Topic Politico
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Re: Topic Politico
Ma non hanno niente di meglio da fare in parlamento anziché proporre leggi del cazzo?
Ma se quella legge dovesse passare allora anche i ristoranti vegetariani saranno obbligati ad avere un menú carnivoro alternativo?
No perché se uno c´ha la fidanzata vegetariana che vuole andare per forza in un vegetariano e l'altro volesse mangiare normale che fanno? Litigano?
Ma se quella legge dovesse passare allora anche i ristoranti vegetariani saranno obbligati ad avere un menú carnivoro alternativo?
No perché se uno c´ha la fidanzata vegetariana che vuole andare per forza in un vegetariano e l'altro volesse mangiare normale che fanno? Litigano?
blitz1960- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
Qualcuno mi sa spiegare perché a Fede e Mora hanno dato 7 anni e alla Minetti 5 per sfruttamento della prostituzione (com Mota che tra l'altro essendo gay neanche usufruiva) per aver portato delle presunte escort a casa Berlusconi mentre Marrazzo che andava a trans pagandoli é finito per passare per vittima anziché sfruttatore?
Se non sbaglio in Italia non c'é una legge che vieta di prostituirsi mentre il pagare una prostituta é inteso come sfruttamento della prostituzione e Marrazzo i trans li pagava.
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blitz1960- Yokohama 2007
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Re: Topic Politico
Soldi alla politica, partiti in rivolta
«Il finanziamento deve restare»
Da Sposetti (Pd) a Bianconi (Pdl): la democrazia è a rischio. Il disegno di legge voluto dal governo rischia di essere svuotato
ROMA - «Io non ho paura per me. Ho paura per la democrazia. Perché questa è una legge sbagliata, ipocrita, piena di sciocchezze. Siamo rimasti solo io e Peppone a pensarla così». Chi parla è Maurizio Bianconi, tesoriere del Pdl. «Peppone», invece, è Ugo Sposetti, altrettanto battagliero deputato pd e storico tesoriere ds. Ma a difendere la barricata del finanziamento pubblico non ci sono solo loro. Perché il disegno di legge, che arriva molti anni dopo un referendum che abrogava i fondi ai partiti, rischia di essere svuotato di contenuti e fatto slittare dall'arrembaggio (con 150 emendamenti) più o meno palese di molti difensori della mano pubblica nei partiti.
Definirli semplicemente difensori della Casta sarebbe fare loro un torto. Perché il fronte di chi si oppone alla fine dei finanziamenti pubblici è variegato e porta con sé interessi privati, difesa di indifendibili sprechi e privilegi, ma anche qualche buona ragione. Bianconi parla di ddl ipocrita, perché «se la gente vuole eliminare il finanziamento lo si elimina sul serio e non si usano palliativi come il 2 per mille. E non si introducono cose che fanno morire dal ridere, come i programmi per l'accesso in tv e la sede gratis ai partiti». Lo scenario che disegna il tesoriere del Pdl non è rassicurante: «Da una parte c'è l'opinione pubblica che, più che togliere i soldi ai partiti, vuole ammazzare tutti i politici. Ci vuole tutti morti, impiccati. Fosse per loro chiuderebbero Camera e Senato e farebbero seimila piazzale Loreto. Mica li plachi togliendoci qualche soldo. Dall'altra, una legge come questa ci fa finire dritti nelle mani di poteri ben interessati: tecnocrati e poteri economici che vogliono indebolire una classe politica annichilita e paralizzata dalla paura». Bianconi contesta «la pretesa di disegnare partiti da Unione sovietica, con commissioni nominate dai giudici». E attacca la Corte dei Conti, che ha segnalato come gli incassi dei partiti siano stati di 2 miliardi per soli 500 milioni di euro spesi: «I magistrati sono gli unici che si sono dati l'aumento di stipendio: non hanno diritto di parlare».
