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ESCLUSIVA MN - La Scala: "Gravissimo errore di Li Yonghong, ora rimedi o si faccia da parte. Fassone in conflitto d'interessi"
25.05.2018 19:30 di Thomas Rolfi Twitter: @TRolfi articolo letto 17577 volte
foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
ESCLUSIVA MN - La Scala: "Gravissimo errore di Li Yonghong, ora rimedi o si faccia da parte. Fassone in conflitto d'interessi"
Nella giornata di oggi si è svolto il Consiglio d'amministrazione del Milan, al termine del quale è intervenuto Marco Fassone per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Per commentare le dichiarazioni dell'amministratore delegato rossonero, ma anche fare il punto sulla situazione in casa rossonera, la redazione di MilanNews.it ha contattato l'avvocato Giuseppe La Scala, vicepresidente dei Piccoli Azionisti del Milan.

Come ha preso la notizia della mancata concessione del Settlement Agreement al Milan da parte della UEFA?
"Qualunque siano state le ragioni, con questa decisione la UEFA ha assunto un atteggiamento che non aveva avuto in passato. La scelta della UEFA ha poco a che fare con lo spirito originario per cui è nato il Financial Fair Play, ovvero mettere le squadre in condizioni di pari opportunità, spingendole all'equilibrio finanziario. Ciò significa dare massimo risalto alla qualità della gestione del club. Viceversa, la UEFA è entrata in materia relativa all'assetto proprietario. Come a dire che, in assenza di garanzia di stabilità della proprietà, non c'è la volontà di valutare nessun business plan. Mi sembra, francamente, una forzatura, perchè una squadra potrebbe cambiare proprietà ogni 3 mesi, ma se è gestita bene dal suo management, non ho capito perchè non dovrebbe essere credibile il business plan. Prima di oggi non c'è mai stato un caso simile. La Dinamo Mosca (l'unico altro club a cui è stata respinta la richiesta di Settlement Agreement) si era resa colpevole della falsificazione dei bilanci".

A questo punto, dunque, le responsabilità ricadono sulla proprietà?
"Il management ha fatto quello che poteva e doveva fare. Sicuramente non dipende più da loro il futuro della società. Ho l'impressione che il CdA del Milan abbia le mani legate, sia impotente. Ora tutto è nelle mani della proprietà. Se sono in grado di rimediare a questa situazione devono farlo al più presto, altrimenti il senso di responsabilità impone che si facciano da parte. Che la UEFA abbia torto o ragione, il rifinanziamento non lo riusciranno a concludere prima della sentenza della commissione giudiziaria, mi pare di aver capito. Secondo me l'intervento di Fassone di oggi è un intervento che fa i conti con la forte probabilità che si venga esclusi dalle coppe europee. Il Milan ha bisogno di una proprietà stabile a prescindere dalla UEFA".

Un'eventuale esclusione del Milan dall'Europa League sarebbe più grave da un punto di vista puramente economico (circa 20 milioni in meno) o di immagine?
"Sarebbe più grave a livello d'immagine che economico. Il Milan che manda i suoi tifosi al cinema il giovedì è un Milan triste. Si è detto che a noi avrebbe fatto bene parteciparvi anche per una questione di abitudine alla mentalità europea di calciatori molto giovani come i nostri. Non bisogna essere ipocriti, sarebbe un problema star fuori dall'Europa".

Marco Fassone oggi ha parlato di 40 milioni di euro da immettere entro giugno da parte della proprietà come aumento di capitale. Non dovesse farlo, Elliott può già prendere il controllo prima della scadenza del prestito, fissata a metà ottobre?
"Non ho visto il contratto, lo premetto. Credo che il contratto preveda che, se la proprietà non riesce a rispettare le scadenze nella sottoscrizione o nel versamento degli aumenti di capitali, indispensabili per garantire l'operatività sociale, la scadenza del prestito venga anticipata. Quindi sarebbe un caso di default, sostanzialmente. In questo momento, mi aspetto che sia la proprietà a parlare e a rassicurare tutti, se è in grado. Se no che accetti una delle proposte di inserimento di nuovi soci minori. E' stato un errore gravissimo della proprietà quello di temporeggiare sul rifinanziamento, visto che hanno le proposte sul tavolo da settimane. L'impressione è che si sia tirata la corda fino a quando si è rotta: a furia di aspettare proposte con tassi di interessi minori, ora il Milan rischia di star fuori dalle coppe, con tanto di conseguente danno economico. E, sentendo le parole di Fassone di oggi, mi pare impossibile che si riesca a rifinanziare prima della sentenza della commissione giudicante. Da un punto di vista legale, nemmeno se metti gli avvocati a lavorare 24 ore su 24 chiudi in 15 giorni un rifinanziamento. Figuriamoci se così complesso".

