perché abbiamo appena rinnovato di un anno il contratto a Mark Van Bommel o perché con l’assetto con i tre mediani la squadra è stata in grado di sopperire all’assenza di Andrea?
Nel 2011 il Milan diviene campione d’Italia grazie all’assenza di Pirlo e ai muscoli di Van Bommel? Opinabile la risposta, anche se non dimentico la prodezza di Parma. Ma a livello di “manovra” il Milan di Allegri si è rivelato certamente uno dei meno “fluidi” e divertenti degli ultimi anni … Avrà per caso influito la stagione segnata dagli infortuni del metronomo bresciano? Non credo, considerato che essere padrone del campo, non abusare del gioco di rimessa e vincere convincendo, hanno da sempre rappresentato il credo sportivo di berlusconiana memoria, che l’interrogativo possa passare in secondo piano.
Ritengo altresì, per concludere, che, al di là delle discutibili strategie prettamente economiche (quale ad esempio quella di lasciarlo partire in scadenza di contratto e dunque incassare nulla), Andrea ci mancherà, e non poco! L'acquisto di nessun campione potrà colmare il suo vuoto.
Vorrei non poterlo garantire ma … dalla prossima stagione in Italia ci sarà una squadra molto più forte: quando i suoi difensori recupereranno un pallone, prima di spazzarlo via, ci penseranno quattro o cinque volte; i suoi terzini scavalcheranno la linea difensiva avversaria, i suoi centrocampisti di contenimento si limiteranno ad appoggiare la “sfera” a pochi passi, i suoi attaccanti beneficeranno di cross sulla testa ed di un fiorir di assist sul filo del fuorigioco e …”vincere convincendo” non sarà un’utopia! Sono certo che non sarà il Milan.
Alla nostra società però va dato atto – fino a prova contraria – di aver saputo valorizzare le sue qualità, di averlo accompagnato sui trionfi del palcoscenico internazionale, di averlo consegnato ad una Nazionale che di “piedi buoni” ne ha avuto tanto bisogno. A differenza di qualche altra realtà che non ha esitato un solo attimo a scambiarlo con Guglielminpietro.
Questo irrispettoso sacrificio, a prescindere da tutto, non può macchiare la mia gratitudine nei confronti del Milan ed è per questo che – certo del rinnovato entusiasmo con cui i nostri dirigenti, grazie al sempre generoso ed appassionato intervento del Presidente, allestiranno la rosa per la prossima stagione – sono sicuro che la squadra proverà a rimediare a questo grande errore e continuerà a far sognare tutti noi tifosi!
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Re: 21 - Andrea PIRLO
AHAHAAHAHAHAHAH PIGLIALO IN CULO IDIOTA NON CAPISCI UNA MERDA
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Re: 21 - Andrea PIRLO
Milanello: Pirlo, saluto con lacrime
14:50 del 20 maggio
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L'ammissione 'Sì, Pirlo andrà alla Juve'
13:26 del 19 maggio
VIDEO Pirlo addio: 'Dieci anni bellissimi, spero che il Milan mi rimpianga'
In occasione della seduta di allenamento di questa mattina, a Milanello, Andrea Pirlo, che non ha rinnovato il suo contratto con la società rossonera, ha salutato la squadra.
Un addio alla maglia rossonera carico di emozioni e bagnato dalle lacrime del giocatore. Pirlo è stato il protagonista di una seduta di lavoro speciale: il centrocampista ha fatto un breve discorso di commiato e poi ha abbracciato uno per uno i compagni vecchi e nuovi incontrati in dieci anni di carriera al Milan.
Come ha fatto intuire oggi il suo procuratore, Tullio Tinti, Pirlo nella prossima stagione giocherà nella Juventus.
www.calciomercato.com
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In occasione della seduta di allenamento di questa mattina, a Milanello, Andrea Pirlo, che non ha rinnovato il suo contratto con la società rossonera, ha salutato la squadra.
Un addio alla maglia rossonera carico di emozioni e bagnato dalle lacrime del giocatore. Pirlo è stato il protagonista di una seduta di lavoro speciale: il centrocampista ha fatto un breve discorso di commiato e poi ha abbracciato uno per uno i compagni vecchi e nuovi incontrati in dieci anni di carriera al Milan.
Come ha fatto intuire oggi il suo procuratore, Tullio Tinti, Pirlo nella prossima stagione giocherà nella Juventus.
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Re: 21 - Andrea PIRLO
stavo per postarlo anche io moy. azz mi è scesa la lacrima davvero
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Re: 21 - Andrea PIRLO
perchè ha salutato la squadra oggi?
non va a Udine?
non va a Udine?
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Re: 21 - Andrea PIRLO
penso che sia perchè era l'ultimo allenamento a milanello
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Devils Élite • AC Milan Forum :: ROSSONERI :: GIOCATORI :: ARCHIVIO :: 2010/2011
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