Con toni diversi, anche sull'altro fronte politico, quello di Sel, si condivide l'analisi: «È una legge che ci mette fuori dall'Europa - sostiene il giovane tesoriere Sergio Boccadutri - Noi siamo favorevoli al finanziamento: c'è un cedimento culturale a un modello che, in assenza di leggi che regolino il conflitto d'interessi e le lobby, rischia di essere pericoloso». A Boccadutri della legge non piace tra l'altro il meccanismo del 2 per mille: «È fastidioso: alla fine è lo Stato che ci mette dei soldi, quelli incamerati di meno dalle tasse. Soldi donati non sulla base del consenso ma del censo». Il tesoriere sel contesta la mancanza di un tetto alle donazioni private, critica il fatto che le fondazioni possano ricevere soldi e rilancia la proposta del suo partito: «Un finanziamento da 18 milioni per Camera e Senato una tantum, per ogni singola elezione. Solo il primo anno, con il sistema del piè di lista. Come si fa anche in Australia».
Nelle resistenze dei partiti non è estranea la questione dei dipendenti. Pd e Pdl hanno 190 dipendenti a testa e con la riduzione dei fondi pubblici (già dimezzati dalle legge 96 del 2012) i loro posti rischiano. Per questo, però, è stato proposto un emendamento che prevede l'estensione della Cassa integrazione ai dipendenti di partito. Un aiuto arriva anche dalla progressività con cui entrerà in funzione il nuovo sistema.
Quanto al Movimento 5 Stelle, sostiene che il ddl del governo non è nient'altro che una truffa, un modo per far entrare i soldi dalla finestra invece che dalla porta: «Noi del Movimento abbiamo già rinunciato a 42 milioni di rimborsi elettorali - spiega Giuseppe D'Ambrosio -. Ogni voto al M5S non è costato nulla ai cittadini italiani ed è stato pagato con soli 40 centesimi di euro dai sostenitori».
Ufficialmente, la maggioranza è per il varo del ddl Letta (che arriverà in Aula il 26 luglio). Ma Ugo Sposetti, acerrimo nemico di un progetto che «è una violenza alla democrazia», è sicuro: «Farò proseliti per bloccarlo». Anche a questo il premier Letta è pronto. Tanto che ha già avvertito: «Se il ddl si blocca, interverremo per decreto».
www.corriere.it
questi vivono in un mondo tutto loro
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Da Sposetti (Pd) a Bianconi (Pdl): la democrazia è a rischio. Il disegno di legge voluto dal governo rischia di essere svuotato
ROMA - «Io non ho paura per me. Ho paura per la democrazia. Perché questa è una legge sbagliata, ipocrita, piena di sciocchezze. Siamo rimasti solo io e Peppone a pensarla così». Chi parla è Maurizio Bianconi, tesoriere del Pdl. «Peppone», invece, è Ugo Sposetti, altrettanto battagliero deputato pd e storico tesoriere ds. Ma a difendere la barricata del finanziamento pubblico non ci sono solo loro. Perché il disegno di legge, che arriva molti anni dopo un referendum che abrogava i fondi ai partiti, rischia di essere svuotato di contenuti e fatto slittare dall'arrembaggio (con 150 emendamenti) più o meno palese di molti difensori della mano pubblica nei partiti.
Definirli semplicemente difensori della Casta sarebbe fare loro un torto. Perché il fronte di chi si oppone alla fine dei finanziamenti pubblici è variegato e porta con sé interessi privati, difesa di indifendibili sprechi e privilegi, ma anche qualche buona ragione. Bianconi parla di ddl ipocrita, perché «se la gente vuole eliminare il finanziamento lo si elimina sul serio e non si usano palliativi come il 2 per mille. E non si introducono cose che fanno morire dal ridere, come i programmi per l'accesso in tv e la sede gratis ai partiti». Lo scenario che disegna il tesoriere del Pdl non è rassicurante: «Da una parte c'è l'opinione pubblica che, più che togliere i soldi ai partiti, vuole ammazzare tutti i politici. Ci vuole tutti morti, impiccati. Fosse per loro chiuderebbero Camera e Senato e farebbero seimila piazzale Loreto. Mica li plachi togliendoci qualche soldo. Dall'altra, una legge come questa ci fa finire dritti nelle mani di poteri ben interessati: tecnocrati e poteri economici che vogliono indebolire una classe politica annichilita e paralizzata dalla paura». Bianconi contesta «la pretesa di disegnare partiti da Unione sovietica, con commissioni nominate dai giudici». E attacca la Corte dei Conti, che ha segnalato come gli incassi dei partiti siano stati di 2 miliardi per soli 500 milioni di euro spesi: «I magistrati sono gli unici che si sono dati l'aumento di stipendio: non hanno diritto di parlare».