Fassone cosa deve sperare, secondo lei? Che il Milan rimanga in mano a Li Yonghong o che finisca ad Elliott?
"Voglio fare una premessa. Questo duplice ruolo di Fassone come general manager del Milan e di uomo che, per conto della proprietà, prima ha trovato Elliott e ora si sta occupando anche del rifinanziamento del debito, è in conflitto d'interessi. Se tu fai gli interessi della società, devi mettere in mora la proprietà. L'amministratore delegato di una società, anche se nominato su indicazione della società, non dovrebbe essere un rappresentante della proprietà in società. Detto ciò, tornando alla tua domanda, non è scontato che, qualora il Milan passasse di mano e finisse ad Elliott, Fassone rimarrebbe. Ho sentito voci contastanti in merito. Qualcuno dice che sia uomo di Elliott anche in prospettiva, altri che il fondo americano non sia troppo contento di come siano state condotte le cose".


D'accordo su tutto..sia sui motivi che portano la Uefa a non concederci il settlement sia al conflitto di interessi palese di Fassone.. il problema è che anche questo personaggio, eccitato dalla fine dell'epoca Berlusconi (o Galliani per lui) , si è fatto andare bene un personaggio inquietante come Li non vedendo cose palesi a tutti fin da subito..
Meglio tardi che mai comunque..

Aggiungo poi che la follia filosofica della Uefa.. per cui se concludessimo un rifinanziamento a tassi assurdi saremmo il linea col settlement.. se non lo concludiamo e finiamo non per strada ma in mano a Elliott siamo inaffidabili economicamente..

"mettere le squadre in condizioni di pari opportunità, spingendole all'equilibrio finanziario"...sta minchia!!!
C'e chi fa quello che cazzo vuole (PSG, City, Barca, Real, ecc) e a chi si chiedono sacrifici al limite dello strozzinaggio.
Tanto per dire Real e Barca hanno debiti superiori rispettivamente a 700 e 500 milioni con le banche spagnole ma continuano a spendere senza che la Uefa dica una parola.

Janko ha scritto:ESCLUSIVA MN - La Scala: "Gravissimo errore di Li Yonghong, ora rimedi o si faccia da parte. Fassone in conflitto d'interessi"
25.05.2018 19:30 di Thomas Rolfi Twitter: @TRolfi articolo letto 17577 volte
foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
ESCLUSIVA MN - La Scala: "Gravissimo errore di Li Yonghong, ora rimedi o si faccia da parte. Fassone in conflitto d'interessi"
Nella giornata di oggi si è svolto il Consiglio d'amministrazione del Milan, al termine del quale è intervenuto Marco Fassone per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Per commentare le dichiarazioni dell'amministratore delegato rossonero, ma anche fare il punto sulla situazione in casa rossonera, la redazione di MilanNews.it ha contattato l'avvocato Giuseppe La Scala, vicepresidente dei Piccoli Azionisti del Milan.

Come ha preso la notizia della mancata concessione del Settlement Agreement al Milan da parte della UEFA?
"Qualunque siano state le ragioni, con questa decisione la UEFA ha assunto un atteggiamento che non aveva avuto in passato. La scelta della UEFA ha poco a che fare con lo spirito originario per cui è nato il Financial Fair Play, ovvero mettere le squadre in condizioni di pari opportunità, spingendole all'equilibrio finanziario. Ciò significa dare massimo risalto alla qualità della gestione del club. Viceversa, la UEFA è entrata in materia relativa all'assetto proprietario. Come a dire che, in assenza di garanzia di stabilità della proprietà, non c'è la volontà di valutare nessun business plan. Mi sembra, francamente, una forzatura, perchè una squadra potrebbe cambiare proprietà ogni 3 mesi, ma se è gestita bene dal suo management, non ho capito perchè non dovrebbe essere credibile il business plan. Prima di oggi non c'è mai stato un caso simile. La Dinamo Mosca (l'unico altro club a cui è stata respinta la richiesta di Settlement Agreement) si era resa colpevole della falsificazione dei bilanci".

A questo punto, dunque, le responsabilità ricadono sulla proprietà?
"Il management ha fatto quello che poteva e doveva fare. Sicuramente non dipende più da loro il futuro della società. Ho l'impressione che il CdA del Milan abbia le mani legate, sia impotente. Ora tutto è nelle mani della proprietà. Se sono in grado di rimediare a questa situazione devono farlo al più presto, altrimenti il senso di responsabilità impone che si facciano da parte. Che la UEFA abbia torto o ragione, il rifinanziamento non lo riusciranno a concludere prima della sentenza della commissione giudiziaria, mi pare di aver capito. Secondo me l'intervento di Fassone di oggi è un intervento che fa i conti con la forte probabilità che si venga esclusi dalle coppe europee. Il Milan ha bisogno di una proprietà stabile a prescindere dalla UEFA".

