Tennis 2015

che gufate

Duro attacco da un sito serbo: "Roger sarà il migliore in campo ma nella vita è l'esatto contrario. E Rafa non è più un amico". Si salva solo Murray: "Andy è un vero esempio di sportività"
Ci mancava papà Djokovic. A un mese dall'inizio degli Us Open, ultimo slam stagionale, l'entourage del serbo numero 1 al mondo spara cannonate contro Roger Federer e Rafa Nadal che oscurano il resto dell'intervista rilasciata al kurir-info.rs. Srdjan Djokovic, questo il suo nome, racconta gli inizi, la crescita, i valori e le difficoltà del piccolo Novak fino ai primi successi e alle amicizie che nel tempo si sarebbero rivelate false, come quella con Nadal.

INIZI — "E' stata una decisione dura e rischiosa, quella che abbiamo preso io e mia moglie - racconta Srdjan, a proposito dell'infanzia di Nole -. Noi credevamo in lui, nelle sue qualità. Ma nel tennis i genitori che si fanno aspettative irreali sui figli sono un grande problema e spesso finiscono per rovinare figli e famiglie. Quando aveva otto anni, Jelena Gencic ci ha detto che Novak era il più grande talento che avesse mai visto dopo Monica Seles. E' stato incoraggiante, ma certo non ha tolto tutti i dubbi. Raggiunti i 10 anni gli abbiamo chiesto: che cosa vuoi diventare? Ci ha risposto: voglio diventare un grande campione di tennis. Da quel momento l'abbiamo appoggiato in tutto, senza riserve, e praticamente da allora mi sono dedicato alla sua carriera.
SOLDI — Nessuno vi aiutava economicamente? "Avevamo un'attività da mantenere, e i costi crescevano. Siamo finiti anche nelle mani degli strozzini: ci chiedevano interessi del 15% al mese. In Serbia molti non capiscono che chi ha successo nello sport, nella scienza, nella cultura, anche se non genera profitto, rappresenta la Serbia nel mondo. All'epoca solo due persone mi hanno aiutato: un amico di mio fratello mi ha dato 5 mila marchi, e un amico di un mio amico me ne ha dati 20 mila, dicendomi: "Srdjan, so che sei in difficoltà e che Novak è un atleta incredibile. Questi sono per lui, per fargli avere successo come atleta, e se non lo avrà, nella vita".

FAMIGLIA — "Dijana, mia moglie, è straordinaria - racconta ancora il padre del n.1 -. Lavorava 15 ore al giorno per compensare le mie assenze, quando io ero con Novak in viaggio per i tornei. E' lei che ha tenuto insieme la famiglia. E in quegli anni abbiamo venduto tutto l'oro che avevamo, per un prezzo molto al di sotto del suo valore, per andare avanti. Io la sera non riuscivo a dormire, e uscivo a camminare per strada. Una volta mi hanno arrestato, pensando che fossi chissà chi. Quando gli ho spiegato la situazione, abbiamo riso e bevuto brandy in stazione con gli agenti".
RIVALI — Non c'è da ridere, però, quando Srdjan Djokovic paragona il figlio agli altri big del tennis. "Novak non è uno di quegli atleti che fa certe cose. E' l'unico a comportarsi nella stessa maniera sia nello sport che nella vita. Nessun altro si comporta con l'avversario allo stesso modo, sia nella vittoria che nella sconfitta. Nadal era il suo migliore amico, quando vinceva. Quando le cose sono cambiate, hanno smesso di essere amici. Federer è forse tuttora il miglior tennista della storia, ma come uomo è tutt'altra storia. Attaccò Novak in Davis a Ginevra, capì che era il suo successore e tentò in tutti i modi di screditarlo". Si salva, invece, Andy Murray: "E' un esempio di sportività. In questo momento sono grandi rivali perché lottano per vincere i trofei più importanti al mondo ma alla fine di tutto rimarranno comunque grandi amici".

http://www.gazzetta.it/Tennis/29-07-2013/tennis-padre-djokovic-attacca-federer-nadal-20866996722.shtml

http://www.ilpost.it/2013/08/15/ritiro-marion-bartoli/

Per la gioia del forum intero.

         

e sta barcona ha pure vinto wimbledon  

bartoli cesso e giocatrice scarsissima, la più forte del circuito tecnicamente è la radwanska.

Non c'è nulla da fare, Roger soffre troppo Rafa.
Con questa sconfitta diventa numero 7 al mondo, incredibile...

demone la schiavone è stata massacrata 6-0 6-1 da serena

Penso che una bottarella nell'ano alla Camila Giorgi gliela darei

Non vorrei gufargliela, ma il Rafa di questo 2013 è qualcosa di impressionante.
A parte lo scivolone a Wimbledon, è stato praticamente ingiocabile in tutti i tornei o quasi. Allo Us Open sta spazzando via gli avversari con una facilità disarmante, spero continui cosi...
Dispiace per Roger invece, penso sia ora di ritirarsi, inizia a fare brutte figure.