Con toni diversi, anche sull'altro fronte politico, quello di Sel, si condivide l'analisi: «È una legge che ci mette fuori dall'Europa - sostiene il giovane tesoriere Sergio Boccadutri - Noi siamo favorevoli al finanziamento: c'è un cedimento culturale a un modello che, in assenza di leggi che regolino il conflitto d'interessi e le lobby, rischia di essere pericoloso». A Boccadutri della legge non piace tra l'altro il meccanismo del 2 per mille: «È fastidioso: alla fine è lo Stato che ci mette dei soldi, quelli incamerati di meno dalle tasse. Soldi donati non sulla base del consenso ma del censo». Il tesoriere sel contesta la mancanza di un tetto alle donazioni private, critica il fatto che le fondazioni possano ricevere soldi e rilancia la proposta del suo partito: «Un finanziamento da 18 milioni per Camera e Senato una tantum, per ogni singola elezione. Solo il primo anno, con il sistema del piè di lista. Come si fa anche in Australia».
Nelle resistenze dei partiti non è estranea la questione dei dipendenti. Pd e Pdl hanno 190 dipendenti a testa e con la riduzione dei fondi pubblici (già dimezzati dalle legge 96 del 2012) i loro posti rischiano. Per questo, però, è stato proposto un emendamento che prevede l'estensione della Cassa integrazione ai dipendenti di partito. Un aiuto arriva anche dalla progressività con cui entrerà in funzione il nuovo sistema.
Quanto al Movimento 5 Stelle, sostiene che il ddl del governo non è nient'altro che una truffa, un modo per far entrare i soldi dalla finestra invece che dalla porta: «Noi del Movimento abbiamo già rinunciato a 42 milioni di rimborsi elettorali - spiega Giuseppe D'Ambrosio -. Ogni voto al M5S non è costato nulla ai cittadini italiani ed è stato pagato con soli 40 centesimi di euro dai sostenitori».
Ufficialmente, la maggioranza è per il varo del ddl Letta (che arriverà in Aula il 26 luglio). Ma Ugo Sposetti, acerrimo nemico di un progetto che «è una violenza alla democrazia», è sicuro: «Farò proseliti per bloccarlo». Anche a questo il premier Letta è pronto. Tanto che ha già avvertito: «Se il ddl si blocca, interverremo per decreto».
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Re: Topic Politico
Nessuno capisce che il problema non sono i soldi di per se, cosi' come non e' il finanziamento pubblico (che esiste ovunque), ma il numero di politici.
Il carrozzone e' troppo grande.
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Re: Topic Politico
è una questione di principio puccio.. non puoi chiedere sacrifici agli italiani e poi tu continui a sperperare soldi pubblici... con centinaia di milioni e passa ne puoi fare di cose utili ...
che poi debbano dimezzarsi come numero e come stipendio (benefit assurdi) è un altro discorso...
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Re: Topic Politico
Infatti. Se tu avessi solo 350 deputati, e un senato di dimensioni ridotte e con una competenza specifica (80 senatori, affari regionali), avresti gia' un risparmio considerevole.
Il che diminuirebbe tutto il carrozzone. Poi elimina le provincie e riduci i consigli regionali.
E cominci a ragionare da paese civile e moderno.
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Re: Topic Politico
IL CAPOECONOMISTA DELLA BANCA CENTRALE
"Italia tagli spese, non aumenti tasse"
Praet (Bce): urgenti riforme efficaci
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ma dai
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Re: Topic Politico
Renzi dice che il Senato andrebbe svuotato e riempito dei presidenti delle regioni e di altri enti locali rappresentativi. Ovviamente ad indennità zero. Lo dice da mesi (anni?) ignorato e spernacchiatoPuccio7 ha scritto:Infatti. Se tu avessi solo 350 deputati, e un senato di dimensioni ridotte e con una competenza specifica (80 senatori, affari regionali), avresti gia' un risparmio considerevole.
Il che diminuirebbe tutto il carrozzone. Poi elimina le provincie e riduci i consigli regionali.
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Re: Topic Politico
i campi rom permanenti non dovrebbero esistere ...
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