Un'eventuale esclusione del Milan dall'Europa League sarebbe più grave da un punto di vista puramente economico (circa 20 milioni in meno) o di immagine?
"Sarebbe più grave a livello d'immagine che economico. Il Milan che manda i suoi tifosi al cinema il giovedì è un Milan triste. Si è detto che a noi avrebbe fatto bene parteciparvi anche per una questione di abitudine alla mentalità europea di calciatori molto giovani come i nostri. Non bisogna essere ipocriti, sarebbe un problema star fuori dall'Europa".

Marco Fassone oggi ha parlato di 40 milioni di euro da immettere entro giugno da parte della proprietà come aumento di capitale. Non dovesse farlo, Elliott può già prendere il controllo prima della scadenza del prestito, fissata a metà ottobre?
"Non ho visto il contratto, lo premetto. Credo che il contratto preveda che, se la proprietà non riesce a rispettare le scadenze nella sottoscrizione o nel versamento degli aumenti di capitali, indispensabili per garantire l'operatività sociale, la scadenza del prestito venga anticipata. Quindi sarebbe un caso di default, sostanzialmente. In questo momento, mi aspetto che sia la proprietà a parlare e a rassicurare tutti, se è in grado. Se no che accetti una delle proposte di inserimento di nuovi soci minori. E' stato un errore gravissimo della proprietà quello di temporeggiare sul rifinanziamento, visto che hanno le proposte sul tavolo da settimane. L'impressione è che si sia tirata la corda fino a quando si è rotta: a furia di aspettare proposte con tassi di interessi minori, ora il Milan rischia di star fuori dalle coppe, con tanto di conseguente danno economico. E, sentendo le parole di Fassone di oggi, mi pare impossibile che si riesca a rifinanziare prima della sentenza della commissione giudicante. Da un punto di vista legale, nemmeno se metti gli avvocati a lavorare 24 ore su 24 chiudi in 15 giorni un rifinanziamento. Figuriamoci se così complesso".

Fassone cosa deve sperare, secondo lei? Che il Milan rimanga in mano a Li Yonghong o che finisca ad Elliott?
"Voglio fare una premessa. Questo duplice ruolo di Fassone come general manager del Milan e di uomo che, per conto della proprietà, prima ha trovato Elliott e ora si sta occupando anche del rifinanziamento del debito, è in conflitto d'interessi. Se tu fai gli interessi della società, devi mettere in mora la proprietà. L'amministratore delegato di una società, anche se nominato su indicazione della società, non dovrebbe essere un rappresentante della proprietà in società. Detto ciò, tornando alla tua domanda, non è scontato che, qualora il Milan passasse di mano e finisse ad Elliott, Fassone rimarrebbe. Ho sentito voci contastanti in merito. Qualcuno dice che sia uomo di Elliott anche in prospettiva, altri che il fondo americano non sia troppo contento di come siano state condotte le cose".


D'accordo su tutto..sia sui motivi che portano la Uefa a non concederci il settlement sia al conflitto di interessi palese di Fassone.. il problema è che anche questo personaggio, eccitato dalla fine dell'epoca Berlusconi (o Galliani per lui) , si è fatto andare bene un personaggio inquietante come Li non vedendo cose palesi a tutti fin da subito..
Meglio tardi che mai comunque..

Aggiungo poi che la follia filosofica della Uefa.. per cui se concludessimo un rifinanziamento a tassi assurdi saremmo il linea col settlement.. se non lo concludiamo e finiamo non per strada ma in mano a Elliott siamo inaffidabili economicamente..

un rifinanziamento (ipotizzo) a 3/4 anni..sarebbe diverso di uno in scadenza ad ottobre, con il creditore che non ha mai detto di voler investire a lungo termine nel club.

lì sta la teoria. poi chiaramente vogliono colpire Li...ma fanno anche bene.

il discorso come sottolineava Pagni è che sto coglione non ha scelto di rifinanziare (anche se non farebbe in tempo a quanto dice La Scala) ne di accettare nuovi soci. Ha deciso che farà ricorso....coglione.

Io accetto tutto... basta che entro autunno sia fuori dalle palle.

blitz1960 ha scritto:"mettere le squadre in condizioni di pari opportunità, spingendole all'equilibrio finanziario"...sta minchia!!!
C'e chi fa quello che cazzo vuole (PSG, City, Barca, Real, ecc) e a chi si chiedono sacrifici al limite dello strozzinaggio.
Tanto per dire Real e Barca hanno debiti superiori rispettivamente a 700 e 500 milioni con le banche spagnole ma continuano a spendere senza che la Uefa dica una parola.

Ovvio.
Se lo sconosciuto Li avesse 1/10 del patrimonio dei rispettivi proprietari di barca e real potrebbe anch'egli fare quel che cazzo che gli pare.
Trovare una sponsorizzazione che garantisca un introito annuale di una certa entità e all'occorrenza pagare le multe (salate) senza batter ciglio.

Quella della UEFA strega cattiva accanitasi contro il milan è una favoletta giusta giusta per gli allocchi.

MarcoUnico ha scritto:

blitz1960 ha scritto:"mettere le squadre in condizioni di pari opportunità, spingendole all'equilibrio finanziario"...sta minchia!!!
C'e chi fa quello che cazzo vuole (PSG, City, Barca, Real, ecc) e a chi si chiedono sacrifici al limite dello strozzinaggio.
Tanto per dire Real e Barca hanno debiti superiori rispettivamente a 700 e 500 milioni con le banche spagnole ma continuano a spendere senza che la Uefa dica una parola.

Ovvio.
Se lo sconosciuto Li avesse 1/10 del patrimonio dei rispettivi proprietari di barca e real potrebbe anch'egli fare quel che cazzo che gli pare.
Trovare una sponsorizzazione che garantisca un introito annuale di una certa entità e all'occorrenza pagare le multe (salate) senza batter ciglio.

Quella della UEFA strega cattiva accanitasi contro il milan è una favoletta giusta giusta per gli allocchi.

Quindi il fair play finanziario a che serve se ognuno fa quello che cazzo vuole sbattendosene delle regole solo perchè c'ha i soldi?
Barca e Real sono da una decina di anni che sono in debito con le banche spagnole per le cifre suddette e anzichè ridurlo di anno in anno non hanno fatto altro che aumentarlo.
Il PSG si è inventato uno stratagemma del tutto illegale per spendere centinaia di milioni nello scorso mercato aggirando le regole, cosa che mi sembra piuttosto più grave di quanto viene imputato al Milan, eppure per questi non si pensa minimamente a un'esclusione dalle coppe o sanzioni gravissime come quelle che si vorrebbero prendere nei nostri confronti.
Cioè, pigliano per il culo l'Uefa e sono pure contenti.
Dove starebbero queste condizioni di pari opportunità se il "ricco" la fa franca e se la cava con poco e il "povero" viene bastonato e lo si mette in ginocchio? Il divario così si allarga non si riduce.
Io me ne frego della storia della strega cattiva e del complotto, resta il fatto che così come è strutturato il fair play finanziario non funziona ed è una presa per il culo.

Cmq per ora dei 10mil di aumento capitale neanche l'ombra
Pare internet banking di Li sia in manutenzione

Cippo ha scritto:Cmq per ora dei 10mil di aumento capitale neanche l'ombra
Pare internet banking di Li sia in manutenzione

ma no è che sta raccimolando gli ultimi centesimi in metropolitana..

Sto cinese rifiuta il rifinanziamento e rifiuta soci di minoranza,in ballo c'è più o meno 1 miliardo,quello che rischia è lui,o è un coglione mai visto prima o sta tendando il rischio più grosso della storia o sa quello che sta facendo.
Io da ingenuo credo poco alle prime 2 visto quanti soldi ci sono in ballo,mai dire mai però con gli esseri umani,se non fosse coinvolto il milan sarebbe divertente sta telenovela,speriamo non duri troppo.

comunque qualsiasi fonte da per quasi certa l'esclusione dalle coppe.. io non so se ci rendiamo conto.. chiusene dei soldi.. chiusene del danno di immagine.. proprio filosoficamente è una cosa assurda che dovrebbe costringere il presidente a scappare il giorno stesso della sentenza...

tralasciando poi il fatto che qualsiasi business plan è incentrato sui ricavi dalla cl.. ricavi che anche qualificandoci non potremmo mai avere dato che l'uefa non ci permetterà mai di parteciparci con lì proprietario..

La bocciatura del settlement purtroppo è un fatto gravissimo che preannuncia una sentenza durissima,inutile illudersi. Danno di immagine ed economico devastante, penso agli incassi e diritti tv, uno scenario da incubo sostanzialmente. Al peggio non c'è mai fine, temo una squalifica pluriennale, troppe incertezze sul rifinanziamento del prestito e rimborso delle obbligazioni entro ottobre, non ci crede più nessuno alla solvibilità del cinese.